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Autore: Giuliacardiff    09/08/2020    0 recensioni
Solo in quel momento lo guardai con più attenzione: fisico slanciato snello, convers, pantaloni attillati, t-shirt da cui si intravedevano i suoi pettorali scolpiti, volto sottile … occhi azzurro cielo, labbra carnose perfette da baciare, naso sottile all'insù, guance arrotondate per il calore credo e capelli biondi quasi ramati assomiglianti alla seta. Insomma, proprio un bel ragazzo, non c'è che dire.
Genere: Commedia, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Scolastico
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scritta nel 2014







Era una afosa giornata estiva, i raggi del sole mi illuminavano insistentemente il volto e l'aria calda mi atrofizzava le membra.

Quel giorno … non volevo proprio svegliarmi. La voce irritata di mia madre mi costrinse a malincuore ad alzarmi dal letto. come ho già detto, quel giorno non doveva proprio svegliarmi!

Andai per fare colazione ma nel processo inciampai e sbattei la gamba sulla gamba del tavolo. Gridai dal dolore mentre la scarica di adrenalina si irradiava in tutto il corpo, non dovevo svegliarmi.

Come se non bastasse … stavo facendo tardi per il corso di recupero. non ero obbligata a partecipare, ma non ero una persona molto sveglia, perciò preferivo provarci.

Iniziai a correre, stavo per perdere il pullman, ma un ragazzo fermò l'autista per farmi salire. recuperai il fiato e ringraziai il ragazzo.

 Solo in quel momento lo guardai con più attenzione: fisico slanciato snello, convers, pantaloni attillati, t-shirt da cui si intravedevano i suoi pettorali scolpiti, volto sottile … occhi azzurro cielo, labbra carnose perfette da baciare, naso sottile all'insù, guance arrotondate per il calore credo e capelli biondi quasi ramati assomiglianti alla seta. Insomma, proprio un bel ragazzo, non c'è che dire.


Rimasi qualche secondo interdetta sul da farsi, ero immobile con gli occhi sgranati per lo stupore.

Sembrerebbe che il ragazzo se ne fosse accorto perché mi allungo la mano con un sorriso splendente come il sole si presentò:” piacere “.

solo in quel momento mi resi dal mio stato di pietrificazione e con un po' troppa foga gli strinsi la mano e con un grido un po’ più acuto del normale gli risposi:” il piacere è tutto mio “.

Iniziammo a parlare amabilmente e in quel momento scoprii qualcosa sul suo conto: era un anno più grande di me, aveva un fratello minore, viveva in periferia, gli piacevano le cose dolci … cose normali. Mi sentivo davvero a mio agio con lui. ci salutammo e andai a scuola, peccato che la nostra conversazione fosse durata così poco.



Per tutta la settimana non pensai ad altro che a quel ragazzo, era interessante, ma soprattutto stupendo.


Finito il corso … ero completamente depressa.




non avrei mai più rivisto quel ragazzo e mi si spezzava il cuore.  






 
  
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