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Autore: claudineclaudette_    03/07/2020    1 recensioni
Wei Ying si sentì percorrere da un lieve brivido, mentre ripensava alla sera prima. Stava discendendo lentamente la scalinata che lo conduceva all’entrata di Meandri delle Nuvole, ma se chiudeva gli occhi gli sembrava di essere ancora lì, insieme a Lan Zhan, nella Jingshi.
L’aria fredda che accompagnava la discesa della neve e gli entrava nei polmoni. Quel calore che allo stesso tempo gli pervadeva il corpo, per l’alcol e per quella sensazione di sicurezza che non sentiva da così tanto tempo. La consapevolezza di essere nel posto giusto, con la persona giusta. Sapere che Lan Zhan era al suo fianco, che sarebbe sempre stato al suo fianco.
“Avere te al mio fianco, è abbastanza.”
[WangXian] [CQLverse, episodio 43]
Genere: Fluff, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Lan Wangji/Lan Zhan, Wei Ying/Wei WuXian
Note: Otherverse | Avvertimenti: nessuno
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Avere anche solo una persona che creda in me, è abbastanza.”

 

Wei Ying si sentì percorrere da un lieve brivido, mentre ripensava alla sera prima. Stava discendendo lentamente la scalinata che lo conduceva all’entrata di Meandri delle Nuvole, ma se chiudeva gli occhi gli sembrava di essere ancora lì, insieme a Lan Zhan, nella Jingshi.

L’aria fredda che accompagnava la discesa della neve e gli entrava nei polmoni. Quel calore che allo stesso tempo gli pervadeva il corpo, per l’alcol e per quella sensazione di sicurezza che non sentiva da così tanto tempo. La consapevolezza di essere nel posto giusto, con la persona giusta. Sapere che Lan Zhan era al suo fianco, che sarebbe sempre stato al suo fianco.

 

“Avere te al mio fianco, è abbastanza.”

 

Le note del guqin avevano riempito il loro silenzio, non c’era bisogno di parole tra di loro, ma mentre lo osservava suonare, c’era una cosa che avrebbe voluto chiedere.

Avrebbe dovuto chiedere?

Ma non aveva parlato.

Con il dolce sapore del Sorriso dell’Imperatore sulle labbra e il suono del guqin che lo aveva cullato fino ad addormentarsi, in quel momento gli era bastato sapere che Lan Zhan era dalla sua parte.

 

“Anche se potessi scegliere qualunque altra persona da avere al mio fianco, sono felice che quella persona sia tu.”

 

Wei Ying lanciò una breve occhiata dietro di sé, dove Lan Zhan camminava a pochi passi da lui, e sentì gli angoli della bocca sollevarsi in un sorriso involontario.

Arrivarono ai piedi della montagna, allo specchio d’acqua dove l’asino di Wei Ying aspettava circondato dai conigli di Lan Zhan.

“Piccola Mela, andiamo!” chiamò. Si fermò sul ciglio della riva, Lan Zhan gli sfiorò la schiena mentre gli passava alle spalle. Da quel singolo, breve punto di contatto, una lenta onda di calore cominciò a propagarglisi lungo la schiena, proprio mentre stava per chiamare di nuovo l’asino. Le parole rischiarono di bloccarglisi in gola. “Andiamo! Andiamo!”.

Cercò di schiarirsi furtivamente la gola, sperando che Lan Zhan non si fosse accorto di come la voce gli era uscita un po’ gracchiante.

Poteva percepire la presenza di Lan Zhan subito dietro di lui senza avere il bisogno di voltarsi. Erano così vicini che gli orli delle loro vesti continuavano a sfiorarsi a ogni minimo movimento.

Sentendosi chiamare, Piccola Mela voltò la testa verso di loro, ma prima che potesse muoversi uno dei conigli aveva cominciato a stuzzicargli incuriosito il muso.

Wei Ying trattenne a stento una risata e si voltò verso Lan Zhan per condividere con lui quel momento adorabile, per vedere se anche lui stava sorridendo.

Lan Zhan però aveva lo sguardo volto in lontananza, verso un altro gruppo di conigli che si era riunito poco più in là.

Essere solo loro due, circondati da tutti quei conigli, portò la mente di Wei Ying a balenare indietro, a sedici anni prima. A quel giorno in cui, insieme, erano rotolati fuori dalla caverna gelata di Lan Yi. Il nastro di Lan Zhan ancora legato ai loro polsi, così connessi, non erano riusciti a mantenere l’equilibrio ed erano caduti per terra. Per un istante il tempo si era fermato e i due ragazzi non si erano mossi. La memoria di Wei Ying non è delle migliori, ma ricordava quel momento come fosse ieri: ricordava come gli abiti bagnati di acqua gelida si erano attaccati alla loro pelle, diventando quasi trasparenti, il modo in cui il corpo di Lan Zhan tremava leggermente sotto di lui, rendendo Wei Ying così consapevole dei punti in cui i loro corpi si toccavano, incandescenti.

Lan Zhan era stato il primo a distogliere lo sguardo, i suoi occhi si erano spostati sui loro polsi ancora connessi. Con un sussulto, per un attimo aveva smesso di respirare, poi il suo sguardo era tornato ad ancorarsi a quello di Wei Ying.

E Wei Ying –

Era stata la prima volta in cui Wei Ying aveva provato quell’acuta sensazione alla bocca dello stomaco che negli anni a seguire gli sarebbe diventata tanto familiare, quella pressione improvvisa che gli rendeva difficile respirare.

Ogni tanto Wei Ying si chiedeva cosa sarebbe successo in quel momento se non fossero stati interrotti da Jiang Cheng.

Quella sera stessa Wei Ying era tornato lì e aveva raccolto i conigli, ormai senza padrona, e li aveva portati nella radura ai piedi di Meandri delle Nuvole. All’epoca non lo avrebbe mai ammesso ad alta voce, ma lo aveva fatto per regalarli a Lan Zhan, per lasciargli qualcosa che gli facessero ricordare di lui.

Lan Zhan si chinò in avanti e appoggiò Bichen contro un masso. Con quel movimento Wei Ying tornò rapidamente al presente.

Osservò Lan Zhan accucciarsi e raccogliere delicatamente tra le mani uno dei conigli che gli scorrazzava tra le gambe. C’era sempre una tale grazia in ogni suo movimento, anche quando compiva un gesto semplice come raccogliere una manica e affondare le dita nella pelliccia del coniglio. Wei Ying rimase ipnotizzato dal movimento delle mani di Lan Zhan e prima di rendersene conto si era già teso in avanti. Se per toccare il coniglio o le mani che lo sorreggevano, non avrebbe saputo dirlo. Le loro dita si sfiorarono solo per un attimo e Wei Ying sentì una breve scarica risalirgli lungo il braccio, ma prima che potesse fare qualcosa – nemmeno lui sapeva bene cosa – Lan Zhan aveva già spostato la mano sotto al muso del coniglio, per sorreggerlo e per permettere a Wei Ying di accarezzarlo meglio.

Wei Ying si lasciò sfuggire un sospiro.

Il coniglio si lasciò toccare placidamente, sereno tra le mani di Lan Zhan, che lo sorreggeva con familiarità e naturalezza in una mano, mentre l’altra gli massaggiava delicatamente una zampa con degli ipnotici movimenti circolari.

Wei Ying si sentiva destabilizzato, inquieto. Era come se d’un tratto la sua testa fosse diventata leggera. Combatté contro l’istinto di scuoterla bruscamente. Doveva riacquisire il controllo di sé.

“Ehi, non reagisce affatto” commentò ad alta voce, cercando di distrarsi. “Guarda, gli piaci solo tu” alzò lo sguardo verso Lan Zhan e gli sorrise. “Ti vogliono bene” disse dopo un attimo.

Per un momento Lan Zhan apparì pensieroso, poi scostò la mano di Wei Ying, afferrò il coniglio con entrambe le mani e glielo porse con deferenza.

Wei Ying fissò l’animale offerto come un dono. Poi guardò le mani di Lan Zhan. Il cuore gli martellava nel petto.

Si sentiva a un bivio.

Passò un attimo.

Lanciò uno sguardo sfuggevole verso Lan Zhan, poi tese entrambe le mani e invece di prendere il coniglio, appoggiò le mani contro il dorso delle sue.

Lan Zhan si lasciò sfuggire un lieve rantolo, le mani gli tremarono, ma non le tolse via.

Senza muoversi, Wei Ying spostò lo sguardo su di lui, che osservava le loro mani con le palpebre socchiuse e il respiro leggermente accelerato.

Wei Ying chiuse gli occhi per un attimo e sospirò, poi lentamente cominciò a muovere le mani contro quelle di Lan Zhan, come lo aveva visto fare prima con il coniglio. Le spostò verso di sé, applicando una lieve pressione, poi indietro verso i polsi. Ripeté il movimento una volta, due volte. Sempre lentamente. Sentiva Lan Zhan tremare sotto il suo tocco. Infine gli circondò il polso con le dita e sentì il suo battito pulsare acceleratissimo.

Lan Zhan era immobile come una statua, continuava a respirare, quasi boccheggiante, dalle labbra socchiuse e a osservare il punto in cui le loro mani si toccavano.

“Lan Zhan.”

Lan Zhan sollevò lo sguardo annebbiato su di lui, il respiro affannato.

Senza distogliere l’attenzione dal suo viso, Wei Ying lasciò una mano stretta intorno al suo polso, mentre con l’altra gli tolse il coniglio di mano e lo lasciò scivolare al suolo. Poi intrecciò insieme le loro dita.

Sollevò la mano verso il proprio viso e la strofinò contro la guancia. Mantenne il contatto visivo con Lan Zhan, che continuava a fissarlo con gli occhi socchiusi, come se si dovesse sforzare per tenerli aperti.

Senza distogliere lo sguardo, Wei Ying girò la testa e sfregò le labbra contro il dorso della mano di Lan Zhan. Vi posò un bacio a bocca aperta, chiuse gli occhi e inspirò a fondo il fresco odore di sandalo della sua pelle.

Lan Zhan si lasciò sfuggire un singhiozzo. “Wei Ying.”

Wei Ying riaprì gli occhi e lo tirò a sé, costringendolo a muovere un instabile passo in avanti, facendogli quasi perdere l’equilibrio e facendolo finire contro di lui, petto contro petto. Wei Ying lo sorresse.

Solo pochi centimetri restavano a separare i loro volti e Wei Ying poteva sentire il respiro ansante di Lan Zhan sulla pelle. Si sentì percorrere da un brivido quando si rese conto che gli occhi di Lan Zhan erano fissi sulle sue labbra.

Con il cuore che gli martellava nelle orecchie, Wei Ying e si chinò in avanti quel tanto che bastava per premere le labbra contro quelle di Lan Zhan, che finalmente chiuse gli occhi ed emise un lungo gemito. Rimase immobile per alcuni istanti, poi cominciò a rispondere al bacio, dapprima timidamente, con indugio, poi acquistando sempre più impeto fino a raggiungere una nota di disperazione e frenesia.

Wei Ying gli lasciò andare il polso, che stringeva ancora tra le dita, e gli circondò la vita col braccio, tirandolo verso di sé, in modo che non ci fosse neanche un punto in cui i loro corpi non si stavano toccando.

Ora libera, la mano di Lan Zhan andò ad appoggiarsi contro il suo braccio e risalì tremante fino alla spalla. Lan Zhan oscillò sul posto e strinse il tessuto della manica tra le dita, usandola per ancorarsi.

Passarono alcuni minuti prima che Wei Ying si staccasse per riprendere fiato.

Lan Zhan si tese in avanti, seguendo inconsciamente il contatto perduto delle labbra. Sbatté le palpebre per alcuni istanti, respirava in maniera irregolare e si ritrovò a dover prendere delle profonde boccate d’aria nel tentativo di riportare sotto controllo il ritmo del fiato. Subito dopo si lasciò cadere in avanti, appoggiando la fronte contro la spalla di Wei Ying, ansimando ancora leggermente.

Wei Ying mosse la mano su e già lungo la sua schiena, per ancorarlo e sorreggerlo contro di sé. Gli appoggiò brevemente l’altra mano contro la nuca, poi cominciò ad accarezzargli i capelli, passando affettuosamente le dita attraverso le lucide ciocche nere. Sovrappensiero, si ritrovò ad attorcigliare la fine del nastro di Lan Zhan intorno alle dita. Lo sentì rabbrividire tra le sue braccia e, sorridendo tra sé, si domandò se se ne era accorto.

Restarono in quella posizione per diversi minuti, il respiro di Lan Zhan era ancora un po’ accelerato, ma sembrava essere tornato sotto controllo. Nonostante ciò, non dava l’impressione di volersi risollevare.

“Lan Zhan?”

“Mm.”

Wei Ying sorrise e gli appoggiò la guancia contro il lato della testa. “A cosa stai pensando?”

Lan Zhan si strinse a lui e non disse niente per un momento così lungo che Wei Ying pensò non gli avrebbe risposto, poi lo sentì emettere un respiro tremante e –  “Ti amo,” disse.

Un brivido di piacere gli percorse tutto il corpo, così intenso che per un istante gli girò la testa e dovette chiudere gli occhi. Strinse le mani nei capelli di Lan Zhan, consapevole di star stringendo anche il nastro. Per un lungo attimo il tempo si fermò, non riusciva a respirare. Ti amo. Ti amo. Le parole di Lan Zhan gli risuonavano nella testa come un’eco.

Lo sentì tremare contro di sé e il tempo riprese a scorrere. “Wei Ying?” gli chiese con voce insicura.

Wei Ying si lasciò scappare una breve risata. Si separò da lui e gli prese il viso tra le mani. “Ti amo, Lan Zhan. Ti amo” ripeté. “Ti adoro. Voglio passare il resto della mia vita con te.”

Inclinò il viso verso di sé e lo baciò di nuovo.

“E volevo dirti” gli sussurrò tra un bacio e l’altro. “So bene che questo viaggio è pericoloso, ma non ho paura. Non sono preoccupato. Perché non vorrei nessun altro al mio fianco oltre a Lan Zhan.”

“E io non vorrei essere al fianco di nessun altro oltre che Wei Ying.”

Wei Ying appoggiò la fronte contro la sua, consapevole della presenza del nastro sulla pelle. Sollevò una mano e ne tracciò deliberatamente i contorni con la punta delle dita. Lan Zhan seguì il movimento della mano con gli occhi e un bagliore di ingordigia gli balenò brevemente nello sguardo.

Un lieve sorriso gli incurvò gli angoli della bocca verso l’alto. “Andiamo. Si sta facendo tardi.”

Wei Ying annuì e finalmente si separarono. Lan Zhan lo fissò ancora per un lungo istante, poi cominciò a voltarsi per proseguire lungo il sentiero che li avrebbe condotti a valle.

Senza lasciargli il tempo di fare un singolo passo, Wei Ying gli afferrò una mano e tornò a intrecciarla con la sua.

Lan Zhan gli lanciò un’occhiata di sottecchi e subito le sue orecchie si arrossarono.

Wei Ying non riusciva a smettere di sorridere. “Così” disse, mostrandogli le loro mani allacciate.

Lan Zhan annuì. “Mm.”

Si incamminarono insieme lungo il sentiero. Illuminato e ampio. In ombra e stretto. Da quel momento in avanti non avrebbe avuto importanza.

Avrebbero camminato insieme fino alla fine.

   
 
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