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Autore: Duchessa712    11/08/2020    1 recensioni
Sono soli, ai lati opposti del campo di battaglia, e il rumore dei loro cuori che si spezza sono le spoglie che raccoglieranno i vincitori.
[Storia partecipante al contest "A ship for all season" indetto da LadyPalma sul formi di efp]
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Cersei Lannister, Jaime Lannister
Note: nessuna | Avvertimenti: Incest
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All the seasons of my live

La Primavera sono i primi baci, casti esperimenti che comportano solo un leggero sfiorarsi di labbra e le bocche premute una contro l'altra.
Non capiscono cosa ci sia di male, perché la loro madre sia tanto sconvolta, perché i servi mormorino e lancino occhiate di disgusto e disapprovazione: nelle canzoni le lady innamorate baciano i cavalieri, perché non possono farlo anche loro che appartengono l'uno all'altra, che sono un'anima divisa in due corpi? Non ottengono risposta e non si fermano. Sono solo baci e carezze, nulla di più e nulla di meno.

La Primavera é scomparsa con la morte di Joanna, con la nascita di Tyrion, e con lei se ne sono andate tutte le pretese di innocenza.
C'è un fuoco che divampa dentro di loro, che non parte dal cuore ma dalle viscere-da dove hanno origine tutte le emozioni più violente.
Li chiamano peccatori, dicono che bruceranno nel più profondo dei Sette Inferi, che il loro comportamento è un'offesa agli dei.
Poveri sciocchi. Non hanno capito niente.
Loro stanno già bruciando, tra fiamme di passione rosso rubino (sangue) e verde smeraldo (altofuoco).

È iniziato tutto con l'arrivo di Brienne ed è proseguito con la morte dei loro figli, in un crescendo sempre più tragico che ha trovato il suo apice.
Sono uno davanti all'altro, lontani,incapaci di riconoscersi e capirsi, non più uno il riflesso dell'altra, ma i mostri che forse sono sempre stati.
Sono sopravvissuti, le foglie che ancora resistono contro la furia del destino quando tutte le altre sono già cadute a terra.
Sono soli, ai lati opposti del campo di battaglia e il rumore dei loro cuori che si spezza sono le spoglie che raccoglieranno i vincitori.

Sono ancora uno davanti all'altra, un'altra volta al capolinea. Ora percorrono quella distanza, si incontrano a metà strada, si stringono per cercare di far combaciare ancora i pezzi delle loro vite spezzate. Per cercare, un'ultima volta, gli occhi dell'altro, gli specchi che per tanto tempo hanno mostrato il proprio riflesso.
"Guardami". Una preghiera, una supplica. Fammi morire come siamo nati, come abbiamo provato a vivere. Insieme, sempre, nel bene e nel male. "Nient'altro importa. Solo noi". Forse è la fine più bella: morire come martiri, essere ricordati come le vittime, tra le braccia di chi ci ha amati di più.
   
 
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