Serie TV > Supernatural
Ricorda la storia  |      
Autore: D a k o t a    03/07/2020    5 recensioni
Tre drabble, tre preghiere.
Di Dean, gli angeli, Castiel.
[through the years - trent'anni in 300 parole perché sono fatta così - Dean!centric]
"A quattro anni va con i suoi in una casa che si affaccia sul blu dell’Oceano, dove il vento è una carezza simile alla barba di suo padre quando si china ad abbracciarlo, mentre il mare è nell’iride di una madre che gli ricorda che è quasi ora di cena."
[Storia partecipante al contest "Drabbleggiamo" indetto da AleDic sul forum di EFP.]
Genere: Angst, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Castiel, Dean Winchester, Sam Winchester
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Quinta stagione
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Nickname sul forum e su EFP: D a k o t a/DakotaDeveraux
Personaggi (e pairing, se presente): Dean Winchester.
Note autore (se necessarie): La terza drabble è post-finale S5.





 

 

Children, don't do what I have done
(I couldn't walk and I tried to run)”

 

 

 

A quattro anni va con i suoi in una casa che si affaccia sul blu dell’Oceano, dove il vento è una carezza simile alla barba di suo padre quando si china ad abbracciarlo, mentre il mare è nell’iride di una madre che gli ricorda che è quasi ora di cena. Sdraiato fra i suoi genitori sul dondolo, indica le stelle cadenti - è là che abitano gli angeli? - , esprime un desiderio che assomiglia ad una preghiera: che quel momento si dilati per sempre. Sammy nella culla scoppia a piangere; nessuno pensa sia un presagio, non passano tre mesi prima che si accorga che nessun angelo gli ha dato retta.

 

 

A sedici anni la vita è solo uno scavalcare i giorni con ampie falcate: un piede al sicuro e l’altro nella palude di un chissà. C’è un’agenda dove vi sono parole, parole che raccontano e non vorrebbero raccontare, parole che non sanno più del solleticare di una barba che dice conforto; c’è un fratellino che non capisce che nella liberazione di ogni fuga giacciono catene scambiate per fili d’aquilone. Si accontenta, getta l’amo e tira su una famiglia di solitudini e nessuna preghiera: in cielo non c’è nient’altro che nuvole e se anche ci fossero degli angeli, possono continuare benissimo a farsi i fatti loro.

 

 

A trent’anni ha toccato l’ultima intimità di sé mentre Lucifero gli strappava di dosso la pelle o suo fratello o entrambe le cose , per saperlo vinto e sorprenderlo in un’altra nudità. A essere fratello e ad essere padre qualcosa la si perde sempre: qualcosa la si perde, quando la tua identità deve essere per forza l’umore altrui. Guarda il cielo e si stupisce di non trovare sul suo volto quei segni violacei che nessuna madre avrebbe medicato. Guarda il cielo e, maledizione, forse quei figli di puttana degli angeli si stanno beffando di lui e della sua preghiera per Sam, forse nessuno lo sta ascoltando, ma forse Castiel sì.

 

NDA.

Oddio, ma ci credete che io, prolissa per definizione, ho scritto tre drabble? Nah, neanche io. Dunque, cronologicamente, la terza drabble è posta dopo il finale della S5. Quel passaggio “Ad essere fratello e ad essere padre” non è assolutamente un lapsus, ma è strettamente connesso alla mia concezione del rapporto fra Dean e Sam, che per molti versi è senz’altro una dinamica complessa, a tratti genitoriale. Non saprei cos’altro aggiungere, se non che il titolo è una citazione di John Lennon – che per un’introspettiva su Dean cascava a pennello.

   
 
Leggi le 5 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Supernatural / Vai alla pagina dell'autore: D a k o t a