Anime & Manga > Captain Tsubasa
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Autore: Fujiko Wakabayashi    11/09/2020    4 recensioni
La cosa più brutta al mondo sono le abitudini. Eppure non riusciamo a farne a meno. E Taro? Riuscirà a fare a meno della sua abitudine: stare con lei?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Azumi Hayakawa, Nuovo personaggio, Taro Misaki/Tom
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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                              Colazione insieme 

 

Taro: 


Genzo, Tsubasa e Sanae sono venuti a trovarmi qui in Francia. Casa mia è modesta ma in quattro ci stiamo bene, ognuno ha la sua privacy e così possiamo stare insieme quanto più tempo possibile visto che tra poco torneranno ognuno nel suo paese “adottivo”, teoricamente veniamo tutti dal Giappone. 

Solitamente siamo io e mio padre che quando è qui in Francia alloggia da me. 


Resto nel letto a fissare il soffitto e aspetto che gli altri due pazzi del pallone vengano a buttarmi giù la porta di camera chiedendomi di andare a correre con sotto le urla di Anego di fare piano perché sono SOLO le sette della mattina e lei deve dormire. Lo so già, lo fanno sempre. 


Fisso una crepa del soffitto che stona in mezzo a tutto quel bianco. 


Nell’esatto momento in cui mi alzo sento bussare alla porta prima e poi le risate di Genzo e Tsubasa in camera mia. 


Con aria assonnata li fisso e cerco di capire perchè sotto tutto questo non ci sono le grida contraddittorie di Sanae e perchè ridono. 


Mi è facile capirlo quando vedo la ragazza entrare in camera mia. 


-Vuole venire a correre con noi?!!?- e riattacca a ridere mentre si cala il capellino. Entrambi, il Capitano ed il portiere, sono in tenuta sportiva con una semplice tuta.


-Con noi??? Ma dico...Sanae?- la fisso sconcertato. Non per dire, ma noi tre andiamo ad una certa velocità, siamo allenati. Sanae no. 


-Sì, perchè questo zuccone mi ha OFFESO, OFFESO, dicendo che dovrei allenarmi perchè “ho poco fiato”- risponde piuttosto piccata indicando Tsubasa mentre Genzo torna a ridere come un matto fino alle lacrime. Tanto che si deve sedere, per poi stendersi, sul letto mio matrimoniale per poi esclamare -Lei con noi?!?!- e ancora giù a ridere. 


Non gli do tutti i torti, comunque non c?è da ridere. 


-Anego, se vuoi venire con noi vieni! Ma vedi di non rompere ed arrangiati- faccio io per poi “togliere il disturbo” ed andare a vestirmi. 


Esco con la tuta come i miei compagni e li raggiungo all’ingresso. 



--


Come sospettavo, Sanae a neanche mezz’ora da quando siamo usciti è già stanca morta. 



-Amore, te lo avevo detto- la riprende dolcemente Tsubasa. 


-Mi dispiace- ammette sconsolata. 


-Fa niente Anego! Che dite se andiamo a far colazione in quel bar- Genzo sta indicando il bar che c’è al di là della strada mentre tira fuori dei soldi dalla tasca -Offro io- esclama poi. 



Concordiamo tutti avendo fame. Entriamo e devo ammettere che nonostante passo di qua tutte le mattine non ci ero mai entrato. Un posto carino. Con delle bariste carine. 


Genzo si appoggia con un braccio al bancone cercando l’attenzione di una bionda che però non lo calcola minimamente. Arriva invece un’altra collega di lei evidentemente. Non molto alta, caschetto come quello di Sanae e capelli castano chiaro come i suoi occhi, un neo vicino al naso e due labbra sottili e rosa. Abbastanza robusta ma non molto. Leggo il nome sulla catenina che porta “Azumi”. 


-Taro? Allora, che prendi?- mi distrae Genzo impaziente come al solito. 


-Sì, sì- 









Note: Ciao a tutti! Torno dopo molti mesi che sono sparita su EFP con una nuova storia, solo che è su Taro. Non chiedetemi il perchè, mi andava di scrivere di lui… 


Spero che piaccia e se vi va fatemi sapere cosa ne pensate! ^^

 

P.S. Non so quando aggiornerò! T-T

 

  
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