Siparietto ispirato dalla challenge just stop for a minute and smile di Soul_Shine, e dal prompt #10: "Poteva andare peggio..."
Kaori non era una stupida. Sapeva
che sì, il buon caro (se così lo si
poteva definire) Ryo non era certo il tipo da metterle le corna, ma
questo non
voleva dire che avrebbe iniziato a fare lo smielato in giro o che
avrebbe
smesso di provarci (inutilmente, ma quella non era una
novità) con il 99,9%
delle donne che gli capitavano a tiro. Ma, almeno, la accompagnava a
fare la
spesa senza troppi borbottamenti (come quel giorno),e aveva
anche iniziato ad acconsentire che lei
accettasse casi da clienti uomini (ma
giusto per mandare avanti la baracca).
Tutto sommato, a Kaori non
dispiaceva- esternamente, stavano mantenendo la
loro routine, dopo tutto, con lui che faceva il cretino e lei che lo
rimproverava urlando e diventando manesca. Cambiare tutto
così, all’improvviso,
sarebbe stato impossibile, e comunque, alla sera era da lei che lui
tornava, e almeno
stava provando a fare un po’ più il gentiluomo.
Anche se…
Kaori si fermò, e video
che il caro Ryo non era più al suo fianco, ma era
sparito; come Samantha la strega della serie che guardava da piccola,
il suo
naso iniziò a arricciarsi, come se stesse avvertendo un pericolo imminente. Si
bloccò, congelata
all’istante, sospirando, temendo (o forse presagendo= di
quale pericolo potesse
trattarsi.
Non aveva ancora terminato il
pensiero, che la sua paura fu confermata, e udì
un urlo proveniente dalle sue spalle.
“AAAHH!
AIUTO! UN MANIACO!”
Eh no, eh, così era
troppo. Un conto era fare il cascamorto con Saeko, Miki
o con le clienti, ma mollare lei, la sua donna, così, per
farglielo sotto gli occhi,
proprio no!
Come posseduta dal sacro demone
della vendetta, Kaori si diresse verso la
direzione da cui continuavano a giungere le urla di povere fanciulle
prese di
mira dalle mani e dagli sguardi di quel cretino pervertito di cui,
probabilmente a causa di qualche maledizione, o per lo scherzo di
qualche dio
della zizzania stile Loki , aveva finito per innamorarsi.
Lo avrebbe strozzato. Stavolta lo
avrebbe strozzato per davvero, quel
cretino!
“Ryo, questa volta hai
esagerato!” Sibilò a denti stretti mentre, alle
sue
spalle, brandì uno dei suoi martelli e glielo diede in
testa, così, con un
colpo secco, stendendolo al suolo all’istante.
“Così impari, brutto porco!”
“Beh, poteva andare
peggio a questo povero cristo. Tutto sommato questo non
è nemmeno uno dei martelli più grandi che
hai…” Kaori iniziò a sudare freddo,
e, molto, molto lentamente, si voltò nella direzione da cui
proveniva la ben
conosciuta voce. Ed eccolo lì, con jeans, maglietta
rossa e giacca azzurra, Ryo, che
guardava quel poveretto che borbottava qualcosa a denti stretti, ancora
incapace
di alzarsi. “Beh, si può sapere che hai?”
“Ma…
tu… lui… e le ragazze….”
Balbettò lei, arrossendo, mentre il pover’uomo
(che comunque tanto povero non era, perché ci aveva andato
pesante con quelle
povere fanciulle) alzava un braccio nella loro direzione chiedendo
aiuto.
Ryo alzò un
sopracciglio, sorridendo malandrino mentre offriva la mano al
malcapitato per aiutarlo ad alzarsi, mentre Kaori si nascondeva dietro
il metro
e novanta abbondante del suo uomo onde evitare immediate ritorsioni da
parte
del tizio che aveva preso a martellate. “Dai,
Kaori, credi davvero che arriverei a provarci con le altre
così spudoratamente,
davanti a te? Ci tengo all’autoconservazione, io!”
E certo, perché per
quello lui non faceva il cretino con le altre. Perché lei
lo riempiva di botte, non perché potesse ferirla.
Quell’uomo era proprio un
cretino idiota- ma come aveva fatto suo fratello a farselo amico, e
soprattutto,
come aveva fatto lei ad innamorarsi di un simile esemplare!
“Oh, beh, almeno sono
stato messo a tappeto da una bella donna, il che non
è mai un male!” il tizio dai capelli neri e
dall’aria vagamente europea sghignazzò,
aggiustandosi prima la giacca rossa e poi la sottile cravatta nera..
“Ho un
debole per le donne di polso! Sono Lupin Terzo, dolcezza, nipote del
famoso Arsenio
Lupin, ladro gentiluomo! Vuoi venire a cena con me stasera? Ti
porterò nel
locale più prestigioso della città e
ruberò per te una montagna di diamanti!”
Prese tra le sue mani quelle di Kaori, che presa così alla
sprovvista non reagì
subito, e si limitò ad indietreggiare mentre
“Lupin” le si avvicinava sempre di
più per darle un bel bacio a fior di labbra.
E poi, lui si fermò
quando entrambi sentirono un rumore molto, molto, familiare
-quello del tamburo di un revolver che scattava, del revolver di Ryo,
per le
precisione.
“Giù le mani
dalla mia donna, brutto maiale.”
Lupin si voltò, la
canna della pistola puntata alla testa, e sorrise
divertito nonostante lo sguardo truce di Ryo che sembrava volerlo far
fuori seduta
stante. “Ah, un revolver Colt Phyton 357 Magnum…
fammi indovinare, Ryo Saeba,
il famoso City Hunter, alias XYZ… beh, sei proprio
l’uomo che cercavo… la mia
dolce Fujico non ricorda nulla dell’ultimo mese, e mi seve
qualcuno che mi
aiuti a sbrogliare la matassa!”
“Bh, normale,ntre non
accetto incarichi da clienti uomini….” Ryo
sorrise, nascondendo
la pistola nella fondina sotto alla giacca. “Ma dato che si
tratta di aiutare
una ragazza e tu sembri aver buon gusto… ci sto!”