All’inizio avevo pensato di soffermarmi su Isabella, poi mi son detta che questo sarebbe stato il prompt ideale per parlare dei due papà di TPN ♥
Buona lettura!
L’espressione di Yuugo è tremendamente seria e rivela la stessa grande inquietudine ben nota a Lucas; compagna fedele da anni, il giovane uomo ha imparato a convivere con lei da tempo ormai, quando ogni battuta di caccia poteva essere fatale per qualcuno a Goldy Pond.
Nonostante tutto, Lucas trova la forza per stirare le labbra in un lieve sorriso: quella è la prova che quei tredici anni di solitudine non hanno avuto la meglio sul suo migliore amico.
«Sembri una mamma preoccupata, Yuugo.[1]»
«Eh no, non mettermi in mezzo, sei tu il genitore dei mocciosi.» bofonchia l’interpellato, muovendosi irrequieto sulla sedia della stanza segreta «Io al massimo posso essere il fratello maggiore problematico e scontroso.»
Yuugo si sbaglia, Lucas ne è certo perché rivede in lui tutti quegli atteggiamenti e preoccupazioni che lo hanno accompagnato mentre prendeva sotto la propria ala prima Oliver e poi tutti gli altri ragazzi, accettando che i propri limiti non gli avrebbero permesso di essere sempre al loro fianco per proteggerli.
«Non c’è niente di male nell’ammettere di esserti affezionato ai ragazzi e di essere preoccupato per loro.» mormora Lucas mentre si alza per avvicinarsi a Rossi, appisolatosi per terra contro le pagine del manuale sul codice Morse, così da prenderlo in braccio «È normale.»
«Emma si caccia sempre nei guai.» borbotta Yuugo, quasi come a volersi giustificare «È logico essere preoccupati se c’è lei di mezzo: si lancia anche nelle situazioni più disperate basandosi solo sulla fiducia nella propria determinazione.»
«Forse è proprio questo che la rende speciale e le permette di riuscire ad avere la meglio in ogni circostanza.» replica l’altro, rimettendosi seduto mentre si assicura che il bimbo stia comodo.
Seguono attimi di silenzio durante i quali Yuugo ha l’impressione – certezza – che si stia parlando indirettamente anche di lui, quindi schiocca la lingua contro il palato mostrandosi infastidito.
«Dammelo.» fa, alludendo a Rossi accucciato sulla spalla dell’amico «Lo porto a letto e torno.»
Lucas annuisce e non si cura di trattenere un lieve sorriso che l’altro finge di non vedere assieme a tutte le parole non dette che si nascondono dietro quegli occhi castani.
«Emma.»
L’interpellata si volta e punta le iridi smeraldine su Yuugo: «C’è qualche problema? Il telefon-»
«Tutto tranquillo.» la interrompe lui, chiedendosi come sia arrivato a decidere davvero di parlarle «Volevo solo sapere come procedono i preparativi.» borbotta, prendendo tempo.
«Benissimo, sono quasi ultimati! Vieni, ti faccio vedere!» esclama lei prima di trascinarlo verso un tavolo della biblioteca, così da elencargli minuziosamente tutti i progressi compiuti nelle ultime ore.
Yuugo la osserva con attenzione, ma ben presto smette di ascoltare davvero le spiegazioni di lei per riflettere sulle parole di Lucas; nel rendersi conto che forse potrebbero essere veritiere – ma giusto un po’, eh, la teoria del fratello maggiore antipatico sembra ancora abbastanza plausibile – un verso frustrato esce dalle sue labbra, bloccando il discorso di Emma che si volta per guardarlo con espressione perplessa.
Antennina, è tutta colpa tua.
«Vedi di non fare niente di avventato.» sbotta lui, puntandole il dito contro: dovrebbe essere una raccomandazione, ma pare quasi una minaccia.
Emma tace per qualche secondo, forse colta di sorpresa da quelle parole inaspettate, ma si riprende in fretta e annuisce decisa.
«Dovete essere prudenti, tu in particolare: hai una bella testolina, vedi di usarla bene.»
Emma ridacchia, forse divertita da quelle parole che portano anche un complimento inatteso, ma Yuugo continua imperterrito: «Sono serio. Vi voglio tutti interi di nuovo alla base al più presto.»
Poi, senza aspettarsi un’effettiva risposta, si schiarisce la gola e si volta, pronto a lasciare la stanza, ma un paio di braccia lo stringono, fermandolo.
«Saremo di ritorno quanto prima, così potremo salvare tutti e andare nel mondo degli umani insieme!» mormora Emma con la testa poggiata contro la schiena di lui.
«Sarà meglio che sia così, una promessa è una promessa[2].»
[1] capitolo 99 – ho trovato traduzioni diverse nelle varie lingue, quindi mi sono attenuta a quella italiana che ho trovato online.
[2] Yuugo lo ribadisce anche nel capitolo 97, riferendosi alle parole di Emma del capitolo 64.
Ps: che qualcuno mi dica di aver letto il capitolo 181.1, per favore, io l'ho scoperto quindici minuti fa e ora ho bisogno di parlarne (per evitare false speranze: no, non è ambientato dopo il finale di stagione ç.ç).
Buona lettura!
L’espressione di Yuugo è tremendamente seria e rivela la stessa grande inquietudine ben nota a Lucas; compagna fedele da anni, il giovane uomo ha imparato a convivere con lei da tempo ormai, quando ogni battuta di caccia poteva essere fatale per qualcuno a Goldy Pond.
Nonostante tutto, Lucas trova la forza per stirare le labbra in un lieve sorriso: quella è la prova che quei tredici anni di solitudine non hanno avuto la meglio sul suo migliore amico.
«Sembri una mamma preoccupata, Yuugo.[1]»
«Eh no, non mettermi in mezzo, sei tu il genitore dei mocciosi.» bofonchia l’interpellato, muovendosi irrequieto sulla sedia della stanza segreta «Io al massimo posso essere il fratello maggiore problematico e scontroso.»
Yuugo si sbaglia, Lucas ne è certo perché rivede in lui tutti quegli atteggiamenti e preoccupazioni che lo hanno accompagnato mentre prendeva sotto la propria ala prima Oliver e poi tutti gli altri ragazzi, accettando che i propri limiti non gli avrebbero permesso di essere sempre al loro fianco per proteggerli.
«Non c’è niente di male nell’ammettere di esserti affezionato ai ragazzi e di essere preoccupato per loro.» mormora Lucas mentre si alza per avvicinarsi a Rossi, appisolatosi per terra contro le pagine del manuale sul codice Morse, così da prenderlo in braccio «È normale.»
«Emma si caccia sempre nei guai.» borbotta Yuugo, quasi come a volersi giustificare «È logico essere preoccupati se c’è lei di mezzo: si lancia anche nelle situazioni più disperate basandosi solo sulla fiducia nella propria determinazione.»
«Forse è proprio questo che la rende speciale e le permette di riuscire ad avere la meglio in ogni circostanza.» replica l’altro, rimettendosi seduto mentre si assicura che il bimbo stia comodo.
Seguono attimi di silenzio durante i quali Yuugo ha l’impressione – certezza – che si stia parlando indirettamente anche di lui, quindi schiocca la lingua contro il palato mostrandosi infastidito.
«Dammelo.» fa, alludendo a Rossi accucciato sulla spalla dell’amico «Lo porto a letto e torno.»
Lucas annuisce e non si cura di trattenere un lieve sorriso che l’altro finge di non vedere assieme a tutte le parole non dette che si nascondono dietro quegli occhi castani.
«Emma.»
L’interpellata si volta e punta le iridi smeraldine su Yuugo: «C’è qualche problema? Il telefon-»
«Tutto tranquillo.» la interrompe lui, chiedendosi come sia arrivato a decidere davvero di parlarle «Volevo solo sapere come procedono i preparativi.» borbotta, prendendo tempo.
«Benissimo, sono quasi ultimati! Vieni, ti faccio vedere!» esclama lei prima di trascinarlo verso un tavolo della biblioteca, così da elencargli minuziosamente tutti i progressi compiuti nelle ultime ore.
Yuugo la osserva con attenzione, ma ben presto smette di ascoltare davvero le spiegazioni di lei per riflettere sulle parole di Lucas; nel rendersi conto che forse potrebbero essere veritiere – ma giusto un po’, eh, la teoria del fratello maggiore antipatico sembra ancora abbastanza plausibile – un verso frustrato esce dalle sue labbra, bloccando il discorso di Emma che si volta per guardarlo con espressione perplessa.
Antennina, è tutta colpa tua.
«Vedi di non fare niente di avventato.» sbotta lui, puntandole il dito contro: dovrebbe essere una raccomandazione, ma pare quasi una minaccia.
Emma tace per qualche secondo, forse colta di sorpresa da quelle parole inaspettate, ma si riprende in fretta e annuisce decisa.
«Dovete essere prudenti, tu in particolare: hai una bella testolina, vedi di usarla bene.»
Emma ridacchia, forse divertita da quelle parole che portano anche un complimento inatteso, ma Yuugo continua imperterrito: «Sono serio. Vi voglio tutti interi di nuovo alla base al più presto.»
Poi, senza aspettarsi un’effettiva risposta, si schiarisce la gola e si volta, pronto a lasciare la stanza, ma un paio di braccia lo stringono, fermandolo.
«Saremo di ritorno quanto prima, così potremo salvare tutti e andare nel mondo degli umani insieme!» mormora Emma con la testa poggiata contro la schiena di lui.
«Sarà meglio che sia così, una promessa è una promessa[2].»
[1] capitolo 99 – ho trovato traduzioni diverse nelle varie lingue, quindi mi sono attenuta a quella italiana che ho trovato online.
[2] Yuugo lo ribadisce anche nel capitolo 97, riferendosi alle parole di Emma del capitolo 64.
Ps: che qualcuno mi dica di aver letto il capitolo 181.1, per favore, io l'ho scoperto quindici minuti fa e ora ho bisogno di parlarne (per evitare false speranze: no, non è ambientato dopo il finale di stagione ç.ç).