Transformers, 'Happy Ending ' di Overfire su EFP Fanfiction

This is the way you left me,
I'm not pretending.
No hope, no love, no glory,
No Happy Ending.
This is the way that we love,
Like it's forever.
Then live the rest of our life,
But not together.

Quel giorno il sole stava tramontando sul mare di ruggine. All'orizzonte i Decepticon marciavano in file compatte verso di noi.
Ero davanti al drappello, lei accanto a me, già con le pistole sfoderate
"Stanno arrivando. Non lasceremo che ci distruggano ! Vero ragazze?" era piena di determinazione, energica.
"Si !" risposero in coro le altre femme. Decisi anch'io di prendere in braccio le armi, una lama ed un blaster.
I Decepticon erano davanti a noi, Megatron tra le prime file, i suoi ufficiali accanto a lui.
Uno sparo ed iniziò il caos, le linee si ruppero e tutti i soldati si dettero addosso in un groviglio di corazze.
Megatron fu subito su di me, in quella che era una battaglia senza fine, ormai da secoli. Tutto questo non lo sopportavo e tutt'ora non lo sopporto.
Calci, pugni, colpi di lama, proiettili, ogni mezzo era buono per sconfiggere l'altro e vincere la guerra, anche se in realtà non avrebbe significato veramente la fine.
Lei passò accanto a noi per raggiungere una compagna ferita, ma Megatron l'afferrò per il braccio e la tirò verso di sé con tale forza da farla quasi cadere.
"Forse così ti arrenderai!" disse, la bocca stretta in un sorriso maligno, bloccandola con le sue braccia.
"No..." mi sfuggì dalle labbra. Un’ondata di orrore mi attraversò da testa a piedi.
"Non pensare a me e fallo fuori! Per la vittoria della guerra sacrifica me! E nessun altro !" esclamò guardandomi.
"Questo non posso davvero farlo!" le risposi lasciando cadere il blaster e la lama.
"Lo sai bene che sono pronta a sacrificarmi per la vittoria! FALLO ADESSO OPTIMUS!" insistette, raccolsi tutto il mio coraggio e raccolsi la lama che avevo lasciato cadere poco prima. Lo stavo davvero facendo. Con quale forza stavo davvero per uccidere la mia metà? Con quali false speranze?
"Perdonami..." presi la rincorsa e mi lanciai su Megatron trafiggendolo in pieno petto, insieme a lei.

Tremavo.

Sfilai la lama, Megatron fece qualche passo indietro, per poi stramazzare a terra, lei invece mi sorrise. Sorrise dal profondo della scintilla, a me, a me che le avevo inferto un colpo mortale.
"Non riuscirò a perdonarmi per questo..." le lacrime scesero lungo il mio volto, roventi, piene di rimorso.

La lama mi cadde.

"Come ho potuto trovare la forza di farlo davvero?!" domandai all'aria urlando.

Il nodo che avevo in gola mi stava soffocando.

"E-era la c-cosa g-giusta d-da fare" la sua voce frammentata mi giunse debole, stava ancora sorridendo.

"Come puoi sorridermi dopo che ti ho fatto questo Elita...?" volevo urlare ancora, ma mi uscì appena un sussurro. Sconvolto caddi in ginocchio mettendomi le mani sulla testa avvolto nella mia disperazione.
"Perchè ti amo" spalancai gli occhi vedendola cadere, crollò tra le mie braccia, per la prima volta in tutti questi secoli, cosí fragile, debole.
"Elita, ti prego!" esclamai.
"Ho...un solo rimpianto...mi dispiace così tanto...che questa storia...non abbia avuto un lieto fine..." mormorò mentre una lacrima
solitaria le solcava il viso.
"Non andare ti prego! Possiamo ancora avere un lieto fine!" ma le sue ottiche si chiusero per l'ultima volta e quella speranza scomparve con la sua vita.

"ELITA !".

Wake up in the morning, stumble on my life
Can't get no love without sacrifice
If anything should happen, I guess I wish you well
A little bit of heaven, but a little bit of hell

Mi sveglio nella mia stanza. Ancora quell'incubo. Mi tormenta da millenni ormai, da quando lei è morta tra le mie braccia. L'ho uccisa io, non riesco a perdonarmi per quello che ho fatto, e nemmeno voglio farlo. Posso pensare che lo abbia voluto lei, che io sia stato costretto, che sia colpa di Megatron se ho fatto quello che ho fatto, ma alla fine… l'ho uccisa io.

This is the hardest story that I've ever told
No hope, or love, or glory
Happy endings gone forever more
I feel as if I'm wastin'
And I'm wastin' everyday

È sempre così, lei torna nella mia mente, i sensi di colpa mi distruggono la scintilla. È una storia difficile da raccontare, senza gloria, senza speranza, e ormai, senza amore. Non ci sarà mai più un lieto fine per me. Mi sento inutile, senza scopo, una macchina assassina che continua ad uccidere Decepticon e ancora lui è vivo. Spreco ogni giorno all'insegna di una vendetta che non merito di avere, a pensare che la sua morte sia stata inutile, a lasciare che la mia scintilla si spezzi, dilaniata da tutto questo. Tutta la mia vita da quel momento in poi, non ha avuto un senso, lei ha lasciato un vuoto incolmabile.

È come se il tempo si fosse fermato ad aspettarla.

Mi accorgo che sto piangendo, ancora una volta. Non riesco a non farlo, è più forte di me. Cerco di mostrarmi forte, duro come la roccia, ma in verità potrei essere paragonato ad un bicchiere di cristallo che cade e si frantuma o ad un castello di sabbia che viene demolito dalle onde.
Decido di alzarmi dopo quelle che sembrano ore, anche se probabilmente sono meri minuti. Vado a sciacquarmi il viso, per mantenere la mia maschera.
Non devo farmi vedere in queste condizioni.
Poco dopo mi incammino lungo il corridoio.

This is the way you left me,
I'm not pretending.
No hope, no love, no glory,
No Happy Ending.
This is the way that we love,
Like it's forever.
Then live the rest of our life,
But not together.

Mentre cammino altri ricordi mi invadono la scintilla portando nostalgia e dolore.

Elita era seduta sull'orlo di un piccolo promontorio, ad ammirare le luci notturne di Iacon. Le piaceva molto e ci andava spesso
"Sono molto belle" arrivai alle sue spalle.
"Hey Optimus. È vero, sono stupende. Sembra che il mondo sia piccolo piccolo e fragile come una protoforma. Le luci sembrano tante stelle" mi rispose senza voltarsi per non perdere la vista sul panorama.
"Hai ragione. Domani il tuo squadrone si unirà al nostro vero ?" le domandai.
"Sì. Ci saranno tutte, tranne due tecnici, che resteranno alla base in caso ci fossero problemi" mi rispose.
Non sembrava minimamente preoccupata.
"Capisco. Ma adesso che siamo soli abbiamo tempo per noi." mi sedetti accanto a lei e le baciai la fronte.
L'avvolsi in un abbraccio delicato (ancora oggi mi pento di non averla stretta forte a me, prima che mi lasciasse) e lei ricambiò sorridendo felice, potevo sentire la sua scintilla battere forte.
Era cosí anche quando è morta, era soddisfatta, diceva: "sono così felice che tu sia salvo !", ma non mi meritavo la sua gioia.

2 o'clock in the morning, something's on my mind
Can't get no rest; keep walkin' around
If I pretend that nothin' ever went wrong, I can get to my sleep
I can think that we just carried on

Arrivo nella sala centrale, aspettavano tutti me. Sorrido, mi sforzo di farlo, loro non devono sapere cosa ho dentro, sono il loro punto di appoggio, se crollo nessuno si rialza.
"Buongiorno Optimus !" mi saluta Miko scuotendo la mano, accanto a Jack e Raphael.
"Buongiorno ragazzi" rispondo.
"Prime! È stata rivelata un'attività sconosciuta ad una località in Tennessee! Vedi di fare qualcosa prima che ci pensino i Decepticons!" entra l'agente Fowler nella stanza tutto trafelato.
"D'accordo, interverremo. Ratchet, Bumblebee, con me" gli rispondo e poi mi rivolgo alla squadra.

Attraversiamo un ponte terrestre e ci ritroviamo in una grande foresta.
Ci incamminiamo a passo frettoloso, l'aria ricolma di anticipazione, e in poco tempo siamo davanti ad un grosso edificio in fiamme nascosto dagli alberi.
Sembra abbandonato da anni a giudicare dall'esterno ancora non danneggiato dalle lingue di fuoco.
"Optimus, ci sono ancora segni di vita all'interno! Rilevo una traccia di energon!" interviene Ratchet armeggiando con il computer nel braccio
"Vado!" dico, non ha nemmeno il tempo di fermarmi, che sono già dentro.
*Optimus torna indietro! Ti crollerà il tetto addosso prima che tu riesca a salvare chiunque ci sia là dentro!* esclama il mio amico alla radio, Bumblebee fa qualche verso di assenso con il medico, ma io sono irremovibile e procedo.
Non sono ancora riuscito a liberarmi dei miei desideri suicidi.
L’unica cosa che mi tiene in piedi è il mio senso del dovere verso i miei sottoposti.
Tuttavia, indipendentemente dalla mia voglia di sparire per sempre, chiunque sia qua dentro merita di essere salvato.
Il rumore delle fiamme copre quasi tutti i suoni mentre cammino lungo il corridoio subito dopo l'ingresso, meno che uno.
Dei singhiozzi echeggiano debolmente nella stanza, ricolmi di una disperazione quasi rassegnata.
I miei piedi si muovono senza che io ci pensi, seguendo la fonte del suono.
Un pezzo del tetto è crollato in fondo alla stanza in cui sono entrato.
Dell'energon scivola lento da sotto le macerie, i singhiozzi sembrano provenire da lì.
Mi precipito verso il cumulo, incontrando lo sguardo di una femme, bloccata sotto un grosso pezzo di cemento armato.
Ha la corazza nera con degli accenti bianchi, le ottiche giallo zolfo sono piene di paura.
Mi guarda, supplicante, mentre le lacrime le rigano il volto incessanti.
Non so se è una Decepticon, ma non ho intenzione di lasciarla a morire. Sollevo alcune travi, poi il pezzo di cemento e la tiro fuori afferrandola per le braccia.
La femme ha una lunga coda e delle ali, piegate in posizione di riposo sulla schiena.

Una predacon ? Un clone di Shockwave ? Non porta la insignia Decepticon però. Solo adesso mi accorgo che le fiamme da cui siamo circondati son bianche.

"Non so davvero come sdebitarmi !" mormora con le gambe che le tremano.
Ha una lacerazione sulla coscia destra, da cui sta perdendo energon tutt'ora.
È meglio che la porti via il prima possibile.
"Non ce n'è bisogno" dico, apro il jetpack e la prendo in spalla "Sono tue queste fiamme?"
Il foro nel tetto a occhio e croce è abbastanza grande per passarci attraverso.
Mi alzo in volo ed esco dall’edificio divorato dalle fiamme.
La femme lascia andare un mugolio sorpreso.
"S-sì...sono stata attaccata da quello che credevo fosse un amico..." mi risponde, appena sopra un sussurro.
Annuisco, anche se non sono sicuro che possa effettivamente vedermi.
"Optimus !" vedo Ratchet scuotere la il braccio per farsi notare ed atterro accanto a lui.
"E lei chi è?" mi domanda mentre metto a terra la predacon.
"Sono Overfire, facevo parte di un gruppo di neutrali" gli risponde. Si appoggia a me, non riesce a stare in piedi.
"Tu sei una predacon! " esclama Ratchet estraendo la lama.
"Calma calma ! Non ho intenzione di ferire nessuno. Mettile via per favore" Overfire cerca di calmarlo gesticolando con le mani.
"Ratchet, metti giù le armi. È ferita e non penso abbia alcuna intenzione di nuocerti" dico.
Sospira forzatamente, abbassa lentamente le armi e le ripone, ma non sembra molto convinto.
[Optimus, adesso che facciamo? La portiamo con noi?] domanda Bumblebee con i suoi versi elettronici.
"Ha bisogno di cure mediche, poi se se ne vorrà andare lo deciderà in un secondo momento. Di' a Raphael di aprire un ponte terrestre" gli rispondo.
Il medico tenta di protestare, ma mi basta lanciargli un'occhiata per evitare che apra bocca. Così aiuto Overfire a camminare e torniamo alla base attraverso il ponte terrestre.

This is the hardest story that I've ever told
No hope, or love, or glory
Happy endings gone forever more
I feel as if I'm wastin'
And I'm wastin' everyday

Sono passati quasi sei mesi da quando Overfire si è unita agli Autobot. Pensavo volesse rimanere neutrale, invece ha deciso di rimanere con noi.
Lei è sempre di buon umore, forte...l'esatto contrario di me.

Ora le notti le passo insonne fino a che non crollo qualche giorno dopo e faccio ancora quell'incubo. Penso ad Elita, i miei ricordi con lei, ogni istante. Poi i flashback si mischiano con gli spaccati della mia vita attuale. Soprattutto i momenti che passo con Overfire, lei che ride ad una battuta, lei che lotta contro i Vehicons, lei che mi sorride, lei che si tiene la spalla ammaccata dopo il combattimento, lei che cammina avanti e indietro nervosa. Tutto di lei.
Queste scene invadono con prepotenza la mia mente e si sovrappongono a quelle di Elita.
La sua presenza è come una coperta calda in inverno, come una carezza nel momento del bisogno.
È così rassicurante...
Il mio petto si scalda ogni volta che mi rivolge la parola, ogni volta che mi lancia uno sguardo.

Mi sto innamorando di lei.

Non appena immagino lei al mio fianco mi sento un traditore nei confronti di Elita, mi vergogno immensamente di questi sentimenti nuovi, anche se probabilmente non dovrei.
A volte penso che vorrei andare avanti, ma il passato torna a mordermi e tormentarmi subito dopo.

In fondo, non mi merito di andare oltre.

This is the way you left me,
I'm not pretending.
No hope, no love, no glory,
No Happy Ending.
This is the way that we love,
Like it's forever.
Then live the rest of our life,
But not together.

Stanotte sono riuscito ad addormentarmi. Ormai non riuscivo a tenere gli occhi aperti dal sonno.
Sarei probabilmente crollato davanti agli altri se avessi passato un’altra notte priva di riposo.
Ho fatto di nuovo l'incubo e mi ritrovo a piangere, ancora in preda ai sensi di colpa, alla sensazione di vuoto, alla tristezza, alla rabbia, alla frustrazione. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato proprio quel ricordo. Adesso tutte le mie emozioni fuoriescono come un rubinetto aperto.

Non riesco piú a trattenerle.

"Optimus" mi volto di scatto, sorpreso che ci sia qualcuno nella mia stanza.
"Scusa se non ho bussato, ma ti ho sentito piangere. Cosa è successo ? " continua, Overfire avanza nella penombra e si siede accanto a me.
La sua mano mi accarezza la spalla.
Sul suo volto c’è un’espressione preoccupata.
"Non avresti dovuto vedermi così." dico cercando di asciugarmi le lacrime che non accennano a diminuire, ma lei mi ferma afferrandomi il polso.
"Non cercare di nascondere tutto qui" indica sul suo petto il punto in cui si trova la sua scintilla "ti posso assicurare che non ti farà bene lungo andare. L’ho provato sulla mia pelle" mi guarda con fare rassicurante e accenna un piccolo sorriso.
"Io...sono la roccia di tutti...non posso farmi vedere debole… ma lo sono" le rispondo.

A little bit of love

"Vai avanti." mi incita, mentre continua a massaggiarmi le spalle e la schiena con un tocco morbido.
Quasi mi sembra che stia sciogliendo tutti i miei problemi.
"Tutte le notti faccio il solito incubo...dove lei muore..." dico, sento che i singhiozzi ricominciano, mentre lei mi massaggia piano la schiena cercando di rassicurarmi

A Little bit of love, little bit of love

"Io la amavo più della mia vita...e l'ho uccisa...nella speranza di uccidere anche Megatron che la teneva ferma...ma lui è ancora vivo...e lei è morta invano..." il nodo che ho in gola stringe, mentre cerco in tutti i modi di sopprimere l’istinto di nascondere il mio volto.