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Autore: guiky80    08/09/2020    5 recensioni
Kuroo e Tsukishima insieme, un momento di intimità, le solite battute di Tetsurou, le solite risposte di Kei.
La consapevolezza che la loro coppia si sta evolvendo.
***
“C’è qualcosa che Lev non sa fare però… farmi eccitare.”
Kei è arrossito di colpo, abbassando il viso, non ancora abituato al modo diretto di parlare della loro relazione.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Kei Tsukishima, Tetsurou Kuroo
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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Il respiro di Kuroo addosso.
Le labbra sulla gola scoperta, la lingua e i denti. Nemmeno una parte del corpo di Kuroo è lontana da Tsukishima. 
Gli è addosso, sopra, spalmato letteralmente su di lui, ma il più giovane non ha di che lamentarsi. I gemiti sono fuori controllo da parecchio. 
Sospirando, Kei cerca di ricordare come ha fatto Tetsurou a farlo finire in quella posizione; cosa ha detto esattamente? Qualcosa sul muro perfezionato da Lev. È migliorato, è vero, ma il modo in cui Kuroo ne ha parlato lo ha irritato. Ha perso la sua proverbiale calma e ha risposto in maniera troppo piccata. L’ex centrale della Nekoma ha sorriso, sapendo di aver vinto, e poi ha lanciato la stoccata.
“C’è qualcosa che Lev non sa fare però… farmi eccitare.”
Kei è arrossito di colpo, abbassando il viso, non ancora abituato al modo diretto di parlare della loro relazione.
Già, la loro relazione… perché lui, il monster block della Karasuno si è preso una cotta paurosa per quello che è diventato il suo mentore ormai, scoprendo di essere corrisposto.
Così si sono baciati, una sera al ritiro estivo, nell’ombra, con Hinata, Yamaguchi e Kenma a pochi passi e ignari di tutto.
Ora però è diverso, ora è nella camera di Kuroo al dormitorio universitario, è triste realizzare di aver avuto poche occasioni per la battaglia della discarica: lui un primino e Kuroo prossimo al diploma.
 
È stato l’ormai ex Capitano della Nekoma a tranquillizzarlo: “Giocheremo ancora insieme, ho già parlato con Sawamura, e verremo nelle amichevoli che disputerete in futuro. Ma soprattutto io e te ora abbiamo altro in comune.”
Ha ammiccato, come sempre, con quel sorrisetto poco rassicurante di cui ormai Kei non può più fare a meno. 
 
Il succhiotto che lo colpisce alla base del collo lo fa sussultare.
“Non lasciarmi segni!”
“Devo farlo, sei distratto e non mi piace avere a che fare con chi non collabora.”
Tsukishima sospira. “Scusa, stavo pensando alla prima volta che ci siamo baciati.”
È imbarazzante, ma sa che dire a Kuroo che pensa a loro lo renderà felice, infatti il suo ragazzo sorride abbracciandolo.
“Oh, quanto sei carino, Tsukki.”
Il momento di tenerezza dura poco, perché Kuroo inizia a sfregare la sua erezione contro quella di Kei che geme ormai fuori controllo, colto alla sprovvista.
Tetsurou si passa la lingua sulle labbra: “Sai, adoro averti sotto di me, adoro averti in camera mia, soprattutto se hai pochi vestiti addosso.”
Il rossore del compagno lo fa sorridere, mentre si solleva sulle braccia facendo scorrere lo sguardo su di lui. Kei è a petto nudo, con solo i boxer grigi che rendono ancora più evidente l’erezione. Kuroo è nella stessa condizione. e non vede l’ora di far sparire anche quell’ultimo indumento.
Torna a calare sul ragazzo lambendogli il collo e le labbra, mordicchiandolo, lo osserva chiudere gli occhi e perdersi in quei pensieri che non vuole condividere con lui.
Kuroo lo sa che il suo Tsukki non si è ancora aperto del tutto, sempre restio a confessargli i suoi pensieri, restio a parlare troppo a lungo di sé. Di quel padre che non nomina mai, di quel fratello che ammira, ma a cui non dice mai mezza parola buona quando sono insieme.
Lui ha visto Akiteru da lontano, un giorno in cui è andato a trovare Kei; li ha visti uscire di casa vicini e si è quasi ingelosito, poi ha notato la somiglianza tra i due e ha capito chi aveva di fronte. 
Come uno sciocco si è nascosto dietro un angolo, timoroso all’improvviso di avere a che fare con la famiglia del suo ragazzo. Non ha mai raccontato quell’episodio a Tsukki, forse non lo farà mai. 
 
Gli mordicchia il lobo dell’orecchio sussurrando a più riprese il suo nome. “Tsukki, oh Tsukki, quanto mi piaci.”
Poi si sposta, arrivando al petto, lambendo i capezzoli, mentre il corpo sotto al suo freme e si agita, i gemiti strozzati si susseguono, Kuroo sta per perdere la ragione: lo vuole, vuole diventare tutt’uno con lui. Lo hanno fatto già diverse volte, ma ogni volta il cuore di Kuroo batte più forte.
Torna al viso, lo bacia a fondo, lecca la mascella. “Tsukki, ti voglio così tanto.”
Sente l’altro irrigidirsi di colpo. Lo fissa, temendo voglia fermarsi.
“Che c’è, Tsukki?”
“Non… non chiamarmi così.”
“Ma perché? Dai, non ricominciare, lo sai che mi piace chiamarti Tsukki.”
L’altro sospira fissandolo, poi arrossisce distogliendo lo sguardo.
“Puoi chiamarmi Tsukki quando siamo fuori, tra la gente, ma qui… così… no. Mi fai pensare a Yamaguchi e davvero, non vorrei pensare a lui adesso!”
Kuroo lo fissa sgranando gli occhi: in effetti ha sentito solo l’ex numero dodici della Karasuno chiamarlo così. Che numero ha ora di maglia? Non lo ricorda.
“Allora posso chiamarti Tsukki sempre, tranne quando voglio fare l’amore con te?”
L’altro stringe le labbra, sentire Kuroo parlare di amore fa davvero uno strano effetto.
“Esatto. In questi momenti in cui siamo soli… così… sarebbe meglio di no.”
Kuroo lo bacia sulla guancia. “Va bene, quindi ora come ti chiamo? Tesorino mio?”
Tsukishima in risposta strabuzza gli occhi.
“No, grazie.”
“E allora?”
“Beh… Kei… chiamami solo Kei.”
Il rossore si fa più intenso e Kuroo trattiene il fiato.
“Davvero posso chiamarti Kei?”
Il centrale della Karasuno scopre che il suo nome ha un suono bellissimo detto da Kuroo.
“Sì, puoi.”
Tetsurou sorride di più.
“Kei?”
“S-sì?”
“Ti amo.”
Tsukishima stringe le labbra, poi gli passa le mani dietro al collo e lo tira giù per abbracciarlo stretto. Non è pronto a dire quelle due parole, ma è consapevole che è così, lo sa già, e lo capisce anche Kuroo.
I boxer spariscono in un attimo, le mani e la bocca di Kuroo riprendono a tormentare quel corpo scolpito dagli allenamenti. Ogni volta che lo vede trova sempre qualcosa di nuovo: lividi, muscoli più definiti, qualche centimetro in più in altezza e occhi sempre più brillanti, vorrebbe prendersi il merito di quello, magari stare con lui lo rende più luminoso, ma sa che è dovuto al fatto che la pallavolo ha iniziato ad avere un significato diverso per Kei, ora.
Dopo il muro che ha chiuso Ushiwaka durante la finale dell’anno prima, Tsukishima è cambiato, è più motivato. Ha ragione Bokuto: ha avuto uno di ‘quei momenti’ e ha sentito la passione per la pallavolo. 
 
Un morso al lobo dell’orecchio lo riporta alla realtà e al fiato di Kei. “Ora sei tu a essere distratto.”
Sorridendo Kuroo lo fissa.
“Hai ragione, scusa, pensavo a quanto sono luminosi i tuoi occhi ultimamente. Vorrei dipendesse da me, ma… so che non è così.”
Sorride quasi rassegnato, tornando a baciarlo. I gemiti di Tsukishima aumentano mentre Kuroo lo prepara, prima di farlo suo e sentirlo fremere sotto di sé. Tetsurou è in estasi, adora fare sesso con il suo ragazzo, adora il modo in cui cerca di trattenere la voce, adora quegli occhi chiari che si stringono per poi fissarlo languidi quando ormai la ragione ha ceduto il posto al piacere.
 
Steso accanto a Kuroo, Kei è sveglio, a differenza dell’altro che russa leggermente abbracciato a lui, lo fissa a lungo e scende a patti col suo cuore.
‘Sono decisamente innamorato di questo gattaccio pestifero.’
Sorride e gli sfiora la fronte con un bacio sussurrando.
“È solo merito tuo se sono più felice.”
Chiude gli occhi sospirando, lasciandosi andare al sonno. Per contro Kuroo apre di colpo i suoi, fissandolo in silenzio, un sorriso ebete sul volto e un’emozione nuova nel cuore.
Si stringe appena di più a lui, sussurrando a sua volta. 
“Sono felice anch’io... Kei.”
 
 
 
 
 
 
 
 
Angolino dell’autrice.
Questa è la prima shot che pubblico in questo fandom, Kuroo e Tsukishima li adoro.
Ringrazio Lenea per la prima lettura e i primi vaneggiamenti urlanti… ringrazio Ciotolina per gli altri vaneggiamenti! (due pazze)
Grazie anche a Melanto che ha dato la botta finale di betaggio e alla mia nipotina che ha deciso di aiutarmi.
Alla prossima.
Guiky80
   
 
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