Prigioni
- Avanti Alex, lo sai che è la cosa migliore da fare, la più semplice.
- Non so se ne ho la forza…
- Dopo ti sentirai meglio, è normale avere un po’ di paura all’inizio.
- Potrei soffrire…
- Non ci crederai ma questa frase mi viene detta più spesso di quanto tu non creda, ma è semplice paura, una volta fatto il primo passo…
- Il resto è tutto discesa, giusto?
- Esatto Alex, discesa fino alla fine.
Le sue parole erano così convincenti.
La sua soluzione era talmente ovvia che Alex si chiese come avesse fatto a non pensarci prima.
Alex si girò osservando la sua stanza, fece scorrere lo sguardo lungo le pareti passando poi all’armadio, aperto.
Quell’armadio era stato il custode dei suoi segreti, il compagno dei suoi esperimenti, sul fondo vestiti da ragazzo e da ragazza si mescolavano rispecchiando ciò che Alex sentiva di essere.
- Non è colpa mia, non ho scelto io questa vita…
- Hai ragione Alex, vuoi che ti tenga la mano?
- Così sarà più semplice?
- Afferrala, così non dovrai affrontare anche questo in solitudine.
Alex sorrise, il primo sorriso sincero da mesi, finalmente la libertà.