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Autore: TwinsE_L    20/08/2009    29 recensioni
Edward e Bella, migliori amici da sempre. Lui donnaiolo e superficiale che non crede nell'amore; lei romantica e determinata...nel suo cuore, però, un grande segreto. L'amicizia si tramuterà in amore? Capiranno di amarsi? La risposta è nei loro cuori...
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Ciao a tutti!!! ^^ Eccoci qui con una nuova fic!!! ^^ Elly e Lau son tornate xD (Dobbiamo postare pure Change for love u.u) Comunque parliamo di questa, come avrete letto Edward e Bella sono migliori amici! (Attenzione: tutti umani!) Lui bello da morire e donnaiolo e lei romantica e determinata! Insomma fin qui tutto ok xD Lei nasconde un segreto che scoprirete in questo chappy! Lui è ottuso ragazze! Non capirà subito il tutto, ma anche lui sarà confuso più avanti, qualcosa cambierà dentro il suo cuore! Questa fic conterrà anche parole del linguaggio giovanile, loro sono diciassettenni! ^^ Incuriosite?? Speriamo di sì, non vi rimane che leggere!

1. Una lunga giornata

Pov Bella

Che vita ragazzi, vivere in una cittadina come Forks non aveva molti vantaggi… piccola città, gente che non si faceva mai gli affari propri e tante, tante zoccole.
Sì, già, la maggior parte delle ragazze si vendeva ai ragazzi per una scopata e poi “ciao ciao!”… ma io e le mie amiche non eravamo così.
Amiche, ecco l’unica cosa positiva. Alice e Rosalie, due ragazze semplicemente fantastiche. Eravamo amiche da moltissimo tempo ed eravamo inserabili. Amici invece, erano i loro rispettivi fidanzati, Jasper e Emmett, e in più il mio migliore amico, Edward Cullen, “Il Playboy più conosciuto d’America", la persona più importante della mia vita.
Io sono Isabella Swan, una semplice e comune ragazza di diciassette anni.
Non mi ero mai interessata seriamente ad un ragazzo, il mio obbiettivo era semplicemente divertirmi con le amiche e vivere al meglio i miei diciassette anni.
Tutto questo per un semplice motivo: la persona a cui ero interessata mi considerava solo un'amica, una confidente a cui raccontare le sue mitiche notti di fuoco.
Volete sapere chi mi interessava? O meglio mi interessa? Lui, il mio migliore amico, Edward Cullen.
Eravamo amici da sempre, sin dalla nascita… sempre insieme, sempre a divertirci… passavo intere giornate con lui senza stancarmi mai; faceva tanto il donnaiolo e il tipico ragazzo sexy davanti a tutte ma con me si apriva sempre e non mi raccontava solo le sue notti di passione.
Con il tempo era cresciuto, se alle medie lo consideravo bello, con il passare del tempo quell’aggettivo, “bello”, non bastava, era riduttivo… era terribilmente attraente, bello e così sexy, troppo sexy che le ragazze cadevano ai suoi piedi. Io, in cuor mio, avevo conservato un minimo di dignità.
Tutte gli sbavavano dietro per due semplici motivi: uno era dannatamente figo e secondo - cosa molto importante per loro - ci sapeva proprio fare a letto, così dicevano.
Bastava un suo sguardo, o semplicemente quando si passava una mano fra i capelli e le ragazze impazzivano; si buttavano a terra per la troppa eccitazione, facevano coretti e urli con sorriso ebete.
E chi cadeva nelle sue grazie era ritenuta fortunata... già fortunata, lui se le portava a letto una volta e poi "Ciao, adios, bye bye, au revoir!"
Alto, magro, muscoloso al punto giusto, capelli ramati, occhi verdi e un sed... Basta Bella!
Ma una cosa era certa, loro non riuscivano a comprendere il significato della parola amore, forse nemmeno sapevano che esistesse. Di una cosa erano convinti e capivano appieno: il sesso selvaggio.
Lui: bello e impossibile. Mi bastava essere la sua migliore amica... per il momento.

Sentii suonare alla porta: sicuramente Edward che mi veniva a prendere. Scesi di corsa le scale, salutai papà e mi precipitai fuori. Iniziava bene la giornata... lui che mi aspettava con il suo sorriso sghembo.
"Ciao piccola, dormito bene?"
"Ciao Ed, dormito bene dai, tu con chi te la sei fatta stanotte? Quale ragazza è caduta nelle tue grazie?" Si passò una mano fra i capelli.
"Non ricordo il nome" disse ridacchiando.
"Sei incorreggibile, dopo la scuola andiamo a cercare il regalo per Alice ricordati, subito finite le lezioni"
"Ok capo!" ridacchiai, sempre il solito.
"Edward fammi un favore, stamattina evita occhiolini, sguardi sexy, mani fra i capelli altrimenti impazzisco! Ti, prego fallo per me" dissi facendo gli occhioni dolci.
Lui non resisteva mai, era una partita vinta.
"Oh e va bene, solo per questa volta. Vorrà dire che mi rifarò stanotte" disse con un'alzata di spalle.
“Sì , sì, certo" risposi alzando gli occhi al cielo.
"Metterai mai la testa a posto?" chiesi incuriosita.
"Non credo, è così divertente fare così, poi dai ammettilo, sono sexy ,vero?"
Non sai quanto... Bella riprenditi!
"Te lo dicono tutte, ormai dovresti saperlo. Inutile che chiedi conferma" dissi dandogli scherzosamente un pugno sulla spalla.
"Vedi, lo ammetti pure tu" disse facendomi l'occhiolino.
"Su andiamo, prima che mi rimangi quello che ho detto" dissi spingendolo fuori casa.
"Si accomodi miss Swan" Oh santo cielo, è impazzito.
"Muoviti Edward Cullen! Le tue ammiratrici attendono il tuo ingresso!" dissi acida.
"E io che per una volta volevo fare il galante" disse imbronciandosi.
"Oh cucciolino" dissi accarezzandogli i capelli.
"Comunque, hai qualche amico da presentarmi? Sai vorrei divertirmi" dissi facendogli l'occhiolino. Sapevo che si sarebbe arrabbiato.
"Mai, tu sei pazza".
"Eddai Eddy scherzavo!" dissi ridacchiando.
"Ben per te, te ne girano intorno già troppi" disse furioso.
Meglio stare zitti! Il viaggio proseguì in silenzio.
Edward era una bravo ragazzo, forse faceva così perchè non aveva mai scoperto l'amore... anzi sicuamente. Mi sarebbe piaciuto vederlo felicemente fidanzato e non stronzo e donnaiolo.
Ammettilo Bella, fidanzato con te. Zitta tu vocina maledetta!
"Siamo arrivati" mi informò dieci minuti dopo, con tono autoritario.
Parcheggiò l'auto e feci per scendere ma lui mi bloccò.
"Cos'è adesso neanche mi saluti?" disse indicandosi con il dito la guancia.
"Ah già è vero, dopo chi ti vede più, ti vai ad imboscare" gli schioccai un bacio sulla guancia.
"Ci vediamo a mensa" aggiunsi e uscii... maledetta gelosia.

"Bella!" trillò una voce alle mie spalle.
"Alice!" urlai correndo ad abbracciarla.
"Ciao tesoro" urlò Rosalie.
"Ciao chèriè" dissi abbracciandola.
"Ciao fratelloni" saluti Emmett e Jasper con un abbraccio.
"Ciao Bellina".
"E ora guardate, la reazione delle ragazze all'arrivo del playboy! Ogni volta è esilarante." aggiunse Jazz.
Edward stava uscendo dalla macchina mentre si infilava i suoi occhiali da sole, i Wayfarer. Era così sexy e seducente.
"Ohhhhh my god! Edward Cullen sta uscendo dalla macchina" starnazzai come quelle oche facendo ridere gli altri. Edward si girò verso di me ghignando, probabilmente mi aveva sentito e mi fece un sorriso seducente.
"Ahhhhhh" esclamarono alcune ragazze. Una si catapultò su Edward mordicchiandogli il loro dell'orecchio. Disgustosa troia.
"Tutte troie!" esclamarono Alice e Rose.
"Girls! Give me five!" dissi e ridacchiammo. Erano delle grandi.
"Sapete, continuo a chiedermi quando la smetteranno di fare sto teatrino. Ogni volta che vedono vostro fratello vanno in calore, sembrano delle pervertite." dissi facendo una smorfia.
"Bellina così offendi eh!" disse Emmett.
"Che ho detto?"
"Guarda che vanno in calore anche per e Jazzino, siamo 2 gnocchi anche noi".
Scoppiai a ridere divertita; Adoravo Emmett, era mitico. Prima che Rose gli tirò una sberla lui aggiunse che erano solo di proprietà delle loro fidanzatine ovviamente.
"Bene ma te la tiro lo stesso una sberla" disse Rose e lo fece. Tutti ridemmo di gusto.
"Ahia! Questa non me la sono meritata però" disse Emmett imbronciandosi e massaggiando la parte dolorante.
E intanto la scenata andava avanti, Edward circondato non riusciva a venire da noi, era come una battaglia... solo la più forte rimaneva con Edward Cullen o meglio andava a letto con Edward Cullen. Feci una faccia schifata.
"Ragazzi io vado a lezione, prima che rischi di avere un attacco di vomito" dissi portandomi una mano davanti alla bocca.
Mi incamminai e poco dopo entrai in classe.
Ironia della sorte? Ero compagna di banco di Jessica a trigonometria... perfetto!
Mi sedetti sbattendo violentemente lo zaino a terra.
"Bella ciao, come va - disse Jessica e aspettai che finisse, cosa mi avrebbe chiesto - sai se Edward è libero?", e quando mai; sempre li andavano a parare. "Ciao Jessica, non lo so" risposi annoiata. Sempre la solita storia. "Mmm... secondo me è libero! Non l'ho beccato con nessuna!" sussurrò lei pensierosa.
"Wow che notizia fantastica. Ma quando mai è occupato? Lui è libero sempre e comunque" risposi sarcastica.
"E poi dico, io non sono mica la sua segretaria! Se volete andarci a letto lo chiedete a lui non a me!" aggiunsi furiosa. Che situazione del cazzo.
"Sì, ma tu sei la mia migliore amica! E sai tutto di lui, persino chi si è portato a letto!" disse alzando le spalle.
"E questo che cazzo centra? Non voglio avere niente a che fare con le sue scopate quotidiane. Rivolgiti direttamente a lui" sibilai mettendo fine al discorso.
E poi, "Ma tu sei la mia migliore amica" cazzate! Che falsa! Dovevo fare quattro chiacchiere con Edward.
Passai tutta la lezione a pensare a quanto in fondo gli volessi bene, lui nonostante tutto mi capiva e mi rispettava, era un bravo ragazzo.
Ma perchè continuava a comportarsi i questo modo! Proprio non lo capivo. Sospirai , provando a calmarmi... dovevo cercare di non pensarci.
Chiesi al professore di andare in bagno e lui acconsentì, dovevo calmarmi. Mentre camminavo per il corridoio sentii cingermi la vita... Edward.
"Siamo incazzate oggi?" mi sussurrò nell'orecchio. Autocontrollo, ecco cosa ci voleva.
"No ma va caro, Jessica prende appuntamento da me per una scopata con te, normale no?" dissi liberandomi dall'abbraccio.
"Ma si sa, quando si tratta di te queste cose sono più che normali" aggiunsi sorridendo amaramente.
"Lo sai che mi dispiace, ti prego scusami" disse sorridendo.
Sospirai e poi lo guardai negli occhi annuendo. Anche questa volta ci ero ricascata, perdonandolo all'istante.
"Io non vorrei che tu fossi in mezzo a questo caos ma io ho bisogno di te, della mia migliore amica, non posso farne a meno". Colpo di grazia.
Quando diceva queste cose mi scioglievo, ed era vero, fottutamente vero. Era sincero.
Una lacrima scese dai miei occhi.
"Ogni santa volta mi devi fare commuovere, queste cose dolci le dici anche a loro?" chiesi.
"No queste sono riservate solo a te, mon chèrie", quel giorno ce l'aveva con il francese.
Sorrisi, un sorriso vero questa volta.
"Quindi sono perdonato?" disse avvicinandosi. No, no, stop! Fermo! Non ti avvicinare! Le mie preghiere furono esaudite.
"Sì, ora vado, ci vediamo a pranzo" e prima di lasciarmi andare mi lasciò un bacio sulla guancia.
Il mio cuore prese a battere freneticamente, come se volesse uscirmi dal petto. Oh Edward, se sapessi l'effetto che mi fai.
Feci per rientrare in classe, ma la campanella suonò, annunciando la fine della lezione. Tirai un sospiro di sollievo, mi sarei risparmiata il blaterale di Jessica almeno.
Passai il resto delle lezioni a pensare ed ad annoiarmi, non vedevo l'ora di uscire!

Guardai l'orologio, il momento della pausa pranzo... grazie al cielo! Mi avviai, impaziente di vedere Alice e Rose.
"Bella siamo qui!" mi sentii chiamare dall'altra parte della sala.
"Ciao tesore mie, tutto bene?" domandai.
"Sì, tu?" chiese Rosalie.
"Ma bene, a parte la Stanley che mi chiede se tuo fratello - dissi indicando Alice - è libero o meno, che sono la sua segretaria?"
"Ormai, non so più che pensare Bella. Ne capitano di tutti i colori" rispose Alice alzando gli occhi al cielo.
"Parlate di me?" chiese Lui.
“Certo quando parliamo di troie che chiedono di andare a letto con un tipo quello sei tu, mon cher" "Sono d'accordo" ammise Alice.
"Ma graaaaaaaaazie!" disse sarcastico sedendosi.
"Domenica c'è la mia festa, fra qualche giorno vi faccio sapere dove ok?" disse Alice.
"Certo non vedo l'ora" dicemmo io e Rose assieme finendo col ridere.
“Mi raccomando Bella, i vestiti!" mi ammonì Alice.
"Molto provocante e sexy, vero Bella?" mi chiese Rose facendomi l'occhiolino.
Io sorrisi.
"Edward non voglio le tue troie alla festa, quindi fai quello che vuoi ma niente cazzate, chiaro?" lo avvertì Alice.
"Uff va bene! Starò con Bella, l'unica che mi capisce", si imbronciò.
"Beh questo è sicuro" disse Rosalie guardandolo di sbieco.
"Santa Bella! Ringraziamo il cielo che ce l'ha mandata" dissero i miei fratelloni alzando le braccia in alto. Ridacchiai.
"Voi siete dei fenomeni" dissi tra una risata e l'altra.
Tra le chiacchiere e le risate passò la pausa pranzo e dopo il suono della campanella, ci recammo tutti alle ultime due ore di lezione.
Le ultime ore passarono abbastanza in fretta, specialmente perchè la mia compagna di banco era Alice.
Mi raccontava gli ultimi gossip: di lei e Jasper, una coppia splendida a mio parere e delle vicende a casa Cullen.
E dovetti trattenermi dal ridere, sentendo le ultime bravate di Emmett, quel ragazzo era una continua sorpresa.
La campanella dell'ultima ora suonò e dopo aver salutato Alice mi misi alla ricerca di quel idiota del mio migliore amico. Lo cercai dappertutto ma non lo trovai Poi mi venne un illuminazione: secondo piano, aula di musica, libera le ultime due ore del lunedì... era lì sicuramente.
Salii le scale e iniziai a sentire gemiti e sospiri; dove ci sono quelli c'è Edward, pensai. Iniziai a correre e senza pensarci due volte aprii la porta trovandomi davanti Edward e una "ragazza", perchè ragazza non era; era una poco di buono che non aveva pudore e se la faceva con tutti.
Non mi imbarazzai, non mi vergognai, rimasi li con le braccia conserte.
"Edward Cullen! Muoviti! Mettiti i pantaloni e chiudi quella minchia di zip prima che qualcosa scappi! Muoviti" urlai.
Lui ridacchiava. Non era la prima volta che succedeva, mentre la ragazza era sconvolta.
"Tu invece, compra delle mutande decenti almeno, cos'è sto perizoma? Facevi prima a non metterlo" aggiunsi guardando la ragazza e indicando il suo "indumento".
"Edwaaaaaaaaard muoviti! I pantaloni sono lì!"
"Ma chi caspita è questa?" disse la ragazza guardandomi a occhi sgranati.
"Sarò il tuo incubo peggiore se non di alzi immediatamente da quella fottuta cattedra!" le intimai alzando la voce.
“Lei è la mia migliore amica” disse Edward.
Mia migliore amica... A sentire quelle tre semplici parole, il mio cuore perse un battito e qualcosa dentro di me si sgretolò, ma non lo diedi a vedere.
Quando fu vestito e pronto, camminò verso di me.
"Andiamo, ciao" disse Edward rivolgendosi alla ragazza. Mi cinse le spalle con il braccio e ci dirigemmo fuori.
"Finalmente" mormorai.
"Mon chèrie, mi hai interrotto sul più bello, sono insoddisfatto" disse con una smorfia.
"Oh mon cher, quanto mi dispiace!" dissi con finto tono dispiaciuto.
"Perdonata" disse baciandomi la punta del naso.
Salimmo in macchina e partimmo verso il centro commerciale… che giornata, pensai, e non era ancora finita!

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Allora piaciuto??^^ Fateci sapere, siamo felici se ci lasciate una recensione con il vostro parere!! Bacioni e grazie anticipatamente, Lau e Elly!

Sono la Lau xD voglio ringraziare la mia socia Elly per tutto, per ascoltare le mie idee sulle fic (soprattutto malsane xD) e per aver voluto scrivere ancora con me questa nuova fic! è proprio una ragazza d'oro! Grazie di cuore tesò! Ti voglio bene <3

  
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