Gaara e il suo amore: Orange.
Scritta sentendo:
https://www.youtube.com/watch?v=5Pk_oHxy15M; Pharrell Williams -
Freedom.
Scritta per #FallColorsChallenge di
Better than Canon.
Prompt: Arancione – Sabbia
del deserto
📷
𝗧𝗶𝘁𝗼𝗹𝗼:
Orange
📷
𝗧𝗿𝗮𝗺𝗮:
Orange e Gaara non si possono amare, ma lo fanno ugualmente.
📷
𝗚𝗲𝗻𝗲𝗿𝗶:
Romantico/fluff; slice-of-life.
📷
𝗙𝗮𝗻𝗱𝗼𝗺:
Naruto
📷
𝗟𝗶𝗻𝗸:
https://archiveofourown.org/works/26527630
Ispirato a: : Gaara - Blood and Sand
: BY orin;
https://www.deviantart.com/orin/art/Gaara-Blood-and-Sand-100105679.
Orange
La luce del sole illuminava la
stanza, le pareti decorate da
disegni di immensi polpi. Su un mobiletto stavano delle melodie rap e
jazz in
grandi vinili.
Su un muro c’era una
collezione di farfalle, con dei lunghi
spilloni conficcati nei corpi e le ali dai mille colori cangianti.
C’erano diverse fotografie
che ritraevano un uomo severo e
massiccio, pelle nera e occhiali da sole spessi. Al suo fianco una
donna più
minuta, dalla pelle di alabastro e i morbidi capelli bianchi.
Teneva una bambina stretta tra le
braccia, pelle nera, ma
capelli arancioni come il padre.
Da fuori venne in lontananza il grido
di un gabbiano.
La giovane dai corti capelli
arancioni sentì qualcosa
solleticarle la schiena, mentre un vento bollente entrava dalla
finestra,
accarezzandole il viso.
Si voltò, socchiudendo gli
occhi dalle iridi color
caramello.
Si alzò in piedi e
raggiunse la finestra, affacciandosi al
davanzale di metallo. Guardò il cielo azzurro e sorrise,
riconoscendo che
quello che la solleticava era la sabbia del deserto.
“Gaara!”
invocò il nome dell’amante.
“Sono qui!” si
sentì rispondere da una possente voce
maschile.
Abbassò il capo e vide il
ninja del deserto, intento a
passarsi la mano tra i capelli vermigli. Aveva delle spesse occhiaie,
ma sul
viso un sorriso sincero.
“Mi aspettavi,
Orange?!” le domandò.
La giovane si leccò le
labbra e indietreggiò.
< Così
finirà per farsi sentire anche dagli altri. Vorrei
che fossimo solo noi, come delle balene immerse nelle
profondità degli abissi.
Sparire nell’oscurità che può
proteggerci > pensò.
Dall’otre sulle spalle di
Gaara scivolò fuori della sabbia
del deserto che prese la forma di una scala. Lui la utilizzò
per entrare nella
casa di lei con un balzo.
La sabbia si ritirò
nuovamente nell’otre.
Orange rispose dicendo: “In
realtà disperavo. Non è facile
avere il Quinto Kazekage tutto per sé”.
Sentì le braccia di lui
stringerle i fianchi e si appoggiò
contro il suo petto.
“Ogni tanto voglio godermi
la mia libertà” rispose lui. Le
sollevò il viso. “Vorrei che anche tu potessi
essere finalmente libera”.
Orange chiuse gli occhi e
sospirò.
“Stringimi e non lasciarmi
andare” lo pregò. “Qui, dove
nessuno può vederti, dove non può accadere
niente. Lo sai che il mio colore di
pelle potrebbe portare problemi alla solidità del tuo potere
politico”.
Gaara le posò un bacio
sulle labbra e lei gli sorrise.
“Non ho paura di quello che
vedono gli altri. Cosa ne sanno?
Noi ci amiamo.
Per anni sono stato schiavo di odio e
pregiudizi. Ho
scoperto che anche essere una forza portante può essere
libertà.
Quindi perché non il
sentimento che ci unisce?” domandò.
< Ogni volta che sto con te
penso di poter affrontare
l’infinito universo > pensò.
Le posò un bacio sui
morbidi capelli arancioni.
Orange pensò: < Noi
scegliamo di credere.
Un filo rosso unisce tutti noi uomini
e ogni essere vivente.
Potremmo essere liberi volendo
>.
“Le tue parole sanno far
librare il mio spirito come se
avesse le ali” ammise. Lo prese per mano e lo condusse fino
al divano,
sedendosi accanto a lui.
Gaara continuava a cullarla tra le
sue braccia, aveva posato
l’otre sul pavimento.
Rispose: “Voglio solo farti
aprire la mente. Dobbiamo i
primi ad essere liberi perché gli altri possano
accettarci”.
Orange sorrise.
“Tu mi fai credere in
qualsiasi cosa” ammise.
< Non ha niente da invidiare
ad un re e accanto a lui mi
sento sovrana.
Voglio davvero essere libera ed
andarmene con lui,
perdendomi nel deserto da cui proviene > pensò.