Heiji guardò il ‘’bambino’’ che si era portato dietro,constatando che quello non poteva essere Kudo.Quando all’inizio lo aveva pensato si era dato mentalmente dello stupido.Il ragazzino aveva fatto osservazioni un po’ alla detective dell’Est,ma da quanto ne sapeva lui,quel Shinichi era più meno alto come lui,con gli occhi blu e i capelli scuri.Conan aveva gli occhi blu,la stessa identica tonalità del rivale,e anche il viso sembrava lo stesso.

Ma per quale motivo razionale un liceale torna a essere un bambino di dieci anni  più piccolo?

-Conan,-provò il ragazzo,-come stai?

Lui gli rivolse un cipiglio scuro,per poi rispondere con un ‘’Sto bene,non ti preoccupare,Hattori-san.’’

Aveva notato come parlottasse spesso con la ragazzina ramata,o di come lei gli rivolgesse strane occhiate indagatrici.

Non gli era sfuggita la sfumatura di tristezza o di rimorso negli occhi del piccoletto o l’espressione che assumeva  quando Ran,la figlia di Kogoro Mouri sorrideva.

Anche il papillon,che sospettava cambiasse le voci era un oggetto alquanto  inusuale per Conan,poi quel dottor Agasa non gliela raccontava giusta.

Questo era il motivo perchè si era caricato il marmocchio sulle spalle e  lo aveva portato in un vicolo.Se Ran lo avesse scoperto,ci avrebbe rimesso la pelle.

-Conan,puoi raccontarmi la verità.-provò con un tono amichevole.

-E secondo te,se mai avessi qualcosa da raccontare,io verrei da te?

-Non lo metto in dubbio,Shinichi.

Con soddisfazione vide che il profilo del bambino era diventato rigido,anche se lui continuava a tenere le mani in tasca,per poi puntargli addosso un orologio.

Stop,un OROLOGIO??

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Heiji si risvegliò in quel vicolo,con davanti una figura seduta a terra che lo guardava con uno sguardo pieno di odio.Avrebbe imparato che quello era uno sguardo da Shinichi Kudo.

-Bene.Mi avete scoperto.Siete degli esseri ignobili,se lo vuoi sapere.-Esclamò lui,con un sorriso amaro e sfilandosi gli occhiali.Due occhi blu lo trafissero,dandogli la conferma che quello era il suo rivale.

-K-Kudo,s-sei tu?-balbettò il ragazzo del Kansai,stupito dalle sue conclusioni.

-Cosa intendi con  quello che hai detto?

A uno sguardo confuso del suo interlocutore,il detective dell’Ovest raccontò quel po’ di cose che sapeva,o che meglio aveva intuito,mentre Conan gli disse solo una parte della storia,tralasciando gli uomini in nero.Non voleva mettere in pericolo quel collega.