Erano tornati da pochi minuti.
Il rosso si era gettato sul divano davanti il camino acceso poco prima per godersi il calore mentre fuori nevicava, avrebbe continuato fino ad addormentarsi ma naturalmente "qualcuno" disturbò i suoi buoni propositi gridandogli dal corridoio.
Nel sentirlo, Chuuya inarcò un sopracciglio voltando di fianco il capo.
Mmhh che vuoi stronzo..? mi sono appena messo sul divano!
Boffonchiò con la guancia schiacciata sul cuscino.
Mi serve una camicia asciutta. Dove le hai messe?!
Pigolò affacciandosi dallo spigolo del corridoio costringendo il compagno a voltare la faccia tipo bambola assassina, con sguardo omicida e una vena che spuntava sulla tempia: Naturalmente Dazai ignororò il tutto, imbronciandosi ulteriormente.
Bhè?! dove son--
Sempre nello stesso fottutissimo posto! Nel TUO armadio, in alto a sinistra!
Lo interruppe iniziando a irritarsi chiudendo poi gli occhi quando vide il moro sparire in camera finché...
ChUuUuUyAaAa qui non c'è niente!!
Gridolò di nuovo con tono lamentosissimo e poi, prima di sentirsi una schiera d'insulti.
  L'hai detto apposta per vendicarti che ho fatto gli occhi dolci alla cameriera per lo sconto vero?! Sei proprio cattivo!
Aggiunse convinto con un pigolio capriccioso.
A quelle parole e soprattutto, al ricordo della disastrosa cena d'anniversario il rosso spalancò di colpo gli occhi facendo iniziare a galleggiare per la stanza i soprammobili.
G-guarda che se vengo là e quella cazzo di camicia c'è, è la volta buona che t'ammazzo!
Gridò furibondo.
Con una risatina provocatoria lo rivide affacciarsi dalla camera in fondo al corridoio.
Oh si! Uccidimi tra le tue PICCOLE e amorevoli braccia ma prima fammi mettere una camicia pulit--
Stava dicendo ma s'interruppe quando una ceneriera lo colpì in fronte e sicuramente gli sarebbe stata scagliata metà degli oggetti in casa quando si sentì suonare il citofono.
Tutto calò nel silenzio più totale e Chuuya prese a fissarlo con uno sguardo torvo che rare volte aveva sfoggiato.
Se hai dato l'indirizzo a quella troietta del ristorante te lo mozzo prima di ammazzarti...
Sibilò con un ringhio minaccioso.
Dazai alzò le mani in segna di resa limitandosi a un cenno di diniego col capo mentre il partner cacciava il coltello dalla fondina con la destra e pigiava il bottone del videocitofono con la sinistra.
Per fortuna di tutti, sopratutto del moro, spuntò sul piccolo monitor un Akutagawa con aria infreddolita e alcune confezioni di dolci tenuti alla meglio. Chuuya sospirò profondamente incrociando lo sguardo di Dazai
L'hai usato di nuovo come tuo corriere personale per toglierti gli sfizi notturni?!
Chiese scettico. Lo vide fare gli occhioni dolci e carini.
Che c'è di male? Non ho potuto mangiare il dolce per colpa della tua ingordigia e poi questi lavoretti notturni gli temprano il carattere! Rispose ingenuo.
Gli alimenteranno un forte l'esaurimento nervoso!
Obiettò cinicamente mentre pian piano tutti i soprammobili tornavano al loro posto.
Dovresti ringraziarmi. Così faccio esaurire meno te~
Concluse con un sorrisino malefico che gli fece alzare gli occhi al cielo per poi aprire il portone al loro povero sottoposto.