Fanfic su artisti musicali > Bangtan boys (BTS)
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Autore: 3lsather    29/07/2020    0 recensioni
"Era come quando si sedeva al pianoforte e attaccava a suonare: non c'erano dubbi nelle sue mani, era come se i tasti aspettassero quelle note da sempre." - La leggenda del pianista sull'oceano.
Genere: Angst, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Jeon Jeongguk/ Jungkook, Kim Taehyung/ V
Note: AU | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Sapeva leggere Novecento, non i libri. Quelli sono buoni tutti. Sapeva leggere la gente, i segni che la gente si porta addosso, posti, rumori, odori. La loro terra, la loro storia, tutta scritta addosso. Lui leggeva e con cura infinita catalogava, sistemava, ordinava in quella immensa mappa che stava disegnandosi in testa

Bello penserete? Da una parte lo sarebbe poiché diciamocelo con sincerità, a tutti piacerebbe essere capaci di fare qualsiasi cosa da soli senza chiedere aiuti ma.. avete mai provato a riflettere su come possano sentirsi queste persone? Sono dei geni.. ma dalle volte l'intelligenza viene sfruttata dall'avidità di menti inferiori che fanno finta di interessarsi al genio solo per interesse economico o peggio, lo utilizzano solo come trofeo per potersene vantare.
Ed era cosi che si sentiva molto spesso Jeon Jungkook, studente modello al terzo anno della "Music School Accademy", l'accademia per eccellenza e in cui sperava un giorno di poter diventare un artista. Musica, canto, ballo, recitazione erano le materie principali che veniva impartite oltre a quelle umanistiche quali italiano, storia, inglese e cosi via.

"Jungkook, vedi di farti trovare pronto" disse Jimin dall'altra parte della cornetta. Il biondino era una delle poche persone di cui il corvino sentiva di potersi fidare completamente e con cui poter davvero parlare a cuore aperto ed era tra i pochi a cui non importava del suo talento innato... era una delle poche persone che lo vedeva come un umano e non come il genio.

"Mi dispiace, Chim ma sono a scuola" disse il minore tra i due che teneva i libri stretti tra le braccia mentre li andava a posare nel suo armadietto.

"Ma dai, ancora? Non avrai intenzione di andare alla serata per spocchiosi pieni di quattrini spero" continuò il suo amico, ridacchiando "se non ti muovi faremo tardi".

"Stavo pensando di farci un salto in realtà" rispose Jungkook che intanto aveva chiuso l'armadietto mettendo lo zaino in spalla "tu inizia ad andare, ti raggiungo tra un'oretta" aggiunse mentre si dirigeva verso l'auditorium.

"Sai che si incazzerà se non vieni, fa presto" disse il ragazzo dall'altra parte della cornetta.

Staccarono la chiamata entrambi senza salutarsi e il corvino entrò in auditorium prendendo posto nell'ultimo sedile dell'ultima fila appena il sipario si chiuse dopo un'esibizione che Jungkook pensò fosse l'ultima dato che tutti si alzarono per andare via.

"Scusate ma dove stanno andando tutti?" chiese ad un ragazzo che stava per uscire.

"Ah nulla, Jungkook... si sta per esibire Kim... non ci vogliamo sorbire uno snob che si crede chi sa chi solo perché i suoi genitori insegnano qui" e così dicendo il ragazzo uscì fuori insieme a tutti gli altri.

"Kim?" Jungkook scosse il capo allibito, rimanendo seduto dov'era, aspettando che il sipario si aprisse.

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In quell'accademia era iscritto al primo anno Kim Taehyung, un ragazzo come tanti, gentile e sempre pronto a dare un mano al prossimo, trascurando anche se stesso il più delle volte. Ingenuo ma sveglio, con un sogno nel cuore: diventare un attore. 
Lì lavoravano come insegnanti entrambi i suoi genitori: il padre Kim Jiwoo come professore di canto e la madre, la signora Kim Hyejin, l'insegnante di pianoforte nonchè responsabile del corso pomeridiano di recitazione di cui suo figlio aveva preso parte. 
Purtroppo per il povero Taehyung non era per nulla facile instaurare un buon rapporto con i suoi coetanei essendo figlio di professori. 
Mancava poco alla fine del primo semestre e come ogni anno, si tenne la "serata dei talenti" in cui ogni studente iscritto al corso poteva scegliere con cosa esibirsi preparando qualcosa di unico. Taehyung, ovviamente, aveva scelto la recitazione preparando da solo un monologo.
Era l'ultimo a doversi esibire ed era molto agitato.

"Sta calmo tesoro, andrà tutto bene" lo rassicurò la madre dietro le quinte sorridendo al figlio "hai lavorato tanto e per di più tutto da solo. Sono sicura che farai una bellissima figura".

Taehyung sorrise alla madre prima che il sipario sul palco si chiudesse e le luci si spegnessero. Era il suo momento. 
Prese un bel respiro andando a posizionarsi al centro del palco.
Dopo alcuni minuti che per lui sembrava interminabili, il sipario fu riaperto mentre le luci si accendevano.
Era pronto e felice per iniziare ma quella felicità durò solo per un istante, svanendo nel momento esatto in cui guardò le varie postazioni dell'auditorium vuote.. nessuno era rimasto per lui.
A Taehyung salirono le lacrime agli occhi, inginocchiandosi mentre fissava l'auditorium.. perchè lo avevano fatto? Si era impegnato duramente come tutti gli altri infondo. La madre corse da lui allibita e dispiaciuta per il figlio abbracciandolo. 

"N-non piangere tesoro.. mi dispiace"

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Dopo qualche minuto in cui Jungkook aveva atteso, ecco che il sipario si alzò e le luci illuminarono il ragazzo più bello che lui ebbe mai visto. Il suo stupore fu sostituito presto da un'espressione dispiaciuto alla reazione del ragazzo quando vide che l'auditorium era vuoto. La signora Kim era appena salita sul palco e stava consolando suo figlio mentre il sipario riprese ad abbassarsi, fin quando Jungkook non si alzò.

"Mi scusi! In realtà ci sarei ancora io e sarei interessato a vedere la tua esibizione" sorrise mentre prese ad avanzare tra i sedili, mettendosi seduto in prima fila.

Taehyung alzò di scatto lo sguardo vedendo il ragazzo avvicinarsi, andando a sedersi a primi posti. Lo osservò per qualche istante mentre si asciugava le guance umide.

"Tutto bene tesoro?" chiese la madre mortificata. Il figlio annuì rialzandosi con un ampio sorriso sul volto.

"Sto bene mamma ma ora ho uno spettacolo da fare"




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(Spazio Autrice)
La storia è già presente su Wattpad (se volete seguirmi sono "elsather") con già altri capitoli pubblicati ma per chi non possiede un account li ho pensato di iniziarla a pubblicare anche qui sopra. Spero possa essere di vostro gradimento e fatemi sapere cosa ne pensate con un completo, positivo o negativo che sia. Vi chiedo scusa in anticipo se farò pena a pubblicare qui sopra poichè non ci entro da anni ed ho dimenticato come funziona. Tempo che riprendo dimistichezza.
Alla prossima, Elsather
   
 
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