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Autore: Odysseus 950    15/06/2020    3 recensioni
La mia poesia racconta di un musicista italiano che a bordo di un'imbarcazione ha raggiunto l'America alla ricerca di migliori condizioni di vita. Si innamorò di una giovane benestante di New York City e poichè sapeva di non poterle offrire molto dal momento che era finito a lavorare in una fabbrica dove si respiravano fumi tossici, diventò un rapinatore di banche.
Il loro sogno d'amore mai realizzato si concluse con la morte dell'amante ucciso dai colpi dei fucili.
Genere: Poesia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Cross-over | Avvertimenti: Contenuti forti
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Cara Mia,
ricordi quando i federali mi portaron via?
Vedevo il tuo volto piangente mentre sedevi a terra nel parco,
sentivi riempirsi nel tuo cuore quel varco.

Non dimentico quando io pianista squattrinato scesi dalla nave
e sentii nell'aria il profumo della Grande Mela così soave.
Lavoravo in una fabbrica di morte
con nostalgia e dolore per la mia sorte.

Ti vidi la prima volta su una panchina a Central Park
mentre leggevi e la brezza dell'Oceano accarezzava il tuo viso,
mi accennasti a malappena qualche sorriso
e ti avvicinasti curiosa e con il cuore che iniziava a battere improvviso.

Scambiammo qualche parola e qualche opinione
tu giovane benestante di Albany e io emigrato con appena i soldi per la pensione,
entrambi appassionati di jazz e pieni di speranza
nei figli che avremmo potuto avere e avrebbero appreso la buona creanza.

Eravamo così diversi e così uguali
e insieme pieni di fiducia nella libertà e sotto il riparo delle sue ali.
Ero talmente triste di non poterti offrire niente
che per te diventai rapinatore di banche e delinquente.

Adesso non posso più suonare il piano insieme a te ma solo dimenticarti
perchè domani sarò costretto dal fuoco dei fucili a lasciarti.
Qui in prigione ho avuto tempo per pensarti
ma adesso a te conviene di me scordarti.

Se solo penso a quando scesi da quel battello
e portavo il vestito ricavato dalle tende,
mi viene di riflettere sulla storia di me povero pivello
e di te bella ragazza costretta a guardare noi con le bende.

   
 
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