Partecipa al gioco “Obbligo, verità o salvataggio!” de Il Giardino di EFP

Obbligo di Longriffiths – Scegli tu la lunghezza della storia che scriverai (drabble, flash o OS) in cui Aziraphale è un demone e Crowley un angelo

Era sabato sera, l’Apocalisse per fortuna era stata appena scongiurata. Restava solo da decifrare l’ultima profezia di Agnes Nutter: “Quando tutto sarà finito, scegliete le vostre facce con saggezza, perché presto giocherete con il fuoco”.

Nonostante fossero sicuri che nessuno li avrebbe più cercati, Azraphel e Crowley percepivano una leggera inquietudine. Qualcosa stava per succedere. Se solo fossero riusciti a dare un senso a quella frase incomprensibile!

Quando si salutarono per tornare alle rispettive case si strinsero calorosamente la mano. Avrebbero voluto dirsi tante cose ma non né ebbero il coraggio, anche se quella poteva essere l'ultima volta che si sarebbero incontrati.

*

Crowley attraversò l'oscuro corridoio intimorito, anche se era un demone, non sapeva che cosa aspettarsi. La punizione per i traditori sarebbe stata di sicuro molto severa.

Quando l'Arcangelo Michele riempì la vasca di acqua santa però le sorrise e si tolse la giacca. Una volta a mollo si sentì incredibilmente bene, beandosi delle facce sconvolte dei suoi colleghi. Ad averlo saputo che fosse così facile e divertente ci avrebbe pensato prima. Peccato solo per la paperella di gomma, sarebbe stata perfetta!

*

Azraphel si guardò intorno mentre attraversava gli asettici uffici. Almeno avrebbe visto un bel panorama dalle vetrate oltre al falsissimo sorriso di Gabriele mentre decretava la sua condanna.

Nel fuoco infernale però ci si stava così bene, quasi come prendere il sole al parco in un giorno d'estate. E le facce sconvolte dei colleghi... non si era mai divertito così tanto!

*

Quando Crowley vide l'angelo in lontananza aspettarlo davanti al laghetto di St. James Park sentì il cuore battere più forte, per un terribile momento aveva avuto davvero paura di perderlo.

Lo fissò per lungo momento, avvicinandosi con calma.

"Oh al diavolo!"

Gli corse incontro e prima che potesse aprire bocca lo strattonò per la giacca e lo baciò con irruenza. 

Azraphel schioccò le dita prima di stringerlo per i fianchi mentre si lasciava baciare.

Quando si staccarono ognuno era di nuovo nel proprio corpo.

L'angelo, quello vero, leggermente stranito arrossì di colpo, rendendosi conto di quello che aveva appena fatto.

"Oh Santo Cielo! Io non volevo, cioè sì, ma..."

"Datti una calmata angioletto! Se stare nel corpo di un demone ti fa sentire più libero di fare certe cose allora dovremmo scambiarci più spesso!" ridacchiò Crowley beandosi delle gote rosse e il sorriso imbarazzato di Azraphel ancora stretto tra le sue braccia. 

"E poi, come diceva la profezia, abbiamo scelto le nostre facce con saggezza!"

"In effetti hai ragione, la profezia di Agnes Nutter era perfetta! Per un attimo ho avuto paura di perderti..." aggiunse poi vagamente rattristato.

"Non pensarci nemmeno! Dovessi fermare anche un'altra Apocalisse ma io non ti abbandonerò! Anche se penso che in futuro quando ci sarà davvero il grande botto saremo uniti tutti noi contro gli altri..."

"L'umanità contro angeli e demoni?"

"Eh già... ma adesso non pensiamo a questo, siamo insieme, è questo l'importante!"

"Oh Crowley! Io..."

"Non dire niente! Piuttosto... posso tentarti con un invito a pranzo?"

"Tentazione riuscita! Che ne dici del Ritz?" sorrise l'angelo prendendolo per mano.

*

Dopo aver brindato alla salvezza del mondo e aver mangiato, Crowley aveva ancora un brindisi da fare.

"A questo punto penso di dover ringraziare la mancata Apocalisse e quegli stronzi dei nostri ormai ex capi perché tu ti decidessi a baciarmi, ormai non ci speravo più!" sorrise vedendo l'angelo arrossire per poi tornare serio.

"Ti amo da quando ti ho visto per la prima volta sulle mura del Giardino dell'Eden, e vorrei brindare a noi due e al nostro futuro insieme, senza più fazioni e Apocalissi da sventare!"

"Oh Crowley... anch'io ti amo, scusa se ci ho messo seimila anni a capirlo! Al nostro futuro insieme!"

I bicchieri tintinnarono con un suono argentino.

Dopo aver bevuto si scambiarono un lungo bacio che segnava l'inizio di un felice futuro insieme.

Sulla piazza intanto un usignolo cantava, anche se loro non potevano sentirlo. Chissà, forse Dio li aveva perdonati... o forse faceva già tutto parte dell'Ineffabile Piano... 

Angolino dell’autrice

Buonasera!

Questa storia in pratica è la rivisitazione in chiave romantica delle scene finali dell’ultimo episodio, non so quanto possa essere fantasiosa l’idea e nemmeno quanto possa essere attinente all’obbligo ricevuto… però quando mi è arrivato si è quasi scritta da sola! E quando l’ispirazione chiama bisogna sempre ascoltarla! ;) Poi in un periodo storto come questo un po’ di dolcezza fa sempre bene! :) Longriffiths così, cara, giusto per ricordarlo… Ahah ;)

Spero di non essere andata troppo OOC!

Aspetto i vostri commenti!

Barby