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Autore: Fuyuko_takahashi    05/06/2020    0 recensioni
RanMasa a rischio?!
Ormai la notizia che Kirino Ranmaru e Kariya Masaki stiano insieme non è una novità. Da settimane sono loro la nostra fonte di gossip più bella, nominata come miglior coppia del mese dagli studenti. Ma scaviamo un po' più a fondo. Tra i due non fu subito amore a prima vista, litigate e problemi li circondarono dal loro primo incontro. Il cuore di ghiaccio del nostro Kariya sembrava non voler proprio accettare i suoi sentimenti verso il rosato, fino a quando una giornata per sbaglio (o forse no, da come ci suggerisce la nostra fonte) sono rimasti chiusi nello spogliatoio della squadra di calcio ed è scoppiato il loro amore. Ma è davvero l'amore idilliaco e perfetto che tutti vediamo da fuori?
Genere: Fluff, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Altri, Kariya Masaki, Kirino Ranmaru
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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I ragazzi della squadra videro Kariya e Kirino entrare scherzando e ridendo nella sede della squadra. Sorrisero di rimando anche gli altri calciatori, felici di vedere finalmente il turchese rilassato e fiducioso verso qualcuno. Subito quest'ultimo assunse un'espressione seria e si allontanò, anche se di poco, dal suo fidanzato, a disagio dopo aver visto che tutti li stavano fissando. Shindou scosse la testa e sbuffò una piccola risata, messa subito a tacere dallo sguardo di avvertimento che gli mandò il suo migliore amico. Anche se con Kirino ormai Kariya sembrava finalmente far cadere la sua corazza, con gli altri della squadra doveva ancora lavorarci un po'. 

 

Si diressero tutti al campo, dove fecero un allenamento guidati da mister Endou e poi tornarono negli spogliatoi a lavarsi e cambiarsi. Gli unici che restarono in campo furono Kirino e Shindou, che continuarono a parlare un altro po' della partita che avrebbero dovuto affrontare quel sabato pomeriggio. 

 

Quando Aitor arrivò negli spogliatoio, cercò di evitare lo scambio di sguardi di Tsurugi e Tenma e andò dritto sotto la doccia. Quando però uscì e si ritrovò addosso li sguardi di tutta la squadra compassionevoli, aggrottò le sopracciglia e si chiese cosa stesse succedendo.

 

"Che cazzo vi prende a tutti quanti?" Nohirito si fece avanti, con cautela, e gli passò il suo telefono. Con una veloce occhiata Kariya vide che teneva aperta la pagina del blog della scuola e, dando un'ultima occhiata ai suoi compagni, guardò con più attenzione.

 

RanMasa a rischio?!

Ormai la notizia che Kirino Ranmaru e Kariya Masaki stiano insieme non è una novità. Da settimane sono loro la nostra fonte di gossip più bella, nominata come miglior coppia del mese dagli studenti. Ma scaviamo un po' più a fondo. Tra i due non fu subito amore a prima vista, litigate e problemi li circondarono dal loro primo incontro. Il cuore di ghiaccio del nostro Kariya sembrava non voler proprio accettare i suoi sentimenti verso il rosato, fino a quando una giornata per sbaglio (o forse no, da come ci suggerisce la nostra fonte)  sono rimasti chiusi nello spogliatoio della squadra di calcio ed è scoppiato il loro amore. Ma è davvero l'amore idilliaco e perfetto che tutti vediamo da fuori? 

La nostra fonte, che chiameremo per comodità Carciofo, ci racconta dei particolari piccanti su questa coppia. Le litigate non sono cessate, soprattutto a causa del comportamento non poco infantile da parte del turchesino. Ma questo non è tutto. Carciofo sembra sicuro che la fine di questa coppia è ormai vicina, troppo diversi, troppo poco innamorati. Kirino sembra, infatti, essersi stancato degli atteggiamenti e delle attenzioni che il più piccolo gli riserva. Ma ascoltatelo con le vostre orecchie, vi allego un audio che Carciofo ha recuperato e ci ha inviato in esclusiva.

 

 

Kariya lesse tutto l'articolo con un espressione scocciata stampata in faccia, non era certo la prima volta che qualcuno cercava di separarli inventando nuove notizie. Ma quando arrivò all'ultima parte, e lesse che vi era allegato un audio in cui Ranmaru, il suo Ranmaru, parlava del kohai il battito del turchese aumentò e, con il dito tremante e un groppo in gola, premette play.

 

"Shindou, ti giuro. Non lo sopporto più, fa sempre scherzi di pessimo gusto e se la prende la maggior parte delle volte con me. È così infantile. Come possiamo fidarci di uno come lui?  Non capisco cosa gli passi per la testa."

Beh cari studenti della Raimon, che ne pensate? Kirino è stato molto chiaro nel parlare del suo ragazzo, e non sembrano parole d'amore. Fatemi sapere i vostri pareri e ci vediamo domani con nuove notizie su questa coppia, una delle preferite da tutti (anche la mia), ma che sembra sull'orlo di un disastro. Ringraziamo Carciofo per averci concesso il suo tempo e per l'audio che ci ha fatto avere. A domani Raimon JH.

 

Hikaru si avvicinò piano al loro compagno che, con le lacrime agli occhi, restituì il telefono a Nohirito. Prese la sua borsa e uscì dagli spogliatoi in silenzio, superando poi Shindou e Kirino che continuavano a parlare in mezzo al campo. Il suo ragazzo lo chiamò, sorpreso dalla fretta con cui il turchese stava abbandonando quel posto. Kariya non si girò, voleva solo tornare a casa, sprofondare con la faccia nel cuscino e farsi asciugare le lacrime dai suoi tutori. Hiroto e Midorikawa c'erano sempre per lui, anche se li faceva arrabbiare, anche se combinava disastri. E lui voleva bene a tutti e due, anche se lo diceva di rado. E a volte pensava che lui e Kirino fossero destinati a diventare come il rosso e il verde. 

 

Kirino raggiunse il suo ragazzo e lo fermò prendendogli un braccio. Gli si parò davanti, cercando di incrociare lo sguardo di Kariya, che invece continuava a spostare i suoi occhi dorati da ogni parte tranne che su quelli azzurri del ragazzo di fronte a lui. Sapeva che sarebbe scoppiato a piangere se l'avesse fatto.

 

"Hey, che ho fatto?" Il rosa aveva capito subito che ci fosse qualcosa che non andava, Kariya ormai era solito aspettarlo per andare a casa insieme o per passare un po' di tempo insieme. 

 

"Non importa. Ormai è andata." Tentò di superarlo, ma il rosa gli afferrò ancora il braccio e lo fece girare con forza. "Che vuoi?" Kirino fece un passo indietro, spaventato dal tono di voce alto che aveva usato il turchese. La cosa che più lo stupì non era l'urlo,  era la sofferenza che ci aveva letto dentro. Cercò di vagare per la memoria, ritornando ai momenti che avevano passato insieme cercando di capire cosa avesse fatto di sbagliato. Nulla. Kirino non aveva idea del perché il più piccolo ce l'avesse con lui.

 

"Cosa ti ho fatto Masa?" Gli occhi dorati dell'altro presero fuoco, accecati dalla rabbia davanti all'indifferenza dell'altro.

 

"Sai? Sono proprio un idiota. Pensavo che almeno un po' ci tenessi a me. Ma mi sono solo illuso. Mi sentivo speciale, perché tu, il grande difensore Kirino Ranmaru, volevi stare con me. Pensavo fossi diverso da tutti quelli che mi hanno abbandonato. Ma sei esattamente come loro. Ora però scusami, devo andare. D'altronde tu non vorrai perdere il tuo tempo con una persona infantile come me no? Preferisci stare con una matura e seria come Shindou." 

 

"Sei geloso? Ti sei arrabbiato così tanto perché mi sono fermato a parlare con lui in campo?" A Kariya scappò una risata sarcastica, scosse la testa e si liberò con uno strattone delle braccia del suo senpai di dosso, la sua pelle stava bruciando a quel contatto.

 

"Non capisci proprio nulla" Si voltò e si allontanò da lì, continuando a sentire i passi e i richiami del suo ragazzo dietro di lui. "Lasciami in pace" Lo urlò così forte che il rosa si fermò di scatto e lui prese a correre verso casa, talmente veloce che il vento gli bruciava gli occhi. Arrivato in camera sua si buttò sul letto, e si lasciò andare ad un pianto disperato.

 

***

Kirino si trovava al tavolino del bar della scuola circondato da Shindou, Hamano, Hayami e Nohirito. A sollevare il morale al rosa presto sarebbe arrivato anche Atsushi, che ormai aveva definitivamente cambiato scuola. Dopo che i ragazzi gli fecero leggere l'articolo e ascoltare l'audio, era scoppiato in un pianto disperato ed aveva spiegato agli altri che quel discorso fra lui e Shindou era avvenuto qualche mese prima, quando Kariya era appena arrivato in squadra. Aveva supplicato gli altri di crederlo e quelli non avevano esitato un attimo a fidarsi dell'amico. Non era servita nemmeno la conferma del pianista per credere alle parole isteriche del rosa. Appena il viola arrivò si sedette e si portò Nohirito sulle gambe, con qualche protesta da parte dell'azzurro.

 

"Chi può aver mai fatto una cosa del genere e perché?" Shindou si giro verso il suo migliore amico, che aveva la testa bassa. Era sconsolato dopo quello successo con il turchese. Anche lui si chiedeva chi avesse potuto fare un'azione tanto brutta, chi li odiasse così tanto da arrivare a ciò. Poi gli venne un'illuminazione.

 

"Hikaru" I ragazzi, che stavano conversando tra di loro per trovare il colpevole, si girarono verso il rosa. "Oh andiamo, non mi guardate così. A lui Masaki è sempre piaciuto e non gli è mai andato giù il fatto che avesse scelto me, alla fine. Ha sempre provato a dividerci, e ci è quasi riuscito quando ha inventato quel bacio tra lui e Masa, che in realtà non c'è mai stato." 

 

L'odio di Kirino per quel ragazzo era indescrivibile e, se davvero era lui l'artefice di quel brutto tiro, gliel'avrebbe fatta pagare cara. Stava per perdere Kariya, o forse lo aveva già perso. E questo non poteva proprio sopportarlo. Sentì un peso al petto e si alzò di scatto, salutando i suoi amici e correndo verso quello che lui definiva l'amore della sua vita. Lo avrebbe convinto ad ogni costo.

 

Midorikawa gli aprì la porta e dal suo sguardo Kirino capì che il verde sapeva tutto, e che probabilmente non l'avrebbe fatto entrare.

 

"È tardi, che ci fai qui?" Era buio in effetti e come previsto Midorikawa non avrebbe lasciato entrare il rosa dentro casa sua, era fin troppo protettivo con il suo piccolo Masaki. Fortuna volle che anche Hiroto si presentò alla porta e dopo aver scoccato un'occhiata di fuoco a suo marito fece entrare e accomodare in salotto il rosa, seguiti da Midorikawa che fece schioccare la lingua sul palato esprimendo il suo disappunto. Il rosso disse a Kirino che il figlio si trovava in camera sua e il rosa non aspettò oltre per salire. Bussò alla porta del suo, sperava ancora, ragazzo. 

 

"Ryuuji vai via" La voce del turchese arrivava ovattata e strozzata, stava piangendo. Qualcosa dentro di Kirino si spezzò, si appoggiò con la fronte alla porta e sentì le lacrime scendere copiose sulle sue guance. Spostò la maniglia verso il basso e fece un passo avanti. "Ti ho detto di andare via." Aveva la testa schiacciata sul cuscino e le braccia sotto di quello.

 

"Masa" Fu solo un sospiro strozzato, ma bastò per far girare l'altro ragazzo verso di lui. Lo sguardo d'oro si indurì e scattò subito a sedere, come se qualcuno lo avesse scottato.

 

"Che ci fai qui?" Tutti e due i volti erano inondati di lacrime che non scemavano e Kirino non resistette più. Andò verso il minore e lo baciò, lasciò giocare la sua lingua con quella di Kariya, che era troppo stanco e troppo debole per respingerlo. E poi aveva davvero bisogno di quell'ultimo bacio. Quando si staccarono il rosa poggiò la fronte su quella del suo ragazzo. Occhi contro occhi. Tutto il dolore messo a nudo.

 

"Senti, so dell'audio. So quello che è successo. Sono qui per spiegarti." Gli disse tutto. Di come quell'audio era vecchio, di come avrebbe anche potuto chiamare Shindou per confermarlo. Ma non ce ne fu bisogno. In qualche strano modo Kariya gli credeva, si fidava di lui. E arrivò anche la parte più difficile. Gli raccontò dei suoi sospetti, di come secondo lui l'artefice di tutto era Hikaru e guardò il colore degli occhi del suo ragazzo cambiare dall'oro a un marroncino. Il turchese non ne era sorpreso, Hikaru aveva sempre fatto di tutto per rovinare la sua felicità. 

 

"Scusa... scusa se non ti ho creduto" Kirino scosse la testa e gli lasciò un altro bacio a stampo. Scesero al piano di sotto, dove vennero subito raggiunti da Midorikawa già pronto a buttare fuori di casa il ragazzo che aveva spezzato il cuore al suo piccolino. Ma non successe, perché Kariya raccontò tutto, soprattutto di Hikaru e l'odio che il verde nutriva per Kirino si spostò verso il ragazzo con i capelli viola.

 

"Se Reina avesse fatto una cosa del genere a me e Hiro, gliel'avrei fatta pagare." I due ragazzi risero, per la prima volta dopo ore.

 

"Ci avrebbero pensato prima zio Suzuno e zio Nagumo. Mi raccontano sempre di come le facevate scherzi perché infastidiva troppo papà." Tutti e quattro sorrisero insieme, felici che quella brutta aria fosse passata. Kirino e Kariya uscirono da casa e si diressero verso quella di Hikaru. Ad aprire fu proprio lui.

 

"Perché mi hai fatto questo?" Il turchese non gli lasciò nemmeno il tempo di salutare, troppa era la rabbia che provava.

 

"N-non so-... Non so di c-che tu stia par-parlando." Non osava nemmeno guardarli negli occhi. Kirino lo osservò con odio. Perché cercava di separarli a tutti i costi? Va bene che aveva una cotta per Kariya, ma se era felice doveva lasciarlo in pace.

 

"Cerchi sempre di rovinare la nostra felicità e non ci riesci mai. Io amo Kirino. E tu puoi provare in tutti i modi a farmi allontanare da lui. Non ci riuscirai." Non gli lasciò tempo di repliche che si girò e riprese a camminare. Il rosa rimase spiazzato, mentre camminava mano nella mano con il suo ragazzo. Aveva detto che lo amava. Era la prima volta.

 

"Ripetilo" Kirino deglutì e glielo chiese, fermandolo sotto un lampione che emanava una luce gialla. Kariya arrossì, sperava che il rosa non avesse notato quelle piccole parole che gli erano uscite spontanee. Due dita gli fecero alzare il viso, che continuava a tenere basso, e incontrò due occhi azzurri bellissimi.

 

"Ti amo" Il rossore sulle guance si fece ancora più intenso e il respiro più veloce. Il cuore dell'altro invece sembrava battere all'impazzata, felice da questa dichiarazione del più piccolo.

 

"Ti amo anche io piccolo mio" E si baciarono. Sotto quel lampione che aveva un non-so-che di romantico e che gli faceva da sfondo, mentre si dichiaravano, sta violta  agesti, l'amore che uno provava per l'altro.

 

Da quel giorno né Hikaru, né nessun altro si intromise più tra di loro, che oramai sembravano vivere una relazione stupenda.

   
 
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