Ultimo quarto. Solo dieci minuti. L’adrenalina saliva. La tensione cresceva. Il Seirin e il Rakuzan combattevano con tutte le forze. Era la finale. I generali erano alle strette mentre il Seirin era vittoriosa.
- No, non può essere! Io, Akashi Seijuro, non posso perdere-
Successe in un attimo ma lo sentirono chiaramente. Qualcosa nella stanza si ruppe, si spezzò. Sapevano fin troppo bene cosa purtroppo.
- Così … alla fine ha ceduto, si è spezzato-
La stanza vacillava ed era quasi insopportabile starci dentro.
Akashi si trasformò, Kagami vacillò, Kuroko era …
Il finto miracolo venne distrutto, la forza combattiva del Seirin annientata, la partita ormai chiusa. Mancavano 2 minuti, dieci punti di differenza. Era il silenzio, tutto era perduto o quasi. Kuroko ricordò.
Ricordi di qualche anno prima al Teiko. Di un’infanzia ormai perduta ma vivida nella sua mente e nei suoi primi compagni. La prima persona che credette in lui, il suo salvatore, il primo allievo, la prima amica, un bambino, un amico.
Anni d’oro per lui, anni a cui ha sempre voluto tornare.
Un flash. Una dichiarazione, un amore. Il piacere e il buio. La gelosia di LUI e il possesso. La sensazione di strangolamento e di conforto, la passione e la tortura, l’odio e l’incomprensione e poi … l’abbandono.
Sentimenti dolorosi ma limpidi e sereni nel suo cuore.
Il leggero e fragile filo spezzato venne rimesso insieme e rafforzato. La presenza di lui non più flebile come prima e il pianto di LUI, attutito dai sentimenti passionali. La salvezza di lui e la fine della vittoria.
La tigre e la pantera abbandonati e il leone ormai addormentato.
La razionalità ritrovata, l’amore reciproco e l’abbandono delle regole.
- Anche se farà male, anche se quando sbaglierai sarò io a pagarne le conseguenze, anche se ci odieranno, disprezzeranno. Rimarremo insieme, sopportandoci e rimanendo per sempre noi stessi. Per …. Sempre …. Insieme!-
FINE