Kaname era seduto a compilare i documenti che il concilio degli anziani gli aveva chiesto di visionare, non sapeva nemmeno da quanto tempo era lì nel suo ufficio a leggere scartoffie piene di parole inutili. Ammette che non pensava che essere il futuro re dei vampiri sarebbe stato controllare documenti e verificare che tutto fosse in regola. Ha pensato di far fare il lavoro agli altri, ma ha le manie di controllo. Deve sapere tutto quello che sta succedendo e che vada secondo i suoi piani.

Posò la penna sul tavolo perché capì di essersi ormai distratto. Dovrebbe prendersi una pausa.

Si rilassò sulla sedia e guardò il soffitto per perdersi nei suoi pensieri.Iniziarono a vorticare su Yuuki per sapere cosa stesse facendo, probabilmente era a lezione e fra un po’ avrebbe finito e fra qualche ora l’avrebbe rivista. Non vedeva l’ora di vedere il suo sorriso dolce, i suoi occhi illuminati per la felicità di vederlo e le sue guance rosse per l'imbarazzo quando lui iniziava a fare una conversazione con lei. Invece, tutte le altre ragazze avrebbero urlato per essere al posto di Yuuki e sorrise per la loro inutile gelosia e invidia.

Lui non avrebbe mai guardato o addirittura paragonato quelle con la sua dolcissima e bellissima Yuuki.

Un giorno lei sarebbe stata accanto come la sua regina. Sarebbero stati la coppia più bella di tutti e anche il mondo dei vampiri sarebbero stati invidiosi di loro.

Il solo pensiero lo faceva sorridere e lo gratificava. Sentiva le sue mani formicolare per l’eccitamento.Non vedeva l’ora che fosse quel momento.

Chiuse gli occhi e continuò a fantasticare il suo futuro insieme alla sua Yuuki fino a quando non si spostarono verso Kiryuu.

Era il cavigliere vampiro devoto alla sua principessa.

Uno sporco vampiro di livello D innamorato perdutamente della sua futura regina, ma lei non lo considerava minimamente in quel senso.

Alle volte, aveva la malsana idea di ucciderlo solo per come guardava e desiderava la sua Yuuki, ma la devozione che aveva il ragazzo dei capelli argentei per lei, era quello che serviva per proteggere la sua amata sorellina.

Percepì una presenza che stava varcando il dormitorio della luna, quando in realtà non avrebbe dovuto essere qui. Quando parli del diavolo, spuntano le corna. Avvertì che si stava dirigendo verso la sua stanza, era curioso di sapere perché fosse venuto fino a qui, ma allo stesso tempo non voleva vederlo.

Sentiva l’altro che era di fronte alla sua porta, ma non bussò. Qualche minuto dopo lo sentì bussare, ma non rispose.

Non aveva voglia, rimase lì con gli occhi chiusi e aspettò che se ne fosse andato.

Sentì di nuovo bussare, ma non rispose.

Sentì fuori dalla porta imprecare il ragazzo con i capelli d’argento. Probabilmente adesso se ne sarebbe andato e lo avrebbe lasciato solo a perdersi nei suoi pensieri.

Invece, sentì l’altro aprire la porta ed entrare senza il suo permesso. Di solito se non gli rispondeva, se ne andava, era la prima volta che si comportava così. Voleva dire che era urgente, ma allo stesso tempo non aveva intenzione di aprire gli occhi. Anzi, preferì non fare una mossa e continuare il finto sonno, era curioso cosa avrebbe fatto Kiryuu.

Udì che camminò fino a raggiungere qualche passo lontano dalla sua scrivania e lamentarsi a bassa voce.

-Dici sempre che non dormi mai e adesso dormi coglione di un Kuran- disse a voce bassa.

Il purosangue avrebbe dovuto offendersi, ma gli faceva ridere come l’altro non avesse minimamente paura di lui. Lo trattava come se fosse uno qualunque.

Avvertì l’altro camminare ed essere di fronte alla scrivania.

-Kuran svegliati.-disse con voce ferma il vampiro di basso livello.

L’interpellato non si mosse nemmeno di un millimetro. Voleva che l’altro che se andasse, se fosse stato davvero urgente, sarebbe ritornato.

-Mi stai pigliando per il culo vampiro di merda?!

Anche con quella frase il ragazzo moro non si mosse. Kaname non nega che si stesse divertendo mentre sentiva l’altro usciva di senno semplicemente facendo finta di dormire. Dopo questa l’altro se ne sarebbe andato, invece, sentì l’altro spostarsi e dirigersi verso di lui fino a quando non era affianco alla sua sedia.

Adesso Kaname era in allerta se per caso l’altro vampiro, avesse intenzione di fare qualcosa, sentì le dita della mano premute sulla sua spalla e scuoterlo.

-Kuran svegliati-

Ma ancora nulla, non voleva dare la soddisfazione al ragazzo con i capelli argentati. Sentì l’altro sbuffare e togliere le sue dita. Rimase lì senza muoversi, probabilmente lo stava osservando.

Non sapeva quanto tempo rimasero così, uno che osservava l‘altro mentre dormiva e l’altro che faceva finta.

Kiryuu sospirò con...tristezza e Kaname non capì.

Fino a quando non sentì qualcosa di freddo e realizzò che fossero le dita dell’altro toccargli la fronte e spostare i suoi ciuffi di lato.

Comprese che Zero Kiryuu lo stava accarezzando.

Kaname non sapeva cosa fare, lo aveva preso alla sprovvista, non se lo aspettava, ma cercava di continuare a far finta di dormire.

Fino a quando sembrò che il ragazzo con i capelli argentei realizzò cosa stesse facendo.

-Merda- disse per poi allontanarsi dal ragazzo addormentato in tutto fretta e uscire dalla stanza del moro. Il purosangue gli sembrò che stesse quasi fuggendo da lui.

Appena sentì la porta chiudersi, Kaname spalancò gli occhi e pensò cosa fosse accaduto. Non sapeva cosa pensare esattamente. Non se lo aspettava.

Si alzò dalla sedia e si diresse verso la finestra e scostò le tende per vedere un ragazzo con i capelli argentati che stava fuggendo dal dormitorio della luna.

Kaname si leccò le labbra e nacque un diabolico sorriso.

-Zero. Zero. Zero. Ci sarà da divertirsi-disse fra sé e sé.