Mia prima fanfiction su One Piece.
Devo avvisare che non conosco molto né l’anime né il manga. Ho visto qualche puntata
e soprattutto ho letto alcune storie, però quando ho sentito questa canzone mi
è sembrata carina per questa coppia e così ho provato a mettere giù qualcosa.
(vi prego non linciatemi se qualcosa non vi dovesse tornare)
I personaggi di One Piece appartengono ad Oda e agli aventi diritto.
La canzone è cantata da Dennys e a lui sono riservati tutti i diritti.
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Hey
cercami se vuoi, non fermarti mai
alle apparenze e alle nostre distanze
Erano diversi e non c'era minuto in cui non se ne rendesse conto eppure nonostante
questo non poteva evitare di provare quel sentimento. Andare oltre a ciò che li
divideva non era facile eppure sarebbe stato così bello dimenticare tutto ed
essere solo loro due, con i loro difetti e i loro pregi.
Per questo a volte la osservava in una muta preghiera, cercandola perché voleva
farle capire che per loro non ci sarebbero ostacoli.
Poteva succedere di tutto su quella nave, aveva ripensato alle avventure passate, ai
momenti belli e ai problemi che avevano affrontato e allora aveva capito che,
nonostante i loro litigi, per lui sarebbe stata insostituibile nella sua vita:
era una sicurezza. Con il suo spirito, la sua energia, le sue battute...non
avrebbe potuto più rinunciare a tutto quello, anche se fingeva indifferenza,
lei era sempre il suo primo pensiero.
Hey
mare mosso c'è
adesso sei per me insenatura sicura da questa paura.
Non era riuscita a dormire. Il mare era mosso ed era salita sul ponte a controllare la
rotta. Doveva esserci lui a quell’ora in vedetta e forse era anche per questo
che il sonno non voleva arrivare. Con lui che controllava la rotta era come
dare per certo che si sarebbero persi.
Tuttavia, forse, la voglia di vederlo era prevalsa su tutto. Perché si era accorta che
lui si preoccupava per lei nonostante il suo carattere scorbutico, nonostante
le loro litigate per i mille motivi più futili. Ma non avrebbe cambiato nulla
del loro rapporto, voleva continuare così con lui, perché ormai erano complici,
uniti in un modo speciale.
E lei si era accorta di provare un qualcosa quando lui le era vicino anche se sapeva
dissimulare molto bene le sue emozioni. Lui era diventato una parte importante
di se stessa. Una sicurezza nonostante tutte le brutture del mondo, nonostante
le paure che attanagliavano il suo cuore.
Alza la vela principessa di luna
che questo vento ci porti fortuna
segui le luci di un faro che brilla
portami in salvo se la nave affonda.
Era lei la regina di quella nave per quella promessa fatta al loro capitano di condurlo
verso il tesoro e lei era testarda e ci sarebbe riuscita sicuramente perché lei
otteneva sempre quello che voleva.
Era la principessa perché non si poteva fare a meno di lei. Per tutti era importante,
non c’era nulla che non avrebbero fatto per vederla felice. Tutti, persino
Usop, avrebbero dato le loro vite per lei, perché era il loro angelo. E
soprattutto lui. Aveva giurato che nessuno le avrebbe fatto più del male ed era
una promessa facile da mantenere perché le sarebbe stato sempre accanto.
Ascolta bene le onde del mare
stanno parlando riflesse dal sole
nel mio silenzio si alzi la voce di questo amore che piano ci dice:
Nami era salita sul ponte e lui era rimasto sorpreso di vederla sveglia a quell’ora.
…La sua piccola peste…Avrebbe dovuto immaginare che sarebbe venuta a controllare che non si fosse addormentato o che peggio avesse perso la rotta esatta.
Ora si era messa ad ascoltare il mare. Il suono di quelle onde le diceva dove condurre
la nave senza pericoli e lui avrebbe voluto che sentisse anche lui come sentiva
l’oceano perché sapeva bene di non essere di troppe parole e che soprattutto
quelle che riguardavano i sentimenti erano difficili da esprimere. Ma se lei
avesse potuto sentire il suo silenzio avrebbe saputo che l’amava immensamente.
Per questo spesso, quando la vedeva scrutare il mare, in silenzio la pregava:
cercami se vuoi, non fermarti mai
alle apparenze e alle nostre distanze
adesso sei per me insenatura sicura da questa paura.
Cielo di stelle che traccia la rotta
perché
il destino sta sotto coperta
se avvisto terra dal ponte ti chiamo
trova il coraggio per dirmi ti amo
Come aveva previsto aveva dovuto modificare la rotta anche se di poco. Doveva
ammettere che Zoro era stato piuttosto attento quella volta e adesso erano
seduti sotto i suoi alberi di mandarino: il luogo che aveva di più caro su
tutta la nave. Il luogo che le ricordava la sua casa, sua sorella e sua
madre…le cose che nel cuore le erano più preziose. Insieme alla persona che era
di fianco a lei.
Stavano parlando, o meglio bisticciando come al solito e lei si sentiva nervosa e non
era la prima volta che le capitava. Nervosa per via di quei sentimenti che non
riusciva ad esprimere, lei che diceva sempre tutto, però avrebbe potuto anche
farsi avanti lui…maledetto orgoglio…eh sì, l’orgoglio che entrambi avevano come
lato forte del loro carattere…il primo passo doveva farlo l’altro.
Ma lei avrebbe voluto anche farlo, ma c’era qualcosa che la bloccava e sapeva
benissimo di cosa si trattava…quegli otto anni passati al servizio di Arlog le
avevano lasciato un’impronta incancellabile nel cuore e per quel motivo a volte
faceva ancora fatica a fidarsi degli altri anche se sapeva perfettamente che
non le avrebbero mai fatto del male…e men che meno lui.
Se poi a fidarsi c'è da farsi male
adesso è l'unica cosa da fare
l'alternativa sarebbe comunque accontentarsi e restare in disparte
Forse non si fidava ancora di lui. Lui che si mostrava burbero e scorbutico nei suoi
confronti. E non poteva neanche darle torto soprattutto dopo l’esperienza con
Arlog durante la sua infanzia. O forse aveva paura. Paura di venire ferita,
abbandonata, usata…non poteva essere così. Lei era importante e lui doveva
farglielo capire a tutti i costi.
Avrebbe vinto anche quella sorta di battaglia, perché il suo spirito battagliero lo
avrebbe aiutato, perché sapeva di essere sincero e di volerla fare felice ed in
quello non c’era nulla di sbagliato.
Hey
il tempo sta cambiando, ma ti prego stammi accanto
il vento sul mio canto
Hey
se ci porta alla deriva questo vivere in disparte
tienimi più forte
Il tempo stava cambiando, forse stava per arrivare una tempesta.
Nami, però, era tranquilla e ciò significava che non c’era niente da temere.
Zoro non ne avrebbe avuto paura se lei gli fosse stata accanto.
Nami non ne aveva perché c’era lui con lei.
Hey
navigando a nord
io ti aspetterò
fino alla fine del giorno del nostro ritorno
Hey
se
mi troverai resta finché puoi
perché anche il mare ha bisogno di pace
la pace fra noi.
Notte
fredda. Loro due sul ponte. Soli.
-Tremi.-
-Anche tu.-
Zoro le
passa un braccio sulle spalle attirandola verso di sé.
Nami
sorride sentendo il calore che lui è capace di emanare.
È il momento giusto per entrambi.
Nami si
porta davanti a lui, mettendo le braccia intorno al suo collo e nascondendo il
viso nell’incavo della sua spalla.
Zoro stringe il corpo della ragazza più forte vicino al suo respirando il suo
profumo.
Così, fermi per minuti che paiono un’eternità.
Un bacio e poi di nuovo un abbraccio.
Entrambi avevono trovato la pace per il proprio cuore.
7 maggio 2005
Avevo in mente l’idea di utilizzare questa canzone da un
sacco di tempo, ma non ho mai avuto un’ispirazione decente. Non ho la più
pallida idea di come sia venuta, pur piacendomi, per cui vi pregherei di
lasciarmi un commentino anche breve.
Baci, Kiana.