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Grazie mama – sorrise battendo le mani, erano arrivate ad
Halloween, e Sofia aveva insistito tanto per indossare il vestitino di una
principessa, chi poteva scegliere? Esatto Biancaneve, Lana non aveva potuto che
ridacchiare a quella richiesta.
Che dici la mandiamo una foto a mom? – sorrise prendendo in cellulare.
Con me la foto però – come sempre con quel suo sorriso non
poteva dirle di no, che monella pensò.
Non sono ancora vestita però – ammise la mamma e la
piccola la incitò ad avvicinarsi ugualmente. Scattarono la foto per Jen e la
mamma chiese alla piccola cosa volesse scriverle.
Vocale – era una bambina abbastanza sveglia, e furbetta
per i suoi quattro anni – Mom noi ti aspettiamo, raggiungici presto! – sorrise mentre
parlava nel ricevitore – Mama sarà sicuramente bellissima come me! – solo Sofia
sapeva come la mamma si sarebbe vestita.
Mom non viene più? – chiese impaziente la piccola, stavano
andando a casa dei Dallas a conclusione del giro del dolcetto o scherzetto.
Certo che viene amore, avrà fatto tardi per recuperare il costume – la guardò mentre la incitava a suonare il campanello una volta davanti alla porta dei loro amici – Jen, Sofia ti aspetta! – disse mentre le mandava un messaggio e la piccola si faceva prendere in braccio da zio Josh.
La
mia Biancaneve – le baciò le guanciotte – Sei bellissima! Ti sei portata la
regina cattiva però – disse accogliendo anche la mamma in casa.
Ha
insistito tanto – ridacchiò guardando gli amici e i bambini.
Sei
favolosa come sempre – disse Gin andandole incontro, per abbracciarla – Libera concessione
dei costumisti?
Oddio sono stati adorabili, ho dovuto scegliere i pantaloni, sennò chi la sentiva l’amica vostra, quanto è gelosa mamma mia – rise.
Tutti
sono gelosi delle mogli – ridacchiò Josh guardandola e lasciò che Sofia raggiungesse
gli altri bimbi, tra cui Milo.
La
mia è gelosa anche della figlia – sbuffò – Spero riesca ad arrivare, non si è
mai persa una festa di Halloween da che è nata Sofia.
Verrà
– sorrise Gin e andarono in sala da pranzo per bere qualcosa.
Vado
io – disse Oliver correndo verso la porta, quando sentì il campanello – è zia Jennifer
– ridacchiò tornando da loro.
Oh
wow, il cavaliere senza destriero – rise Josh vedendola entrare.
Sono armata come vedi, ti affilo la barba – disse Jen ma poi fu catturata dalla vista di sua moglie e completamente rapita dai richiami di Sofia.
Mom
sei arrivata – si fece prendere in braccio e la riempì di baci.
Non
mi sarei mai persa Halloween paperotta – sorrise ricambiando i baci e guardando
sua moglie. Dio quanto le era mancato vederla vestire quegli abiti, un salto
piacevole nel passato, e lei era uno schianto – Me la presti la mela? – sorrise
scambiando uno sguardo complice con la figlia, che gliela concesse. Si avvicinò
a passo lento verso la sua Regina e le fece un mezzo inchino – Maestà!
Swan
– ridacchiò e prese dalla sua mano la mela che le offriva.
Credo
abbiate perso la vostra mela – era piacevole fare quel gioco, ma anche
estremamente pericoloso.
Siete
gentile – non trattenne più una risata, anche perché le stavano guardando.
Il
diabete alle stelle, dio – scoppiò a ridere Bex guardandole.
Esagerata
– la guardò Jen – Non vi disturbiamo! – prese per mano sua moglie e si
allontanarono andando in giardino.
Lo
fai apposta eh – disse accarezzandole le braccia nude – Io muoio così!
Le
farà la respirazione bocca a bocca in quel caso – disse cingendole i fianchi
con le braccia – Sei stupenda, peccato che tu non abbia indossato quell’altro
vestito, con le bocce ben in vista e la collana che ricadeva perfettamente tra
i globi – si leccò le labbra.
Era
troppo audace quell’abito, amore, Sofia è piccola e non volevo dare spettacolo –
ammise.
Peccato,
ma apprezzo lo stesso – sorrise lasciandole un bacio sulle labbra e poi uno sul
collo.
Jennifer,
ferma – la tenne dolcemente a distanza – Ti amo, mi sei mancata, ma la festa è
all’interno e c’è Sofia.
Le
hai già fatto vedere il primo episodio? – chiese.
No,
avevamo detto quando saresti tornata! – spiegò e l’altra annuì.
Rientriamo,
sennò finisce male Maestà – ridacchiò palpandole il sedere sullo strato di
similpelle del suo pantalone attillato – Meravigliosa!
A
fine serata, i bimbi erano crollati come pere, sparsi per i divani e le
poltrone.
Carico
di dolciumi – ridacchiò Mark, prendendo in braccio Milo e guardando le due
donne.
Speriamo
non facciano male – accarezzò il visino della piccola Sofia, mentre Jen la teneva
in braccio.
Ohi
ragazzi grazie mille per la magnifica serata, si sono talmente divertiti che
sono collassati – alluse a Oliver e Hugo.
Grazie
a voi per essere venute – sorrise Josh salutandole dopo Gin.
L’ho
messa a letto con il vestitino, mi dispiaceva svegliarla – ammise avvicinandosi
alla moglie – Stai bene amore? – la raggiunse davanti allo specchio.
Sono
solo un po’ stanca, pesa questo vestito – ridacchiò e la moglie la voltò verso
di lei – Ciao mio cavaliere scintillante – la guardò accarezzandole il viso.
Ciao
Maestà – le baciò le mani – Quanto mi sei mancata!
Io
o la regina cattiva? – sorrise.
Entrambe,
vederti vestita da lei è sempre un tuffo al cuore, ho sempre sbavato lo ammetto
– ridacchiò.
Oh,
questo non lo sapevo – si porse a darle un lungo bacio appassionato. Jen non perse
occasione per sganciarle la mantella dalla fibbia e si godette la vista del
seno di Lana sotto quel corpetto – Bella da mozzare il fiato! – accarezzò i
globi, mentre sentiva le dita della latina sfiorarle le braccia.
Ti
aiuto con questi – le slacciò la protezione degli avambracci e sorrise – Non credevo
che avrei mai spogliato un cavaliere – si porse a baciarla dolcemente – adoro questi
pantaloni e questi benedetti stivali alti.
E
io di fare l’amore con una regina – sorrise accarezzandole il viso e baciandola
ancora - Ti amo così tanto Lana!
Amore
mio, anche io tantissimo – poggiò la fronte alla sua e le diede le spalle per
farsi aprire la cerniera dell’abito. Jen non le negò baci e carezze e qualche
morsetto sulle spalle, poi la mora le tolse l’armatura arrossendo di tanto in
tanto per come la moglie la mangiasse con gli occhi. Sorrise quando la fece
distendere a letto, ormai entrambe nude e accaldate. La rossa si dedicò ad
accarezzare il corpo nudo della latina, con estrema lentezza, baciandolo in più
punti, con particolare attenzione alle parti più sensibili della moglie, che
eccitata si muoveva quasi come un’anguilla sotto i suoi gesti. E dio se le
piaceva come la faceva impazzire, iniziarono a fare l’amore, come se fosse la prima,
ogni volta era una scoperta donarsi piacere, sempre più intenso l’amore che
provavano una per l’altra.
Mamme
– la vocina impastata dal sonno della piccola, le destò dal sonno che le aveva
avvolte dopo l’ennesima sessione d’amore. Jen fu la prima a muoversi per voltarsi
verso la porta dove Sofia, aspettava che le aprissero. Indossò velocemente una
maglia lunga e andò dalla piccola.
Paperotta
che succede? -chiese aprendo la porta e prendendola all’istante in braccio,
mentre Lana apriva gli occhi guardando l’orologio, erano le tre del mattino.
Male
al pancino – disse stropicciandosi gli occhietti e le guardò entrambe.
Vieni
qui, mangiatrice di dolciumi – sorrise la mora, facendole posto nel lettone.
Erano
buoni – si giustificò guardandola quando la mom la lasciò sul materasso.
Eh
già – sorrise Jen ristendendosi nuovamente a letto – Se mom ti fa i grattini
passa vero? – la baciò sulla fronte.
Sì,
grazie – si accoccolò sulla sua spalla e giocò con le ciocche dei suoi capelli
rossi – Non ti piacciono le principesse mom?
Come
no? Ho due bellissime principesse al mio fianco – sorrise baciandola tra i
capelli, mentre la mora le accarezzava la schiena, guardando sua moglie.
Vero,
mama è una regina però – ammise – La tua, vero?
Un
giorno tu diventerai la regina di qualcuno Sofia – ammise la latina – E mom se
ne dovrà fare una ragione – ridacchiò all’espressione della rossa.
Quando
vediamo il telefilm dove vi siete conosciute? – chiese.
Domani
mattina, adesso devi fare la ninna, così passa anche il mal di pancino –
sorrise Jen intrecciando le dita di Lana sulla schiena della loro piccola.
Buonanotte
mamme – sorrise chiudendo gli occhietti e ammorbidendo il viso.
Buonanotte paperotta – dissero le due donne, mandandosi un bacio.
La
Morrilla era diventata molto lunga, quindi ho pensato di dedicare
questa nuova storia a Sofia e alle sue mamme! Alla prossima xoxo