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Autore: Arcangelo95    17/08/2009    3 recensioni
I pirati di Cappello di Paglia sono sbarcati su un'isola e Zoro si addentra nella vegetazione per trovare un posto tranquillo per riposare. Sanji va a cercarlo
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Roronoa Zoro, Sanji
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CILIEGI IN FIORE

 

Finalmente dopo quasi due mesi di navigazione in alto mare i Mugiwara riuscirono a trovare un’isola su cui approdare, un’isola primaverile. E si vedeva.

Quell’isolotto era composto da una costa di sabbia dorata con degli scogli qua e la, un soffice manto erboso e cespugli e alberi via via che ci si avvicinava al cuore dell’isola.

I primi potevano sembrare semplici alberi in fiore, ma poco più avanti c’era un corridoio di enormi ciliegi in fiore che, cullati dal vento, lasciavano andare migliaia di petali che davano a quel piccolo sentiero un che di magico.

Ma la ciurma si limitò alla spiaggia, con alcuni che costruivano un castello di sabbia e altri che prendevano il sole. O altri che ronfavano alla grande cercando di ignorare le sonore lamentele di un cuoco.

-Sanji! Vieni qui! Preparami un drink!-

-Subito Nami-saaaaaaaaaaaaaan!- esclamò il cuoco dirigendosi con passo sognante e occhi a forma di cuore verso la navigatrice.

Zoro approfittò della distrazione del biondo per alzarsi e addentrarsi nella boscaglia per restare finalmente un’ in pace. Dopo qualche minuto si ritrovò al centro di un sentiero costeggiato da bellissimi ciliegi. Si spinse ancora un po’ di più verso il cuore dell’isola fino a ritrovarsi in una zona lontana dal sentiero e lì si stese, all’ombra di uno di quegli stupendi alberi su un manto di petali caduti.

Dopo cinque minuti passati ad adulare la rossa il cuoco si guardò intorno alla ricerca dello spadaccino, che sembrava essersi volatilizzato.

Evidentemente anche Nami se ne accorse perché ordinò a Sanji di andarlo a cercare.

-Ehi vengo anch’io!- esclamò il capitano.

-No, tu mi daresti solo fastidio! Continua a costruire quel castello…-

-Ok!- accettò il capitano dedicandosi anima e corpo alla sua missione… il fossato.

Borbottando il cuoco si diresse verso la boscaglia alla ricerca del Nakama. Dopo un paio di minuti passati a perlustrare il confine del boschetto decise di spingersi più in profondità, fino a riemergere in una radura da cui s’intravedeva un sentierino che si allungava verso il cuore dell’isolotto.

Lo raggiunse e lo percorse fino al punto in cui cominciavano i ciliegi, lo stesso punto in cui era sbucato prima Zoro. Rimase imbambolato per vari minuti e fissare la danza magica che compivano i petali quando si staccavano dal ramo fino a quando raggiungevano il terreno.

Poi come se avesse ricevuto una secchiata d’acqua fredda si riscosse, e imprecando sonoramente riprese a cercare il “baka”. Così, piuttosto contrariato, proseguì lungo il sentiero.

Dopo una dozzina abbondante di minuti passati a cercare lo spadaccino che sembrava veramente fosse scomparso dalla faccia della terra, Sanji capitò per puro caso in una zona lontana dal sentiero, dove vide Zoro sonnecchiare pigramente all’ombra di uno di quei maestosi ciliegi.

Inconsciamente il cuoco incurvò le labbra in un sorriso leggero alla vista del compagno senza la solita espressione seria sul volto. Evidentemente doveva essere sicuro di essere abbastanza lontano dai compagni se abbandonava quella maschera. In effetti era stato piuttosto difficile trovarlo…

Si avvicinò lentamente, cercando di fare meno rumore possibile per non svegliare l’altro. Arrivato a un passo si chinò per constatare se lo stesse prendendo in giro o se era veramente addormentato.

Stava dormendo.

Sorrise ancora.

In fondo… sa avesse fatto tardi avrebbe potuto dire che il Marimo si era nascosto per bene…

Così si mise a cavalcioni dello spadaccino e appoggiò la testa sul suo torace chiudendo lentamente gli occhi.

Altrettanto lentamente Zoro li aprì e visto il bel biondino appoggiato a lui sorrise spontaneamente.

Un sorriso genuino.

E lentamente alzò il braccio destro fino a che un bianco petalo si posò sul palmo della sua mano.

Al sentire i muscoli contrarsi sotto la sua guancia Sanji alzò il volto sino a incontrare il sorriso dello spadaccino, che nacque anche sulle sue labbra.

Come due calamite si avvicinarono lentamente, fino ad arrivare a sfiorarsi le labbra dolcemente e poi a un bacio leggero, ma molto significativo.

Il biondo portò il viso al pari dell’altro, fino a far appoggiare la propria fronte contro quella dell’altro, sfiorandogli il naso con le labbra in uno slancio di dolcezza, posando nuovamente le labbra su quelle dell’altro.

Sorridendo ancora Zoro si sistemò meglio sull’albero portando la mano sinistra dietro la testa e l’altra attorno al corpo del biondino, che sistemò una mano sotto la guancia e portando l’altra a circondare la schiena del compagno.

-Sai Zoro… questa atmosfera mi ricorda terribilmente te… tranquillo e stupendo…-

-Invece tu mi ricordi questi petali… delicati e graziosi…-

Sorrisero entrambi.

Erano rari quei momenti, in cui potevano dirsi veramente quello che provavano, senza mascherarlo con insulti e attacchi fisici.

Dopo vari minuti, sospirando stancamente, il cuoco si puntellò sui gomiti guardando negli occhi il compagno e mormorò:

-Dobbiamo sbrigarci… inizieranno a chiedersi dove siamo finiti..-

-Dobbiamo proprio?-

-Lo sai…-

Sbuffando lo spadaccino si alzò, sempre con la dovuta calma, e si avviò verso la costa.

Dopo qualche passo attirò a sé Sanji passandogli un braccio attorno alle spalle, sentendo la testolina dell’altro appoggiarsi sulla sua spalla.

Fra poco avrebbero dovuto continuare a far finta di odiarsi, fino alla sera, quando potevano mostrasi per quello che veramente erano, in un’atmosfera magica come quella di quel pomeriggio tra i ciliegi in fiore in cui erano riuscita a scappare alla monotonia delle giornate passate in mare.             

 

FINE

 

Angolino dell’angioletto^^

Awww, ma che ho scritto? Non me ne capacito… pensare che scrivo flash-fic di solito… quasi 900 parole… wow!

Che ne pensate? Beh, a rileggerla mi viene quasi il diabete… beh, in effetti era voluto, di solito si legge che il giorno fanno finta di odiarsi e la notte fanno solo sesso, e così ho pensato di aggiungere un momento in cui “scappavano dalla realtà” e poi, da inguaribile romanticona, ci ho messo i ciliegi che sono da sempre simbolo di amore e “magia”.

Adoro sta coppia, non ci posso far niente ù_ù, c’ho un arsenale di fic pronte su di loro…

Per kiara_star, che mi sostiene in tutte le fanfic e che recensisce dovunque. Le tue recensioni fanno sempre piacere ^^ e poi questa storia è veramente da diabete XD spero ti piaccia, alla prossima.

Allora, com’è venuta? Sono stata realizzante? Me lo lasciate un commentino? *_*

Plz!

Alla prossima!

 

     

ZoSan power 4ever!

 

 

  
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