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Autore: ShinRan4862    13/08/2020    1 recensioni
Un proiettile. Dopo tutto ciò che avevano passato era bastato un proiettile a porre fine a tutto: sentimenti, timori, preoccupazioni.
Tutto il mondo di Shinichi poggia su un elemento particolarmente fragile. Che cosa accadrebbe se questo elemento venisse meno? Che cosa può fare un uomo...un ragazzo quando il suo mondo viene completamente stravolto?
Leggete e scoprirete.
Genere: Drammatico, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ran Mori, Shinichi Kudo/Conan Edogawa | Coppie: Ran Mori/Shinichi Kudo
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il mio mondo

"Pensavo sarebbe stato per sempre"

Le sue ultime parole mi tornarono alla mente.
All'improvviso fu come se qualcosa volesse uscire dalla mia gola spingendo verso le mie labbra, un urlo che però soffocai insieme alle lacrime.
Chiusi gli occhi e tremai, la pioggia mi stava inzuppando i vestiti leggeri che avevo messo quel giorno di giugno. Avevo i brividi ma non sentivo freddo, vedevo il mondo attorno a me e non lo riconoscevo, tutto era diventato senza senso, tutto era sottosopra. Tutto era cambiato da qualche settimana. Presi a camminare senza capire dove andavo e tutto intorno a me vorticava senza sosta. Volevo solo che tutto si fermasse.
Volevo solo un punto di riferimento.

Sorride mentre un liquido rosso intenso le esce dalle labbra, macchiandole i denti e scendendo lungo le guance percorrendole i tratti delicati che stanno perdendo colore. Sa di star per morire, l'ambulanza non arriverà in tempo e il proiettile l'ha colpita al petto, non c'è possibilità che si possa salvare.

Continuai a camminare con quella scena davanti agli occhi che mi si annebbiavano del colore del sangue che mi sembrava di avere ancora sulle mani. Il suo sangue.
Non avevo mai pianto, mai in vita mia da quando avevo memoria.
Non mi ero mai posto il dubbio su che cosa mi avrebbe fatto piangere, non credevo fosse possibile e me ne vantavo, me ne vantavo apertamente, come se piangere fosse una debolezza.

Lei piangeva però, e lei era una tra le persone più forti e coraggiose che conoscessi.
Anche quella volta piangeva.
Non so dire se dal dolore fisico o altro. So solo che in quella occasione piansi anche io.


E da allora non l'avevo più fatto. Non alla veglia, non al funerale, non in camera mia nascosto sotto le coperte. Non avevo più pianto da allora.

Ran.
Pensavo solo questo. Solo a lei.
Le misi le mani fra i capelli per sollevarle la testa da terra con delicatezza. Vidi la sua maglietta tutta macchiata di un rosso che sembrava quasi marrone da quanto era intenso. Mi accorsi che non le aveva sporcato solo la maglia, ma anche i capelli, le braccia, la schiena. Come era possibile? Da quanto era lì a terra? Non sembrava nemmeno un minuto.
E intanto lei sorrideva, mi sorrideva.


Mi fermai improvvisamente, colto a ricordare l'odore del sangue impregnato su di lei e mi venne la nausea. Mi appoggiai a ciò che mi parve un muretto e chiusi gli occhi, trovandomi davanti i suoi, pallidi come la pelle e le sue labbra che tanto avevo bramato, dischiuse e rosse intense a causa del sangue.

Tossì e fece una smorfia di dolore che mi trafisse il petto da parte a parte.
"Ran, Ran" dissi sottovoce e poi con più convinzione.
Vedevo i suoi occhi cominciare a perdersi, a vagare per la stanza.
"Pensi che ci rivedremo Shinichi?" Disse con lentezza tra le lacrime silenziose che le rigavano il volto dall'angolo dell'occhio fino alle orecchie guardandomi.
La guardai e sentii come un ferro ardente in gola che mi impediva di parlare senza singhiozzare. Sentii il mio volto deformarsi per la sofferenza e tentai di controllarmi per lei. Non volevo mi vedesse così per l'ultima volta.


Alzai gli occhi oltre il muretto e mi trovai davanti al fiume. Non mi ero reso conto di essere sul ponte. Non sapevo che ponte fosse, ma sapevo che cosa volevo fare.

Lacrime rigarono le mie guance e caddero sul suo viso e collo e io tentai di asciugarmele senza troppo successo.
"Shin" disse lei, la presa sulla mia mano era sempre più debole e incerta.
"Ran!" La chiamai scuotendola, non doveva arrendersi.
"Sai, mi fa un po' ridere" soffiò dalle labbra per poi proseguire con tono che si incrinò verso fine frase
"Pensavo sarebbe stato per sempre"
Mi guardò e le lacrime uscirono impetuose dai suoi occhi
"Io ti amo Shinichi" sussurrò tra i singhiozzi
Tossì di nuovo violentemente.
Si calmò e spostò gli occhi sul soffitto, così le presi il viso e le feci puntare il suo sguardo nel mio.
"Ti prego, Ran" le dissi tra le lacrime che mi annebbiavano la vista da ormai svariati minuti
"...ti prego, anche io ti amo".


Quando finalmente riuscii a vedere i contorni definiti mi accorsi che Ran non respirava più.
L'amore della mia vita non respirava più.

E io ero sopra al muretto.

A pensare che ciò fosse tutto vero ebbi i brividi, o magari era la pioggia, chissà.
Il vento mi sospingeva avanti e indietro facendomi dondolare. Chissà cosa si provava nel breve attimo tra il salto e l'impatto. L'avrei rivista?

Solo un passo mi separava dalla risposta e sapevo già che nel mondo in cui vivevo non l'avrei mai più rivista.
E che senso aveva allora vivere?
Io avevo lottato per stare con lei e adesso non avevo nulla per cui continuare a lottare. Nessuno.

Con un movimento lento diedi le spalle al corso d'acqua e tentai di sentire il rumore del fiume che scorreva indifferente. Le strade erano deserte e non passava anima viva.
Sorrisi, meglio così.
Aveva smesso di piovere ma il cielo non era sereno, il temporale aveva concesso solo una breve pausa. Il vento soffiava con fare minaccioso.
Guardai il cielo, che sopra di me sembrava più luminoso e mi lasciai cadere indietro. Dopo una prima sensazione di vuoto il mio corpo si abituò: per quel breve istante sentii di star volando e sperai che lei non fosse arrabbiata con me.

Scusami, Ran.
Scusatemi tutti.


E dopo sentii l'impatto.






Rieccomi qua con una nuova one-shot :)
Ciao a tutti i lettori, spero stiate tutti bene e che queste vacanze stiano trascorrendo serenamente nonostante tutte le restrizioni per il corona.
Questa one-shot (molto allegra come avete letto ^.^') l'ho scritta circa un mese fa, dopo il mio colloquio di maturità, ma nonostante l'argomento vi assicuro che il mio voto è stato molto soddisfacente e sono davvero fiera di me stessa e del mio percorso liceale (100/100 ragaaaaaa).
Comunque tornando al capitolo devo dire che ho pensato spesso a quel che farebbe Conan/Shinichi se dovesse capitare qualcosa a Ran, perché grazie al diciassettesimo fil abbiamo appurato che Conan piangerebbe per lei, ma sarebbe capace di fare qualcosa di più estremo? La mia immaginazione dice di sì e quindi eccovi questa shot!
Spero che il vi sia piaciuta♡;)
Grazie mille del sostegno per le mie storie, anche il minimo gesto per me vale moltissimo☆☆

Vi auguro una buona giornata ^.^
Miao >.<
Shinran4862 
   
 
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