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Autore: DARKSoul874    03/06/2020    3 recensioni
Una storia dolce per passare un piacevole pomeriggio e sentirsi un po' più caldi!
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Sakura Haruno, Sasuke Uchiha | Coppie: Sasuke/Sakura
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto Shippuuden, Contesto generale/vago
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Quello che non diciamo

Si sentiva sola, in quella stanza, le pareva troppo grande per una sola persona anche se era rincuorata dal fatto che Hinata si trovasse nella stanza accanto e potesse vederla quando meglio credeva, la corvina l'aveva anche invitata a dormire in camera sua ma Sakura aveva trovato giusto lasciarla riposare in pace e per questo aveva sentito il bisogno di declinare il gentile invito offertole.

Quel giorno erano successe davvero tante cose e ogni vicenda si era conclusa in modo più che positivo , Amaru era salva mentre Shinno era stato arrestato per tutto il male che aveva fatto , tutto era andato per il meglio ma c'era qualcosa che la faceva sentire giù di morale, quasi nostalgica dei tempi in cui erano il Team 7 …

 

L'aveva visto mentre lottava a fianco di Naruto per proteggere Amaru e per sconfiggere quei maledetti e per un attimo tutto il mondo attorno a lei si era fermato, era stato come fare un salto nel passato e tornare a combattere fianco a fianco uniti , come se lui non se ne fosse mai andato, come se lui non l'avesse mai lasciata su quella panchina.

 

Si erano rivolti uno sguardo durato una frazione di secondo ma , alla rosa non era bastato vedere solo di sfuggita gli occhi onice di Sasuke Uchiha , avrebbe voluto parlargli e porgli miriadi di domande a cui probabilmente il moro non avrebbe mai dato risposta, perché? Semplicemente perché era Sasuke Uchiha e non avrebbe mai perso il suo preziosissimo tempo a dare spiegazioni ad una povera pazza innamorata perché Sakura nonostante tutto quello che fosse successo tra loro,o meglio quello che non fosse successo , era ancora innamorata di lui.

Era ormai ora di cena e invece di ripartire subito per Konoha si erano fermati in una specie di albergo che offriva anche il miglior servizio ristorante della città , il posto era stato consigliato da Amaru che aveva fatto un sorriso a trentadue denti e si era offerta di pagare gentilmente sia la cena che avrebbe consumato con loro che il pernottamento. La cena era trascorsa in modo davvero piacevole e tranquillo con i soliti versi di Naruto che avevano strappato un sorriso a tutti e con le solite battutine un po' perverse del maestro Jiraiya che di tanto intanto faceva qualche avance alle cameriere che portavano le pietanze a tavola, inoltre il maestro Kakashi per gioia di alcuni e per dispiacere di altri aveva annunciato l'orario di partenza del giorno seguente che aveva lasciato abbastanza interdetto Naruto ,che aveva cominciato a protestare come un ragazzino suscitando solamente l'ira di Sakura che fino a quel momento si era goduta la cena , sarebbero dovuti partire all'alba.

Immediatamente dopo la cena i ragazzi e i maestri salutarono Amaru visto quanto era stata carina nei loro confronti e si erano poi recati nelle loro camere per riposarsi in vista del lungo viaggio che avrebbero dovuto affrontare l'indomani.


Erano le 23:21 e Sakura ancora non riusciva a dormire, mille domande gli frullavano per la testa e in quella stanza enorme non faceva altro che ascoltare la voce dei suoi pensieri tormentati in particolar modo da due occhi color onice freddi e distaccati che l'avevano squadrata senza ritegno durante la battaglia in cui aveva cercato di dimostrargli che era diventata un po' più forte.


Continuava a rigirarsi nel letto senza sosta mentre un mal di testa non indifferente si impadroniva di lei e le faceva storcere gli occhi, stanca e un po' scocciata si alzò dal letto e aprì la finestra beandosi dell'aria fresca che accarezzava il suo volto e la pelle lasciata scoperta dalla maglietta chiara che indossava.

Fuori c'era una bellissima luna piena che si vedeva davvero bene dato che in cielo non c'era nessuna nuvola e le stelle quella notte erano davvero belle da mozzare il fiato, parevano diamanti incastonati in un cielo d'ossidiana senza contare il clima mite e il dolce venticello che scuoteva le cime degli alberi ; Sakura si sentì quasi rinvigorita da quella dolce brezza che le carezzava la pelle e si perse ad osservare quel meraviglioso cielo che la riportava indietro a quella notte …


Sentiva dolore,nostalgia al pensiero .


Si smarrì nei ricordi e non si rese conto di essere osservata da qualcuno poco lontano da lei, qualcuno che l'aveva notata durante il giorno e che mai si sarebbe dimenticato così facilmente delle sue dolci attenzioni,dei suoi occhi smeraldinei e delle sue magnifiche labbra rosee e piene.


L'amava anche lui .


Ma non avrebbe mai avuto il coraggio di dirglielo, perché l'aveva lasciata sola, l'aveva abbandonata convinto che ce l'avrebbe fatta da solo e senza l'aiuto di nessuno, che gli amici e che le persone care non fossero altro che un fastidio, un inutilità fatta solo per i deboli .


Si sbagliava.


Aveva bisogno di una sola persona in quel momento, la persona che aveva lasciato su quella panchina quella notte e che ora era persa nei suoi pensieri,si domandò a cosa stesse pensando la figura esile dai capelli rosei affacciata alla finestra : i suoi occhi guardavano il vuoto e ad un certo punto una lacrima solitaria le solcò il volto.


Era per lui.


Lo sapeva perfettamente, con uno scatto felino e alcuni balzi sui tetti di fronte la raggiunse e prima che si rendesse conto di quello che stava succedendo l'abbracciò forte,detestava vedere delle lacrime su quel volto che tanto amava così come detestava quando ,per trattenere le lacrime , si mordeva forte il labbro inferiore.

Le fece nascondere la testa nel suo petto e la lasciò sfogare, glielo doveva per tutto il dolore che gli aveva causato.


Nessuno sarebbe mai venuto a sapere di quel piccolo momento di debolezza che si sarebbe concesso quella notte.


Già, perchè Sakura Haruno era la sua debolezza: l'amava...


Sakura non aveva avuto tempo di realizzare cosa stesse accadendo, il tormento più grande dei suoi pensieri era lì!

Sasuke Uchiha era lì.

La stava abbracciando forte e gli aveva concesso di nascondere il volto rigato dalle lacrime in quell' abbraccio, in quel contatto che da tanto cercava : la rosa si sciolse ed esplose in un pianto silenzioso mentre stringeva forte con le mani la parte di sopra del kimono di Sasuke , con i bugni contro il suo petto.

Tutte le domande che quel giorno avrebbe voluto fargli se solo ne avesse avuto l'occasione si eclissarono in meno di un attimo quando lui con una mano le alzò il mento per incontrare i suoi occhi smeraldini e per un attimo a Sakura parve di scorgere negli occhi di Sasuke un enorme senso di colpa.

- Scusa - Un sussurro portato dal vento giunse alle orecchie della ragazza mentre le labbra dell'uomo di fronte a lei si mossero, già perché in Sasuke non c'era più nulla di un ragazzo : la pelle diafana, gli occhi neri e penetranti ,le labbra sottili, la mascella squadrata e il fisico scultoreo ben definito non avevano niente che potesse lasciar intendere che Sasuke Uchiha avesse in realtà 16 anni.

Sakura, si sentiva rapita dai suoi occhi e l'espressione che aveva assunto le piaceva perché significava che aveva deciso di fidarsi con lei, istintivamente alzò una mano e con una dolcezza disarmante accarezzò il volto di Sasuke , timida e titubante con il fiato sospeso in attesa di un segno da parte del moro e nella speranza che non la cacciasse come suo solito.

Sasuke era sorpreso, non sapeva cosa fare …  si era perso in quelle pozze smeraldine, fece qualcosa che lo colse impreparato, rimase sorpreso di sé stesso quando impulsivamente prese la mano di lei e azzerò la distanza che c'era tra i loro volti sfiorandole le labbra  e regalandole un bacio.

Sakura strinse la mano del moro e rispose al bacio con enfasi, lo aspettava, lo aspettava da almeno 5 anni e finalmente era arrivato forse nella maniera più inaspettata possibile.

- Perché sei qui? - Non riuscì a controllarsi e fece quella domanda che probabilmente non avrebbe avuto risposta , ma voleva sapere però anche se lui non avesse risposto le sarebbe stato bene …

- Non lo so - Vago come a suo solito, le aveva baciato la fronte e ancora la stringeva fra le sue braccia - resterò fino all'alba di domani - Aveva aggiunto il moro in modo freddo anche se i suoi occhi lo tradivano.

Sakura dal canto suo non stava capendo niente , non sapeva né il perché e nemmeno il per come ma era felice di quello che stava succedendo, le lacrime avevano smesso di scenderle dagli occhi e anche il senso di malinconia e nostalgia era ormai solo un brutto ricordo mentre il mal di testa e il flusso infinito di pensieri si erano calmati non appena le loro labbra si erano sfiorate in quel tocco proibito e inaspettato.

- Vuoi riposare? - Sakura si era leggermente staccata per poterlo guardare meglio, era illuminato dalla luce della luna e ai suoi occhi era davvero bello da mozzare il fiato.

- Tu vuoi? - Sasuke la guardava curioso mentre vagava con lo sguardo nell'enorme stanza un po' troppo spartana anche per i suoi gusti.

- Partirò all'alba, credo che dovremmo , però  vorrei chiederti … - Sakura rispose titubante e con lo sguardo rivolto per un attimo al pavimento, si sentiva insicura e nemmeno sapeva cosa pensare perché lui non si era mai comportato così.

- Non risponderò ad alcuna domanda - Freddo e tagliente come al solito Sasuke l'aveva interrotta quasi malamente spezzando l'atmosfera che si era creata, anche Sakura aveva notato il cambiamento nel suo sguardo : era diventato di colpo freddo.

- Va bene, vuoi una maglia da mettere per dormire ? - Sospirò Sakura dando le spalle al moro e andando verso l'unico armadio presente nella stanza per cercare qualcosa da dare a Sasuke. A metà strada sentì due braccia forti stringerla da dietro così tanto da far aderire perfettamente la sua schiena con il petto muscoloso di lui, sussultò per la sorpresa ma fu grata di quel contatto e per la prima volta dopo tanto tempo si sentì viva nel profondo come ormai non si sentiva da tempo.

Sasuke la fece girare di scatto e la baciò ancora con foga sta volta come se le labbra della ragazza fossero una droga e come se lui fosse affetto da una bruttissima crisi di astinenza, quella sera la voleva solo per sé, voleva dimostrarle cosa significava per lui , quanto alla fine lei fosse importante.

La sollevò di peso e poi la poggiò delicatamente sul letto , si sdraiarono entrambi  l'uno di fronte all'altro  fino a che Sasuke non fece la prima mossa : circondò la vita di Sakura con un braccio avvicinandola a sé e lei ,che dal canto suo gli toccò ancora una volta la guancia e poggiò le labbra su quelle del moro .

Dormirono abbracciati tutto quel che rimaneva della notte e l'indomani quando Sakura si svegliò a malavoglia per il suono della sveglia si sentì inaspettatamente vuota girandosi dalla parte dove sperava di trovare sdraiato Sasuke … Speranza vana, al posto del moro c'era solo un lenzuolo increspato nelle cui pieghe si trovavano ancora i momenti magici passati la notte precedente che lei mai avrebbe dimenticato .

- Dai Sakura andiamo! - La voce del maestro Kakashi le aveva imposto di alzarsi e di andarsene dal luogo in cui per la prima volta aveva sentito caldo dopo tanto tempo.




Eccoci qui , sono tornata a scrivere Sasusaku, dato che prepararmi all'esame in modo normale era qualcosa di troppo complicato  mi sono messa anche a scrivere. Devo dire che avrei voluto aggiungere una parte e pubblicarla in rosso ma credo che la storia sia davvero bella anche così, non trovate?
Sentitevi liberi di esprimere la vostra opinione e di dirmi cosa pensate, mi piace ricevere critiche per migliorare me stessa!

   
 
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