*casa di Ken Wakashimazu, salotto*

“Secondo te suona meglio Ken Hyuga o Kojiro Wakashimazu?”.

Ken per poco non si strozzò con l’acqua della bottiglietta da cui stava bevendo.

“C-cosa scusa?”.

Era sicuro di aver frainteso la domanda, certamente Kojiro non avrebbe mai detto una cosa del genere, non era da lui. E invece…

“Ti ho chiesto”, ripeté l’altro senza scomporsi “se suona meglio Ken Hyuga o Kojiro Wakashimazu.”.

Ken pensò che il compagno lo stesse prendendo in giro, ma l’espressione seria sul suo volto o convinse che no, non si trattava di uno scherzo. Distolse lo sguardo, sentendosi arrossire fino alla punta delle orecchie.

“Ma ti sembrano domande da fare?”, lo rimproverò sottovoce “Stiamo insieme da meno di un anno e tu ti sei appena trasferito qui, non ti pare un po’ presto per pensare al matrimonio?”.

Hyuga, però, rimase in silenzio, attendendo una risposta, e alla fine Wakashimazu si arrese: “A dire il vero non saprei, secondo me suonano bene entrambi …”. Dopo una breve pausa, proseguì, giocherellando con una ciocca dei lunghi capelli neri: “È davvero così importante? Possiamo sempre mantenere il doppio cognome, no?”.

“Sì, effettivamente potremmo.”, convenne Kojiro “Anche se devo ammettere che Kojiro Wakashimazu non mi sarebbe dispiaciuto.”.

Quell’affermazione mandò il cervello di Ken in cortocircuito. Nascose il viso tra le mani per l’imbarazzo e, sbirciando fra le dita, notò il ghigno divertito dell’altro. Sicuramente aveva pianificato tutto!

Il karate keeper sospirò, rassegnato: la convivenza con Kojiro Hyuga era veramente un’esperienza fuori dal comune!

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