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Autore: Psicosis86    13/08/2009    0 recensioni
Lord Voldemort,ormai debole ma ancora assetato di vendetta, ha un nuovo terribile piano. Trovare un pupillo che possa contrapporsi ad Harry Potter. Oltre alle temibili sorelle Krueger altri due ragazzi saranno coinvolti in questo progetto. Aleister Crowley,a cui il Lord Oscuro ha ucciso l'odiato padre e Rebecca Groove figlia di due mangiamorte eliminati dagli Auror. (Occhio,Spoiler di Harry Potter The Deathly Hollows sono contenuti nella storia. Essa si svolge infatti dopo di esso anche se il finale del libro viene modificato. Leggete e recensite çç..Voglio i vostri pareri.
Genere: Dark, Azione, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Voldemort
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: Spoiler!
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Capitolo 23
Ricominciare...


Nei due mesi successivi Aleister sembrò quasi un altro. Era iperattivo,non c'era un momento in cui stava fermo e era sempre impegnato in qualche attività. Quando Desdemona si divertiva a saggiare il potere che ora aveva su di lui,il ragazzo obbediva prontamente a ogni suo ordine e lo eseguiva sempre in maniera egregia,perfino i più umilianti. La Serpeverde ne era stupita e si chiese se tanta solerzia fosse data dalla minaccia di morte sempre incombente sul suo capo oppure se in qualche modo aveva accettato la sua condizione. Avrebbe dovuto forse ricredersi sulla devozione di Crowley? Anche Rebecca nonostante ciò che aveva detto pareva tollerare la sua presenza e Aleister si chiese se quella non fosse la via giusta per riuscire finalmente a diventare interessante per lei. Il pomeriggio si impegnava a fondo nella sua mansione di aiutante di Hagrid,sentiva una certa affinità con alcune creature magiche. E Rebecca? Rebecca aveva cominciato i suoi allenamenti con Desdemona e pian piano da maga incerta quale era la ragazza aveva cominciato a migliorare con soddisfazione di Desdemona. La Maga Oscura aveva preteso però anche un sacrificio da lei..tutto era cominciato qualche settimana prima dopo il suo discorso con Aleister sul balcone...

-Non ti stai impegnando abbastanza

-Ti dico che sto facendo del mio meglio,diamine!

Rebecca mise la bacchetta in tasca stizzita,e si sedette su un tronco d’albero.Posò le mani sul viso con aria visibilmente stanca,rimanendo cosi finchè un tocco gelido non mosse il suo sguardo esausto.
Scostando i capelli neri dal viso,Desdemona si sedette accanto a lei togliendole le mani dal volto.Sembraa stranamente comprensiva,stranamente dolce,strana sembrava,come non mai.
Era soltanto uno dei mille allenamenti a cui ogni giorno era costretta Rebecca, facendole salire immediatamente i voti ad “incantesimi” e a “difesa contro arti oscure” ma facendo inevitabilmente crollare il rendimento negli altri.
La Krueger le prese le mani nelle sue,scrutandola con sguardo severo.

-No,non stai facendo del tuo meglio,e credimi vedo più io le capacità di quanto non possa tu stessa.Vuoi fare la mangia morte eh? Vuoi completare questo stupido allenamento?allora un incantesimo cosi facile dovrebbe riuscirti ad occhi chiusi

Con aria composta Desd incrociò le gambe,sembrava quasi una ragazza normale,sembravano quasi amiche.Chi l’avrebbe detto che in realtà erano una potentissima maga oscura e la sua allieva più promettente

-Lo so scusami,stanotte non ho dormito,mi tocca studiare al posto di dormire se non voglio che Piton mi strozzi.

Desdemona fece un sorrisetto divertito tornando in piedi e osservandola dall’alto in basso.

-Piton è nato Serpeverde,quindi non ti abbasserà mai il voto,ti adora nella sua classe,beh certo,adora di più Crowley.

Sicura di aver toccato un tasto dolente iniziò ad allontanarsi,consapevolissima del fatto che Rebecca l’avrebbe fermata,e infatti.

-Voglio continuare.

-Allora forza,dai fuoco a quel maledetto albero.

La piccola Serpeverde riprese in mano la sua bacchetta puntandola contro l’albero di fronte a lei.

-ARDEMONIO

Urlò con tutta la forza che aveva nel corpo.Un Basilisco di fuoco usci dalla sua bacchetta invadendo l’abero che prese immediatamente fuoco,per poi spegnersi un secondo dopo grazie al contro incantesimo di Desdemona.

-Bene.Brava

Rispose freddamente la Krueger alla ista di quell’incantesimo finalmente riuscito.Poi pssò accanto a Rebecca,girandole intorno mentre era ferma immobile.
Le prese una ciocca di capelli avvicinandosi pericolosamente al suo volto.

-Sei brava piccoletta,ora però parliamo di cose serie.

Con la su solita severità la scrutò,e vedendo il cenno del volto della sua “allieva” ,riprese a parlare.

-Nella vita di un Mago oscuro,ci sono cose a cui bisogna rinunciare,la più importante di queste è l’amore.

Rebecca annuì poco convinta,toccando con l’indice il ciondolo con il corvo che ormai da anni portava.

-Quel Joseph è veramente un bel ragazzo,ma devi mollarlo,e mi aspetto che tu lo faccia entro stasera.

Rebecca abbassò il volto.In effetti si stava frequentando con Joseph Blake da un po’,più o meno dalla festa.Avevano avuto un po di Crisi dovuta al fatto che per un periodo sembrava più interessata a Crowley che a lui.Ma le piaceva quel ragazzo,era bellissimo sopra ogni cosa,e una volta entrato lui nella sua vita era riuscita a dimenticare completamente Cloud.Lui sembrava anche innamorato,e ora lei doveva spezzargli il cuore.
Desdemona allungò il braccio facendole cenno ti toccarla,e insieme si smaterializzarono.


Una volta raggiunta Hogwarts a piedi,Desdemona si era diretta verso la lezione di Pozioni,mentre Rebecca aveva un’ora libera spesa amabilmente a tentare di fare i compiti per il giorno stesso.In realtà non riusciva a studiare.Il motivo era palese,non aveva la minima voglia di lasciare Joseph,non voleva tornare sola,non voleva ripensare a Aleister o a Cloud,dei quali ormai da giorni aveva rimosso i ricordi.
Chiuse il libro dopo aer scritto l’ultima parola della sua relazione,e usci dalla biblioteca dirigendosi a cercarlo.Era decisa a finire la questione prima che il dubbio la divorasse.
Prese la strada che portava al corridoio,sforzandosi di pensare alle parole adatte per lasciarlo nel miglior modo possibile,ma non ne ebbe il tempo.Prima di giungere all’uscita venne invasa dalla classe del quinto anno dei Corvonero.Tornavano da una lezione di Cura delle creature magiche,e ovviamente ci sarebbe stato anche Joseph.Eccolo infatti,lo intravide vicino ad una ragazza del suo stesso anno a cui stava tentando di spiegare una cosa.
Avanzò sprezzante tra  il gruppo,fermandosi di fronte ai due.Fulminata dallo sguardo carico di gelosia della Groove,la ragazza corvonero salutò di corsa Joseph per poi allontanarsi.
Lui di risposta iniziò a ridere,cosa che alla Serpeverde non piacque

-Cosa dovevi spiegargli? I Corvonero non sono tutti geni?Non dovrebbe capire da sola?

-Reb,mi stava solo chiedendo di quante parole avevo fatto la mia relazione…

La osservò scuotendo la testa,ma la prese per mano baciandola poi sulla guancia.Lei si senti sollevata e trasformò il suo broncio in un sorrisino.Un sorriso che durò esattamente otto secondi,il giusto tempo per ricordarsi cosa era venuta a dirgli.

-Joseph devo parlarti.

-Ok,Dimmi ti ascolto.

-Non possiamo stare insieme mi dispiace…

Disse le parole tutte d’un fiato sperando di catapultarsi in qualsiasi momento,meno che in quello.Non voleva vedere la sua faccia,ma purtroppo,dovette.

-Cosa? Ma Perché?....

-Senti…Mi dispiace…Però non c’è chimica tra noi…

Lui la osservò non capendo.In effetti era un po una scusa campata per aria.Poichè per natura a Rebecca era impossibile dire bugie,e non aveva motivo di farlo,era sempre stata brutalmente sincera con tutti.

-Chimica?ma che diavolo…Dimmi che non c’entra di Nuovo Crowley o stavolta lo…lo….

Bene.Tutto il contrario di ciò che voleva fargli credere. Uomini. Era appena arrivata alla conclusione di quanto li odiasse.Era un corvonero no?Eppure non c’aveva capito nulla.Che bel ringraziamento.

-No,non è Crowley,non ci parlo da mesi ormai,il problema sono io,devo studiare non ho tempo per “l’amore”,Chiaro?

-Ma…


Lei alzò la mano come a bloccare la sua prossima frase,girò i tacchi iniziando ad allontanarsi per non essere costretta a dire di più,ci stava male sul serio,ed era stanca che nessuno la capisse.

-Niente ma,addio Joe.

Continò ad allontanarsi velocizzando sempre di più il passo quando,chissà perché,si ritrovo in quello stesso corridoio,su quello stesso balcone dove settimane fa aveva convinto Aleister a non farla finita.Usci in quello stesso balcone assaporando il vento primaverile che ,frizzante,le scompigliava i capelli.Stava rinunciando a tutto per  Desdemona,per i mangiamorte,per Voldemort. Non chiedeva altro che i suoi sforzi venissero ripagati.


Proprio mentre Rebecca rinunciava a Joseph, Aleister come si è detto non passava il tempo con le mani in mano. Durante una delle sue giornate con il guardiacaccia Rubeus Hagrid,Aleister ebbe un avventura che non avrebbe mai scordato e che gli procurò il più strano tra i compagni. Camminava nella Foresta Proibita assieme ad Hagrid e Thor senza sapere cosa erano venuti esattamente a fare. Sapeva solo che sia il Professore di Cura delle Creature Magiche che il suo cane sembravano più circospetti del normale. Sapeva che quella foresta era pericolosa anche se due volte l'aveva attraversata senza incontrare grosse insidie eppure Hagrid sembrava più cauto di altre volte in cui lo aveva visto inoltrarsi fra quegli alberi. Improvvisamente Rubeus gli mise una mano sulla spalla e avvicinandosi con il volto al suo orecchio gli sussurrò...

-Ora stai calmo Aleister...andrà tutto bene...Saprai che in questa Foresta vivono le Acromantule...

Aleister indietreggiò leggermente sorpreso però Hagrid lo afferrò per il braccio tirandolo di nuovo a sè.

-....Aragog...il loro capostipite...era mio amico. Io lo crescei..ma dopo la sua morte i suoi figli sono sempre irrequieti...Siamo venuti a controllare che vada tutto bene. Già una volta attaccarono Hogwarts...

Aleister cominciò ad ansimare guardandosi attorno. Hagrid era il solito incoscente..perchè lo aveva portato lì? Le Acramantule erano quanto di più pericoloso poteva esserci,in quella foresta...Eppure....eppure credeva di avere una qualche affinità con loro...Il suo Patronus era un Acromantula..Lentamente cominciò a calmarsi..dopotutto prima o poi la maledizione che pendeva sulla sua testa lo avrebbe ucciso comunque. Preferiva morire per mano di un Acromantula che dare a Desdemona la soddisfazione di vederlo morire per una sua disobbedienza. Ora...sentiva di non temere la morte. Se ne fregava,sfiorava quasi l'incoscienza. Forse perchè era arrivato sull'orlo di uccidersi e sapeva che la morte per lui era sempre in agguato,quindi contrariamente a come tanti facevano aveva deciso di non temerla e di assaporare ogni secondo,vivere senza timore di niente. Peraltro più di una volta con Hagrid aveva maneggiato creature pericolose,perchè un Acromantula avrebbe dovuto essere diversa? Si affiancò a Hagrid e i due assieme al cane avanzarono voltandosi circospetti a ogni rumore. Improvvisamente il guardiacaccia sembrò aver visto qualcosa perchè cominciò a correre con Thor al suo fianco. Aleister cercò di tenere il passo ma improvvisamente andò a sbattere contro un albero. Stordito cadde all'indietro ritrovandosi seduto a terra tra le foglie morte che rivestivano il terreno. Oramai le fronde cominciavano a rivestirsi di foglie poichè stava sopraggiungendo la primavera ma quele vecchie giacevano ancora a terra a formare un fitto tappeto. Improvvisamente sentì un rumore strano come di qualcosa che camminava sulle foglie..Si voltò di scatto mentre capiva che non si trattava di Hagrid ne di Thor. Si tirò in piedi puntando la bacchetta verso l'ignoto poi udì un tonfo alle sue spalle. Quando si voltò vide qualcosa che non avrebbe voluto vedere. Un enorme Acromantula si trovava dinanzi a lui con le zampe anteriori rialzate come se fosse in posizione di attacco. Aleister ricadde a terra mentre la bacchetta gli scivolava di mano. Tentò di afferrarla di nuovo ma con un movimento di una delle zampe l'Acromantula la allontanò. Il grosso ragno cominciò a camminare attorno a lui a passo lento. Il ragazzo guardava l'enorme aracnide e stranamente pensò che non gli dava affatto l'idea di un essere meschino e oscuro come poteva sembrarlo un ragno qualunque. No nei suoi movimenti c'era una nobiltà comune solo ad alcune razze di animali come i draghi o gli Ippogrifi. Mai avrebbe creduto di poter avvertire questa sensazione in presenza di un Acromantula. Comunque per nobile che fosse ora quell'essere stava cercando di cibarsi di lui. Crowley si alzò di nuovo in piedi attendendo l'assalto dell'enorme ragno. E improvvisamente questi scattò. Aleister schivò di lato eseguendo una rocambolesca capriola quindi avendo evitato il mostro si voltò di nuovo attendendosi il seguente attacco. L'enorme ragno aveva in effetti assunto di nuovo la posizione di attacco ma stavolta il ragazzo si gettò nella direzione in cui era volata la bacchetta riuscendo ad afferrarla con un colpo di fortuna. La puntò immediatamente verso l'animale e urlò

-Stupeficium!!!

L'enorme bestia però schivò incredibilmente l'incantesimo di Aleister per poi partire alla carica verso di lui. Il ragazzo cercò di schivare l'Acromantula ma questa gli fu addosso in poco tempo. Attaccandosi alla disperazione il ragazzo si aggrappò a una delle zampe e l'animale tentò di scrollarselo di dosso scrollandoselo e facendolo così cadere di lato. Immediatamente però cominciò ad avanzare verso di lui. Aleister allora compì una mossa disperata...con una capriola in avanti passò sotto l'enorme corpo del ragno ritrovandosi dietro il suo addome. Fatto ciò lo afferrò riuscendo a issarsi con forza sull'enorme ragno. L'Acromantula sembrò irritata,Aleister invece si aggrappò saldamente a lei deciso a non lasciarla andare. L'enorme ragno cominciò ad agitarsi cercando di scrollarselo di dosso quindi decisa corse verso un albero cominciando ad arrampicarsi su di esso. Il ragazzo però non mollò la presa mentre l'Acromantula continuava a dare dei colpi d'addome per cercare di disarcionarlo. Ma Crowley non mollava...sembrava come se quel gioco lo divertisse. I due proseguirono per ore,l'Acromantula cercando di scrollarselo di dosso,Aleister non demordendo e continuando a tenersi ben aggrappato al suo addome. Se qualche scrittore avesse immortalato tale battaglia avrebbe potuto tranquillamente farlo con i toni epici che tanti antichi greci usavano per descrivere gli eroi che domavano bestie feroci. Dopo diverse ore Hagrid ritrovò il ragazzo ancora saldo sulla schiena dell'esausta Acromantula. Anche il ragazzo sembrava quantomai provato. Il sole stava tramontando all'orizzonte e si chiese per quante ore avessero lottato. Improvvisamente il ragno diede un ultimo violento scossone con le poche forze rimaste e stavolta Aleister cadde dal suo dorso ritrovandosi a terra esausto. Hagrid andò subito a sollevarlo mentre si teneva a debita distanza dal ragno. Questi però non li assalì...rimase semplicemente immobile,lo sguardo dei suoi numerosi occhi evidentemente puntato sul ragazzo...Fatto ciò si allontanò lentamente,sfiancato ed esausto scomparendo nella foresta. Quella sera Aleister sedette vicino al fuoco assieme a Hagrid. Il guardiacaccia dopo essere rimasto serio per qualche minuto gli disse...

-Quello era Ishbar. Il Figlio preferito di Aragog. Potresti quasi considerarlo un principe delle Acromantule se non fossero tutti figli di Aragog. Si riconosce per la livrea rossa che ha sull'addome..è molto diverso dai suoi fratelli anche per comportamento. Diffida dell'uomo ma non è un sanguinario come loro. Ti sei guadagnato il suo rispetto oggi nella Foresta..non è da tutti Aleister...siine fiero..

Il ragazzo annuì leggermente mentre guardava lo stufato che cuoceva nel pentolone. Si sentiva esausto ma soddisfatto. Hagrid prese una ciotola e vi versò con il mestolo dello stufato porgendoglielo. Thor alzò lo sguardo verso il ragazzo e lui gli arruffò la testa con una mano mentre con l'altra prendeva la ciotola. Stranamente ora poteva dire di sentirsi bene...
   
 
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