VIVIAMOCI

Sento il bisogno di abbracciarti ancora e ancora.
Sei qui davanti a me, mi inebri del tuo profumo e sento ancora il bisogno di averti qua vicino a me.

Viviamoci fino a quando il sole non sorgerà. Fino a quando il nostro desiderio non sarà placato, fino a quando la tua furia non sarà diminuita.
Viviamoci, perché domani non potremo più farlo.

Ti avvicini a me e io sento che il cuore potrebbe uscire dal mio petto, talmente veloce batte. I tuoi occhi color cremisi sono incollati ai miei e non posso far altro che guardare come lentamente annulli le distanze fra di noi.
Tremo, tremo come un foglia non appena la tua mano mi sfiora.

Viviamoci ancora. Viviamoci fino alla fine.

Sento gli occhi pizzicare e gli stringo quando sento le prime lacrime bagnarmi le guance. Tu mi afferri la mano mentre appoggi la tua fronte alla mia. Rimaniamo così per un momento indefinito: minuti, forse ore.
Sento un nodo alla bocca dello stomaco che inizia a formarsi e mi chiedo come tu faccia a rendermi così debole.
Sento il fiato mancarmi e le parole morire in gola.
Sento che sto per crollare, mentre silenziosamente continuo a piangere.

Voglio viverti ancora. Averti vicino per altri mille anni perché nessuno è te.

La tua calda mano accarezza la mia, gelida e tremante. Siamo sempre stati i due opposti di un lungo filo: abbiamo passato anni ad insultarci, a odiarci. Abbiamo passato anni a rincorrerci, a perderci e infine ad amarci. Abbiamo passato insieme tutta la vita e sapere che da domani non ti rivedrò più fa male, molto male. Saranno solo due mesi mi hai detto, ma io lo so già che non sarà così: te l'ho detto che succederà qualcosa, che ho un brutto presentimento, ma tu non mi ascolti mai.
"Katsuki ti prego..." mormoro "Ti prego non partire."
Lo sai. Lo sai che quando io ho delle sensazioni non va mai bene, ma tu vuoi partire lo stesso. E' il tuo lavoro, devi partire perché un Hero fa anche cose che potrebbero mettere in pericolo la sua vita, se è per salvarne altre mille.
"Lo sai che devo partire. Lo devo fare per proteggere tutti e per proteggere te"
Lo dici con quella dolcezza che raramente ti ho visto usare: lo sai anche tu che potrebbe essere l'ultima volta che ci vediamo e questo ti spaventa, come spaventa me.
Potrebbe essere la nostra ultima notte insieme, quindi viviamoci. Viviamoci fino in fondo.

Mi avvento sulle tue labbra avvicinandoti disperatamente a me: è un bacio di bisogno, cercato, voluto e mai dato. Racchiude tutta la mia paura, il mio amore per te, tutta la mia tristezza. Racchiude tutta me stessa.
Tu ricambi con la stessa foga, cercando disperatamente il mio corpo, come a volerlo imprimere nella tua memoria.
Non è un bacio dolce, è un bacio disperato, rude e aggressivo. Esattamente come siamo noi due.
Mi afferri le cosce e mi appoggi al muro dietro di me sollevandomi e lasciando che ti allacci le gambe dietro al busto. Improvvisamente la passione dentro di noi si accende e il bacio si infiamma. La temperatura corporea aumenta e la mia maglia vola via in poco tempo.
Le mie mani vagano per un po' tra il tuo viso e i tuoi morbidi capelli, mentre tu mi tieni salda a te come a non voler farmi scappare.

Viviamoci per sempre, viviamoci per l'ultima volta.

Non so come raggiungiamo la camera da letto e in poco tempo tu sei sopra di me mentre la metà dei nostri vestiti sono sparpagliati per la casa.
Come sarà vuoto il letto quando tu non ci sarai più? Come saranno fredde le notti da domani in poi?
Non puoi sentire il mio dolore, non lo puoi comprendere, ma anche se cerchi di rassicurarmi alla fine sappiamo chi avrà ragione. Io ti perderò e non posso fare a meno di chiedermi come sarà la mia vita senza di te.
Per la prima volta sento il tuo tocco, solitamente rude e deciso, indugiare dolcemente sulla mia pelle. Nella mia mente i ricordi di questi anni passati insieme scorrono veloci e mi regalano solo una forte malinconia.
Passiamo la notte così. Ad amarci follemente mentre pian piano il nostro mondo si distrugge.
Cerchiamo di ingannare il tempo che scorre veloce mentre i nostri movimenti si fanno improvvisamente lenti e calcolati: scorro le mie tremanti mani su tutto il tuo petto mentre tu sospiri contro il mio collo.

Mentre tutto intorno a noi vortica velocemente non posso fare altro che pensare a te, a noi due.
Non volevo questa vita. Non volevo perderti, non volevo passare la vita senza di te, perché per me non esiste la mia vita senza di te.
Ti ho amato e ti amo senza condizioni e senza impedimenti. Ogni giorno ti dono tutta me stessa e sapere che da domani non sarà così mi terrorizzata e mi distrugge.
Facciamo l'amore tutta la notte, ci viviamo per l'ultima notte.
Voglio imprimerti nella mia testa, voglio ricordarti per sempre. Non voglio restrizioni, questa notte concederò anima e corpo a te. Così che domani non avrò rimpianti.

Sei insolitamente dolce e amorevole: dov'è finito il ragazzo scorbutico, scontroso e arrogante che conoscevo? Sei cresciuto, sei diventato un uomo adesso.
Non mi hai mai trattato con tanta cura però: lo hai capito vero che questo è il nostro ultimo momento insieme?
Ti guardo e sorrido: sei così bello.
Mi guardi e per un attimo ci fermiamo. Anche se il mondo intorno a noi continua ad andare avanti, noi ci fermiamo. Ridiamo in faccia al tempo, maledetto nemico, che tra poche ore ci dividerà per sempre.
Mi sorridi in modo sincero, come poche altre volte ti ho visto fare, e mi chiedo perché tu sia unico nel mondo.
Ti prego Katsuki, resta e sorridimi per sempre perché vederti è uno spettacolo della natura.

Purtroppo, nonostante noi avessimo cercato di fermare il tempo, di illuderlo e lasciare che si dimenticasse di noi, l'alba è arrivata prima che noi ce ne accorgessimo. E con l'alba anche la tua partenza.
Non diciamo una parola, ci rivestiamo senza neanche guardarci, anche perché se lo facessi scoppierei in lacrime.
Abbiamo cercato di rimandare questo momento per troppo tempo e ora è arrivato.
Ci avviamo alla porta di casa, della nostra casa e lì ti fermi.
Mi guardi e io piango non riuscendo a sostenere tutta la tristezza che vedo. Con i pollici mi accarezzi le lacrime e poi mi baci.
E mentre lasci la mia mano e ti appresti a chiuderti la porta dietro di te, il tempo si ferma e finalmente capisco tutto.

Ci sono tante cose che in questo millisecondo potrei fare: potrei fare un passo e fermarti, supplicarti di non partire, di non prendere quel maledetto aereo. Potrei correrti dietro, abbracciarti un'ultima volta e dirti quello che, in questo momento era solo una supposizione, ma che nove mesi dopo si sarebbe concretizzata.
Non puoi lasciarmi crescere un bambino da sola. Sono troppo giovane, ho bisogno di te. Non puoi partire.
Se fossi stata un po' più coraggiosa ti sarei corsa dietro, ma non l'ho fatto, sono rimasta ferma a vederti sparire per sempre dalla mia vita.
Mi avevi promesso di vivermi per sempre. Dovevamo sposarci, ero incinta e avevamo tutta la vita davanti.
Ma ora sono sola.

Si dice che quando una persona a te cara muoia tu lo possa sentire, lo possa avvertire sulla tua pelle ed è quello che è successo a me.
E' proprio in questo momento, nel momento che la porta sbatte contro la serratura che io so che a quel meeting di eroi tu non arriverai mai. Il tuo aereo, appena decollato, verrà dirottato e tu ti sacrificherai per portare tutti in salvo.
Alla fine non ci saranno vittime.
Nessuna... eccetto una.