Anime & Manga > Inazuma Eleven
Ricorda la storia  |      
Autore: Fuyuko_takahashi    27/05/2020    0 recensioni
|HIROMIDO|
Jordan non ha mai avuto il coraggio di rivelare a Xavier i suoi veri sentimenti, era troppo il timore di venir rifiutato o peggio. Così preferiva stare zitto e guardare il rosso da lontano, fingendo di considerarlo solo come il suo migliore amico. E per Jordan questo andava bene, meglio stargli vicino così che non poter proprio stare con lui. Ma quando si rende conto di averlo perso, capirà che forse ha fatto la scelta sbagliata.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Altri
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Jordan sentì dei rumori che provenivano dal corridoio. Rumori che ormai erano un'abitudine da qualche giorno. Si girò su un fianco, dalla parte della porta di mogano scuro chiusa e alzò lo sguardo, verso la sveglia sul comodino. 3:17, l'orario segnava quel numero e si passò una mano sulla faccia, stanco della storia che si ripeteva ogni notte. Si scostò le lenzuola dal corpo, calciandole ai piedi del letto, e si mise seduto stropicciandosi gli occhi con le mani, in un vano tentativo di svegliarsi completamente.

Si alzò e si diresse verso il corridoio, aprendo la porta giusto in tempo per vedere Xavier uscire furtivamente dalla porta principale della casa che avevano deciso di prendere insieme i due amici. Il verde sospirò, stanco di vedere il suo migliore amico comportarsi così. Cosa c'era che non poteva dirgli? Da alcuni giorni era diventato sempre più chiuso con lui, Jordan si accorgeva delle bugie che il rosso gli diceva ma faceva finta di crederci. Aveva paura di allontanarlo insistendo su un qualcosa che, era chiaro, Xavier non voleva fargli sapere.

Però ormai era arrivato al limite, si infilò le scarpe e la giacca poggiata sulla sedia nella sua stanza e, ancora in pigiama, uscì di casa. Vide una chioma rossa in lontananza e ringraziò mentalmente quei pochi lampioni che illuminavano la via.

Senza farsi vedere, seguì il suo amico fino a quando quest'ultimo non si sedette su una panchina in un parchetto che sembrava abbandonato. Javier si guardò in giro, i pochi giochi messi per i bambini erano ormai distrutti, l'erba era troppo cresciuta e le panchine cadevano a pezzi. Si stupì, infatti, di come quella su cui era seduto il rosso non si ruppe sotto il suo peso. Cosa ci faceva Xavier in un posto come quello? Jordan non riusciva a trovare una risposta, ma nascosto dietro l'albero di fronte quella panchina riuscì a vedere l'amico spostare lo sguardo impaziente da destra a sinistra e muovere nervosamente la gamba. Stava aspettando qualcuno, questo era chiaro. Ma chi?

Il verde non fece in tempo a fare ipotesi, che vide una chioma azzurra raggiungere il ragazzo sulla panchina e abbracciarlo di slancio. Xavier ricambiava quell'abbraccio cin un sorriso sul volto che, secondo Jordan, emanava troppa felicità. Li vide salutarsi con un bacio sulla guancia, e cominciare a camminare lungo il sentiero che pochi minuti prima aveva percorso anche lui.

Si appoggiò con la schiena all'albero e iniziò a sentire i suoi occhi farsi lucidi. Lo aveva perso. Il sorriso che aveva fatto Xavier appena aveva visto Bellatrix era troppo grande, per sembrare un sorriso da "soli amici". Si accasciò a terra e lasciò fuoriuscire le lacrime, che presero a scorrere silenziose sulle sue guance. Era colpa sua, lo sapeva. Non aveva avuto il coraggio di dire a Xavier quello che provava e ora ne stava pagando le conseguenze. Dei singhiozzi gli scossero il petto, si mise a correre verso la torre del fulmine, si appoggiò alla ringhiera e fece uscire tutto il dolore che aveva nel petto, all'altezza del cuore. Urlò, urlò così forte che probabilmente lo sentirono fino al Monte Fuji. Non gli importava. Tornò a casa e si rannicchiò nel letto, continuando a piangere silenziosamente.

Riuscì a prendere sonno solo quando sentì dei passi in corridoio e una porta sbattere. Xavier era tornato.

***
Si svegliò con un mal di testa atroce quella mattina, a causa del pianto e delle poche ore di sonno. Si alzò controvoglia dal letto e andò verso il bagno, lavandosi e facendosi la coda che era stata rovinata dal sonno. Quando scese al piano di sotto, vide il rosso già sveglio mentre canticchiando preparava la colazione. Era strano, di solito era Jordan quello che si svegliava prima. Vide l'ora, con il timore di essersi destato troppo tardi e aver perso ore preziose, ma l'orologio indicava solo le 8:40 di mattina. Riportò lo sguardo sull'amico, chiedendosi come mai fosse in piedi già da quell'ora. Xavier sembrava essere felicissimo, mentre mescolava gli ingredienti dei pancake. Tutto il contrario del ragazzo con i capelli verdi, che se ripensava ancora a quella notte un conato di vomito gli saliva in gola e il petto sembrava essere schiacciato da un peso enorme.

Si sedette a tavola, strisciando la sedia e facendo girare il rosso che sorrise e si avvicinò a lui con un piatto pieno di quei deliziosi dolci. Lo poggiò davanti a Jordan e gli lasciò un bacio sulla guancia. 

"Buon compleanno pistacchietto" Per Jordan fu come uscire da una trans, spostò di scatto lo sguardo sul calendario. 18 Marzo, era il suo compleanno. Come poteva essersene dimenticato? Gli avvenimenti di ieri sera erano stati così brutti però, che il verde non riusciva ad essere felice e Xavier se ne accorse. "È successo qualcosa?" 

Aggrottò le sopracciglia e lo guardò in attesa di risposta, ma l'altro si stampò in faccia il miglior sorriso finto che potesse mai fare e scosse la testa, iniziando a mangiare i pancake dopo che anche Xavier si fu seduto a tavola. Quest'ultimo sapeva che Jordan gli aveva mentito, aveva capito che il suo pistacchietto era triste, ma non disse nulla. Mangiarono in silenzio e, dopo aver sparecchiato e pulito la cucina, andarono a sedersi sul divano. 

Xavier premette insistentemente le dita sullo schermo del suo telefono, con un enorme sorriso in volto. Bellatrix, era di sicuro lei. Jordan aveva l'amaro in bocca, ma deglutì a vuoto e continuò a ringraziare per messaggio gli amici per gli auguri. Il rosso gli si avvicinò, sedendoglisi accanto con il cellulare nella mano alzata. Una voce maschile, che Jordan riconobbe come quella di Nathan, rispose e subito si ricordò che era anche il suo compleanno. Dopo essersi scambiati gli auguri, Jordan disse all'altro che andava a fare una passeggiata e uscì di casa. Camminò un po' per la città e, quando tornò a casa, vide che il pranzo era già pronto. Non si era respo conto di essere stato fuori così tanto. 

La giornata passò tranquillamente e subito arrivò sera. Xavier disse a al verde di vestirsi per la festa che tutti avevano organizzato in onore dei due festeggiati. Arrivati al campo al fiume venne abbracciato da molti suoi amici, che gli auguravano ancora una volta un buon compleanno. Vide Xavier dirigersi da Bellatrix e strinse i pugni istintivamente, prima di fare un sospiro e tornare a parlare con Shawn e Jude, senza però staccare gli occhi dai due. 

Il rosso si accorse dello sguardo del verde e annuì alle parole di Bellatrix, prima di raggiungere il suo migliore amico.

"Vieni con me? Voglio darti il mio regalo" Jordan annuì distrattamente, troppo concentrato sul calore che la mano di Xavier gli stava dando. Guardò le loro mani unite e sorrise, facendosi trascinare dal rosso. Camminarono per poco, arrivando a fermarsi prima di un piccolo boschetto. Xavier si girò e sfilò dalla tasca una bandana, con cui coprì gli occhi di un pauroso e insistente Jordan. Lo guidò, mettendogli le mani sui fianchi per evitare di farlo cadere e poi si spostò di fronte a lui.

"Tieni gli occhi chiusi" Piano sfilò il pezzo di stoffa, controllando prima se Jordan avesse fatto come gli aveva indicato. Si spostò accanto a lui e gli diede il via libera per guardare. 

Jordan rimase senza parole, mentre ammirava il grande albero a cui erano appese lucine e pezzi di carta. Si avvicinò ad uno di essi e lo sfiorò con le dita. Era una loro foto, di quando ancora facevano parte dell'Alius Academy. Andò più avanti, osservando ogni piccolo momento che Xavier aveva appeso a quell'albero. Loro da piccoli all'orfanotrofio, mentre giocavano insieme con i nuovi giocattoli, loro con le maglie dell'Inazuma Japan. Si girò con gli occhi lucidi verso l'amico, che osservò la scena sorridendo. Lo raggiunse e lo strinse in un forte abbraccio. 

"Ti amo Jordan" Il verde non poteva credere alle proprie orecchie, si staccò da Xavier e lo guardò con occhi confusi e felici.

"Ma... Bellatrix?" Il rosso non perse il suo sorriso alle parole del pistacchietto e lo trascinò sotto l'albero, sedendosi con lui. 

"So che mi hai seguito, ieri notte. Ti ho visto. E so anche che la tua testolina si sarà fatta l'idea sbagliata, come sempre. Mi serviva una mano per farti questa sorpresa e ho chiesto aiuto a lei. Non sarei riuscito ad attaccare tutte le luci, le foto e a tenerti nascosto tutto nello stesso tempo. Quando sono rientrato a casa stamattina, ti ho sentito piangere e non sai quanto mi abbia fatto stare male sapere che stavi soffrendo per colpa mia, anche se avevi frainteso." Jordan abbassò di scatto la testa, sentendo le sue guance diventare più rosse dei capelli del ragazzo di fronte a lui. Si sentiva uno stupido. "Hey, non fare così. Ti amo. Davvero tanto Jojo." 

Xavier gli alzò la testa con due dita e gli lasciò un dolce bacio sulle labbra.

"Ti amo anche io Xav" Continuarono a baciarsi, pensando che nulla potesse rovinare un momento tanto romantico. Ma probabilmente qualcun altro non era della stessa opinione, perché un pallone da calcio rotolò fino a toccare le loro gambe. Si staccarono, girandosi verso Mark che li guardava con il solito sorriso e una mano a grattarsi la nuca. 

"Scusate, non volevo interrompervi. Vi stavamo cercando, vi va di fare una partita?" Si abbassò a prendere il pallone e guardò i due neofidanzati seduti a terra. Risero entrambi, poi Xavier lasciò un bacio a stampo sulle labbra del suo ragazzo e si alzarono entrambi, seguendo il ragazzo con la fascia arancione in testa, non staccando mai le loro mani unite.

   
 
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Inazuma Eleven / Vai alla pagina dell'autore: Fuyuko_takahashi