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Autore: Amelia_    26/08/2020    0 recensioni
[Altri Dramma Bl]
Storia sulla Offgun.
Tutti attori della Gmmtv sono ad un incontro con i fan, Gun però sta male.
Off non capisce perchè il più piccolo si comporti csì.
Cosa accadrà?
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Gun era strano, troppo strano... Mi aveva abbracciato forse una volta, non mi aveva baciato e rimaneva troppo coperto e distante.
Mi avvicinavo ma lui si allontanava, notavo che faceva così con quasi tutti.L'unico che si poteva avvicinare era uno dello staff, lo vedevo parlargli tranquillamente ed accarezzarlo. 
Ero infastidito. Perché faceva così? 
Ad un tratto lo vidi sorridere ad i Fan e capì, stava male. 
Mi avvicinai piano ma subito la gente incominciò ad urlare quindi il mio piccolo collega mi guardò e mi sorrise, rimanendo comunque più distante.
Prima di farlo andare via lo presi per il braccio "facciamo una foto, la volete una foto?" Chiesi a tutti, ora non poteva opporsi.
Annuì guardandomi male per un attimo... Ci rimasi malissimo.
Quindi pur sapendo di aver agito in modo molto infantile non mi avvicinai. Rimasi a debita distanza e sorrisi fintamente anche a lui, ero arrabbiato. 
Gun sembrò tranquillo, Tay ad un tratto però lo spinse giocando verso di me, lo presi in tempo visto che sembrò perdere l'equilibrio...
Solo dopo averlo preso notai che scottasse. 
Stavo per parlare ma sentì nuovamente urlare e lui si spostò quasi subito, lo aiutai a mettersi bene e lo portai dietro i cartelloni.
Non mi importava cosa potesse sembrare, anzi meglio, più fanservice.
Lo feci sedere e gli diedi dell'acqua, lui la prese e mi guardò dubbioso " Papi vai... Sto bene tranquillo, ho preso la medicina. Devi lavorare anche dopo, non voglio attaccarti l'influenza. " Disse tossendo piano.
Ma quanto potevo essere scemo?  Lui pensava solo a non attaccare nessuno, sopportava tutto ed io mi ero arrabbiato come un bambino. 
"A quanto ce l'hai? Gun stai scottando!" Come cavolo faceva a stare in piedi? 
"Sto bene sto bene... Papi vai, mi riprendo un attimo e torno. Stiamo lavorando, solo cerca di non starmi tanto vicino ok? Non voglio che tu stia male " rispose ancora diventando triste. 
Annuì, era vero, stavamo lavorando.
Tornai sul palco ma non riuscì ad essere completamente sereno. 
Mi sentivo strano, ero triste che Gun fosse triste e solo, odiavo che stesse male. Ed ero pure infastidito che mi respingesse. 
Sapevo che lo faceva per la salute, ma perché non respingeva quello là? 
" Ei Off tutto apposto?" Mi chiese Tay toccandomi la spalla. 
Alzai le spalle e visto che eravamo fuori per una pausa e non sapevo dove fosse finito Gun gli dissi la verità...
"Sto bene, Gun sta male, per questo non si avvicina. Però con quello dello staff è appiccicato, mi ha visto preoccupato ma mi ha detto di andare via, so che è perché non vuole attaccarmi, però può attaccare anche quel tizio. Non ha problemi con lui? Mi ha pure guardato male prima. " Sbottai veramente frustato, sentì il mio amico scoppiare a ridere, lo guardai malissimo. Io ero serissimo...
" Off sei davvero geloso di uno dello staff? Gun non si avvicina a te proprio perché ci tiene a te e non ti vuole attaccare l'influenza. Non pensi sia una cosa dolce? E comunque se non vuoi ancora ammettere di provare qualcosa per lui dovresti pensare a quello che dici o pensi prima. Gun è tornato è lì, ed è appoggiato letteralmente a lui" disse indicando dietro di me. 
Mi girai di scatto, era davvero appiccicato, feci il dito medio a Tay, era davvero un pessimo amico, andai immediatamente da Gun e senza accorgermene spinsi quel tizio di cui manco ricordavo il nome e portai Gun a sedere, nonostante questo incominciò a protestare. 
Una volta seduto continuò a lamentarsi, non aveva mai fatto così.
" Ti dò così fastidio? Mi sto solo preoccupando per te. Perché cazzo non mi ascolti hm? Vuoi solo quel tizio? Sono qui, voglio prenderti l'acqua. Aiutarti, ma tu non me lo lasci fare. Prima fai tutto il carino, abbracciandomi e tutto e ora quando hai bisogno non ti fidi? Mi guardi male e te ne vai. Davvero. Che coraggio. Mi sento davvero deluso. Complimenti. Fai quello che vuoi." Sputai quelle parole con una rabbia che mai pensai di poter provare. 
Non ebbi neanche il tempo di pensare a qualcosa che mi pentì subito. 
Per questo ci allontanavamo sempre noi due, sputavamo veleno... 
Ma questa volta Gun stava male, non poteva rispondermi... Ma si nascose la  faccia, oh no...
Lo vidi che incominciò a stringere le mani sui suoi pantaloni, stava piangendo... Avevo fatto piangere Gun. 
Ero un pezzo di merda. Una grandissima merda. 
Subito mi inginocchiai per terra per farmi guardare da lui, ora non mi importava di nulla. L'avevo combinata grossa.
"Scusami, Gun. Gun guardami, per favore n...non volevo. Lo sai come sono, io ero arrabbiato. Non penso queste cose lo sai. Ti prego Gun, io... Io sono solo geloso. Ho scaricato su di te e tu stai pure male. Non piangere per favore. " Ero letteralmente in panico, l'avevo già visto piangere, ma per felicità. Una volta forse per tristezza. 
Ma questa volta... Era colpa mia, presi un fazzoletto e lo tamponai piano mentre lui invece continuò a piangere... Cercò di calmarsi ma stava davvero male e non riusciva a controllarsi come al solito...
Per non contare tutto lo stress accumulato di prima... Dio ero una merda, l'avevo già detto?
Lo aiutai ad alzarsi e lo portai in camerino, non volevo che nessuno lo vedesse in questo modo.
Dopo qualche minuto lui smise di piangere e mi guardò... Io ero seduto vicino a lui guardandolo preoccupato, lui si sporse verso di me e appoggiò la sua testa sulla mia spalla sospirando.
"Mi hai ferito... Sto male... Ti ho detto.. di andartene... Perché non voglio.. che tu stia male... E se mi stavi ... Vicino ero triste... Perché non potevo abbracciarti... Sono peggiorato, mi sento più male... Mi hanno messo la flebo prima... Sei stato davvero cattivo... Non voglio.. che tu stia male.. lo capisci?" Rimasi fermo tutto il tempo. 
Lo ascoltai piano, faceva fatica a parlare, stava davvero male ma nonostante questo mi disse tutto. 
Sospirai ed annuì chiedendogli nuovamente scusa. 
Gli accarezzai la schiena per poi metterlo dritto sulla sedia, presi dell'acqua ed un panno. 
"Cambiati, sei rimasto con questa felpa tutto il tempo, sicuramente stai sudando e non ti fa bene. Ne ho una mia, userai quella e non accetto un no, non voglio essere cattivo ora. Voglio prendermi cura di te. Puoi lasciarmelo fare?" Chiesi aspettando una sua risposta, annuì e gli tolsi la felpa, lui mi sorrise un po'imbarazzato ed il mio cuore incominciò a battere più velocemente.
Prima di cambiarlo gli passai dolcemente il panno umido per lavarlo dal sudore. 
Presi la mia camicia e gliela misi, ogni tanto lui ridacchiava perché mentre gli bottonavo la camicia involontariamente gli facevo il solletico. Era così dolce in questo momento. 
"Fatto, devi prenderti più cura di te. Sei troppo amato per passare in osservato sai? E se stai male voglio che me lo dici ok? Sono il tuo compagno, voglio potermi prendere cura di te. " Dissi sorridendogli mentre lui arrossì e mi guardò confuso... 
"Ma... Papi siamo finiti.. compagni... No?" Mi chiese ed io annuì anche se questa ammissione la sentì forte e chiara come un pugno.
"Lo so, ma non voglio che nessuno si avvicini comunque a te più di me." Rispondo spavaldo, in realtà avevo paura ma... Io ero così, l'avevo capito. 
Ero davvero geloso, se qualcuno doveva prendersi cura di lui, potevo essere solo io. Nessun'altro.
"Papi sembra una dichiarazione d'amore questa... Smettila di illudermi. Sto già male fisicamente." Mi guardò serio questa volta. 
Davvero Gun? La mia era una dichiarazione d'amore o la tua di adesso? 
" Se mi accetti allora è una dichiarazione " dissi alzando un sopracciglio, lui ridacchiò dicendo che non fosse giusto così.
Ridacchiai anch'io e mi avvicinai a baciarlo, volevo esserne sicuro. Lui però mi fermò. 
Lo guardai confuso e lui mosse la testa per dirmi no... 
"Perché? Ho capito male io?" Chiesi cercando di sembrare normale, non ero mai stato tanto nervoso.
"No... Sto male. Non.. voglio iniziare... Così... Quindi.. quando starò meglio... Voglio parlare. " Disse appoggiandosi nuovamente a me.
Era svenuto. Chiamai lo staff che lo portò subito via. Doveva andare in ospedale. Io tornai a lavorare.
Sapevo che era in buone mani, una volta finito andai subito a trovarlo...
 

Erano passati tre giorni, Gun stava nettamente meglio, ero andato a prenderlo a casa. 
Anche perché lui diceva di stare meglio, ma io dovevo vederlo con i miei occhi, gli altri furono d'accordo con me.
Suonai al campanello e mi ritrovai Gun stesso ad aprirmi. 
"Papi sei davvero venuto, pensavo stessi scherzando" disse ridacchiando prima di allacciare le sue piccole braccia al mio collo, lo baciò come sempre e si strinse forte a me. 
Rimasi fermo, non sapevo che fare.
Volevo ricambiare ma... Non ero abituato, anche solo rimanere fermo a lui andava bene quindi non mi preoccupai.
"Vieni in camera, devo cambiarmi " disse mentre salutò la sorella che invece era già pronta per uscire, mi salutò e si fece dare un bacio dal fratello prima di uscire. 
Sorrisi a quella scena, era davvero tenero il mio collega.
Una volta seduto sul letto il suo cagnolino mi saltò sopra mentre lui andò a cambiarsi.
Volevo riaprire quell' argomento di qualche giorno fa, ma non sapevo come. E soprattutto lui se lo ricordava?
Perso nei miei pensieri non mi accorsi di Gun che mi chiamava.
Sentì una mano appoggiarsi sulla mia coscia e guardai di fianco a me, lui era lì a sorridermi. 
Poi d'improvviso si sporse e mi baciò, sulle labbra questa volta.
Rimasi scioccato. Le sue labbra erano morbidissime. Lo sapevo già ma ora... Mi faceva un altro effetto.
Lui si spostò e mi guardò nervoso "ho sbagliato?" Chiese mordendosi le labbra... 
" Sembra che tu stia bene ora. E ricordi... Con questo... Possiamo confermare che proviamo la stessa cosa no?" Chiesi guardandolo serio.
Volevo essere chiaro prima di fare qualunque cosa. 
"Papi tu non sai davvero da quanto mi piaci... Ma voglio saperlo da te. Io ti piaccio? Davvero? " Chiese guardandomi curioso, ero stato preso alla sprovvista. 
Deglutì ed annuì "mi piaci. Tanto. Ma non possiamo esagerare fuori ok? Ora che siamo fidanzati non dobbiamo farci scopri-!" Fui fermato da un piccolo corpo che mi saltò letteralmente addosso baciandomi nuovamente. 
Ora lui era seduto sopra di me e mi baciava. 
Questa volta però non rimasi fermo e ricambiai felicemente. Era bello poterlo toccare e baciare così. 
Ero contento di essere venuto a casa sua. Qui nessuno poteva disturbarci.
Lo spinsi piano a corricarsi sul letto, non fece nessuna resistenza anzi. Mi spinse direttamente sopra di lui facendoci gemere entrambi.
"Gun che vuoi fare hm? E dire che tutti ti pensano puro" dissi alzando le sopracciglia curioso. 
Eravamo attaccati, potevo sentire il suo respiro addosso e rimpiansi di non averlo fatto prima. 
"Spero che tu non mi veda così. Perché non lo sono, in più sei tu Papi che mi hai spinto sul letto. Quindi cosa vuoi fare?" Mi rispose ridacchiando malizioso. 
"Ah sì?" Chiesi prima di mordergli il labbro, lui gemette e mi guardò sorpreso. Risi e baciai il labbro appena morso... 
"Papi sai che ... Se continuiamo così faremo tardi? Ed avremmo un problema... Ecco... " Guardò sotto, io in realtà il problema l'avevo già. 
Mi era bastato poco, sospirai, non era manco la prima volta. 
" È colpa tua. Mi fai sempre questo effetto. In più io ho detto che dovevo controllarti per bene. " Risposi dando un leggero colpo di bacino facendolo gemere subito. 
"Beh allora forse non mi dovevo vestire giusto?" Chiese malizioso anche se le vidi, le sue guance incominciarono a diventare leggermente rosse. 
Mi sciolsi ed eccitai ancora di più nello stesso momento.
"Direi di iniziare da una visita vestita. Abbiamo tutta la nostra vita davanti. E credimi, te né farò così tante che sarai dipendente da me " risposi accarezzandogli dolcemente la testa prima di sussurrargli l'ultima frase all'orecchio. 
Sorrise e mi guardò, mi baciò dolcemente questa volta ed annuì.
" Non aspettavo altro. "

 

   
 
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