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Autore: Kicchina    11/08/2009    5 recensioni
"Te ne andavi camminando con passo misurato e fluido, evitando di urtare la folla, l'unico tuo comportamento che dimostrava i tuoi ormai compiuti 25 anni. Sapevi dove andare, o meglio, lo sapevano i tuoi piedi, che involontariamente ti conducevano per quelle strade a te note fin troppo bene, trascinandoti lì, in quel posto che non avresti dovuto rivisitare, ma che ti dava tanta, forse troppa pace." Il mio regalo in ritardo di un giorno per Lavi ^///^ spero apprezzerete!
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Allen Walker, Rabi/Lavi, Yu Kanda
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Note: con un giorno di ritardo, ecco a voi la mia fic di compleanno per il mio amore, Lavi! Avevo intenzione di scriverla ieri, ma con il mal di testa che avevo mi è stato impossibile...tuttavia credo sia uscita bene comunque, no? Lo spero, sono sempre ottimista prima di postare una fic...fatemi sapere se vi è piaciuta, ci tengo ^^

Tanti Auguri amore mio!>///<

Buona lettura!



A Different BirthDay



Le strade del paese brulicavano di persone allegre e sorridenti e tu, sotto il sole cocente dell'Agosto di quell'anno, passeggiavi tra di loro senza essere notato, quasi fossi invisibile, il sorriso amaro stampato sulle labbra e l'unico occhio verde visibile puntato in un luogo non ben definito.

Sembravi quasi un ragazzino, il pantalone bianco e gli stivali scuri, la maglia a mezza manica ed i capelli rossi tirati indietro con dell'acqua, perché con quel caldo era improponibile indossare la fascia.

Te ne andavi camminando con passo misurato e fluido, evitando di urtare la folla, l'unico tuo comportamento che dimostrava i tuoi ormai compiuti 25 anni.

Sapevi dove andare, o meglio, lo sapevano i tuoi piedi, che involontariamente ti conducevano per quelle strade a te note fin troppo bene, trascinandoti lì, in quel posto che non avresti dovuto rivisitare, ma che ti dava tanta, forse troppa pace.

Un ponte. Uno stupido, stupidissimo ponte. Ti poggiasti al muretto, osservando lo scorrere del fiume una cinquantina di metri più in basso, e la tua mente tornò a quel giorno di sei anni prima...


-Woa! Com'è alto!-

-Vedi di non sporgerti troppo e cadere, moyashi, non ho intenzione di venire a recuperare il tuo cadavere.-

-È Allen, baKanda! E non sono così idiota da cadere!-

-Tsk.-

-Wo, wo, wo! Calmiamo i bollenti spiriti! Non ho intenzione di far da paciere oggi!-

Ti avvicinasti ad i tuoi due compagni poggiando una mano sulla spalla ad entrambi, sorridendo allegramente alle loro minacce di morte ed ignorando gli sguardi inceneritori, poi ti sporgesti dal muretto.

-Allen, sai perché è così alto? Questa è una frattura dovuta ad un terremoto, l'acqua ha preso a scorrerci dal lago lì in alto- dicesti, indicando un punto imprecisato sulla collina di fronte.

Il sole calava ormai, tingendo tutto di un rosso acceso ed il fresco della sera iniziava a farsi sentire.

Voltandoti, sorridesti ad i tuoi due compagni di viaggio.

-Che ne dite di tornare in locanda? Partiremo domani presto ed io inizio ad avere sonno!-

Kanda ti osservò con sguardo truce, come suo solito, poi fissò gli occhi sul più piccolo.

-Moyashi!- disse, rivolto all'inglese.

-Oh! Giusto! Me ne stavo quasi per dimenticare!- rispose battendosi un pugno nel palmo della mano, poi iniziò la ricerca di qualcosa di non ben definito in una delle tasche della divisa.

-Tsk.-

-Cosa? Che succede?- chiedesti stranito. Gli altri si limitarono ad ignorarti, con alcune frasi mormorate da Allen del tipo “Sono sicuro di averlo messo qui” oppure “Non posso credere di non averlo preso” e dei grugniti di disappunto di Kanda.

-Ehi?- chiedesti ancora, ma con lo stesso risultato.

-Non mi dire che l'hai perso, moyashi!-

-No, non ti preoccupare, se non è qui è in locanda, sicuro...ah, no! Eccolo!- esclamò, tirando fuori una scatolina rettangolare incartata di verde ed arancio.

-Cos...?-

-Buon Compleanno, Lavi!- esclamò Allen sorridendo, mentre ti tendeva il pacchetto -È sia da parte mia, che di Kanda!-

-Tsk.- fu l'unico commento dell'altro.

Il sorriso ti si accese luminoso sul volto, spostando lo sguardo dall'uno all'altro senza sapere cosa dire.

-Ma come facevate a sapere...?-

-Tempo fa' ero nell'ufficio di Komui e c'era la tua scheda sulla scrivania...non volevo ficcare il naso, giuro! L'ho letto per sbaglio! Però ho pensato che sarebbe stato carino farti un pensierino...E Kanda, beh, lui era con me in missione in Spagna una settimana fa e gli ho chiesto una mano a cercarlo...Perché non ci hai mai detto nulla, Lavi? Tu conosci sia il giorno del mio compleanno, che di quello di Kanda!-

-Beh...io...non...non pensavo fosse importante...cos'è?- chiedesti stupidamente, rigirandoti il pacchetto tra le mani.

-Aprilo!-

Mentre toglievi la carta da torno alla scatolina rettangolare, non riuscivi a toglierti il sorriso dalle labbra. Quella era la prima volta che qualcuno, senza contare il vecchio panda, ti faceva un regalo il giorno del tuo compleanno...

La scatoletta era in cartone decorato, legata in alto da un nastro rosso.

Alzasti lo sguardo sui due ragazzi, ancora sorridente.

-Muoviti!- sbraitò Kanda spazientito, ed a te venne da ridere mentre tiravi il laccetto per scioglierlo.

Conteneva un braccialetto di perline verdi con l'attaccatura in argento. Guardasti prima Yuu, il quale spostò lo sguardo dal tuo con un sonoro “Tsk” dissimulando un sorriso, poi Allen, che si avvicinò a te nascondendo la bocca con una mano per parlarti all'orecchio senza che Kanda vedesse.

-È uguale a quelli che hai regalato tu a noi...-disse, mostrandoti il polso con un bracciale uguale, solo argentato. -È stata un'idea di Kanda, ma lui non voleva te lo dicessi...-

-Dannato moyashi! Non credere io sia tanto idiota da non sapere che gli stai dicendo! Giuro che 'sta volta ti faccio a fettine!- urlò l'orientale sguainando Mugen.

-È Allen, baKanda! E poi, non capisco che male c'è a dirgli che è stata una tua idea! Sei sempre così restio a dimostrare ciò che provi!-

-Che cosa hai detto, mammoletta??-

-Hai sentito bene!-

-Ti assicuro che non arriverai vivo alla torre dell'Ordine!-

-Provaci!-

Tu scoppiasti a ridere. Una risata cristallina, di quelle che ti fanno venire le lacrime agli occhi e male alla pancia, che esistono solo se si è sul serio felici.

-Grazie!- dicesti tra le risate, senza essere nemmeno sicuro ti avessero sentito -Grazie davvero!-


Poggiasti la mano sul polso sinistro, giocando con le perline del bracciale, e sorridesti. Era passato un sacco di tempo, eppure ti sembrava fosse ieri. Già, ieri... 10 Agosto, giorno del tuo compleanno...

Erano 5 anni, da quando era morto il vecchio panda, che lo trascorrevi da solo quel giorno.

Ed ogni anno ti recavi lì, stupidamente, solo per accontentare quel cuore che nemmeno avresti dovuto avere.

Chiudesti gli occhi, beandoti della fresca aria serale. Forse, sarebbe stato meglio tornare in locanda.


-Oh! Signor Bookman, aspetti!- ti chiamò il locandiere una volta rientrato. -È arrivata una lettera per lei, roba urgente credo...-

-Hm? Grazie, la leggerò in camera...- sorridesti, prendendo il foglio imbustato con un sorriso ed infilandolo in tasca senza neanche guardarlo.

Le lettere che ti arrivavano erano sempre “roba urgente”. Guerre, guerre ed ancora guerre.

Da quando avevi abbandonato l'Ordine, l'umanità ti sembrava ancora più stupida... Quella con gli esorcisti, quella era stata una guerra seria.

Vinta anche con gran successo, ricordasti mentre ti gettavi sul letto e sfilavi il piccolo Oodzuchi Kodzuchi dalla tasca del pantalone.

L'innocence era rimasta tua compagna, dopotutto. Eh sì, perché se si abbandona l'innocence si diventa caduti e di certo non volevi diventare nulla di simile. Anche se non avevi più avuto motivo di attivarla, se non per qualche viaggio urgente o simili.

Un po' ti mancava, combattere contro gli Akuma...spalla a spalla con loro...

Scuotesti la testa, prendendo la lettera dalla tasca, pensando che una nuova guerra a cui pensare era proprio ciò di cui avevi bisogno. Ti ci volle qualche secondo per identificare il sigillo, era un po' che non lo vedevi, ma una volta fatto il cuore-che neanche avresti dovuto avere-perse un battito.

Saltasti su a sedere e distendesti la lettera, prima leggendola velocemente, poi riprendendola dall'inizio ed assaporando ogni singola sillaba, il sorriso ad incurvarti le labbra.


8 Agosto, Quartier Generale dell'Ordine Oscuro


Caro Lavi,

O forse dovrei dire “Bookman”! Consegno questa lettera al Finder incaricato due giorni prima, sperando che ti arrivi per il tuo compleanno. Beh, in tal caso, Buon Compleanno!

Devo ammettere che sei bravo a far perdere le tue tracce, cinque anni per ritrovarti sono davvero tanti! Non fosse stato per la tua abitudine di recarti lì, credo proprio che la lettera non ti sarebbe mai arrivata!

Potresti anche fartelo un giro qui all'Ordine ogni tanto, manchi davvero a tutti! Anche se, con i miei impegni di generale, sarebbe più probabile incontrarti in giro, che qui! Ah, ma se ti trovi a passare nel prossimo mese credo che, salvo intoppi, dovremmo essere qui sia io, che baKanda-anche lui è diventato generale! Poveri i suoi allievi!-, che Linalee, Krory e gli altri...ad Agosto c'è sempre poco da fare, sai com'è!

Spero tanto tu abbia passato un ottimo compleanno e che risponderai a questa lettera, non farmi tenere occupati i Finder per ritrovarti ogni volta che mi va di scriverti!

Saluti da tutto l'Ordine

Allen

P.S.:Qui con me c'è Kanda, ti manda gli auguri anche lui- o almeno credo, lo conosci, parla a monosillabi, è difficile interpretare...

Ancora Auguri!”



Ripiegasti la lettera e ti stendesti sul letto, il sorriso radioso a dipingerti il volto di pura felicità. Allen era sempre Allen, anche attraverso una lettera, e non aveva mai capito, né mai aveva voluto capire, cosa significasse essere un Bookman e tutte le regole imposte sui rapporti interpersonali.

Generali...sia lui, che Yuu...

Ti alzasti e, dopo aver preso penna e foglio, ti posizionasti al tavolo presente nella camera.



11 Agosto

Caro Allen,

Credo proprio che un giro all'Ordine potrei anche farlo, sai com'è, ad Agosto c'è sempre poco da fare, e non vorrei che lì al quartier generale soffriste di mancanza di Finder a causa mia!

Grazie per gli auguri, sia a te che a Yuu, purtroppo la lettera è arrivata un giorno in ritardo, ma...”


Magari essere Bookman non doveva per forza impedirti di avere degli amici...no?



  
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