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Autore: Giuliacardiff    13/08/2020    1 recensioni
Accetto e la partita inizia e come al solito sto perdendo ma non me ne faccio un dramma. Per variare mi offri una caramella: ho sempre adorato tutti gli alimenti dolci e per questo accetto senza pensarci due volte.
L’assaggio: è alla fragola, il mio gusto preferito, ma non è per niente dolce, anzi è amaro.
AKAKURO
Genere: Fluff, Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Seijuro Akashi, Tetsuya Kuroko
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: nessuno
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AKAKURO 2015




Ti vedo osservarmi attentamente allenarmi, so che vorresti tenermi il più a lungo possibile in campo, per questo continui ad osservare i miei allenamenti, alla ricerca dei miei progressi.

Ti avvicini e ti congratuli con me per i miei sforzi, sapevo che li avresti notati.
Parli di come potrei aiutare la squadra e ascolto ogni tua parola, voglio sorprenderti.

Voglio essere colui che ti porterà la vittoria.
Ma non sono ancora in grado di aiutarti, ho bisogno di allenarmi, allenarmi e diventare invincibile.

Devo eccellere nel mio campo, devo portare la squadra alla vittoria come tu ti aspetti che faccia.

Continuo ad allenarmi, l'asso della squadra qualche volta mi aiuta durante gli allenamenti, so che si diverte ad aiutare gli altri, soprattutto per migliorare nello sport che ama.

Sono sfinito, gli allenamenti mi distruggono, mi stendo ansimante sul campo e desidero solo un po' di riposo, ma poi ecco che tu mi sfiori e sento l'energia tornare mentre mi inciti a continuare quella tortura auto imposta.

Alla fine, sei tu ad avvicinarti e ad offrirmi una fonte di freschezza dopo l’estenuante allenamento.
Accetto di grazia e sono contento che sia proprio tu a prestarmi un po' di attenzione.


Le nostre dita si sfiorano, brividi caldi mi percuotono mentre ti osservo, attento, uno strano desiderio ad invadermi la mente.

Continuo a guardarti, cresce in me un desiderio strano, ma non voglio pensarci, l'importante è avere la possibilità di parlarti. Non noto il tuo amabile atteggiamento negli sguardi che mi lanci quando assomigli ad un predatore durante la caccia.
Anzi, fingo di non notare i tuoi sguardi.

Tu te ne accorgi e fai di tutto per avvicinarmi, tenendomi per mano, stretto, possessivo.

Ricordo la prima volta in cui ci incontrammo: a scuola, in biblioteca mentre mi aiutava a studiare.
Ed eccoci di nuovo in questo luogo coperto di polvere e ragnatele. Anche oggi mi aiuti a studiare, come sempre, ma nel tuo sguardo c'è qualcosa di diverso, di sbagliato. Mi proponi di giocare alla fine.


Accetto e la partita inizia e come al solito sto perdendo ma non me ne faccio un dramma.

Per variare mi offri una caramella: ho sempre adorato tutti gli alimenti dolci e per questo accetto senza pensarci due volte.

L’assaggio: è alla fragola, il mio gusto preferito, ma non è per niente dolce, anzi è amaro.

Cerco di rifiutarla ma tu sorridendo me la infili in bocca dicendomi di non sprecarla.
È amara ma la mangio.

Tu, guardandomi, ne afferri un'altra. Ti avvicini suadente, rilassato, flessuoso. In qualche modo sempre pericoloso.

A due passi Da me, ti infili in bocca la caramella e mi accarezzi il viso.

La tua mano è gelida e mi afferra salda, senza farmi muovere, costringendomi a guardarti negli occhi.
Mi afferri il mento.

Le nostre bocche si uniscono, i respiri si mescolano, la saliva acquista nuovi sapori e il desiderio si accende.

Ci stacchiamo per mancanza d'aria. Arrossisco e volto lo sguardo, non voglio che tu mi veda in queste condizioni.
Mi accarezzi e poi ricominci a baciarmi.

Questa volta fai scivolare la lingua, appropriandoti della mia caramella e dandomi la tua.

Un nuovo sapore mi pervade i sensi, la menta.

Credo che sia il tuo gusto preferito e credo già di adorarlo anch’io.

Gusti con calma la mia caramella, ghignando soddisfatto; hai avuto ciò che volevi, io non ho potere decisionale.

Siamo ad un nuovo allenamento, tu continui ad osservare ogni mia mossa, mi prendi per mano per stringermi forte, ma non posso sopportarlo e allora mi allontano brusco; tu continui a sorridermi compiaciuto, ti aspettavi la mia reazione, lo so.

Eppure, continui ad osservarmi speranzoso. Non posso dirti niente ed abbasso lo sguardo.

Recepisce il messaggio e salutandomi, ti allontani…



Sono impotente, non ho neppure il coraggio di fermarti, sono un codardo che non osa neanche dirti i suoi sentimenti.

Scusami … perché continuo a pensarti.

Continuo a volerti, ad amarti … e mi faccio male, lo so, ma la mia mente è piena di te.

Quel giorno tu … mi lasciasti.







È passato un anno: adesso sono in un'altra squadra e ho un nuovo partner, con lui mi diverto e non sento di dover vincere per forza, mi sento sereno. Eppure, certe volte sento la tua mancanza e mi rattristo, non so come, non so come smetterla, come dimenticarti, come dimenticare il mio effimero amore.

Non voglio pensarci, continuo a camminare, ad andare avanti.

Ma è il tuo fantasma ad apparirmi di fronte per sorreggermi, per ricordarmi del mio stupido amore.

La mia squadra è preoccupata, non mi importa.




Osservo l'oggetto che mi ritrovo in mano: una caramella.
La apro.




La mia nuova squadra mi raggiunge e sono contento al loro fianco, mi sento in pace.



Sorrido.



È alla menta.







Fine






 
  
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