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Autore: Gaia Bessie    25/08/2020    5 recensioni
I sogni di Sansa puzzano di bruciato.
[SanSan | Angst, Introspettivo | Flashfic | Seconda classificata e vincitrice del premio per la miglior Drabble al contest "A Ship for All Seasons" indetto da LadyPalma sul Forum di EFP]
Genere: Angst, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Sandor Clegane, Sansa Stark
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Vorrei scrivere due parole prima di lasciarvi alla storia, che è il mio primo (goffo) tentativo di fanfiction su GoT: il presupposto di questa storia è l'episodio dell'Unkiss, ovvero del presunto bacio tra Sansa e Sandor prima della fuga di quest'ultimo da Approdo del re. Nella mia personalissima interpretazione dei fatti, Martin avrebbe voluto concederci questa scena, ma se n'è dimenticato in corso d'opera e ha messo una pezza con la storia del "narratore inaffidabile". Il presupposto di questa storia è, infatti, che questo bacio ci sia stato (il titolo però, che è una parola inglese di cui non esiste un vero e proprio corrispettivo in italiano, strizza l'occhio a questa presunta "dimenticanza" di Sansa).
La fanfic è composta da quattro drabble, ambientate in quattro momenti diversi della vita di Sansa, ma comunque tutti ambientati dopo la fine dell'ultima stagione. Alle drabble sono alternate delle strofe di una canzone della mia gioventù, Cry me a River di Justin Timberlake, ditemi se qualcuno oltre me la ricorda.
E questo è tutto, grazie a chi è arrivato qui.
Gaia

 
 
Misremembered
 
 
{1: Blazed}
 
The bridges were burned
Now it's your turn
To cry
Cry me a river
 
I sogni di Sansa puzzano di bruciato, sono fumo soffocante che, ogni notte, la costringe a svegliarsi con un colpo di tosse e il pensiero, insensato e persistente, che il Nord stia bruciando. Che perfino la nuda terra sia arsa da un incendio indomabile e, allora, deve sfiorarsi il viso per essere sicura di non star andando a fuoco. Non rinviene cenere tra le lenzuola, ma nulla riesce a lavar via quel ricordo appiccicoso: ha già visto un incendio simile, in un’altra vita.
Sotto le dita sente ancora la morbida mappa di cicatrici ch’era la pelle del Mastino. E la sensazione di un bacio sulle labbra. Sa di sale.
 
(109 parole)

 
 


 
{2: Unmarried}
 
So you took a chance
And made other plans
But I bet you didn't think that they would come crashing down, no
 
Le hanno detto che deve sposarsi, che l’ultima regina che ha provato a governare da sola è finita sepolta sotto una pioggia di macerie. Che, banalmente, è una donna e ogni donna sogna l’amore, qualcuno che riesca a salvarla dai cocci e vetri della sua mente, dove silenziosamente brucia viva.
Sansa non ha detto di no ma, in quel luogo di fiamme salate in cui vive nei suoi sogni, è ancora vivo un dolore primordiale – l’intrusione sterile e forzata di Ramsay, la morte di Robb, Rickon e i suoi genitori – che non l’abbandona. C’è un uomo morto tra le fiamme, lì, e, allora, Sansa non riesce nemmeno a dire .
 
(110 parole)

 
 
 

 
{3: Misremembered}
 
Know that they say
That some things are better left unsaid
 
Il tessuto della memoria si sfilaccia, con l’incedere delle stagioni, si costella di bruciature minuscole come gli spigoli di una stella. Le parole potrebbero aiutarla ad incidersi sensazioni e ricordi nella mente dove potrebbe sempre ritrovarli, se solamente volesse.
Ma si tratta di potere e come potrebbe, Sansa, far riemergere il suono della propria voce tremante, una canzone, e un bacio che, a volte, dimentica quasi di aver ricevuto. Di aver assecondato.
Non riesce a dirlo nemmeno a sé stessa, che quella che prova è nostalgia e non banale dimenticanza, ma Sandor Clegane è bruciato come i suoi sogni e, lei, prima o poi faticherà a ricordarne perfino il volto.
 
(110 parole)




 
 
{4: Speechless}
 
Now there's just no chance for you and me
There'll never be
 
Un giorno, poi, Sansa sa che dovrà dire addio persino ai propri sogni. Che non potrà tenerli sempre con sé, ma dovrà semplicemente lasciarli scivolare via nell’oblio della dimenticanza, come semplice acqua di scolo. E, allora, ogni parola o espressione, forse perfino un bacio, si perderanno in una mappa piena di cicatrici.
Perché nei sogni, ancora di più che nella realtà, non c’è più alcun posto per la speranza. E lei, seduta sulla terra arsa e bruciata, è esattamente ciò che non può non essere: sola, confusa, e disperata. E ha un bacio sulle labbra, sbiadito di lacrime.
Un giorno, Sansa non sogna più e nemmeno sa il perché.
 
(109 parole)
   
 
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