"Ofelia non era un errore, non lo era mai stata, anche quando lui credeva il contrario, quando vedeva in lei un goffo esserino dalla voce flebile che non avrebbe mai retto al Polo, quando vedeva solo le sue mani e nient’altro, nemmeno quando lui aveva capito di amarla e si era sentito rifiutato e avvilito dalla sua reazione. Mai. Era l’unica cosa giusta in un universo totalmente sbagliato, un sole caldo che si era affacciato sulle ombre scure della sua esistenza mettendole in fuga e impedendo che tornassero."
One shot sui pensieri di Thorn, subito dopo gli ultimi momenti di "La Memoria di Babel".