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Autore: FreddyOllow    22/08/2020    0 recensioni
Lost Heaven, 1949. Dopo l'incarcerazione di Don Salieri, Nick Corrado prende il suo posto come Boss reggente. Ben presto però, nuovi guai arrivano da Empire Bay sotto forma di una nuova famiglia emergente e da ignoti sicari che attentano alla vita di Nick Corrado.
Genere: Azione, Noir, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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1949. Lost Heaven. 
Nick Corrado era un uomo fedele solo ai soldi. Non gli importava delle vite altrui, desiderava solo denaro e potere. Non voleva altro dalla vita. 
Quando una settimana dopo l'incarcerazione di Salieri, venne eletto capo reggente, Nick non ci pensò due volte a giurare fedeltà al suo Boss. Una fedeltà fragile, basata su idee pericolose.
Nick Corrado, sicario della famiglia Don Salieri. Era questo il suo ruolo nella famiglia. Un abilità che l'aveva reso famoso sia in città, che all'estero. Killer spietato, freddo e irascibile. Ogni suo obiettivo era morto sotto i colpi del suo fucile a canne mozze. Don Salieri l'aveva scelto perché incuteva timore. Voleva un uomo che con la sua reputazione spaventasse ogni idiota che voleva prendersi la sua città, non per le sue doti organizzative. 
Ma ora che Nick era diventato il capo di ogni angolo di Lost Heaven, la sua mania di grandezza stavano lentamente prendendo piede.
Avevo fatto fuori una famiglia nascente giù al porto. Una famiglia legata al ex Boss Morello. Aveva messo subito in chiaro che Lost Heaven era la sua città. Nessuno, nemmeno i potenti, potevano permettersi di prendersi un centimetro delle sue strade.
Nick era Lost Heaven, e Lost Heaven era Nick. Almeno nella sua mente, perché il vero potere lo deteneva Don Salieri.

Il 22 Novembre del 1949, Nick era andato nel bar di Salieri a parlare di affari con Johnny Holland. Don Salieri gli aveva detto chiaramente che Johnny era pericoloso e avrebbe attirato i federali, in quanto trafficava droga. Ma Nick, sentendo l'odore dei soldi, non ci pensò due volte a incontrarlo.
"100 chili al mese?" Disse Johnny.
"E' quello che ho detto."
"Posso portartene 300. Che ne dici?"
"Voglio prima piazzare i 100 chili e vedere come si muovono le cose."
"Si muoveranno, stanne certo."
Dopo l'incontro, Nick disse a due scagnozzi di portare la roba al magazzino, ma durante il tragitto i due uomini furono ammazzati in un agguato e la droga sparì. Infuriato, Nick sguinzagliò la sua gente in ogni angolo delle strade. Nessuno parlava. Nessuno sapeva niente.
Nick offrì una ricompensa per sapere chi aveva rubato la droga, ma anche questo non servì a nulla.

Il 29 Novembre 1949, venne fuori che due farabutti troppo stupidi da capire a chi avevano rubato la droga, stavano cercando un compratore dopo essersi sparati in vena mezza partita di eroina. Nick si presentò come compratore e li fece letteralmente a pezzi con un maglio. Ciò che rimanevano di quei due farabutti, venne dato impasto ai maiali per eliminare ogni traccia del duplice omicidio.
Don Salieri, venuto a sapere dell'accaduto, disse a Nick di andarlo a trovare in prigione.
"Quello che hai fatto è stupido." Disse Don Salieri.
"Quei fottuti figli di puttana mi hanno fregato."
"Fregato? Cosa ti hanno fregato?"
"Un affare. Mi hanno fatto perdere un sacco di soldi."
"Qualcuno mi ha detto che stai trattando droga, che li hai ammazzati per questo."
"Droga? Io non tratto droga."
"Spero proprio di no, Nick. Sai cosa succede a chi mi disubbidisce."
Nick lasciò la prigione irato e andò sfogarsi in un bordello, bevendo Wiskhy e sbattendosi le puttane. Poi, sopraffatto dalla rabbia, soffocò una ragazza e spaccò la testa a un altra contro il muro. Il proprietario, un amico di Nick, si occupò dei corpi e li fece sparire in un tritacarne. I clienti abituali, turbati dalla scomparsa delle due giovani ragazze prosperose, chiesero al proprietario dove fossero finite? 
"Sapete come sono queste ragazze." Disse il proprietario ai clienti. "Si sono innamorate e hanno lasciato al città. Per dove? E che cazzo ne so per dove." 
Nessuno credette a quella storia. Sapevano che le due ragazze erano state viste l'ultima volta in compagnia di Nick Corrado.
La gente aveva troppa paura di parlare e la polizia era sul libro paga di Nick, quindi nessuno fece più domande.

24 Dicembre 1949. Il giorno prima di natale, Nick si sentiva terribilmente solo nel vedere intere famiglie felici. Ma era solo un debole eco nella suo cuore, poiché in realtà odiava la famiglia. Quel giorno, mentre usciva dal Bar di Salieri, una macchina in corsa gli sparò contro un raffica di mitra, distruggendo le grandi vetrate del bar. Nick sfuggì alle pallottole vaganti, proteggendosi dietro un auto. I suoi scagnozzi, avvertiti dagli spari, uscirono dal bar e si misero a sparare alla macchina ormai lontana.
Nick si alzò infuriato, schiaffeggiando e insultando i suoi uomini per non averlo protetto. Quelli se ne stettero con le teste chine, mentre Luigi, il proprietario del bar, fissava terrorizzato i fori di proiettili sui muri interni del bar.
Nick ordinò a Carlo Domenicano, il suo vice, di mettersi a cercare i sicari che lo volevano morto, ma non li trovò. Preoccupato per la sua salute, Nick si fece proteggere da quattro guardie del corpo, mentre altri sei uomini lo seguivano a distanza. La sera di natale, mentre tornava nella sua lussuosa villa sul lungo mare, quattro sicari armati di Thompson sbucarono fuori dai cespugli e aprirono il fuoco. Nick sfuggì alle pallottole, rintanandosi in casa, mentre le sue guardie del corpo uccisero i Killer.
Nick se la prese con le sue guardie, quando venne a sapere che tutti i sicari erano morti. Voleva interrogarne uno per scoprire chi era il mandante.
Il giorno successivo, fece visita a Don Salieri su sua richiesta.
"Hai scoperto chi ti vuole uccidere?" Disse Don Salieri.
"Non ancora, ma ci sto lavorando. Appena scopro chi è, giuro su mia madre che lo torturerò finché non schiatta."
"Ehi, devi rilassarti, Nick. Sei troppo teso."
"Non sono teso, Don Salieri. Ma c'è un fottuto bastardo là fuori che mi vuole morto."
"Non perdere la testa. Rimani concentrato per il bene degli affari."
Nick ormai la testa l'aveva persa da molto tempo. Don Salieri non sapeva che Nick stava complottando per ucciderlo, di prendersi definitivamente ciò che era suo.

2 gennaio 1950. L'eroina che aveva venduto ai neri dei bassifondi di Los Heaven gli aveva fatto guadagnare 80.000 dollari. Erano tanti soldi per spostare solo un prodotto da un posto all'altro. I neri, capeggiati da Dwayne Ruth, avevano siglato un accordo con Nick. Lui vendeva loro la droga, e quelli la rivendevano nelle strade. Questa cosa non piacque a Don Salieri, che lo mandò a chiamare.
"Vendi droga ai negri, Nick? Cosa ti avevo detto a proposito della droga?" Disse Don Salieri infuriato.
"Non so niente di niente, Don Salieri. Forse qualcuno dei miei ragazzi si è messa a venderla."
"Non prendermi in giro, Nick! Non farlo. Non cercare di fottermi!"
"Non lo farei mai, Don Salieri. Devi credermi."
Da quell'incontro, Nick capì che doveva uccidere Salieri. Per farlo, però, aveva bisogno di un contatto all'interno della prigione. Era facile risalire a qualcuno, ma il difficile era convincere un galeotto a uccidere apertamente un Boss della malavita. Nessuno accettò quel peso, nemmeno sotto una ricompensa di 300.000 dollari.
Nick, frustrato e sempre irato, cercò un modo meno violente di uccidere il suo Boss. Voleva avvelenarlo. Si mise in contatto con un carcerato di nome Kevin Hunter, che stava scontando una pena di nove anni per rapina a mano armata. Kevin, che era diventato il cuoco della prigione, accettò i 300.000 dollari e mise la Ricina, un veleno estratto dalla pianta Ricino, non individuabile in una autopsia, nel cibo del Boss. 
Don Salieri, che aveva avuto per tutto il giorno mal di pancia per causa di un virus intestinale, non aveva toccato il cibo, ma il suo guardaspalle Pietro Mottola, assaggiò il brodo e in ben che non si dica morì, tenendosi le mani sulla gola.
Don Salieri, allertato da ciò che era accaduto al suo guardaspalle, disse ai suoi uomini di trovare il colpevole. Ma Nick, che aveva saputo che Don Salieri era ancora vivo, fece accoltellarle Kevin Hunter da un gruppo di ispanici, spargendo la voce che aveva fatto la spia.
Don Salieri non seppe mai che era stato Nick a volerlo avvelenare, ma gli disse di fargli visita.
"Hai saputo niente?" Disse Don Salieri.
"Nulla, ma alcuni voci dicono che fosse stato Kevin Hunter."
"Kevin? Dici sul serio? Perché mai voleva uccidermi? Era uno stupido cuoco che non contava niente."
"Forse non sapremo mai il motivo, Don Salieri."
"C'è sempre un motivo. Non penso che sia stato Kavin a volermi avvelenare."
E Don Salieri aveva ragione. 

29 gennaio 1950. Nick aveva fatto passare del tempo prima di riprovare a uccidere Don Salieri, ma altri problemi erano arrivati da Empire Bay. Una nuova famiglia si era insediata giù al porto, massacrando la piccola banda di ladri che svaligiava le ville dei ricchi. Nick aveva deciso di toglierli subito di torno, così radunò trenta scagnozzi armati di mitra e pistole e raggiunsero il porto. Quando arrivarono davanti al magazzino mal illuminato, che si diceva fosse il loro ritrovo, caddero in agguato. Nick sfuggì ai mitra solo grazie ai suoi uomini che gli coprirono la ritirata. Sopravvissero solo lui e tre uomini.
Il mattino seguente, Nick decise di mandare James Ford, il capo della polizia, insieme ai suoi uomini al magazzino. Al loro arrivo, lo trovarono vuoto e con nessuna traccia degli uomini di Nick.
James tornò da Nick e riferì quanto avevo visto.
"E' impossibile." Sbottò Nick. "Erano lì. Si sono sistemati in quel fottuto capanno di merda!"
"Lo so, signor Corrado. Ma non abbiamo trovato nessuna traccia degli assalitori."
"Allora che cazzo ti pago a fare, Ford? Per riscaldare quella fottuta poltrona del cazzo nel tuo ufficio? Levati dai coglioni!"
Nick stava perdendo il controllo. Non bastavano i misteriosi sicari che lo volevano morto, ora aveva a che fare anche con un famiglia di fuori città che sapeva come muoversi.

17 febbraio 1950. Don Salieri si era ammalato. Se ne stava tutto il giorno nella sua cella, che più di una cella, sembrava un lussuosa suite di un Hotel a cinque stelle. Nick sperava che crepasse prima o poi, quindi si tolse il pensiero di preparargli un regalo con i fiocchi.
Nel frattempo, la famiglia di Empire Bay stava distruggendo tutti le aziende sotto la protezione di Nick. Avevano persino usato delle bombe artigianali per far saltare in aria negozi e imprese lucrose. La gente cominciava ad avere paura e si lamentava di nascosto per il fatto che Nick non era in grado di proteggerli, ma erano troppo terrorizzati da non pagare la quota di protezione.
Nick, che da mesi era corroso dalla rabbia e dall'odio, decise di fermare il gruppo di fuoco che da settimane era inutilmente sulle traccie della nuova famiglia e dei misteriosi sicari. Al suo posto, decise di mandare i detective della polizia a perlustrare la città nella speranza di trovarli. Ma anche questo non portò a nulla. 
Dwayne Ruth, che da settimane faceva affari con Nick, fu trovato sugli scogli lungo il molo, con la testa spappolata. Sapendo che dietro alla sua morte ci poteva essere la famiglia di Empire Bay, decise di mandare la maggior parte dei suoi uomini in ogni angolo di Lost Heaven, con il supporto della polizia.
Due giorni dopo, nei pressi nelle banchine del porto, scoprirono una partita di armi militari contrabbandato dalla famiglia di Empire Bay. Gli scagnozzi di Nick fecero fuori la maggior parte della famiglia rivale, ma uno di loro sopravvisse. Lo portarono fuori città, in un casolare abbandonato, dove venne torturato per strappargli informazioni sulla nuova famiglia.
Nick li raggiunse verso sera e lo interrogò.
"Allora, stronzo! Vuoi dirmi per chi lavori?" Disse Nick sferrandogli un pugno nello stomaco.
"Fottiti!"
Nick lo massacrò di pugni e schiaffi. "Dimmi per chi lavori, e forse non ti ucciderò."
"Mi ucciderai ugualmente." Farfugliò l'uomo.
"Carlo, passami il maglio. Allora, vuoi dirmi per chi lavori?"
L'uomo tentennò un attimo nel vedere l'arma nella mani di Nick, ma rimase in silenzio. 
Nick calò il maglio sul suo ginocchio e glielo ruppe. "Allora, figlio di puttana? Vuoi che ti spacchi anche l'altro?"
"No, fermo. Ti prego." Urlò l'uomo dal dolore. "Ti dirò tutto quello che vuoi."
"Per chi lavori?"
"Angelo Porta. Lavoro per lui. Fa parte della famiglia di Frank Vinci, di Empire Bay."
"Per chi erano quelle armi?"
"Per la Triade. Dovevamo venderle a loro. Non so nient'altro."
Nick gli martellò la testa, finché non ne rimase poltiglia.
Carlo Domenicano, su richiesta di Nick Corrado, mise in giro la voce che chiunque sapesse di Angelo Porta, doveva riferirlo a lui. Quelle informazioni valevano 5.000 dollari. Come sempre, nessuno si presentò per evitare guai con l'altra famiglia emergente.

25 febbraio 1950. Quella mattina, Nick era diretto al bar di Salieri quando due macchine, sbucando da un vicolo, gli bloccarono la strada e mitragliarono la sua auto, uccidendo buona parte delle sue guardie. Nick riuscì a sfuggire e seminò i suoi inseguitori nel traffico. Una volta al Bar di Salieri, Nick prese da parte Carlo Domenicano.
"Devi trovarmi questo fottuto Angelo Porta. Non importa se metterai a soqquadro la città, ma devi trovarmi questo figlio di puttana."
Carlo Domenicano non fece più ritorno al Bar. Lo trovarono due giorni dopo dentro il bagagliaio di un auto crivellato di proiettili.
La morte di Carlo, aveva mandato Nick su tutte le furie. Gli uomini meno fedeli lo abbandonarono e alcuni passarono informazioni delicate alla famiglia rivale. I Neri dei bassifondi smise di fare affari con Nick, sotto la minaccia dell'altra famiglia mafiosa.
Anche il capo della polizia lo abbandonò, così come i contatti politici. 
Ben presto Nick rimase circondato solo da pochi fedelissimi, perdendo il controllo della maggior parte della città.

7 Marzo 1950. Don Salieri si era rimesso dalla malattia e aveva saputo del macello che era successo alla sua famiglia. E mandò a chiamare Nick.
"Che cazzo hai combinato, coglione?" Urlò Don Salieri. "Hai permesso a un altra famiglia di prendersi mezza città? Come cazzo è potuto succedere?"
"Io... Voglio dire, Signor Salieri. Quella famiglia ha appoggi importanti alle spalle. Poi ci sono gli altri sicari che volevano uccidermi. Era una situazione ingestibile."
"Ingestibile? Perché io in che cazzo di situazione mi trovo? Sono stato quasi avvelenato, devo guardarmi le spalle dagli Ispanici e dai Negri. E come se non bastasse, adesso devo guardarmi persino dai fottuti Italiani."
"Signor Salieri."
"Mi hai deluso, Nick. Mi hai davvero deluso."
Quando Nick tornò al Bar di Salieri, scortato da otto uomini, un informatore in astinenza di eroina voleva vendergli delle informazioni scottanti. Nick pensava che fossero informazioni su Angelo, ma non era così.
"Quanto mi pagherai, eh? Quanto? Dieci testoni? Non è meglio un po' di eroina?"
"Sei fatto?"
"No, no, no. Io voglio... Cerco solo della roba. Solo un po', ok? In cambio posso... Posso dirti chi ha tentato di ucciderti? Chi ti vuole ancora morto, dico."
"Chi?"
"Mi darai dell'eroina?"
"Prima parla."
Il tossico si guardò intorno e allungò la testa verso Nick, come se avesse paura che qualcuno potesse origliare. "Il signor Salieri. C'è lui dietro i sicari."
"Cosa? Che cazzo stai dicendo?"
"Ehi, non arrabbiarti. Ho sentito così."
"Da chi?"
"Da molta gente. Gente che non conosci. Ora posso avere un po' di eroina, uh? Me la sono meritata, no?"
"No, sei solo un fottuto tossico del cazzo!" Gli tirò un pugno in faccia e lo prese a calci. "Fred, spara a questo stronzo e sbarazzati del corpo!"
"No, ti prego... Le informaz..."
Le informazioni del tossico erano esatte.
Quella stessa sera, mentre Nick apriva la porta di casa, una bomba nascosta nel portico esplose, facendo pezzi sia lui che una parte della villa. Nick era morto e con esso, i suoi sogni di grandezza.

Il mandante era Don Salieri, che voleva sbarazzarsi di lui da quando aveva capito di aver sbagliato a sceglierlo come Boss reggente. Nick non sapeva gestire gli affari, e Don Salieri si era affidato unicamente alla nomea spaventosa di Nick come sicario.
Salieri cercò di meditare un accordo con la nuova famiglia di Empire Bay, famiglia che aveva il nome di Vinci. Ma Frank Vinci, grazie al talento del suo caporegime Angolo Porta, aveva ormai sotto controllo tutta Lost Heaven e persino il Sindaco. Solo la Triade iniziava a dare grattacapi, ma la questione era stata risolto lasciando il quartiere di Chinatown in mano ai Cinesi. Mentre consolidavano il proprio potere, altri gang spuntarono fuori come funghi, specialmente tra i neri che spacciavano droga e che erano tra i più ricchi della città. Questi, ormai organizzatosi come una vera organizzazione criminale, iniziarono a colpire i Racket di Vinci. Molte imprese furono prese di mira con bombe incendiare, così come il contrabbando di sigarette, armi e beni rubati che furono strappati dalle mani di Vinci. Ma Frank Vinci aveva le spalle coperte e alleati potenti. Organizzò un incontro con la commissione e promise sia a Falcone, che a Clemente, una fetta di Lost Heaven se l'avessero aiutato a risolvere questa questione.
La questione fu risolto in due mesi. I neri vennero isolati nei bassifondi e la loro fornitura di droga bloccata. Questo provocò screzio e malcontento nelle organizzazioni criminali estere, che non potevano più spedire droga a Lost Heaven. Ma questo venne appianato da un accordo della commissione con Marcus Austin, nuovo capo della mafia nera, che in cambio del 20% dei profitti sulla droga e della non belligeranza contro le tre famiglie, poteva nuovamente spacciare droga.
Don Salieri non accettò mai questa situazione, e morì senza mai concludere nulla di concreto contro le tre famiglie che stavano per scendere in guerra per il controllo del sindacato dei lavoratori di Lost Heaven.

   
 
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