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Autore: gattozucca    06/06/2020    1 recensioni
Sapete chi sta arrivando, vero? Lo sapete, eh? L'avevamo annunciato nella puntata precedente e siamo qui per mantenere la promessa; “come farebbe un vero ninja”, direbbe lui!
Di chi stiamo parlando?
Vi do tre indizi: è bello come il sole, il personaggio che interpreta si chiama Menma, ma il suo vero nome è...
Lo scopriremo insieme dopo la pubblicità! Restate con noi!
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha | Coppie: Naruto/Sasuke
Note: AU, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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So che è già passata l'ora di pranzo e che bisogna mantenersi leggeri per l'estate, ma se volete il minestrone è pronto!

             Cosa? Come?

Eh già, un bel miscuglio di nomi e fatti, ruoli modificati e battute distorte, il tutto in due capitoli di una lunghezza non proprio indifferente, conclusi e pubblicati insieme.

Sì, mi rendo conto di aver approfittato un po' troppo del concetto di “licenza poetica”, di aver stravolto la trama e di aver stropicciato la linea temporale, ma è stato divertente scrivere questa storia e prendermi tutte queste libertà!

Ve la lascio insieme a questa immagine che mi è capitata sotto il naso il giorno in cui ho messo l'ultimo punto, una coincidenza deliziosa^^

Buon weekend a tutti,

Gattozucca 

 

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PRIMA PARTE



 

Tenten: « Bentornati in studio per questa nuova puntata di “Behind the scenes, la realtà dietro le quinte”. E ora, il momento che tutti aspettavamo: qui con noi, per la prima volta, Naruto Uzumaki! Eccolo, eccolo! É un piacere averti come nostro ospite. Vieni, accomodati pure »

Naruto Uzumaki: « Buonasera, buonasera a tutti! Buonasera Tenten. È un piacere per me essere qui. Sono un po' emozionato, se devo essere sincero »

Tenten: « Via! Qui siamo come una grande famiglia e siamo veramente lieti di averti tra di noi, io per prima »

Naruto Uzumaki: « Vi ringrazio veramente »

Tenten: « Allora, Naruto, abbiamo molte cose da dirci, la lista è lunga. Come sai, il nostro è un programma interattivo: raccogliamo dai nostri telespettatori le domande e sviluppiamo le nostre interviste in base alle loro richieste, per poter soddisfare ogni curiosità su personaggi dello spettacolo »

Naruto Uzumaki: « Si, conosco benissimo il vostro programma. Confesso di aver partecipato io stesso più volte, dalla parte del pubblico »

Tenten: « Non ci credo! Hai inviato domande su qualche personaggio famoso? Tu? »

Naruto Uzumaki: « Lo ammetto! Prima di essere un attore, sono un grande fan del cinema e della televisione »

Tenten: « Questo è molto interessante. In effetti, ci ricollega alla prima domanda che ho da farti, qualcosa che si sono chiesti in molti e che, devo confessare, ha incuriosito anche me. Sei pronto per iniziare? »

Naruto Uzumaki: « Assolutamente »

Tenten: « Bene. Naruto Uzumaki, noi tutti ti conosciamo come il protagonista indiscusso della serie “Road to ninja”, una serie in prima visione, ma che ha raggiunto uno share notevole già dai primi episodi. Eppure, il regista Jiraiya, che salutiamo, ha dichiarato recentemente che il successo di questa serie, a sua detta, dipenda soprattutto dalla scelta di aver affidato la parte del protagonista a te, che sei un attore esordiente, perché questo gli avrebbe permesso di “cucirti addosso” il ruolo, senza essere ostacolato da un'immagine costruita su eventuali personaggi precedenti. Ti trovi d'accordo? »

Naruto Uzumaki: « Se la pensa così, dovrò farmi aumentare lo stipendio! »

Tenten: « Ahahah! È molto divertente, si! »

Naruto Uzumaki: « Ci tengo intanto a dire che Jiraiya per me è sempre stato un modello da seguire. Conosco tutte le sue produzioni e ho iniziato la mia carriera di attore portando ai provini alcuni dei suoi personaggi. È vero, sono ancora un attore esordiente e, oltre a questo, la mia carriera conta esclusivamente ruoli minori. Per me è stato un grande onore poter prendere parte ad una sua serie, ma, prima di me, ci sono molti altri attori dietro Road to ninja a cui credo vada la maggior parte del merito per l'enorme successo che stiamo avendo »

Tenten: « Effettivamente, al tuo fianco troviamo attori del calibro di Kakashi Hatake, Ino Yamanaka e, ovviamente, Sasuke Uchiha. Avresti mai pensato di poter ottenere una parte tanto importante, considerando il resto del cast selezionato? »

Naruto Uzumaki: « In realtà, ero pronto per ricevere un ruolo da comparsa, ahahah. No, sinceramente, non avevo idea che avrei dovuto interpretare un personaggio principale e sono veramente contento di aver ricevuto questa parte. Ovviamente, è qualcosa a cui auspica qualsiasi attore emergente e, arrivato a questo punto, non posso che essere felice per come stia proseguendo la mia carriera »

Tenten: « Lo ricordiamo per chi si è appena sintonizzato con noi: Naruto Uzumaki interpreta Menma in Road to ninja, un ninja, per l'appunto, che dovrà affrontare molte peripezie lungo la strada per diventare un combattente di prim'ordine. Certo, effetti speciali e costumi particolari, ma soprattutto molte scene di lotta. Un bel cambiamento rispetto al passato, no? »

Naruto Uzumaki: « Assolutamente. Eppure, devo confessare di non essermi mai divertito tanto come durante le riprese di questa serie. Mi hanno insegnato a combattere e a difendermi, ad usare shuriken e kunai, a fare climbing, e ho fatto un vero e proprio corso di sopravvivenza. Forse, potrò diventare anche io un ninja di prim'ordine! »

Tenten: « Di certo sarebbe interessante! Ma, con tutto il lavoro che c'è stato dietro, quanto ha influito questo ruolo nella tua vita privata? Perché, diciamolo, tu, oltre ad essere un attore, sei anche uno studente. Sei riuscito a far collimare questi due aspetti della tua vita? »

Naruto Uzumaki: « Non questa volta, purtroppo. Ho dovuto prendere un periodo di pausa dall'università per la durata delle registrazioni: essendo il personaggio principale, ho dovuto presenziare alla maggior parte delle giornate di riprese. Sicuramente, riprenderò a breve i miei studi. Ci vorrà più tempo del previsto, ma non ho intenzione di abbandonare i miei progetti, né di mettere da parte la mia vita privata »

Tenten: « Il che ci porta ad un'altra domanda: come fa un personaggio pubblico ad avere una vita privata e quanto influisce il suo lavoro nelle proprie relazioni e nella percezione che si ha di sé? »

Naruto Uzumaki: « A me non ha mai creato particolari difficoltà. Ho iniziato con alcuni spot pubblicitari e parti minori, è vero, ma già allora mi capitava di essere riconosciuto per strada e di partecipare ad eventi mondani. Questo è il primo vero ruolo che ho ottenuto e non ti nascondo che ha preso buona parte del mio tempo. Ciononostante, non ha mai intaccato veramente la mia vita privata, il mio legame con la famiglia e con gli amici. Quando ho scelto di fare l'attore, avevo messo in conto di poter avere qualche disagio, sia nel relazionarmi con gli sconosciuti, che nel vedere mutare le mie relazioni sociali. In realtà, quello che ho scoperto, soprattutto con la produzione di questa serie che mi ha visto protagonista, è che il mio è un mestiere come un altro, e chi mi è vicino riesce a separare la persona che sono veramente dai personaggi che interpreto, dall'ambiente che frequento e dalle celebrità con cui trascorro il mio tempo. Lo stesso vale per me: a fine giornata, Menma non esiste più e io torno ad essere Naruto; saluto ognuno dei miei colleghi e torno a casa con la sensazione di avere trascorso una bella giornata con persone meravigliose e la soddisfazione di aver fatto un buon lavoro »...



 

▐▐

 




 

Sembrava un po' il primo giorno di scuola o, almeno, gli sudavano le mani allo stesso modo.

Ma forse era peggio. Peggio del primo giorno di scuola, peggio di una lettera d'amore da consegnare al rappresentante del consiglio studentesco e, probabilmente, peggio di un appuntamento dal dentista.

Si era fatto lasciare qualche metro prima del cancello. No, non dal suo autista personale, ma da sua madre. Già, perché sua madre, come se fosse stato il primo giorno di scuola, aveva insistito per accompagnarlo con la propria macchina senza pensare che sarebbe stato costretto a prendere i mezzi pubblici per il ritorno, e Naruto, come se fosse stato il primo giorno di scuola, l'aveva costretta a farlo scendere un paio di numeri civici prima, per non essere visto in sua compagnia.

Adesso, solo e abbandonato nell'angolo meno illuminato di quella specie di enorme garage che aveva davanti, mentre stringeva tra le mani la busta da lettera ricevuta pochi giorni prima e ne accartocciava il centro senza pensare che, a breve, avrebbe dovuto esibirla, Naruto si era pentito di non aver portato con sé sua madre. Dall'alto dei suoi ventun anni, aveva un disperato bisogno di voltarsi verso di lei e chiederle cosa avrebbe dovuto fare, a quel punto, perché lui era arrivato nel posto designato, ma nessuno sembrava essersi accorto della sua presenza, tutti troppo occupati a correre da un lato all'altro della sala mentre trascinavano telecamere e lampade indubbiamente costose.

« Nome e cognome? ».

Si voltò alla sua sinistra con uno scatto della testa, osservando un ragazzo in camicia e pantalone elegante, che attendeva una sua risposta con un taccuino aperto tra le mani. Gli aveva chiesto qualcosa?

« Nome e cognome? » lo sentì ripetere con uno sbuffo

« Naruto Uzumaki »

« Io sono Shikamaru Nara. Seguimi » gli disse quello, dandogli le spalle e iniziando a camminare verso il lato opposto della stanza. « Puoi considerarmi come un responsabile del personale, mi occupo di tutto ciò che riguarda la parte contrattuale e la gestione delle relazioni » continuò, muovendosi tranquillo tra i tecnici affaccendati, senza curarsi dei fili spessi sparsi sul pavimento e dei ferri sporgenti delle apparecchiature. Superarono una porta scura e sbucarono in un corridoio ben illuminato, quindi quel ragazzo che sembrava avere appena un paio di anni in più di lui, ma che dava tutta l'impressione di essere un veterano nel proprio lavoro, lo fece accomodare in una sala a destra, ad un grande tavolo rettangolare dove erano già presenti persone di varia età intente in timidi tentativi di mantenere una conversazione. « Mi serve la lettera di convocazione e un documento, e mi devi compilare questi moduli. Jiraiya è, come al solito, in ritardo... » disse con un secondo sbuffo annoiato, « ...Avrai modo di parlare con lui non appena ci degnerà della sua presenza. Se vuoi qualcosa da bere, nella stanza accanto ci sono i distributori. Se ti serve il bagno, è in fondo al corridoio ». Il suo sembrava un copione imparato a memoria e l'espressione scocciata faceva chiaramente immaginare quante volte avesse dovuto ripetere quelle stesse frasi, probabilmente alle persone già presenti nella sala d'attesa. « Tornerò appena avrò notizie ».

Naruto lo vide osservare l'orario sull'orologio al polso sinistro e sbuffare per la terza volta, e faticò seriamente a nascondere una risata all'ennesima manifestazione del suo fastidio, domandandosi se non avrebbe dovuto iniziare a contarle. Mentre il ragazzo si allontanava annotando qualcosa sul taccuino, si voltò ad osservare il resto dei presenti, riconoscendone alcuni volti. Un paio di loro aveva recitato in qualche serie, altri in spot pubblicitari, altri ancora erano totalmente estranei ai suoi occhi.

Dovevano essere stati convocati, come lui, a seguito del provino avvenuto quattro mesi prima e probabilmente, come lui, avrebbero preso parte nella nuova serie di Road to ninja. Si domandò se avesse di fronte futuri protagonisti o semplici comparse, e una parte di sé sperò per la prima ipotesi.

Insomma, era più probabilmente che, data la poca celebrità di ognuno dei presenti, lui compreso, avrebbero tutti ricevuto parti di poca importanza, ma solo il fatto di lavorare con un maestro come Jiraiya era incredibilmente emozionante; la realizzazione di un sogno.

Pensò nuovamente a quando aveva ricevuto la convocazione, a quando aveva aperto la busta da lettere mentre si ripeteva nella testa di: « Non sperarci troppo, non sperarci troppo... ». Ripensò a quando il suo urlo di gioia aveva fatto accorrere suo padre, spaventato all'idea che avesse messo piede in casa qualche malintenzionato. Trattenne una risata al ricordo di come avesse trascorso l'intero pomeriggio a ballare per tutta casa come un pazzo, trascinando persino sua madre con indosso ancora la parannanza e le mani sporche di farina. Il video di quel momento era stato pubblicato qualche ora dopo dal capofamiglia sul suo profilo social, e aveva avuto più visualizzazioni di qualsiasi altro suo post.

Alla fine, era arrivato fino a lì.

Con il cuore che ancora gli martellava nel petto, era finalmente arrivato lì.

Lì, dove poteva contare uno staff di un centinaio di persone, se non di più. Lì, dove c'erano macchinari e attrezzature che mai avrebbe pensato di poter vedere con i propri occhi, dove avrebbe probabilmente incontrato gli idoli di una vita, gli stessi idoli che tappezzavano le riviste di spettacolo che conservava gelosamente in camera.

E, con il cuore che gli martellava nel petto per l'emozione e la soggezione causata da quel nuovo e professionale ambiente in cui si trovava, Naruto non riusciva veramente a nascondere la contentezza di essere finalmente parte di una serie del maestro Jiraiya.

A quel punto, poco importava ricevere un ruolo minore. Avrebbe interpretato anche il tronco di un albero o la parte posteriore di un cavallo, pur di poter mettere piede sullo stesso pavimento che avrebbero calpestato i suoi maestri di vita.

Si, perché Naruto sapeva benissimo chi avrebbe lavorato in quella serie, o, almeno, sperava che le insinuazioni delle testate giornalistiche fossero vere. Lo sperava veramente.

E allora, pronto persino a dover interpretare un chihuahua in gonnella, si alzò nuovamente in piedi e sfoggiò sul viso il migliore dei suoi sorrisi, mentre puntava gli occhi azzurri sul resto dei presenti:

« Ciao a tutti! Io sono Naruto Uzumaki e non vedo l'ora di poter lavorare con ognuno di voi! ».




 

 




Tenten: « Quindi, possiamo affermare tranquillamente che questa improvvisa fama non ti ha reso una persona diversa, giusto? »

Naruto Uzumaki: « Non credo di essere diverso da com'ero prima, se non per il fatto di aver ottenuto sicuramente più esperienza lavorativa. Ripeto, sono un attore, ma prima di tutto sono una persona. Il nostro lavoro non ci rende degli eroi, noi non siamo indispensabili per la sopravvivenza mondiale, né dobbiamo avere la presunzione di essere trattati in modo speciale. Siamo persone semplici, ognuno di noi, e questo purtroppo tende ad essere dimenticato »

Tenten: « Pensi che i fan siano troppo devoti ai personaggi famosi? »

Naruto Uzumaki: « Penso che bisogna sempre distinguere quello che siamo davanti alla telecamera e chi siamo realmente tra le mura di casa. Ammirare il lavoro altrui è una buona cosa, ma non quando diventa un'adorazione eccessiva. Attori, cantanti, musicisti... Siamo tutti esseri umani. Siamo tutti uguali e nessuno, nessuno, deve essere considerato alla pari di un dio »...




 

▐▐

 




Aveva mandato solamente un messaggio. A Sakura.

Le aveva scritto perché aveva trovato sul telefono una trentina di chiamate e voleva rassicurarla almeno del fatto che non avesse ricevuto un falso adescamento, come era arrivato ad ipotizzare la sera prima in preda all'ansia per l'appuntamento.

Le aveva scritto una sola parola mentre lasciava l'enorme sala, i piedi che si muovevano in automatico uno davanti all'altro e la testa bionda che ancora non riusciva ad indicargli la direzione da seguire per raggiungere la fermata della metropolitana.

Una sola parola, tre puntini, messaggio inviato.

Messaggio ricevuto, in attesa di lettura.

“ Protagonista... ”.

Da lì, aveva spento il telefono e il cervello.

 

 

Era arrivato a casa che aveva fatto buio da un pezzo. I piedi gli facevano male per quanto avesse camminato senza alcuna meta, ma lo sguardo sul suo viso era ancora vacuo, la mente ancora persa nel mondo dei sogni.

Fu brutalmente riportato alla realtà quando aprì la porta di casa e vi scoprì all'interno del salone, allineati davanti ad un'enorme torta strabordante di grassi e bibite alcoliche, con tanto di cappelli di carta in testa, la sua intera comitiva di amici che esplodeva in congratulazioni e applausi, mentre lui avanzava sconvolto nella stanza.

« Che cosa...? »

« Brutto deficiente, potevi anche scomodarti a farci sapere com'era andata! » lo rimproverò gioiosamente Kiba, colpendolo sulla schiena con una manata, « E poi, che cavolo, perché hai spento il telefono? Hai lasciato tutto il lavoro a Sakura! »

« È inutile rimproverarlo adesso » si intromise Sai, « Vedi? Ha la faccia da pesce lesso »

« Hai ragione, ti assomiglia particolarmente, in questo momento »

« Ma poverino! Ha appena ricevuto una notizia meravigliosa, lasciategli il tempo di elaborarla » lo difese Hinata.

Naruto avrebbe voluto ringraziarla come sempre per la sua empatia, ma non riusciva ancora a produrre un pensiero coerente. Non c'era nulla nella sua testa in quel momento, se non la voce di Shikamaru Nara che gli ripeteva il ruolo a cui era stato assegnato.

Con i fari addosso e il cuore che batteva a mille, mentre a malapena intravedeva la forma scura di possibili esseri umani tra le sedie in penombra, lì, dove anche il sommo maestro Jiraiya osservava i nuovi acquisti, Shikamaru Nara aveva pronunciato le parole più belle che avesse mai sentito:

« Naruto Uzumaki. Un passo avanti, per favore. Naruto Uzumaki, sei stato selezionato per rivestire il ruolo di Menma, personaggio principale della serie Road to ninja. Nei prossimi giorni, avremo modo di discutere degli aspetti contrattuali, semmai decidessi di accettare la parte assegnata ».

« Allora? Sei contento? » gli domandò Sakura, scuotendolo dalle spalle con una forza non indifferente, « Eh? Sei contento? ».

Non serviva una risposta, era scontato. Non serviva, ma tutti i suoi amici erano in attesa di riceverla e Naruto non li avrebbe delusi.

Fece un passo indietro, allontanandosi dall'amica per non rischiare di colpirla in pieno, quindi sollevò con uno scatto i pugni al cielo e urlò con tutto se stesso, con tutta la gioia, l'emozione e l'eccitazione che ancora non avevano abbandonato il suo organismo, con tutta la tensione provata per l'intera giornata e la contentezza di come questa si fosse conclusa, urlò la sua risposta.

Era contento?

« CAZZO, SI! ».

 

 

« Mi devi assolutamente, assolutamente, presentare Ino Yamanaka! Me lo devi! In nome della nostra amicizia! »

« Ma è vero che ci sarà anche lei? L'hanno confermato? »

« L'hanno scritto su Gossip World, quindi deve essere vero per forza »

« Hanno scritto anche che avrebbero dato una parte ad Hanzō Sanshōuo, ma hanno smentito tutto »

« Questo perché tra lui e il regista non scorre buon sangue »

« Forse perché Hanzō Sanshōuo gli ha soffiato la moglie...? »

« Ma dai! Sono tutte dicerie »

« Sarà, intanto Jiraiya si è separato »

« Forse, è stato Jiraiya a tradire la moglie. Corrono tante voci su di lui »

« Vero. Un flirt continuo, ma forse è tutta immagine »

« Che intendi? »

« Che, forse, è solo un modo per farsi pubblicità attirando l'attenzione su di sé ».

Naruto ascoltava la conversazione appassionata degli amici con la risata sulle labbra. Probabilmente ognuno delle persone presenti in quella stanza era più informato di lui in fatto di gossip, nonostante fosse lui quello inserito nel mondo dello spettacolo da qualche anno.

Non che Naruto ne fosse immune, affatto: il gossip riusciva in qualche modo ad avvicinarlo ai suoi idoli e a fargli sognare ad occhi aperti come sarebbe stato toccare con mano quella celebrità, però, cercava di tenersi fuori quanto possibile dal gossip di cattivo gusto, per non avere pregiudizi. Odiava con tutto se stesso le fake news e l'esibizionismo, ma riconosceva come il gossip fosse per buona parte responsabile della fama di ogni artista e del successo di ogni produzione.

« Certo, con questo ruolo, come pensi di organizzarti? Lascerai l'università? ».

Si voltò interamente verso Hinata, che lo osservava preoccupata. « Non lo so, sinceramente » le disse, « Devo capire quanto tempo mi occuperà; non ho mai avuto un impegno del genere »

« Beh, direi che il sacrificio è minimo, se devi diventare una star di fama mondiale! » intervenne Kiba

« Se non mi cacciano prima del secondo giorno di riprese » scherzò in risposta

« Ti cacceranno sicuramente, se trascorrerai le riprese a sbavare ».

Spalancò gli occhi a quella constatazione, girando la testa verso Sai. Alle sue parole, seguì uno sguardo di malizia sul volto di ognuno dei presenti, e Naruto si ritrovò ad arrossire in imbarazzo.

Sapeva che sarebbe arrivato quel momento, anzi, era sorpreso che gli amici avessero resistito tanto.

« Ecco, parliamo di questo, infatti » fece la voce saputa di Sakura, mentre alcuni già iniziavano a ridere. « Ti va? »

« Non particolarmente » le rispose con voce bassa, ma a stento riusciva a trattenere il sorriso

« Perché? Non è questo il motivo per cui sei ancora tanto frastornato da non ricordarti come ti chiami? » lo prese in giro.

Naruto alzò gli occhi al cielo, ma non era veramente infastidito.

Che cavolo, lo sapeva anche lui! Lo sapeva che non era solo il ruolo da protagonista ad averlo sconvolto, ma anche la notizia degli altri ruoli assegnati!

Lo sapeva che avrebbe avuto l'occasione di incontrarlo se l'avessero inserito nel cast, ma non avrebbe mai pensato che sarebbe stato tanto fortunato da lavorarci accanto ogni giorno.

Oddio, era stato fortunato? In quel momento era solo, esclusivamente, terrorizzato. Eppure, il sorriso sul suo viso non accennava a scomparire e il cuore aveva ripreso a scalpitare nel petto, mentre il cervello proiettava scenari improbabili e imbarazzanti, ogni suo neurone concentrato a prolungare all'infinito quel sogno roseo.

« Beh? Hai smesso di reagire? E come pensi di presentarti a lavoro e recitare con il tuo amato Sasuke Uchiha in carne e ossa, se già da ora sei in questo stato? ».

 

 

 

 

« No, non ce la faccio! »

« Ma sì che ce la fai! »

« Ti dico di no! Lo vedi? Sto tremando! Mi trema la mano, mi trema la voce, mi tremano le gambe! ».

Aveva voglia di piangere e poco importava se fosse parso ridicolo di fronte all'amica di una vita, perché Naruto in quel momento non aveva alcun controllo di sé.

La festicciola improvvisata era terminata da una mezz'ora, ma Sakura si era trattenuta per poter parlare con lui del lavoro appena ottenuto, adesso più seriamente, lontano da schiamazzi e battute allusive.

« Andiamo, Naruto, non è mica il primo ruolo che hai! »

« Lo so, lo so che non è la prima serie che giro, ma non ho mai fatto la parte del protagonista. Sono terrorizzato, davvero »

« Beh, se ti hanno scelto per quella parte, devono aver trovato qualcosa di veramente buono nel tuo provino »

« Ma se si fossero sbagliati? Se la mia fosse stata solamente fortuna, quel giorno? Se li facessi pentire della scelta? Se mi licenziassero davvero dopo il primo giorno? »

« Adesso non esagerare. Il regista non è forse uno dei tuoi preferiti? Cosa c'è, adesso non ti fidi più delle sue competenze? »

« Non è quello... »

« Allora cosa? »

« Che lavorerò con Kakashi Hatake! E Ino Yamanaka! Gaara e Temari Sabaku! Maito Gai! E... E... »

« E Sasuke Uchiha ».

Alle ultime parole dell'amica, Naruto scattò in piedi e iniziò a camminare avanti e indietro per il salone, emettendo respiri profondi nel tentativo di calmarsi. Non sembrava funzionare, quindi tentò di accelerare il passo.

« Vuoi stare fermo? ».

Si bloccò in mezzo alla stanza, voltandosi verso l'amica con sguardo deciso.

« Domani comunico la mia rinuncia al ruolo ».

Sapeva che sarebbe arrivata, ma la botta in testa che ricevette fece male lo stesso.

« Sei un deficiente. Veramente un deficiente »

« Lo so. È per questo che non posso accettare ».

La vide sospirare sconfitta, quindi prendergli le mani tra le sue e trascinarlo nuovamente sul divano. Adesso la sua voce uscì dolce, confortante.

« Naruto, ascoltami, non hai nulla da temere. Hai già recitato, ti sei già fatto conoscere. Va bene, erano ruoli minori, ma hai sempre fatto un buon lavoro e lo dimostra anche il successo che hai avuto fino ad ora. Il regista Jiaraia, o come diavolo si chiama, avrà sicuramente riconosciuto le tue abilità, sennò non ti avrebbe mai selezionato per il ruolo di protagonista ». Allungò una mano per raccogliere dal tavolino una rivista, recente acquisto di casa Uzumaki, sfogliando le pagine fino ad incontrare la foto di Sasuke Uchiha; intorno ad essa l'intervista sull'ultimo film girato. « Per quanto questo tipo possa essere bellissimo, e bravissimo, e incredibilmente sexy, rimane un essere umano, come lo sei anche tu. Io capisco che ci muori dietro, capisco quanto lo veneri e quanto ti possa spaventare trovartelo davanti in carne ed ossa e doverci lavorare insieme, ma non per questo puoi mandare all'aria un'occasione del genere. Sia quella di lavorare al suo fianco, sia quella di essere finalmente una star del suo calibro »

« Ma io... »

« Cosa? »

« Rischio di fare un casino. Lo so, mi conosco, e lo sai anche tu. Già mi ci vedo a sbagliare ogni battuta, ad inciampare sul set e far cadere la scenografia. Non voglio che lui mi veda in questo stato. Non voglio »

« E se invece ti vedesse come un attore promettente? Non sarebbe una buona cosa stupirlo? »

« Si, come se qualcuno come lui possa notare i miei goffi tentativi di recitazione. Ma andiamo! La sua intera carriera è un successo dietro l'altro! Ha lavorato con attori di fama mondiale, figurati se possa essere interessato alle mie pagliacciate! »

« Va bene, allora prendila come un modo per migliorare. Se non ti senti sicuro delle tue capacità come attore, approfitta della presenza di Sasuke Uchiha per imparare e migliorare. Smettila di vederlo come qualcuno di irraggiungibile, perché non è un dio. Vedilo come un collega più esperto a cui puoi chiedere consiglio. Sono sicura che sarà più facile di quanto pensi trovare una buona intesa con lui. Tu cerca solamente di concentrarti sul lavoro e vedi che non avrai problemi. Sei un bravo attore, lo sai. Adesso, devi solo dimostrarlo agli altri ».




 

 



 

Tenten: « Certo, Che gli artisti siano, alla fine della giornata, persone normali è una verità inconfutabile, eppure tu stesso hai ammesso in una recente intervista di avere una tua classifica di idoli. Puoi farci qualche nome? »

Naruto Uzumaki: « Preferirei di no. Non vorrei essere sulla lista nera di chi non nomino, ahahah »

Tenten: « Hai ragione, sarebbe poco producente »

Naruto Uzumaki: « Quello che posso dire, è che ognuno di noi ha qualcuno da cui prendere esempio. Nel mio caso, ci sono attori il cui lavoro è per me la massima definizione di professionalità. È normale prendere spunto dalle capacità altrui ed ammirare il loro lavoro. Se così non fosse, non ci sarebbe l'amore per il proprio mestiere e il desiderio di una crescita professionale »

Tenten: « Hai avuto la fortuna di incontrare qualcuno dei tuoi idoli, senza fare nomi? »

Naruto Uzumaki: « Si, è capitato ed è stato molto emozionante, come lo è ogni volta che incontro attori di un certo spessore »

Tenten: « E anche il cast di Road to ninja ha un certo spessore, senza dubbio. Com'è stato confrontarsi con vere e proprie celebrità, come possono essere Sasuke Uchiha, Kakashi Hatake, e tanti altri? Perché, ricordiamolo, molti interpreti di Road to ninja sono stati candidati e vincitori di innumerevoli premi televisivi e cinematografici »

Naruto Uzumaki: « È stata un'emozione indescrivibile e un'esperienza incredibilmente interessante, ma non ti nascondo che può essere anche spaventoso. Non mi vergogno ad ammettere che la loro professionalità, a volte, mi metteva un po' in soggezione, specialmente i primi tempi: ho avuto spesso paura di sbagliare, di non riuscire a trasmettere con il mio personaggio le giuste emozioni, oppure di dimenticarmi qualche battuta e costringerli, quindi, a dover ripetere l'intera scena. Purtroppo, capita quando si è ancora ai primi ruoli, quando non si è ai loro livelli. Loro, invece, sono attori fantastici e preparatissimi, riescono ad immedesimarsi in ogni personaggio e ogni momento. C'è solo da imparare dalla loro recitazione, ma, sopratutto, sono persone meravigliose e sono state incredibilmente disponibili ad aiutarmi fin dal primo giorno »...




 

▐▐

 




Alla fine, non aveva mandato alcuna rinuncia al lavoro proposto.

Era arrivato nella grande sala, che sembrava veramente un garage con quelle pareti e quel pavimento color grigio asfalto, ma stavolta i macchinari sofisticati e le telecamere erano stati sistemati lungo il perimetro, lasciando l'intero ambiente libero da oggetti che non fossero luci e fari.

Prima di avanzare per raggiungere il resto dei presenti, aveva fatto un respiro profondo e si era ripetuto ancora una volta che tutto quello era solamente lavoro. Aveva già affrontato momenti del genere, quindi, stavolta, non sarebbe stato diverso.

Si era armato di un sorriso a trentadue denti e aveva iniziato a camminare, pronto a mettere da parte la tensione per iniziare una nuova ed emozionante avventura. Non se ne sarebbe pentito, ne era certo.

Aveva salutato e scambiato qualche parola con i ragazzi conosciuti il giorno dell'assegnazione dei ruoli, poi aveva pensato di presentarsi al resto dei presenti, legando immediatamente con alcuni dei tecnici e assistenti.

Aveva avuto la possibilità di parlare faccia a faccia con il regista Jiraiya, adesso senza che ci fossero provini di mezzo, cogliendo l'occasione per presentarsi di persona e ringraziarlo della possibilità offerta. Jiraiya era un bonaccione, non avrebbe saputo descriverlo diversamente. Era un omone, con una criniera bianca e terribilmente disordinata, e vestiti lunghi e dai colori accesi che rendevano la sua stazza ancora più imponente. Eppure, aveva un carattere scherzoso e confidenziale, e trattava ognuno dei presenti come suo pari.

Aveva poi conosciuto Gaara e Temari Sabaku. Per un primo momento, aveva avuto l'impressione di infastidire il ragazzo dagli occhi color acquamarina, ma non si era dato per vinto. Un po' alla volta, era riuscito ad ottenere un feedback positivo al suo tentativo di fare amicizia, o, almeno, doveva averlo convinto di non essere uno squilibrato totale.

Maito Gai lo aveva subito preso in simpatia, anzi, lo aveva preso per il braccio e lo aveva trascinato per l'intera sala fino a presentargli chiunque mancasse ancora alla sua lista, mentre lo riempiva di consigli sconclusionati su come una giovane promessa come lui potesse far brillare le proprie qualità e raggiungere la cima del successo. Infine, lo aveva letteralmente lanciato addosso a quello che Naruto sapeva essere il suo rivale nel mondo dello spettacolo: Kakashi Hatake.

Naruto si era scusato con mille inchini per la sua presentazione irruenta, ma l'uomo lo aveva tranquillizzato con un sorriso di cortesia e aveva avviato una piccola conversazione, chiedendogli quale ruolo avesse ottenuto e a quale altra serie avesse preso parte. Naruto non seppe mai se Kakashi in quel modo avesse tentato di metterlo a suo agio, ma quando finalmente si separarono, non si era mai sentito tanto piccolo e insignificante come in quel momento, di fronte ad un attore famoso come poteva essere lui e al suo sguardo imperscrutabile.

Ino Yamanaka fu tutt'altra storia.

Fu avvisato del suo arrivo dal ticchettio delle sue scarpe e, quando si voltò, non poté non rimanere affascinato dalla bellezza che sprigionava quella ragazza strizzata in un tubino viola. I capelli biondi erano legati in una lunga coda di cavallo e gli occhi celesti sembravano quasi due diamanti incastonati nella pelle chiara del suo viso.

« Che c'è, belloccio, non hai mai visto una fanciulla prima d'ora? ».

Naruto ci mise qualche secondo ad assimilare le parole appena ascoltate, mentre quella masticava rumorosamente una gomma a pochi centimetri da lui, l'espressione infastidita e schifata, quasi stesse parlando a una busta di spazzatura sciolta al sole.

« Non bella quanto te » le disse, fingendo di filtrare con lei prima di incrociare le braccia al petto stizzito. « Ma sicuramente ho visto caratteri migliori del tuo ».

Appena finito di parlare si pentì seriamente della sua uscita, non proprio il modo migliore per inaugurare il primo giorno di lavoro, ma un attimo dopo la bionda stava scoppiando a ridere, mentre gli porgeva una mano con fare amichevole.

« Scherzavo! Sono Ino Yamanaka, tanto piacere! Tu devi essere Naruto Uzumaki, vero? Ti ho riconosciuto ».

Il primo insegnamento della giornata era stato quello: quando si ha a che fare con attori di un certo spessore, bisogna fare ancora più attenzione al loro comportamento. Ino si divertiva a fingere di essere una snob, a darsi tante arie, ma in realtà aveva uno spirito giocoso e un umorismo molto autoironico. Dopo quel primo momento di crudeltà, iniziarono a parlare e scherzare, trovando immediatamente una bellissima intesa. Fu in quel momento che Naruto, finalmente, riuscì a sentirsi a proprio agio in mezzo a tanti sconosciuti.

Una mezz'ora dopo Jiraiya aveva iniziato a parlare, spiegando a grandi linee come avrebbe voluto sviluppare la trama di Road to ninja, cosa si aspettasse per i primi mesi di lavoro e su cosa ognuno di loro avrebbe dovuto focalizzarsi.

L'apertura della porta segnalò l'ingresso dell'unica persona mancante ancora all'appello, proprio quando Naruto era talmente concentrato sul discorso del regista da aver messo da parte ogni preoccupazione.

Il suo cuore però perse un battito, mentre Sasuke Uchiha avanzava verso di loro in compagnia del suo manager Orochimaru e salutava Jiraiya con un solo cenno del capo. Sicuro e fiero, così come si mostrava davanti alle telecamere.

« Qual è la mia parte? » domandò ignorando il resto dei presenti e rendendo chiaro come, fino a quel momento, non avesse avuto alcun interesse per il nuovo lavoro

« Sarai il secondo attore, Sasuke » gli rispose pazientemente Jiraiya, mentre lo invitava con una mano a sistemarsi in mezzo agli altri

« Chi farà il protagonista? ».

Naruto considerò per un attimo di nascondersi dietro la schiena di Gai, ma non ebbe i riflessi pronti, perché il regista aveva già pronunciato il suo nome e gli occhi dell'Uchiha, quegli occhi scuri come la notte più buia, si erano già posati su di lui.

Si trovò a deglutire e si domandò se, a quel punto, avrebbe dovuto presentarsi o meno a quello che rappresentava il suo più grande idolo.

Anche stavolta non riuscì ad agire in tempo, perché l'altro aveva già dato la sua considerazione.

« Non farmi ridere. Io non ci lavoro con un novellino ».

 

 

 

 

Naruto aveva fatto scuola di recitazione dietro insistenza di sua madre, ma fin dal primo giorno vi si era appassionato. Aveva poi fatto un paio di esperienze con il teatro e, solamente dopo, si era proposto per la televisione.

A Naruto avevano insegnato a modulare il tono della voce, l'espressione del viso e i suoi gesti, perché oltre alle parole, ogni parte del suo corpo avrebbe dovuto interpretare il personaggio assegnato.

Quel tipo di allenamento si era dimostrato utile anche nella vita di tutti i giorni per controllare le proprie emozioni e saper gestire l'aspetto relazionale. Sulle spalle, aveva un bel bagaglio di conoscenze tecniche, nonostante la poca esperienza che ancora poteva vantare, ma nessuna di queste nozioni si palesò in quel momento, quando l'idolo di una vita, la persona che ammirava tanto e la causa per cui aveva trascorso l'intera notte insonne in attesa di incontrarla, riuscì a screditarlo con una manciata di parole.

« Non farmi ridere. Io non ci lavoro con un novellino ».

 

 

Un vociare soffuso si sprigionò tra i presenti. Alcuni di loro iniziarono a ridere, probabilmente d'accordo con la sua considerazione, un paio invece espressero il loro dissenso, ma senza esporsi più di tanto. Il signor Orochimaru, il manager di Sasuke Uchiha, si limitò a nascondere una risata bassa dietro la mano, prima di commentare in direzione del regista: « Te l'avevo detto che non avrebbe gradito ».

Naruto rimase ad osservare la scena senza muovere alcun muscolo, senza capire cosa Ino gli stesse dicendo all'orecchio. Forse erano frasi di conforto, anzi, l'attrice sembrava serbare qualche particolare rancore verso il nuovo arrivato, perché dalle poche parole che Naruto riuscì a percepire, vi erano molte offese.

Jiraiya mise temporaneamente da parte il discorso di benvenuto per voltarsi verso la star con espressione dura.

« Non iniziare con questo tuo atteggiamento. I ruoli sono assegnati, te li farai andare bene »

« Affatto » rispose a tono Sasuke Uchiha, « Non abbiamo ancora firmato nulla e io non accetterò di dividere la scena con qualcuno che non ha un briciolo di esperienza »

« Che vuoi dire, con questo? Te ne vuoi andare? »

« Non sarò io a rinunciare al mio ruolo » fu la sua fredda risposta, « I personaggi saranno anche già stabiliti, ma nulla ti vieta di cambiarli. Dai il ruolo del protagonista a me, se vuoi avere veramente successo con questa serie, oppure trova qualcuno di più competente ».

Prima ancora di rendersene conto, dimentico ormai dell'ambiente, di chi avesse intorno e del motivo per cui fosse in quella sala, Naruto si decise a parlare, perché la persona davanti a lui poteva anche essere considerata alla pari di un dio, ma in quel momento non era altro che un pezzo di sterco rinsecchito e puzzolente, e lui aveva tutta l'intenzione di schiacciarlo.

« E chi ti dice che io non ne sia in grado? ».

Sasuke neanche si preoccupò di guardare nella sua direzione, ma Naruto non si lasciò intimorire e lo chiamò di nuovo.

« Si, sto parlando con te. Che c'è, sei troppo importante per rivolgermi la tua attenzione? Hai paura di essere denigrato ad un comune mortale? ».

Peccato che fosse proprio lui ad averlo sempre considerato al di sopra di chiunque. Che idiota.

L'Uchiha a quel punto si decise a voltarsi, rivolgendogli un'espressione di scherno. « E tu pensi di avere le qualità per interpretare il protagonista di una serie televisiva come questa? » gli domandò, ma non c'era altro che derisione nella sua domanda

« Sì, penso proprio di sì ».

Che bugiardo. Non ne era affatto sicuro.

« E quando sarebbe stata riconosciuta la tua bravura, che mi sono perso la premiazione? Hai per caso avuto una nomination per la pubblicità degli zaini? O, magari, per quella dei biscotti al miele? ».

Il suo viso era probabilmente viola dalla rabbia, perché l'umiliazione che stava provando in quel momento era troppo forte per riuscire a contenerla. Naruto fece uno scatto in avanti, pronto a raggiungere quel viso meraviglioso che rivestiva un comportamento tanto orribile, così da deturparlo a forza di pugni, fino a farlo assomigliare al suo animo meschino, ma si sentì ostacolato nel movimento dalla stretta forte della mano di Gai, che dalla spalla lo tenne inchiodato sul posto.

« Lascialo perdere. Fidati, non reagire ». Era stata Ino, però, a parlargli all'altro lato. « È quello che vuole lo stronzo: vuole metterti in cattiva luce per costringere Jiraiya a toglierti la parte. Sa benissimo che lui non può essere mandato via, perché il suo nome è fondamentale per il successo della serie ».

Tentò di calmarsi.

Tentò di ignorare la sua presenza fastidiosa e le occhiate beffeggiatorie che continuava a ricevere da quella direzione.

Tentò di ascoltare esclusivamente il proprio respiro, mentre il regista prendeva da parte l'Uchiha e il suo manager per discutere in privato della vicenda.

Quando Jiraiya riprese a rivolgersi al gruppo dei presenti, tentò con tutto se stesso di non ascoltare altro che la sua voce e il significato delle sue parole.

Al termine della giornata, non appena venne comunicato loro il successivo appuntamento, Sasuke Uchiha prese la via della porta, senza preoccuparsi di salutare.

Evidentemente, era troppo importante, troppo prezioso, per sprecare il proprio tempo in mezzo alla gente comune.




 

 



 

Tenten: « Molti dei nostri telespettatori si sono detti interessati alla messa in scena di Road to ninja. Come ben saprai, Naruto, due giorni fa hanno trasmesso il ventesimo episodio, quindi siamo quasi alla fine della stagione. Senza rivelare nulla del finale, puoi raccontarci qualcosa di questa esperienza? Innanzitutto: cosa succede nel lasso di tempo che precede le riprese? Come si organizzano gli attori per studiare i personaggi assegnati? »

Naruto Uzumaki: « Beh, la prima cosa che bisogna considerare è che la maggior parte del cast non si conosce direttamente, quindi bisogna creare una certa affinità tra le singole persone. Comincio con il dire che i primi giorni sono stati incredibilmente divertenti, e forse è stato proprio questo a rendere il nostro un meraviglioso gruppo di lavoro. Prima di girare le scene, prima ancora di imparare le battute, Jiraiya ci ha fatto focalizzare sulla postura. Dovevamo assumere un comportamento da ninja, quindi muoverci come militari, ma essere allo stesso tempo silenziosi e aggraziati come gatti, e dovevamo imparare le arti orientali per le scene di combattimento. Ovviamente, nelle parti più complesse e pericolose sarebbero intervenuti gli stuntman, ma Jiraiya ci teneva che ognuno di noi sviluppasse una postura adatta al ruolo da interpretare »

Tenten: « Jiraiya si è sempre distinto per la sua mente creativa e la sua attenzione ai dettagli, non a caso è tra i registi più promettenti della nostra generazione »

Naruto Uzumaki: « È vero. Ne ero convinto allora e questo lavoro non ha fatto che confermarlo »

Tenten: « E dopo avete iniziato a provare, giusto? Come funziona, il cast lavora in contemporanea su scene diverse? »

Naruto Uzumaki: « Esatto, il passo successivo è proprio dividere il cast in gruppi di lavoro, in base alla quantità delle scene condivise, ma per una questione di praticità, si lavora in giorni diversi. Da quel momento, Jiraiya ha iniziato ad affiancarci personalmente per farci entrare nella parte. Abbiamo iniziato a provare alcune battute dei momenti salienti, per analizzare i diversi stati emotivi, all'inizio senza telecamere »

Tenten: « Da quel momento, quindi, hai lavorato principalmente al fianco di Sasuke Uchiha e Ino Yamanaka, che rappresentano i tuoi compagni di missione, mentre Kakashi Hatake interpreta il leader del tuo team. È così? »

Naruto Uzumaki: « Esattamente. Da quel momento mi sono concentrato sulla mia parte e sull'interazione con i miei colleghi. Abbiamo da subito creato un buon legame e una stima reciproca, e questo ci ha permesso di esprimerci al meglio nelle successive riprese »...




 

▐▐

 




« Proviamo questa scena. Avete ben chiari i vostri ruoli, adesso vediamo se riuscite a farli incastrare ».

Naruto si avvicinò al regista, prendendo il foglio che gli stava porgendo. Una scena semplice: un piccolo siparietto della sua squadra a conclusione di una missione. Diede una prima letta, poi si concentrò sulle proprie battute, mentre Ino, Sasuke e Kakashi facevano lo stesso.

« Bene, inizi tu, Ino ».

La ragazza fece un cenno affermativo a Jiraiya, quindi si mosse verso Naruto per sostenerlo sotto un braccio, perché il suo personaggio, in quel momento, era ferito.

« Sei il solito: hai il vizio di esagerare, lo sai? » gli disse con una punta di rimprovero nella voce.

Sasuke, sostenendolo dall'altro lato, aggiunse con una mezza risata: « Già, e costringi noi a sistemare i tuoi casini. Sei il solito perdente ».

Naruto aspettò il termine della sua battuta, per scrollarsi entrambi di dosso e guardare quest'ultimo in cagnesco, quindi gli urlò: « PERDENTE, A CHI?! », mentre tentava di attaccarlo, prima di venire bloccato dal braccio di Ino e dalle sue parole: « Se non la smetti di gridare, ci penso io a prenderti a pugni ».

Kakashi si limitò ad emettere un sospiro, mentre fingeva di leggere un libro invisibile che avrebbe avuto tra le mani.

« La colpa è tutta tua! Riesci sempre a farmi innervosire con la tua calma! » continuò Naruto, agitando un pugno verso l'altro ragazzo, « Lo fai solo per metterti in mostra! »

« Sei tu il problema, idiota » rispose Sasuke, iniziando ad innervosirsi, « Se non vuoi che gli altri ti facciano sempre da balia, devi dimostrare di essere davvero il più forte ». Accompagnò le ultime parole rivolgendogli uno sguardo di sfida, gli occhi neri che sembravano bruciargli l'anima, mentre la linea delle sopracciglia si induriva.

Naruto avrebbe dovuto reagire imitando la sua espressione, mentre l'inquadratura si avvicinava al suo viso per catturarne i dettagli, invece si trovò incantato ad osservare la profondità di quella sua maschera, la passione dietro la sua recitazione, e neanche si accorse della successiva battuta di Ino e che, quindi, a quel punto, la scena sarebbe dovuta proseguire.

« Che c'è, hai bisogno di un'altra pausa? Non riesci a fare più di due minuti di seguito? Di questo passo, finiremo le riprese tra sei anni ».

Stavolta non era più il suo personaggio a parlare, ma l'Uchiha, che lo guardava con un sopracciglio alzato in segno di fastidio.

Naruto si scusò a testa bassa, più per gli altri che per la persona che aveva di fronte, perché non aveva idea di come poter giustificare quella sua dimostrazione di imperizia. La verità era che, nonostante avesse decisamente rivalutato Sasuke come persona, non poteva non continuare ad ammirare sinceramente le sue abilità di attore, e come uno stupido si era fermato a contemplare la sua interpretazione. Se quello era il risultato di un semplice scambio di battute, quale miracolo avrebbe visto i giorni delle riprese?

« Non è possibile lavorare in questo modo ». La sua voce irritata lo fece piombare ancora una volta nel presente. « Te lo devo dire, Jiraiya, ho sempre avuto una buona considerazione di te, ma credo che questa volta tu abbia veramente preso un abbaglio. Questo ragazzo non sa recitare, credo sia chiaro per tutti. Non puoi sperare di ottenere un buon risultato, mettendo al timone qualcuno di inesperto »

« Te lo ripeto, Sasuke, non mi interessa veramente il tuo punto di vista » ribatté l'interessato con aria seria, « Il regista sono e rimango io, e tu, da attore, non hai alcuna necessità di commentare le mie decisioni ogni giorno. Quando avrai una produzione tua, potrai fare tutte le scelte che vuoi, ma fino ad allora limitati al ruolo che ti è stato assegnato. Se qualcosa non incontra il tuo gusto, potresti provare a dargli dei suggerimenti, invece di riempirti la bocca di critiche infruttuose ».

Sasuke rispose schioccando infastidito la lingua, prima di rivolgere a Naruto l'ennesima occhiataccia.

« Riprendiamo dalla battuta di Kakashi. Tu, Naruto, per ora sei oscurato. Osserva bene la scena ».

Annuì, facendo qualche passo indietro per concedere agli attori più spazio. Non era così stupido da non vedere i propri errori e sapeva di stare rallentando notevolmente il suo gruppo di lavoro. Non era la prima volta che, per colpa sua, interrompevano una prova, e giorno dopo giorno non poteva ignorare la lunga lista di lacune che ancora sembravano intaccare la sua esperienza professionale. Eppure, una parte di sé sapeva che era proprio a causa dei personaggi con cui lavorava, se non riusciva ad impegnarsi al massimo, perché, veramente, non si sentiva affatto alla loro altezza, e più faceva confronti, più peggiorava la propria performance.

« D'accordo, ragazzi, vediamo di darci un taglio » fece la voce di Kakashi, mentre le mani mimavano la chiusura del libro inesistente, « Devo ancora presentare il rapporto sulle missioni di oggi, non fatemi fare una relazione anche sul vostro comportamento infantile »

« Allora, io me ne vado a casa » rispose il personaggio di Sasuke, voltando le spalle ai presenti

« Aspetta! » lo chiamò Ino, abbassando la testa con finto imbarazzo mentre giocava con una ciocca di capelli, « Stavo pensando... Cioè, mi è venuto in mente, che forse potremmo allenarci insieme! Per migliorare il nostro gioco di squadra! Che ne dici? ».

Naruto osservò in silenzio la ragazza, meravigliandosi quando vide le sue gote imporporarsi. Riusciva ad arrossire per finta? Com'era possibile calarsi tanto nella parte?

« Invece di perdere tempo ad infastidirmi, perché non fai un po' di pratica nelle tecniche? Non per offenderti, ma hai ancora molto lavoro da fare prima di migliorare. Potresti essere inferiore perfino a Menma ».

Certo, Ino era veramente brava a recitare, ma Sasuke era ad un livello ancora più alto. Forse, però, il fatto che il suo personaggio fosse tanto antipatico, viziato, scontroso e maleducato doveva essere sicuramente un vantaggio, per lui.

A pensarci bene, differiva poco dalla sua reale personalità.

Probabilmente, era appena più amabile dell'originale.

 

 

« Shikamaruuuuuuuuuu ».

Gli si lanciò addosso con un lamento, rischiando di fargli cadere la sigaretta che stava fumando all'aperto.

« Non lo sopporto! Ti giuro che non lo sopporto! »

« Lo so, l'Uchiha fa questo effetto a molti » rispose prontamente quello, ormai abituato alle sue confessioni sui problemi con i colleghi

« Ma com'è possibile? Insomma, è un attore incredibile, ma ha un carattere veramente di cacca. Come hanno fatto a recitare con lui tutti gli altri, fino ad ora? »

« In realtà, di solito è un po' più disponibile. A quanto pare, stavolta è partito proprio prevenuto »

« Mi sta rovinando le giornate » borbottò a mezza voce

« Ti lasci coinvolgere troppo da lui »

« Non è vero! » urlò istintivamente, chiedendosi poi cosa ne facesse della recitazione, se non era in grado di contenere le proprie emozioni in momenti del genere

« Veramente? »

« È che non mi fa concentrare. È sempre lì a criticare ogni cosa che dico, ogni mossa che faccio... » gli disse, fingendo di non aver notato una luce di sospetto sul volto dell'altro alla sua pronta reazione

« E io come posso aiutarti? »

« Beh, tu sei responsabile del personale, no? Hai la responsabilità di attenuare i nostri conflitti, no? Vai da lui e digli di smetterla di comportarsi come una principessa viziata ».

Vide l'altro ridere, mentre spegneva il mozzicone di sigaretta. « Non ho tanto potere e, soprattutto, non ho alcun diritto di interferire con il vostro lavoro. Questi sono conflitti professionali, temo che dobbiate risolverli tra di voi ».

 

 

« Non arriveremo da nessuna parte, se continuate a bisticciare ».

Naruto ingoiò prontamente l'ennesima offesa, voltandosi sorpreso verso Kakashi. Non aveva previsto di essere ripreso da lui, non quando lo aveva finalmente classificato come la persona più pacifica e mite del cast.

« Ha ragione, sapete? » gli diede man forte Ino, « Siamo i personaggi principali, eppure stiamo lavorando più lentamente degli altri. Avete idea della mole di lavoro che abbiamo ancora? ».

Non ebbe il coraggio di replicare, conscio di quanto tempo avessero perso a causa delle sue continue discussioni con Sasuke.

« Se questo biondino non impara a recitare, possiamo stare su questa scena fino all'anno prossimo, per quanto mi riguarda » ribatté l'Uchiha con la sua solita aria sprezzante, « Non ho intenzione di far apparire il mio nome tra gli interpreti di una serie destinata al fallimento »

« Tranquillo, il tuo nome è già registrato tra le teste di cazzo di fama mondiale e non credo che lascerai presto la prima posizione » rispose piccato Naruto

« Almeno io sono conosciuto dal resto del mondo. Tu invece dove sei stato pescato? Alla fiera degli imbecilli? Eri a fare un provino per il ruolo di scimmia urlatrice? »

« No, speravo di comprare un po' di simpatia e regalartela, ma mi hanno detto che non è compatibile con gli stron-... »

« Basta! È sufficiente! » abbaiò Jiraiya, spuntando alle loro spalle. « Naruto, tu vieni con me ».

Sasuke gli rivolse un ghigno malvagio, mentre si godeva in silenzio il suo allontanamento.

Naruto seguì il regista con passo trascinato, consapevole di aver veramente esagerato questa volta, anzi, consapevole di aver superato il limite giorno dopo giorno e che adesso ne avrebbe pagato le conseguenze.

Oddio, poteva veramente licenziarlo!

Iniziò a sudare freddo, mentre seguiva l'immagine delle sue gambe rivestite da una tuta larga lungo il corridoio illuminato, finché non spuntarono nella sala ristoro.

Jiraiya si lasciò cadere su una delle sedie in plastica, producendone uno scricchiolio sinistro, poi, oltre ogni sua aspettativa, scoppio a ridere di gusto.

Naruto lo osservò sconvolto, mentre l'omone si teneva la pancia dalle risate, finché, contagiato, non finì per imitarlo.

« Diavolo, ragazzino, sei uno spasso! ».

Lo vide sollevarsi con una certa fatica e prelevare due lattine di Coca-Cola, porgendogliene una prima di tornare a sedersi.

« Te lo concedo, è da tanto tempo che non mi divertivo così ».

Naruto sorseggiò piano la bevanda fresca, ancora incredulo su quanto stesse accadendo. Non riuscì a venirne a capo da solo.

« Mi dispiace, ma non capisco »

« L'Uchiha ha veramente bisogno di qualcuno che gli tenga testa. È così pieno di sé che il personaggio che interpreta, a confronto, è una tortina alla crema »

« Quindi non mi state per licenziare? »

« Ma che, figurati » lo rassicurò quello con una manata poderosa sulla spalla che gli fece versare parte della bevanda sugli indumenti. Non sembrò accorgersene. « Ma non esagerare, questo ci tengo a dirtelo. L'Uchiha può essere veramente insopportabile, ma è un'eccellenza nel mondo dello spettacolo. Il solo fatto di lavorare al suo fianco ti aprirà molte strade nel corso della vita, quindi cerca di andarci d'accordo, perché hai solo da guadagnare »

« In realtà, non mi piace affatto la piega che abbiamo preso » gli confidò Naruto, ammettendo per la prima volta ad alta voce la sua sincera delusione. « Sasuke Uchiha è sempre stato un modello per me. Conosco ogni angolo della sua carriera da attore e ogni ruolo che ha rivestito. Posso recitare ogni sua interpretazione a memoria e ho ascoltato ogni sua intervista. Il suo lavoro è sempre stato fonte di ispirazione. Ho cercato di migliorare giorno dopo giorno per raggiungere il suo livello, perché credo veramente che la sua bravura meriti molti più riconoscimenti di quanti già non ne abbia avuti ».

Jiraiya rimase in silenzio ad ascoltare la sua confessione, poi sollevò una mano per scompigliargli i capelli biondi.

« Peccato per il suo carattere » concluse al suo posto

« Già. Non me l'aspettavo », si disse d'accordo il più piccolo, accennando ad una risata. « Posso chiedervi una cosa, Jiraiya? »

« Certamente »

« Perché avete selezionato me per questo ruolo? Sasuke ha ragione, io non c'entro nulla tra i protagonisti, e ci sono attori come Gaara Sabaku a cui avete assegnato personaggi marginali. Cosa vi ha spinto a fare questa scelta? »

« A dire la verità, il personaggio stesso di Menma » fu la sua curiosa risposta. « Vedi, l'intera serie è nata intorno alla sua figura. Prima ancora di costruire una trama, avevo in testa ogni aspetto del suo carattere, e tu hai le qualità per rappresentarlo alla perfezione. E questo lo dimostra anche il tuo comportamento nei confronti dell'Uchiha. Avrai notato anche tu come molte battute sembrino la semplice continuazione dei vostri litigi. L'intera storia ruota intorno al rapporto tra il personaggio che interpreti tu e il suo, e per questi ruoli ho reputato necessario scegliere qualcuno di talmente affine con loro, da sembrare ancora più reale »

« Però, nonostante gli attriti, i vostri personaggi sono grandi amici » lo corresse Naruto

« Si, ma non riescono a mettere del tutto da parte la loro rivalità, né a riconoscere le loro rispettive potenzialità. Ci riusciranno, questo è certo, ma solamente dopo aver combattuto fino allo stremo nel tentativo di prevalere l'uno sull'altro »

« È quello che si aspetta anche da noi due? Che continueremo a litigare finché non capiremo finalmente le nostre rispettive potenzialità? »

« No. Da voi due mi aspetto esclusivamente professionalità » rispose l'uomo, alzandosi nuovamente in piedi, adesso più serio « Mi aspetto che smettiate di comportarvi come due ragazzini e che troviate un punto di incontro, o, almeno, che iniziate a tollerarvi e collaboriate ».

Con quelle ultime parole, Jiraiya lasciò la sala ristoro segnando il termine della pausa.

Rientrato nel grande ambiente adibito alle prove, Naruto individuò immediatamente la figura di Sasuke.

Era inginocchiato a terra, il volto sfigurato in un'espressione di orrore e paura, mentre le mani tremavano davanti ai suoi occhi.

Avrebbe dovuto avere del sangue finto a sporcarle, Naruto lo sapeva benissimo, eppure non poté non preoccuparsi per un attimo della scena a cui stava assistendo.

Per un attimo, gli si era fermato il cuore alla vista della sua disperazione.

Emise un sospiro rassegnato. A volte, essere circondato da attori non era affatto facile.




 

 




Tenten: « Quello che più interessa i nostri telespettatori, però, è il tuo rapporto con Sasuke Uchiha, naturalmente considerato la seconda grande star della serie. Nella storia, vi vediamo come due amici, ma anche come due rivali. Il legame che vi unisce è indubbiamente profondo, ma molto fraintendibile; immagino che avremo modo di capire nei prossimi episodi come si concluderà la situazione. Qual è invece la verità dietro alle telecamere? Avete avuto modo di stringere amicizia o vi considerate esclusivamente come due colleghi? »

Naruto Uzumaki: « Con Sasuke abbiamo avuto da subito una buona intesa. Lavorare con lui, con qualcuno che ha la sua esperienza è stato incredibile. Lui, d'altra parte, mi ha fatto sentire immediatamente a mio agio, nonostante le differenze di carriera, e mi ha aiutato molto dove ancora non riuscivo ad arrivare. È sempre stato gentile e disponibile con me e con tutti gli altri, umile e disposto a rendere l'ambiente di lavoro quanto più piacevole possibile »

Tenten: « Fin dai primi episodi, i vostri personaggi sono stati coinvolti in scene piuttosto intense. Conoscendo la regia di Jiraiya, possiamo prevedere che in futuro ci saranno momenti ancora più toccanti. C'è mai stata una parte che vi abbia messo seriamente in difficoltà o che vi abbia imbarazzati? »

Naruto Uzumaki: « In realtà, no. Quando si recita, si esce completamente dal proprio io per indossare i panni di qualcun altro. In quel momento, non si è più attori, ma personaggi scritti su un copione. Le emozioni di Menma erano le mie, e Naruto Uzumaki non sarebbe più spuntato fuori fino alla fine delle riprese »...




 

▐▐

 



 

Era stata un'altra giornata di lavoro particolarmente massacrante a livello emotivo. Si era impegnato al massimo, cercando di ignorare per quanto possibile il suo collega adorabile come una palla di sabbia lanciata in mezzo agli occhi, ma aveva comunque accumulato rabbia e insoddisfazione.

Si sdraiò a braccia aperte sul letto, fissando il soffitto della sua camera.

Era l'ora di cena, ma aveva avvisato i genitori che non avrebbe mangiato. Non aveva fame, perché l'acido gli risaliva fino alla gola, e aveva paura di sfogare il proprio stato d'animo sulla sua famiglia.

Eppure, una sorta di tristezza si insinuò nel suo petto. Perché ne era tanto amareggiato?

Scattò in piedi, muovendosi verso la libreria e iniziando a scorrere lo sguardo sulla lunga collezione di dvd, fino ad individuare quello che cercava. Montò il film e si sistemò nuovamente sul letto a gambe incrociate, mentre il grande schermo mostrava la periferia di Tokyo.

Sasuke Uchiha era più grande di lui di tre anni e quattro mesi. Per l'esattezza, ne avrebbe compiuti venticinque in estate, il 23 Luglio. Aveva iniziato la sua carriera da bambino, all'età di nove anni con una mini-serie scolastica e, da lì, era stato contattato per tante altre produzioni fino ad ottenere la celebrità che vantava. Da quanto aveva scoperto Naruto tramite le sue interviste, non aveva mai vissuto come un normale adolescente: aveva studiato tra le mura domestiche, aveva rinunciato alle uscite con gli amici a favore di eventi mondani ed era stato costretto a trasferirsi più volte tra le varie regioni del Giappone, in base alla posizione delle agenzie televisive con cui collaborava. Ciononostante, mai aveva dichiarato di essersi pentito delle sue scelte, perché il successo lavorativo era il suo unico obiettivo, e nulla avrebbe potuto oscurarlo.

Di fatto, Sasuke Uchiha veniva veramente considerato una punta di diamante nel mondo dello spettacolo, non solo nell'Asia orientale, ma in tutto il mondo, nonostante la sua giovane età e gli evidenti sbarramenti che le produzioni nipponiche sembravano collezionare dagli altri continenti.

Naruto non ricordava esattamente il giorno in cui si fosse interessato per la prima volta alle sue capacità, ma all'improvviso si era ritrovato a collezionare ogni suo film e cofanetto delle serie televisive in cui appariva, a comprare ogni rivista che lo vantasse tra gli intervistati e a partecipare ad ogni première che lo vedeva tra gli ospiti.

Quando aveva messo da parte gli spot pubblicitari per girare i primi ruoli televisivi, Naruto aveva scelto lui come fonte di ispirazione e, imitando i suoi personaggi, aveva affinato le proprie abilità recitative.

Quel ragazzo che in quel momento, attraverso lo schermo, esaminava il cadavere in cerca di indizi sfuggiti al coroner e alla scientifica, rappresentava tutto quello che Naruto voleva diventare, perché nessuno poteva veramente mettere in dubbio le sue doti di attore, le sue capacità di immedesimarsi perfettamente in ogni personaggio e la sua professionalità.

Eppure, quel suo carattere...

Ascoltò l'agente Hiroshi commentare al suo subordinato l'abbigliamento del defunto non ancora identificato, evidenziando l'indubbia qualità dei tessuti a palesare il suo status sociale, e intanto si concentrò sull'espressione del viso, lasciando scorrere la vista oltre i suoi capelli neri mossi dal vento fino ad incontrare il suo sguardo concentrato e calcolatore. Sembrava quasi di toccare con mano le congetture del poliziotto mentre si formavano nella sua mente, perché Sasuke Uchiha aveva sempre avuto quel potere: più delle sue parole, più dei suoi gesti, era il suo sguardo a recitare. Attraverso le sue iridi filtrava ogni singola emozione dei personaggi fittizi che portava in scena, e anche la sua espressione più vuota e indifferente poteva palesare gioia o dolore al massimo della loro potenza. Per i registi, ogni primo piano su di lui era uno scalino verso l'apice del successo.

Eppure, quel suo modo di relazionarsi...

Sasuke Uchiha non aveva mai rivelato molto della propria vita privata. Le riviste di gossip facevano a gara per pubblicare quanto di più compromettente possibile su di lui, ma non potevano fare altro che riportare false dichiarazioni, perché, al di là degli eventi mondani, Sasuke Uchiha sapeva essere invisibile per il resto del tempo. Le uniche foto scattate senza reale autorizzazione lo riprendevano mentre usciva dall'auto prima di partecipare ufficialmente a qualche intervista, ossia quando la sua presenza fosse risaputa, oppure durante cene con altri attori e attrici, ma con nulla che potesse indicare seconde intenzioni.

L'anno precedente, una ragazza era stata vista entrare nella sua ultima abitazione, una villetta appena fuori città, e, nonostante fosse stata immediatamente fermata dalla sicurezza e fatta allontanare, i giornali avevano distorto per mesi interi la verità, nominando quella come la fidanzata segreta ed ignorando come si fosse effettivamente conclusa la faccenda.

Quando era ospite di qualche programma, Sasuke Uchiha non si esponeva mai troppo. Si limitava a rispondere alle domande dell'intervistatore e raramente aggiungeva qualche sua considerazione. Rifiutava di discutere di tutto quello che riguardasse la sua vita privata con poche ed educate parole, e riportava la conversazione sul film o sulla serie in oggetto, costringendo il giornalista a seguire il suo desiderio. Molte star della televisione avevano espresso il loro interesse nei suoi confronti, forse sperando con l'aiuto di quelle loro pubbliche confidenze di essere pese in considerazione, ma nulla sembrava indicare che l'Uchiha avesse abboccato mai all'amo, e nessuna love story era mai stata spiattellata sulle riviste di gossip.

L'agente Hiroshi si incontrò con la sua informatrice in un motel, ma, prima ancora di ricevere qualunque domanda sul caso, la ragazza iniziò a spogliarsi davanti ai suoi occhi, per poi avanzare con passo sensuale verso di lui e slacciargli la cravatta.

Naruto mise in pausa l'ennesimo primo piano sul suo viso, ammirando per la centesima volta quanto desiderio e lussuria riuscissero a trasmettere gli occhi dell'attore in quella scena. Come potevano mostrare emozioni del genere, quando la sua persona era così scontrosa e indisponente?

Ma l'agente Hiroshi si lasciò baciare per qualche secondo, prima di prendere il comando della situazione. L'inquadratura si allontanò un poco dal centro della stanza mentre la donna veniva lanciata sul letto, per non mostrare la sua finta nudità, e si spostò per puntare lo sguardo dello spettatore sulla camicia biancha del poliziotto che scendeva lenta verso terra, esponendo la pelle chiara della sua schiena. Il riquadro tornò sul letto nel momento in cui l'attore sovrastava la collega, nascondendone in questo modo il corpo, e il gioco di luci evidenziò perfettamente il movimento dei muscoli dorsali dell'uomo nei primi atti di passione, prima che la scena sfumasse nel nero.

Premette il tasto stop e rimosse il dvd. Non aveva bisogno di proseguirne la visione, perché conosceva ogni battuta del film a memoria.

In realtà, quella era la seconda copia che aveva, perché la prima andava ormai a scatti, per quante volte l'avesse inserita.

In realtà, era proprio quell'ultima scena la più danneggiata del disco, perché Naruto l'aveva spesso rimandata indietro, oppure prodotta a rallentatore, a fotogrammi, quasi potesse in quel modo registrarla meglio nella mente.

Sasuke Uchiha non aveva mai girato scene di nudo integrale, ma ognuna delle sue interpretazioni poteva vantare momenti di intimità. Che il sesso fosse l'ingrediente principale per attirare il pubblico non era un segreto, ma Naruto aveva il forte sospetto che fosse lo stesso Uchiha ad attirare le scene di sesso, che poi attiravano il pubblico, perché il suo aspetto aveva sicuramente il potere di modificare i copioni originali e rendere il più pudico dei registi un produttore simil-pornografico.

Il risultato era che Naruto non ricordava alcun film da lui interpretato in cui non avesse avuto un'erezione, e anche ora, anche dopo aver visualizzato le stesse pellicole più volte, non riusciva a rimanere indifferente alla visione della sua frammentata nudità.

Tornò a sdraiarsi sul letto, a fissare il soffitto.

Non si aspettava veramente che potessero andare tanto in disaccordo.

Aveva sperato di incontrarlo, di parlare con lui, almeno una volta e, quando aveva avuto conferma della sua presenza nel cast di Road to ninja, aveva raggiunto l'apice della felicità.

Forse si sarebbe accontentato anche della sua indifferenza, ma aveva veramente sperato che potesse considerarlo come un collega o, almeno, come qualcuno cui trasmettere la sua esperienza.

Come potevano incastrarsi tanto male i loro caratteri? Perché Sasuke era tanto restio ad accettarlo come partner di lavoro? Davvero non vedeva alcuna qualità nella sua recitazione?

 

 

Dopo molti esami di coscienza, Naruto era arrivato alla conclusione di non aver veramente mai dato il massimo sul posto di lavoro, nonostante quella serie fosse la prima vera occasione della sua vita. Eppure, a mente lucida, sapeva benissimo di essere un attore migliore di quanto non avesse dimostrato fino a quel momento.

Andava bene la logica considerazione di avere al proprio fianco delle vere eccellenze a suggestionarlo, poteva anche tollerare la venerazione che provava per i suoi colleghi di lavoro e per il regista che lo aveva selezionato, ma non poteva veramente farsi oscurare quando proprio a lui era stato attribuito il ruolo protagonista; non poteva comportarsi come un completo principiante, perché aveva dedicato la sua intera vita al sogno di essere un attore, e quello era veramente il momento per dimostrare le proprie capacità.

Sì! Avrebbe fatto capire a Sasuke Uchiha che lui, quel ruolo, lo meritava assolutamente! Nessuno doveva più mettere in dubbio la sua professionalità, perché Naruto era la persona adatta per interpretare Menma, il protagonista perfetto di una serie televisiva di grande successo.

 

 

 

 

Avevano provato alcune scene di combattimento tirando pugni e calci contro i tecnici che tenevano saldamente tra le mani i cuscini imbottiti, e lanciando armi in plastica contro i materassi addossati alle pareti. Avevano poi eseguito una lotta a rallentatore con l'attore che avrebbe interpretato l'ennesimo nemico e mimato l'utilizzo di tecniche ninja: il ninjutsu.

Jiraiya seguiva le loro prove con estrema attenzione, correggendo qua e là alcuni movimenti e spiegando come figurasse la scena nella sua mente. Da giorni erano gli unici presenti nella grande sala perché la storia iniziava ad incentrarsi esclusivamente sulla loro squadra, e ogni tanto faceva loro compagnia qualche personaggio di passaggio, nemico o alleato che fosse.

Naruto si mosse verso il muro, iniziando a prendere a pugni il materasso, velocemente, urlando tutta la sua rabbia. Sarebbe dovuto essere il muso di un enorme serpente, lo stesso che stava attaccando il suo team, e lui doveva colpirlo sporgendosi dal ramo di un albero.

« Menma, non ti riconosco più. Sei incredibile! » commentò Ino, osservando sorpresa le sue azioni. « Non mi sarei mai aspettata da te tutto questo coraggio! ».

A quel punto il cattivo, che sarebbe dovuto essere in piedi sulla testa del serpente, gli lanciò un'occhiata divertita, prima di aprire la mano e soffiare sul palmo. Da lì, sarebbe dovuto emergere un enorme getto di fuoco che avrebbe colpito Menma in pieno, prima di farlo cadere giù.

« Si, è chi pensavo che fosse. Riesco a vedere il suo potere nascosto attraverso i suoi occhi » parlò tra sé e sé il nemico, riferendosi alla mutazione delle iridi avvenuta per il demone sigillato all'interno del suo corpo immobile e che gli aveva, in quel modo, confermato la sua identità. « Sono entrambi qui. Adesso sì che la cosa si fa interessante », recitò, ora voltandosi verso un Sasuke atterrito dalla paura. « Fammi vedere quello che vali! ».

Il personaggio dell'Uchiha rimaneva immobile, paralizzato sul posto e incapace di pensare a qualsiasi forma di difesa, mentre l'enorme serpente sarebbe dovuto scivolare velocemente nella sua direzione. Ino lo chiamò per avvisarlo del pericolo, ma i secondi erano ormai troppo pochi per poter reagire.

Naruto/Menma si sollevò in piedi con uno scatto dei reni e si parò di fronte al suo compagno di missione a braccia spalancate, i pugni chiusi, tenendo tra le mani due kunai rivoltati all'indietro, lì, dove avrebbe dovuto lacerare il muso del rettile.

Ansimò per lo sforzo mantenendo la testa bassa. « Allora? Non è riuscito a colpirti, vero? » domandò all'amico che lo osservava incredulo, quindi sollevò il volto con uno scatto, guardandolo con rimprovero. « Ti sei comportato da coniglio », lo accusò, facendogli spalancare gli occhi dalla realizzazione. « Prima ti sei dimostrato stupido e codardo. Sì, decisamente, non sei la stessa persona che conosco ».

« Molto bene! » li interruppe Jiraiya, avvicinandosi con aria allegra. « Questo è quello che voglio vedere per quanto riguarda i dialoghi, poi sistemeremo alcune parti con un'ambientazione migliore. Due minuti di pausa, poi proviamo la scena della comparsa dello sharingan ».

Naruto sciolse le spalle con un sorriso, prima di raggiungere la bottiglietta d'acqua. Si sedette su una delle sedie e poco dopo fu raggiunto dall'Uchiha.

Stava per chiedergli cosa avesse da ridire quella volta, se avesse ancora da criticare nonostante il regista si fosse dimostrato soddisfatto, ma l'altro lo anticipò:

« Oggi la tua interpretazione non è stata troppo raccapricciante ».

Lo guardò oltraggiato, spalancando infantilmente la bocca, ma in quel secondo intravide una punta di divertimento nei suoi occhi. Non avrebbe potuto non notarla, perché era inconsciamente attratto dal nero delle sue iridi ogni volta che se lo trovava di fronte, pronto a leggervi attraverso quasi stesse ancora studiando la sua recitazione come aveva sempre fatto dai suoi primi piani.

« Posso prenderlo come un complimento? » lo stuzzicò

« Se ti accontenti di poco... ».

Sbuffò fuori una mezza risata, bevendo altra acqua prima di mettere da parte la bottiglietta. Lo osservò recuperare l'elastico allacciato al polso sinistro e utilizzarlo per formare un piccolo codino tra i capelli neri e lisci, quindi sedersi a sua volta poco distante da lui, ad osservare il regista che dava indicazioni agli assistenti.

« È un peccato che tu abbia questo caratteraccio, Uchiha » gli disse Naruto con tono tranquillo, sperando quasi di poter prolungare la conversazione tra di loro, nonostante lo stesse effettivamente offendendo, « Sarebbe stata una bella esperienza lavorare con te »

« Non lavoriamo insieme lo stesso? » gli fece notare quello, senza preoccuparsi di negare l'evidenza

« Si, tra un litigio e l'altro... » considerò senza riuscire a trattenere il divertimento nella voce

« Ultimamente litighiamo di meno, però » lo corresse

« Ultimamente ti gira meglio, vorrai dire »

« Non è quello » rispose Sasuke con aria seria, « Sto cercando di trattenere le critiche per accelerare le prove, ma a volte, te lo giuro, è veramente difficile ».

Naruto si trovò per la prima volta a ridere di gusto, perfettamente consapevole di come lo stesse solamente prendendo in giro. Effettivamente, gli ultimi giorni erano stati appena più piacevoli, ma Naruto aveva pensato che l'altro si fosse semplicemente rassegnato alla sua presenza. Aveva tirato un sospiro di sollevo all'idea che l'Uchiha avesse deciso di mettere la parte la loro ostilità, perché non aveva più la forza di continuare a lavorare con quel senso di oppressione, eppure, adesso, scambiando quelle poche parole, si era trovato a domandarsi se l'altro non avesse iniziato a notare qualcosa di buono nella sua recitazione, perché la sua sembrava quasi una bandiera bianca.

« Allora, devo ringraziarti per il sacrificio che stai facendo » lo prese in giro a sua volta

« Sappi che non lo faccio per te » precisò quello, sollevando appena un angolo delle labbra fini

« Tranquillo, lo so, lo fai per la buona riuscita della serie ».

Rimasero in silenzio ad osservare lo spostamento del set temporaneo, poi Jiraiya fece loro cenno di avvicinarsi.

Era ora di riprendere le prove, ma per quella scena Naruto poteva concedersi di rimanere fuori dai riflettori ancora per un po' e godersi l'interpretazione del suo idolo, mentre il personaggio combatteva contro la paura paralizzante e si lasciava avvolgere dall'odio e dal sogno di vendetta per lo sterminio del suo clan, per ritrovare la forza di contrattaccare.

 

 

 

 

Menma si era lanciato in battaglia da solo contro una ventina di nemici senza attendere la creazione di un piano d'attacco, mentre i suoi compagni di squadra criticavano la follia della sua iniziativa.

Il personaggio di Ino consigliò di aiutarlo e Sasuke, dopo aver sputato l'ennesimo rimprovero verso il compagno di squadra, accettò l'idea buttandosi a sua volta in mezzo allo scontro.

Una volta in posizione, i colpi erano lenti e rivolti all'aria, mentre Jiraiya li indirizzava spiegando quale parte degli invisibili nemici avrebbero dovuto attaccare. A Sasuke fu consegnato un kunai in plastica, e Naruto lo osservò scalfire l'aria con un taglio orizzontale, poi abbassarsi e rialzarsi di scatto, prima di eseguire un calcio alto che avrebbe dovuto colpire un volto.

Ino unì le mani in un pugno sopra la testa e lo utilizzò per colpire ancora una volta il vuoto, poi caricò un gancio e un montante, finché Jiraiya non la afferrò per i capelli e lei, con un urlo di dolore, finse di essere trascinata all'indietro.

Naruto/Menma corse nella sua direzione, fingendo di estrarre un'arma e lanciarla verso il regista, quindi Ino venne liberata e lo ringraziò velocemente, prima di avvisarlo di qualcuno alle sue spalle.

Si voltò con uno scatto dei fianchi, ma era troppo tardi, perché il nemico era incredibilmente vicino e lui non aveva sufficiente libertà di movimento per potersi difendere. Si bloccò in quella posizione mentre Jiraiya faceva avvicinare Sasuke per spiegargli i successivi movimenti.

« Naruto, ripeti questa parte » gli disse l'uomo, e lui si voltò ancora una volta verso Ino, poi di nuovo dall'altra parte con solo il busto, pronto a ricevere il colpo.

Sasuke arrivò alle sue spalle e, seguendo le indicazioni del regista si avvicinò abbastanza da poggiarsi contro il suo corpo, quindi scese con una mano fino alla tasca posteriore dei pantaloni da ninja di Menma e la inserì all'interno, fingendo di cercare ed estrarre un'arma, quindi utilizzare l'oggetto per ferire il viso dell'avversario, salvando così il compagno.

« Adesso, Naruto, tu devi reagire com-... Sì, esattamente così » continuò Jiraiya, ma le parole furono seguite dalla sua risata e Naruto non faticava ad indovinarne il motivo.

Doveva essere arrossito fino alla punta dei capelli, mentre fissava il vuoto con espressione sconvolta senza il coraggio di voltarsi verso gli altri.

Che cavolo, mica gliel'avevano detto che Sasuke Uchiha avrebbe fatto l'impasto con il suo sedere!

Sentì il soffio di una risata bassa direttamente sul suo collo, mentre il corpo dell'attore era ancora immobile contro la sua schiena. Un attimo dopo, Naruto era scattato in avanti rompendo le loro posizioni e si era voltato puntando il dito contro l'altro.

« L'hai fatto apposta! Non era assolutamente previsto! » gli urlò addosso, mentre Ino alzava gli occhi al cielo all'ennesima interruzione delle prove

« Invece era previsto, non ti inventare le cose. Non ti avrei mai toccato il culo se non fosse per ordine del regista » rispose l'Uchiha con fare superiore

« In effetti, Naruto, è quello che stavo spiegando a Sasuke » si intromise Jiraiya, cercando pazientemente di risolvere al più presto l'ultimo motivo di discussione

« Deve per forza toccarmi in quel modo? Non posso avere una specie di marsupio, o qualcosa del genere? »

« No. Mi serve questa scena per inserire qualche primo contatto. Menma in futuro la ricorderà con un certo imbarazzo, e questo è fondamentale per lo sviluppo della loro relazione ».

Sbuffò sconfitto, lanciando poi un'occhiataccia al collega, ma incontrando solamente il suo sguardo canzonatore.

« Se reagisci così ad una palpatina cosa farai più avanti? » lo derise quello, chiaramente divertito dal tema di discussione, e Naruto non poté non guardarlo atterrito.

Più avanti cosa avrebbe fatto?

Già, perché la relazione tra Menma e il suo compagno di squadra sarebbe diventava sempre più intima, finché entrambi non arrivavano a capire che ci fosse altro, oltre alla loro amicizia.

E, più avanti, i contatti con Sasuke sarebbero aumentati sempre di più, e allora Naruto avrebbe ripensato con nostalgia a quel semplice episodio, quando avrebbe dovuto scambiarci i primi baci e stringersi contro di lui.

Ma chi diavolo gliel'aveva fatto fare, di accettare quella maledetta parte?!

« Forza, ripetiamo la scena e continuiamo » annunciò Jiraiya

« Ma n-... »

« No, Naruto, la ripetiamo e continueremo a ripeterla finché non ti verrà naturale » interruppe tempestivamente qualsiasi sua lamentela, « Non sei un verginello, ma un attore. Non te lo dimenticare ».


 



 

  
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