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Autore: Luna95    11/08/2009    4 recensioni
Dentro le tenebre, capitolo trentuno. Melissa viene scaraventata fuori dal parabrezza, Rex si sta svegliando. Non percepisce più nulla di umano in lui. Si arrende al sonno causato dalla commozione celebrale, ma con una svolta diversa da quella del libro. La canzone (in corsivo) è "Going Under", degli Evanescence (tradotta).
Genere: Triste, Song-fic, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: Spoiler!
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Melissa Going under ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Dal capitolo 31, Dentro le tenebre, pagina 246. (citazione)
"La massa nera ribolliva feroce nelle vicinanze, eccitata da qualcosa in mezzo a loro...
<< No >>, sussurrò Melissa, e la sua testa crollò di nuovo sulla dura terra. Si lasciò sopraffare, si abbandonò al sonno pietoso che avrebbe potuto ucciderla, ma quella consapevolezza era troppo dolorosa da sopportare.
[...]
Non molto lontano, Rex si stava svegliando."
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Ora ti dirò cosa ho fatto per te

50.000 lacrime ho versato
Urlando, ingannando e sanguinando per te
Tuttavia tu non mi ascolterai
 
Ho pianto, sul terreno salato delle pianure. Ho pianto lacrime amare, che non ho mai versato in vita mia. Per te.
Ho ingannato tutti i miei amici, gli ho tenuto nascoste tante di quelle cose... sanguinando, perché otto anni di isolamento e dolore non si scordano, vero Rex?
Ora sei cambiato, ti percepisco.
Non sei più il mio Rex. Ora sei uno di loro. Ora tu ci vuoi uccidere, seguire le nostre tracce. Ora fai da messaggero.
Ora non sei più umano. Come hai potuto farmi questo, Rex?
Sto sanguinando e piangendo sulle pianure alcaline. Non sono arrivata in tempo, perdonami.
Dess traccia tutt'intorno a noi una protezione: una difesa che serve contro di te.
Ti sto implorando di tornare da me com'eri, t’invio messaggi mentalmente, per quanto deboli.
Ma tu voli lontano da me, non mi ascolti.
 
 
 
 
 
 
 
Non voglio la tua mano questa volta, mi salverò da sola.
Forse mi sveglierò per un'altra volta
Non tormentata giornalmente sconfitta da te
Solo che quando ho pensato che ho raggiunto il fondo.
 
Mi hai sempre tirato fuori dalla spirale di dolore che mi avvolgeva, mi hai sempre teso la mano.
Questa volta non puoi.
Non puoi farmi rimanere addormentata, rivedrò uno sprazzo di realtà.
Ed io non voglio.
No, questa volta non voglio la tua mano, mi rialzerò da sola.
Ogni volta mi sembra di sfiorare il fondo e ritornare in superficie.
Questa volta il fondo lo sento sotto di me, la tua trasformazione mi ha tolto ogni speranza.
Quel fondo lo sento sotto i piedi, lo sto raggiungendo...
 
 
 
 
 
 
 
Io sto morendo ancora
Sto andando giù
Annegando in te
Sto cadendo per sempre
Ho bisogno di fermare tutto
Sto andando giù
Oscurando e mescolando la verità e le bugie.
Così non so cosa è vero e cosa no
Confondendo sempre i miei pensieri
Così non posso avere fiducia ancora in me stessa.
 
Sono già morta nell'istante in cui ho scoperto di non poter respingere il frastuono, a cui ormai appartengo.
Ho preferito uccidere la mia parte combattiva che consegnarmi alle menti degli altri.
Non ero morta del tutto: c'eri tu, Rex, eri il mio spiraglio di vita. Ora il passaggio si è chiuso, stroncando il collegamento che mi teneva in vita. L'unico.
Ormai la sento nelle vene, la morte è qui. Ce l’hai addosso, sento la sua presenza vicino a me. Non sento in me la vita, non c’è più!
Voglio fermare il tempo, premere “indietro” e tornare come prima.
Affondo in un mare di disperazione, non vedo più, non sento più…
Tu non sei vicino a me, Rex! Dove sei?
Non ha più fiducia in nessuno, eri il mio unico appiglio. Non mi posso fidare più nemmeno di me stessa.
 
 
 
 
 
 
 
Io sto morendo ancora
Sto andando giù
Annegando in te
Sto cadendo per sempre
Ho bisogno di fermare tutto
Allora vai avanti e urla
Urlami sono tanto distante
Non sarò distrutta un'altra volta
Ho bisogno di respirare, non posso andare giù.
 
Non posso più vivere col peso di questo dolore.
Prendi la mia vita, tutto quello che vuoi.
Non voglio più rimanere da sola, persa nel vuoto.
Non fermarmi.
Ormai sono distante, non ci sono più.
I polmoni mi fanno male a ogni respiro, ho bisogno di aria. Annaspo...
Seguo la mia via.
Con la commozione celebrale è tutto più facile.
Rex, non ti sento più…
Ormai mi sono arresa.
Sprofondo nel buio e nel dolore.
Ti rivedrò un giorno com'eri, Rex. Confido in questo.
   
 
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