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Autore: dragona93    28/05/2020    0 recensioni
la storia narra le avventure di una ragazza di nome Mirella e di un drago alieno di nome Daniel fuggito dal suo pianeta per un crimine che non ha commesso e attaccato dalle viverne nemiche dei draghi ed bloccato sul pineta terra e soccorso da Mirella. la storia solo nel prologo è narrata in terza persona da Selina la loro discende,poi procederà in prima persona.
Genere: Fantasy, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Violenza
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Prologo Salve,mi chiama Selina e vivo sul pianeta terra,la mia storia e molto complessa,ma per comprenderla meglio,dobbiamo fare un passo indietro a quando tutto ebbe inizio, al medioevo e più precisamente in Inghilterra. sulla terra tutti conoscono le storie e le leggende su i draghi,ma sono in pochi a sapere la verità ed io sono una di quelle. A quel tempo nel Inghilterra del sud viveva un famiglia di contadini,che avevano tre figli,un giorno la maggiore delle sorelle mentre portava al pascolo le pecore vide un oggetto cadere dal cielo e schiantarsi ad un miglio da dove si trovava,superato lo schok,corse giù per la collina finche non arrivò al luogo del impatto dove prima sorgeva un boschetto ora c’era un cratere enorme,e al centro esatto del cratere si trovava una figura in piedi tra i rottami,aveva le dimensioni di un uomo ma la pelle era formata da squame rosse ed indossava una strano vestito composto da una camicia di lana bianca,dei calzoni anche essi bianchi una fascia color oro cingeva la vita dello sconosciuto il tutto era corredato da un mantello rosso con cappuccio che contrastava con i vestiti,a giudicare dal fisico asciutto la giovane poter affermare con certezza che era un ragazzo,la ragazza era rimasta ferma sul limite del cratere ed era cosi assorta dai suoi pensieri che non si accorse che la figura che stava guardando si stava muovendo con passo sicuro verso di lei quando si accorse di ciò restò di sasso,aveva una paura folle ma nello stesso tempo si sentiva attratta in modo strano,quando lo strano ragazzo arrivo sulla cima del cratere la ragazza poter vedere meglio e ciò che vide la inquietò non poco. Da quella distanza non era riuscita a vedere il volto del ragazzo celato sotto quello strano mantello rosso,ora che era cosi vicino poteva distinguere i suoi lineamenti,aveva la testa allungata come quella di un coccodrillo ricoperta di squame rosse,gli occhi da rettile erano dorati e la pupilla era verticale,quanto le si fu ulterior mente avvicinato la ragazza lo poter ammirare in tutto il suo splendore era poco più alto di lei ma dalla postura e dal fatto che non vedeva armi addosso allo sconosciuto si tranquillizzò e disse “Salve a bisogno di aiuto? Io e la mia famiglia viviamo poco distante da qui,se vuole può venire a riposare da noi per un po’? cosa ne di dite voi…..Ehm Signore?” disse in tono gentile,lo sconosciuto che si era messo di fronte la ragazza la guardava senza mostrare alcun emozione cosa che fece sospettare alla sua interlocutrice che non capisse la sua lingua,ci furono alcuni momenti di silenzio poi fu proprio il giovane a prendere parola “Vi ringrazio gentile fanciulla per la vostra gentilezza e ospitalità,ma non penso che la vostra gente mi darà lo stesso trattamento che voi mi offrite. Io vengo in pace,da un pianeta lontano,sono in fuga da la mia gente per un crimine che non ho commesso,e aimè solo bloccato su questo pianeta tanto simile al mio,ma popolata da una razza della quale conosciamo cosi poco,e voi invece,suppongo che non sospettavate ne anche la nostra esistenza,fanciulla”. La ragazza restò basita da quella affermazione le non credeva neanche parlasse la sua lingua e sospettava che non fosse la sua lingua madre lo capiva dal suo strano accento,ma gli credeva un po’ per il suo aspetto,un po’ per il suo roccabulesco arrivo sulla terra. Fu allora che un idea le balenò nella mente e guardando la creatura che aveva di fronte sorrise e alzo il capo nel farlo per poco non colpi il ragazzo che si era piegato per vedere il volto della ragazza e rassicurarla sul suo aspetto e per chiederle aiuto,miracolosamente la collisione fra le loro teste non avvenne ho la sfortunata ragazza si sarebbe fatta molto male, quando rialzo la testa vide che la ragazza le sorrideva ed era diventata tutta rossa,le sorrise a sua volta e nel farlo mise i mostra i sui denti che erano più simili a quelli di un animale che a quelli umani,ma con sua grande sorpresa la ragazza non aveva paura anzi sembrava solo curiosa,poi la vide sospirare e guardarlo dritto negli occhi gli disse “io conosco un posto dove nessuno apparte io sto in questo periodo,in cima a questa montagna c’è una baita, la uso perché cosi spostare le pecore da un pascolo al altro e più facile per me,ci vivo da sola,ma ho cibo a sufficienza e se non dovesse bastare posso andare al villaggio a prenderne del altro per me non è un problema”concluse diventando ancora più rossa in viso,il ragazzo la guardò a lungo poi la sua attenzione fu attirata da un gruppo di pecore dietro di loro,i sui occhi si ridussero a due fessure per poi leccassi le labbra e snudando i canini, un urlo della ragazza di fronte a lui lo ridesto dallo stato in qui era caduto poco fa ritorno di nuovo in se e si scuso con la fanciulla che era indietreggiata di alcuni metri ora non sorrideva più ed aveva gli occhi pieni di lacrime per la paura. In quel momento si ricordo del offerta che la ragazza le aveva fatto,si chiari la voce cercando di attirare l’attenzione della ragazza alzò la testa ma non si avvicinò per chissà quale ragione si senti male come se lo avessero picchiato al petto,le si avvicinò con cautela sperando che non scappasse via poi le disse “Se per voi non è un problema,mi scortereste fin alla baita per favore”. Lei lo guardo e poi con passo svetto si avvio verso la baita quando arrivarono lei gli fece cenno di entrare e cosi,fece in silenzio entrarono e quando fu sicuro che avesse chiuso lo porta si girò a guardarla e notò che stava prendendo qualcosa dal tavolo, quando la ragazza si scosto per farlo sedere al tavolo si accorse con sommo piacere che era cibo la ragazza alzo lo sguardo e solo allora si accorse che il suo ospite si era tolto il mantello e poter vedere che sulla schiena all’altezza delle spalle vi erano due ali rosse il ragazzo sorrise allo sguardo di pura curiosità solo allora si ricordo che non si erano ancora presentati (non conosceva le usanze del pianeta) ma pensò che era ora di chiedere il nome di quella fanciulla cosi gentile e coraggiosa ad aiutalo
   
 
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