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Autore: Eltanin29    09/09/2020    0 recensioni
"L'aveva persa per sempre, senza averla mai avuta. Lui non l'avrebbe mai potuta avere."
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Era morta.
Era morta davanti ai suoi occhi. E lui non aveva potuto fare niente.
L'aveva vista afflosciarsi al pavimento come una foglia che cade con l'arrivo della stagione autunnale. Senza più vita.
I suoi occhi, i suoi meravigliosi occhi d'ambra, riversi all'indietro.
Gli stessi occhi capaci di riscaldare il cuore appena li incrociavi.
Gli stessi occhi, sempre pieni d'amore - non per lui, purtroppo- per i suoi amici, per la sua famiglia, per i libri che amava tanto leggere.
Gli stessi libri, che adesso non sarebbero più stati sfogliati dalle sue mani delicate. Sarebbero rimasti sopra una mensola a prendere polvere. Così come avrebbe fatto il suo cuore. Perchè a lei, e a lei solo, era e sarebbe appartenuto per sempre. Non avrebbe potuto amare nessun'altra donna all'infuori di lei. Perchè per quanto se ne dicesse, lui era capace di amare. Non lo aveva potuto dimostrare, ma lui quel sentimento tanto complicato, travolgente, lo aveva conosciuto. Lo aveva provato.
La vita a volte si divertiva a giocare con gli uomini.
Lui, deniminato da tutti Principe delle Serpi, Principe dal cuore di Ghiaccio, si era innamorato. E non di una donna qualsiasi. Di Lei. Dell'unica donna forse, che non avrebbe mai nemmeno dovuto guardare.
Suo padre glielo ripeteva sempre - e non solo a parole -: erano diversi.
Lui aveva il sangue puro. Lui era superiore.
No.
Non era vero.
Non era assolutamente vero, maledizione!
Lui, quel sangue che suo padre definiva sporco, marcio, lo aveva visto sgorgare dalla sua candida pelle dopo che era stata colpita dalle innumerevoli Cruciatus inferte da sua zia, e poteva affermare con sicurezza che non c'era niente di diverso dal sangue che scorreva nelle sue vene.
Rosso.
Come rosso era la macchia sul pavimento dove quella pazza l'aveva torturata ore e ore per carpirgli informazioni. Informazioni che lei non aveva dato. Aveva subìto tutto quel dolore a testa alta. Nemmeno le Cruciatus erano riuscite a piegarla.
A piegare quell'animo da Grifondoro che ruggiva nel suo petto.
Grifondoro: culla dei coraggiosi di cuore: audacia, fegato, cavalleria.
Tutte qualità che la rispecchiavano in pieno.
Lei non aveva niente d'inferiore rispetto a lui.
Semmai, era lei quella superiore.
Lei, quella veramente pura.
Lei aveva il cuore puro.
Un cuore, che fino a pochi minuti prima batteva nel suo petto.
BATTEVA: modo indicativo, tempo IMPERFETTO.
Davvero imperfetto, troppo imperfetto.
L'aveva persa per sempre, senza averla mai avuta.
Lui non l'avrebbe mai potuta avere.
Lei era troppo buona per lui : un Mangiamorte - non davvero devoto a quella stupida causa che se l'era portata via - che non aveva fatto altro che insultarla da quando l'aveva incontrata per la prima volta. Lui era stato la causa delle calde lacrime che avevano solcato le sue guance fin da quando erano arrivati ad Hogwarts.
<< Nessuno ha chiesto il tuo parere, sporca Mezzosangue >>
Quello era stato solo il primo di una lunga serie.
Ma con lei non l'aveva mai avuta vinta.
Lei era l'unica che riusciva a tenergli testa così come era l'unica che riusciva a far smuovere quel cuore di ghiaccio che sembrava morto nel suo petto. E adesso morto lo era davvero. Con lei.
Il suo volto non sarebbe più stato illuminato dai suoi sorrisi. Ne aveva molti di sorrisi, lei.
Quello che rivolgeva ai suoi amici, quello rivolto ai professori, alla McGranitt in particolare, il sorriso tirato di quando parlava con qualcuno che la stava importunando ma con cui non voleva essere scortese. E poi il più bello di tutti, secondo lui, il sorriso soddisfatto di quando prendeva il massimo dei voti a scuola, di quando sapeva di aver ragione, di quando guardava con gli occhi pieni d'orgoglio una persona che l'aveva stupita, che l'aveva resa fiera.
Eppure, per un secondo, prima che si afflosciasse senza vita al pavimento, gli era sembrato che quello stesso sorriso lieve, fievole, sghembo, le avesse illuminato per l'ultima volta il viso.
Ma era impossibile. Impossibile come il fatto che gli era sembrato che quel sorriso fosse rivolto proprio a lui.
Illusioni. Solo un'illusione.
Eppure....
E adesso, mentre si trovava in quella fredda stanza del maniero a piangere -per la prima volta in vita sua - lacrime amare, calde, salate, di fianco al suo corpo inerme, si rendeva davvero conto di quanto stupida fosse la causa per la quale Voldemort e i suoi seguaci si battevano.
Le lacrime sembravano non volersi più fermare. Cadevano incessantemente dai suoi occhi. Occhi dal colore del ghiaccio. Ghiaccio, che si stava sciogliendo e colava. E colava.
E proprio mentre una di quelle stille salate si posava sulla guancia di Hermione, lui lo sentì.
Debole, ma presente. Il suo battito. Le controllò meglio il polso... e si!!
non se lo era immaginato. ll suo cuore batteva ancora. Piano.
Al contrario del suo, che sembrava volesse uscirgli dalla cassa toracica per quanto scalpitava velocemente.
Batteva. Batteva. Batteva.
Era ancora viva.
Si asciugò in fretta il viso e con delicatezza prese la ragazza, che si mosse tra le sue forti braccia.
<< shh >> le sussurrò prima di posarle un lieve bacio tra i folti ricci.
<< ti salverò >>
Una promessa, che avrebbe mantenuto a tutti i costi.
<< lo... lo so >>
Lei si fidava. Si fidava di lui. E lui non l'avrebbe mai più delusa.






NDA: ehiii, che ne dite vi è piaciuta questa piccola storia?? spero di si!! Se vi va, fatemelo sapere con un commento. ;)

 

   
 
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