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Autore: ladyElric23    11/08/2009    7 recensioni
"Perché l’amore non è come la matematica? Perché non è così semplice? Insomma, in matematica è tutto bianco o nero, basato tutto sulla logica… ma l’amore… l’amore è pieno di sfumature, a volte anche impercettibili, che però si deve essere in grado di cogliere…" nuova fic,che per me ha un significato davvero particolare, dove il romanticismo fa da padrone. spero vi piaccia ^^
Genere: Romantico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: L, Light/Raito, Teru Mikami
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Under My Skin (Love)

 

Guardo svogliatamente la sveglia,  segna le 6:48, tra poco suonerà ma non mi interessa, tanto non ho chiuso occhio… neanche stanotte.

La spengo prima che inizi a suonare, urtando il mio sistema nervoso, cioè prima di scaraventarla molto poco garbatamente contro il muro.

Non so se avete notato, ma in questa settimana sono particolarmente irrequieto, ed irritabile, cosa assai strana per me.

Si, perché di solito sono un ragazzo molto tranquillo, oserei dire quasi incline ad ingnorare tutto ciò che mi circonda , troppo preso dal mio lavoro… si, se di “lavoro” si può parlare… infatti sto seguendo due specializzazioni all’università di Tokyo, Matematica applicata, ed elettronica.

Ma le mie preoccupazioni non scaturiscono da questo… ci mancherebbe anche, ottengo sempre i voti più alti di tutta la facoltà…

Il mio problema ha un nome, Teru Mikami.

Ora vi spiego.

Teru Mikami è l’ex del mio attuale ragazzo, Light Yagami, che l’ha lasciato perché innamorato di me.

Fin qui nessun problema, direte voi, ma invece non è così!

Il problema c’è eccome; il problema è che Mikami non si è ancora rassegnato all’idea che Light abbia scelto me, e quindi continua a provarci spudoratamente con il mio ragazzo, approfittando della mia assenza.

Perché si, Light e la sua combriccola di amici, di cui fa parte anche Mikami, hanno gentilmente deciso di andare in vacanza quando io devo preparare non uno, bensì due esami!, e quindi non ho potuto aggregarmi.

Ma sinceramente non mi pare proprio appropriato parlare di una coincidenza quando a proporre, e successivamente prenotare, il viaggio è stato proprio lo stesso Teru.

 

Ora, immaginatevi il vostro adorato fidanzato, su una spiaggia assolata, in compagnia dei suoi amici e del suo ex, che non sembra voler accettare il fatto di essere stato lasciato; e aggiungete il fatto che voi siete a chilometri e chilometri di distanza, e non potete fare niente, se non telefonargli o aspettare una sua telefonata.

Come la prendereste?

Io, personalmente, non mi ero mai reputato una persona gelosa, ne tanto meno possessiva, ma questi 7 giorni di lontananza mi stanno facendo uscire di testa.

Il mio cervello formula milioni di ipotesi… ovviamente tutte negative!

 

Mello e Near, i miei migliori amici, mi dicono che mi sto facendo troppe paranoie, che Light mi ama alla follia, che non mi tradirebbe mai…

Ma io non riesco a stare tranquillo, non riesco a darmi pace, non riesco a pensare ad altro.

 

 

 

 

 

 

Il caffè ampiamente zuccherato ed una fetta di torta al cioccolato mi fanno riacquistare un po’ di energie; ne ho proprio bisogno, oggi ho l’esame di matematica, e sono tre notti che non dormo…

Mi infilo un paio di jeans, le scarpe da ginnastica, una semplice maglietta bianca, ed esco di casa, afferrando la mia tracolla con i libri dentro.

 Oh, ma non mi sono ancora presentato.

Mi chiamo L Lawliet, piacere.

 

********

 

 

 

Esame di matematica.

Risultato: 30 e lode

Con i complimenti del professore, ma ormai non lo ascolto più, perché nella mia testa ci sono un turbine di idee e domande.

La principale?

Perché l’amore non è come la matematica?

Perché non è così semplice?

Insomma, in matematica è tutto bianco o nero, basato tutto sulla logica… ma l’amore… l’amore è pieno di sfumature, a volte anche impercettibili, che però si deve essere in grado di cogliere…

 

****************

 

Entro in casa, poso la borsa con i libri in un angolo e, con un pacco di biscotti al cioccolato, mi siedo comodamente sul divano, accendendo la tv, mentre mi porto le gambe al petto.

Comincio a guardare uno di quei telefilm polizieschi americano che mi piacciono tanto, e tutti i pensieri sembrano come scomparsi.

 

In effetti, questa è una delle poche cose che riesce davvero a rilassarmi… forse in me c’è un assopito animo da detective… chissà…

Sto giusto per capire chi è l’assassino, facendo le mie ipotesi ad alta voce, quasi a volermi confrontare con il protagonista del serial, quando il mio cellulare inizia a vibrare.

Guardo il numero sul display.

Light.

Decido di rispondere, in  tono piatto, mentre tutti i miei dubbi mi ripiombano improvvisamente addosso.

Cavolo, per una volta che non ci stavo pensando!

“pronto”

“ehi, come è andato l’esame?” mi chiede con voce allegra

“bene… 30 e lode, come al solito” rispondo, mentre addento un altro biscotto

“e allora che cos’hai?”

“niente” rispondo secco

“oh, andiamo, L, non prendermi in giro. Lo capisco quando hai qualcosa che non va!... che cos’hai?” insiste

“lo sai che cos’ho…”

“ancora?...” mi dice, ma io lo interrompo con uno stizzito si, ancora! E scusa tanto se sto male al pensiero di tu e lui insieme, scusa!”

“L, andiamo, lo vuoi capire che non è successo niente, e che non succederà niente?”

“…”

“…e per favore, smetti di starci male, altrimenti ci sto male anche io…”

“…non posso…”

Lo sento fare un respiro profondo.

“io amo te! Non devi preoccuparti di niente, hai capito?”

“…”

“L, hai capito?”

“si…” rispondo, in tono non molto convinto,  tant’è che lui sospira, per poi terminare la chiamata con un

“vabbè, tanto adesso è inutile… ti richiamo stasera, ok?”

“si, va bene”

“ciao”

“ciao”

Chiudo il telefono con un sonoro “tlack”, e la mia mente comincia a vagare incontrollata.

Perché continua a ripetermi di smetterla di preoccuparmi? Perché insiste così tanto su questo punto?

…potrebbe essere la verità, potrebbe davvero stare male anche lui per me…  oppure me lo dice solo per farmi stare tranquillo, per darmi il contentino, mentre lui si diverte?...

Dannazione!

Devo riuscire  a svagarmi, a pensare ad altro, altrimenti questo dubbio mi logorerà per tutta la prossima settimana.

È questo che penso, mentre riprendo il mano il cellulare, con l’intento di invitare a cena Mello e Near.

Decisamente, parlare un po’ mi farà bene.

 

**********

 

grandioso, un’altra notte insonne!

Ed è addirittura la quarta…

…cavolo!  Ma perché devo starci così male?!

Mi paro la luce che filtra dalla finestra con la mano, mentre non so perché, ho una voglia davvero disperata di piangere.

Oh, al diavolo!

Mi dico, alzandomi dal letto, andando a prepararmi una tazza del mio amato caffè.

Mi siedo al tavolo di cucina e lo sorseggio in tutta calma, e sono ancora in boxer e maglietta quando suonano alla porta.

“chi è?” chiedo svogliatamente, avvicinandomi

“il tuo principe azzurro…”

…quella voce la riconoscerei tra mille…

Apro la porta di scatto, con gli occhi sgranati per la sorpresa, e me lo ritrovo davanti, bello come mai me lo ero ricordato in quei dannati sette giorni.

“che…che ci fai qui?” gli chiedo, con la voce che mi trema, mentre lo faccio entrare in casa e richiudo la porta.

“volevo tornare a casa…” risponde, vago

“perché?”

“non ce la facevo più a sentirti in quello stato, mi faceva male…”

“il tuo amico stava bene, invece, suppongo…” gli dico, pungente, riferendomi a Mikami

“non nominarlo… avevi ragione tu…”

Un mezzo sorriso spunta sul mio viso al pensiero di aver avuto ragione, ma quando finalmente realizzo il significato delle sue parole torno improvvisamente serio.

“ti prego, dimmi che tra voi non è successo niente…” la voce mi si incrina, senza che io possa controllarla.

“non è successo niente, tranquillo…

Ma prima che possa finire la frase scoppio a piangere, in piedi, in mezzo al salotto, riversando tutta la frustrazione di quei giorni.

Sento le sue braccia che mi avvolgono, rassicuranti, mentre mi avvicina a se, abbracciandomi con forza.

Dio, quanto mi è mancata questa sensazione!

Mi si avvicina all’orecchio e mi sussurra “non è successo niente. Niente! … io voglio te! Ho amato sempre e solo te! Non mi interessa altro!”

Sgrano gli occhi, dopodiché ricambio l’abbraccio, piangendo ancora, questa volta di gioia però.

Mi sento un emerito idiota per quello che ho pensato.

Light è l’unica persona che conosco capace di farmi sentire un idiota, l’unica persona che, anche non volendo, anche non sapendolo, influenza ogni mia azione…

 

 

La verità, è che se l’amore fosse basilare e semplice come la matematica, nessuno si innamorerebbe mai, perché sarebbe un sentimento troppo logico e scontato…

L’amore è un sentimento imprevedibile, ed è proprio per questo che è così bello innamorarsi.

 

 

 

THE END

 

 

Salve a tutti cari lettori! ^^

Se siete arrivati fino a queste poche righe vuol dire che avete letto tutta questa storia, e vi ringrazio per questo, perché per me ha davvero un valore particolare; infatti, questa fic è autobiografica, in quanto io stessa ho provato sulla mia pelle un’esperienza simile.

Ma non voglio annoiarvi oltre, spero solo che la fic vi sia piaciuta. ^^

E inoltre, volevo chiedere scusa a chi legge “Prova a Prendermi” e “la Gelosia che fa Tingere di Rosso…”! entrambi i nuovi capitoli sono pronti, devo solo trovare il tempo per scriverli al pc e postarli! Abbiate pazienza! ^^’

Un mega saluto a tutti, e grazie ancora. ^^

Kiss.

ladyElric92

   
 
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