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Autore: Hikaritokage    22/07/2020    14 recensioni
Ci sono momenti, attimi sospesi nel torpore dei sensi appagati per l'ennesima volta, in cui resta sveglio a guardarla e non sa decidere se lei sia un dono - il più bello che la vita potesse mai fargli - oppure una condanna.
E si ripete che in realtà non importa.
Non fa nessuna differenza.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jeanne Valois, Nicholas De La Motte
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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           “Non esiste tenebra più oscura di una luce corrotta”
                                                              Lauren Kate, “Fallen"

 

 


Ci sono momenti, attimi sospesi nel torpore dei sensi appagati per l'ennesima volta, in cui resta sveglio a guardarla e non sa decidere se lei sia un dono - il più bello che la vita potesse mai fargli - oppure una condanna.
E si ripete che in realtà non importa.
Non fa nessuna differenza.
Resta sveglio e la guarda dormire, discinta e bellissima nella luce che filtra invadente tra le tende male accostate, pericolosamente sensuale perfino nell'abbandono del sonno.
L'oscurità si ritrae, le scivola via di dosso svelando il fascino conturbante di un angelo caduto, la perfezione eterea del viso e le linee sinuose che le disegnano il corpo, il candore seducente della pelle nuda, i capelli lunghissimi sparsi intorno come un fitto mantello di tenebra.
In momenti come questo, nel chiaroscuro di un'altra notte dissoluta che cede il passo a un nuovo giorno di dissolutezze, riesce ancora a illudersi che lei sia sua.
Sua, davanti a Dio e agli uomini e in questo letto disfatto.
Sua, finché non aprirà gli occhi.
E per un attimo, lui ormai lo sa bene, saranno svuotati di tutto. Ancora velati d'incoscienza, gli sembreranno due smeraldi grezzi, gemme opache e magnifiche sul velluto nero dei capelli.
Non durerà che un istante, un battito di ciglia, e torneranno a scintillare di quelle fiamme che si agitano sul fondo di ogni suo sguardo.
Fiamme verdi, fuoco vivo e indomabile che arde dentro di lei da sempre, che la divora e la tormenta e non le dà pace.
Un incendio che si propaga, che si alimenta di spietata ambizione e desiderio di rivalsa feroce e fuori controllo, e che sempre più spesso somiglia all'inquietante bagliore della follia.
Un incendio spaventoso e affascinante insieme.
Pericoloso, anche soltanto da guardare.
E allora la guarda adesso, ora che dorme tra le sue braccia, sopraffatta dal piacere che si sono donati senza misura e ritegno.
La guarda e la accarezza, attento a non svegliarla, sfiorando appena la pelle che si offre indifesa alle sue mani adoranti.
E ripensa alla prima volta che li ha visti, quegli occhi verdi in cui si è perduto, grandissimi su un viso ancora troppo magro.
Indomiti e sprezzanti come quelli di una regina spodestata, privata di tutto, e non per questo meno superba e fiera.
Meravigliosi e crudeli, implacabili, pronti a sfidare le stelle. Determinati a riscrivere un destino avverso, piegandolo al proprio volere.
A qualsiasi prezzo, con qualunque mezzo.
Un mezzo. Lui in fondo lo sa, di non essere altro che questo. Uno strumento nelle mani di lei che domina incontrastata sul suo cuore, e manovra la sua vita reggendone i fili in punta di dita.
Per lei, per quei suoi occhi ammalianti e fatali come un canto di sirena, lui ha rubato e ha mentito e ha ucciso.
Se mai ha avuto un’anima, è a lei che l'ha venduta.
E non ha rimorsi, e non rimpiange nulla.
È stato così facile.
Lei è diabolica e geniale e i suoi piani sono sempre perfetti, lui non deve fare altro che seguirli alla lettera.
È stato facile, rubare e mentire e uccidere.
E non è stato abbastanza.
L'insoddisfazione è figlia del Demonio, è una smania ingorda e incessante che tormenta gli uomini e li corrompe e li costringe a spingersi oltre qualsiasi limite, e poi li precipita dritti all'Inferno.
L'insoddisfazione è figlia del Demonio, e lei ne è intrisa.
Le scorre nelle vene, serpeggia sotto la pelle, riluce minacciosa nei suoi occhi insaziabili.
Niente è mai abbastanza, per quelle fiamme verdi che divampano e consumano tutto, e non le lasciano in mano altro che cenere.
Niente è mai abbastanza, per un'anima germogliata nelle privazioni e fiorita nel rancore, devastata dall’avidità e dall'odio e dall'invidia.
E lui non la vorrebbe diversa.
Lui la ama, così com'è, manipolatrice e bugiarda, scaltra, intrigante, senza scrupoli.
La ama, nel solo modo in cui sa amare, asservito alla sua malvagità rivestita di celestiale bellezza, soggiogato perfino dalle sue sfumature più torbide e oscure.
Non la vorrebbe diversa.
Soltanto, vorrebbe che si fermasse.
Che fosse soddisfatta, dalla ricchezza che scintilla nella penombra di questa stanza e dalla cieca devozione che la circonda in questo letto, da tutto ciò che ha preteso e ottenuto da una vita che non le avrebbe mai regalato niente.
Appagata, non più alla continua ricerca di un brivido nuovo e intenso, di lussi ostentati e sfrenate distrazioni e piaceri esasperati con cui stordirsi, ogni giorno e ogni notte, per dimenticare il vuoto che la divora.
Vorrebbe che si fermasse.
Adesso, ora che sono insieme e hanno per le mani una fortuna, e tutta una vita davanti per godersela.
Adesso.
Prima che sia davvero troppo tardi.
Prima che quell'incendio spaventoso li avvolga, fino a consumarli entrambi.
Ma in momenti come questo, nel chiaroscuro di quest’attimo sospeso tra il sonno e la veglia, riesce ancora a illudersi che il loro non sia un destino già segnato.
Che si possa ottenere molto di più, sempre di più, e non ci sia proprio niente di cui preoccuparsi.
Che lei sia un dono, il più bello che la vita potesse mai fargli, e non una condanna.
Riesce perfino a illudersi che sia sua.
Sua, davanti a Dio e agli uomini e in questo letto disfatto.
Sua. Finché non aprirà gli occhi.

 

 

 

 

 

 

 

******


Un piccolo omaggio alla più bella tra le Rose di Versailles, vista con gli occhi dell'uomo che si è consacrato a lei.
Jeanne è volitiva e caparbia, carismatica, ma anche profondamente inquieta, irrisolta, sorprendentemente fragile.
Destinata a cadere, come cadono dal Cielo gli angeli ribelli. Ma nella caduta trascinerà tutti con sé, gettando nel fango chiunque e uscendone più pulita della Regina.
È l'antagonista per eccellenza, l'altra faccia della medaglia, il male assoluto che si presenta a noi nella sua veste migliore.
La Rosa Bianca scintilla di luce, è vero, è il riflesso abbagliante del sole su una lama sguainata. Ma la Rosa Nera le ruba la scena, perché riesce a risplendere perfino nelle tenebre.

Grazie, a chiunque sia arrivato fin qui :)
Buon compleanno, Jeanne!

   
 
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