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Autore: _crts    19/10/2020    0 recensioni
Anno 2017
"Non posso dirvi come l'ho scoperto,ancora,ma posso dirvi che lo so: c'è un altro Capitan Ghiacciolo." esclamò Tony,rivolgendosi a Steve e Natasha che erano stati chiamati d'urgenza dallo stesso Stark.
La Vedova ed il Capitano si guardarono con un'espressione sorpresa e perplessa. "Impossibile,Tony" lo ammonì Steve,incredulo.
"Effettivamente non è un Capitano" corresse il tiro,tentando disperatamente di convincere i suoi amici a partecipare alla missione top secret. "E cos'è?" domandò Natasha,appoggiandosi con le spalle ad una delle colonne del soggiorno di casa Stark. "Ne basta uno" continuò poi.
"Non cos'è.Chi è."
Tony aveva avuto quelle informazioni hackerando il sistema informatico dello S.H.I.E.L.D e sperava vivamente che non fosse stato inutile,altrimenti Nick Fury non si sarebbe risparmiato in fatto di ammonizioni e Tony ne avrebbe volentieri fatto a meno. E sicuramente avrebbe avuto meno problemi se Mr.Moralità e fata Morgana in calzamaglia non lo avessero saputo.
"Siete con me oppure no?" li sollecitò poi Tony,speranzoso di poter contare su di loro. "Potrei chiederlo a Thor,oppure a Peter,se voi non volete"
Genere: Avventura, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Steve Rogers/Captain America
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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3.



Per Dalia la colazione era da sempre il suo pasto preferito: preparava sempre delle buonissime omelette con bacon e quando aveva tempo anche dei waffle da ricoprire con burro e sciroppo d’acero e quella mattina le sembrò la cosa più giusta da fare,data la notte appena trascorsa. Il grande salone era ancora pieno di vetri rotti e cocci,mentre le armature erano state rimosse quella notte, quando appresero che Jarvis era “morto”: così Ultron era riuscito a bypassare l’intero sistema. Fu un brutto colpo per tutti,anche per lei: Jarvis era l’unica voce che l’aveva fatta compagnia in quei giorni.Scosse la testa per rimuovere il pensiero,mentre armeggiava con padelle e piastre attenta a non scottarsi.
“Anche brava ai fornelli” Natasha fece il suo ingresso in cucina,con ancora il suo bel vestito bianco e nero. Più nero che bianco,constatò. Dalia le rivolse un sorriso e la invitò a prendere posto. “Per quello che mi ricordo,sia chiaro” rispose lei,passandole un piatto e delle posate.
“Sei stata forte ieri notte” le disse la rossa,alludendo a quel minimo di  tecniche da combattimento che aveva messo in pratica.
“Sono pur sempre un agente” rispose lei,mettendo un bel waffle nel piatto “come te”Natasha imitò le sue mosse. “Come me”
“Dovremmo allenarci insieme qualche volta”
A Dalia parve una proposta allettante,non si allenava nel corpo a corpo da anni.
“È una buona idea” rispose “Natasha...”
La rossa la interruppe.”Chiamami Nat”
“Nat...” si corresse quindi Dalia “chi sono PointBreak e piccolo cervo?” domandò
“Leggende...”
“Le leggende hanno sempre un fondo di verità,non è così?”
Steve fece il suo ingresso in cucina,attirato dall’odore delle omelette. “Sono degli dei.” Continuò poi,servendosi della colazione.
“Hai mai sentito parlare di Thor e Loki?”
chiese Natasha. “Di Thor...beh il dio del tuono,sì. Loki mi sfugge”
“Allora non ti sei persa granché” Anche Tony entrò nella grande cucina.Avevano tutti un’espressione discutibile,ma davanti a quelle uova e quei waffle a tutti spuntò un leggero sorriso.“È una specie di Shakespeare in estiva” proseguì poi Tony.”Ci ha dato non pochi problemi qualche anno fa.”“Non hai letto i file che ti ha lasciato Fury?” Domandò Nat,bevendo un sorso di caffè. Dalia la guardò senza capire. “Mmm,beccata.” la canzonò Nat,quando si ricordò di ciò che Fury le aveva detto il giorno prima.
“Meglio che tu li legga. Devi essere aggiornata su moltissime cose” rispose poi Steve. "Ancora non mi avete raccontato nulla dello scettro!" constatò lei,rivolgendosi a tutti i presenti. La sera prima erano tutti scioccati dalla notizia,si trattava di qualcosa di grosso e lei voleva assolutamente saperlo. "Quale parte di leggere i file non ti è chiara,bambina?" ironizzò Tony,sulla scia dell'affermazione di Nat.
Dalia si alzò e rubando ancora un altro waffle corse nella sua camera. Doveva assolutamente leggere quei file prima che Fury tornasse.
“Allora ci vediamo dopo” disse,prima di sparire giú per le scale.


Passò quasi tutta la mattina a leggere documenti su documenti su ognuno dei suoi nuovi “compagni” e su Loki.
Parlare di problemi è stato piuttosto riduttivo,Tony.- pensò mentre leggeva dei chitauri,dell’enorme voragine nel cielo e dello scettro, un dispositivo di controllo mentale con il quale Loki sarebbe stato in grado di influenzare gli altri  a partire da un certo agente Burton. Si era fatta un’idea piuttosto completa -un dio con i complessi di inferiorità-  pensò.Stava ancora leggendo il documento,quando Steve bussò alla sua porta.
“Posso entrare?” domandò rimanendo sulla soglia. Dalia annuì.
“Hai letto già tutto?” domandò sorpreso.
“Super memoria o qualcosa del genere,credo” rispose,indicandogli la poltrona rossa. “C’è qualcosa di cui non abbiamo finito di parare ieri notte,non credi?” chiese lui,sedendosi.
Dalia mise da parte il documento ed annuì.
“Ecco,io...” Dalia non si era mai sentita così in imbarazzo in vita sua. “Non volevo chiamarti damerino americano,ero arrabbiata,non avevo ancora messo a fuoco la situazione e poi...”
Steve scosse il capo,sorridendo. “Non mi riferivo a questo,Dalia”
Sul viso della ragazza apparve un grosso punto interrogativo. “Ah no?”
“Mi hai chiesto cosa desiderassi quando mi sono risvegliato.”
Dalia capì. “Si,beh...io non avevo ancora letto i file,credo di essermi fatta un’idea piuttosto chiara”
Quando lesse il documento su Steve provò una forte angoscia:condividevano la stessa esperienza,erano spariti da un giorno all’altro senza poter più vedere i propri cari,le persone che amavano. Certo,lei non aveva alcuna persona da cui tornare al termine della missione,ma Steve sì. Come si era sentito? Come aveva affrontato la sua...rinascita?
“È passato tanto tempo” rispose lui. “Ma spero ancora che il mio desiderio possa avverarsi,sai?”
“E quale sarebbe il tuo desiderio?” domandò Dalia. “Una famiglia? Una donna?”
Steve la guardo fissa negli occhi e Dalia si soffermò su quelle iridi azzurre,ammettendo che per la prima volta le risultava difficile sostenere lo sguardo di un uomo.
“Queste cose credevo non mi appartenessero più, avrei sicuramente risposto così settantacinque anni fa,ma ora credo di no,ma le cose possono sempre cambiare”
A Dalia quasi mancò il respiro per l’intensità con cui Steve le aveva risposto.
Non sapeva cosa dire,rispondere sarebbe sembrato troppo stupido,ma non rispondere anche. Quindi cosa fare?
Pensa,Dalia,pensa.
“Se hai finito di leggere,credo che convenga che tu salga con me.”
Steve interruppe quella situazione davvero imbarazzante come solo un gentiluomo d altri tempi avrebbe fatto.
                                                         
                                                                                                                                                                                                                     **** 
“Potresti dire al piccolo cervo che se lui è qui è solo perché c’é di mezzo,di nuovo aggiungerei,il suo scettro di Sailor Moon?”
La voce ironica di Tony si udì a metá scala e Dalia,che si trovava dietro Steve,immaginò subito chi potesse essere il destinatario.
“E lei chi è?” Una volta raggiunto il salotto,che era in condizioni meno pietose della mattina,Thor notò subito la piccola Dalia giunta dietro Steve. Piccola perchè,beh, arrivava sotto al petto del Capitano, e Thor era ancora più alto di Steve.
“Dalia ti presento mister tuono” disse Tony. “Mister tuono ti presento Dalia, un altro piccolo ghiacciolo arrivato direttamente dall’artico”
Dalia salutò con un gesto della mano il dio che prepotente sovrastava la figura di Tony e si soffermò a guardare l’altro.Aveva appena letto il suo fascicolo eppure a prima vista non le sembrava un tipo così crudele.Sicuramentre strano,ma forse non così tanto crudele. Spostò lo sguardo velocemente da Thor a Loki e viceversa. Erano l'opposto in tutti i sensi. 
“Il piccolo cervo sarebbe Loki,quindi?” chiese lei,osservando il ragazzo vestito con un completo elegante scuro,così come la camicia che indossava. “Mi sorprende che tu non sia già scappato”
Il ragazzo le rivolse un sorriso agghiacciante e scosse il capo. “Su Midgard siete sempre così irriverenti. E' sempre la stessa storia della formica e dello stivale.”
Dalia si girò verso Steve. “Sbaglio o si è appena dato della formica?” Domandò con tono ironico.
Steve la guardò  non riuscendo a mantenere un atteggiamento serio e trattenne una risata,così come fece anche Thor,che si portò una pugno chiuso davanti alla bocca. Steve rimase affascinato da lei,ma non lo avrebbe dato a vedere. La trovava una ragazza davvero speciale,forse perché lei come lui aveva avuto una vita piuttosto strana e complicata. Era sicuramente in grado di tener testa a Loki e questo le faceva guadagnare almeno mille punti. 
Dalia non era stata l’unica a studiare,anche lui aveva fatto le sue ricerche. Aveva trovato poco,ma pur sempre qualcosa.Orfana a soli sei anni,una vita passata tra famiglie affidatarie ed infinte lo S.H.I.E.L.D.
“Se non lo consideri è meglio” rispose dall’altro lato della stanza Natasha. “Noi facciamo così”
“Sapete che sono nella vostra stessa stanza?” domandò Loki,non aspettandosi molte risposte. "Umani" sbuffò poi,sedendosi su una poltrona. 
“Sta’ zitto” risposero in coro sia Natasha sia Dalia,che in quel momento si sorrisero.
“Siete inquietanti” rispose Tony,avendo osservato come quelle due fossero state sincronizzate nella risposta.
"Allora,qual è il piano?" domandò poi Steve,aspettandosi che i due ragazzi appena arrivati avessero già buttato giù una strategia.Erano pur sempre guerrieri,no?
****

“C’è qualcosa che non va?” domandò Dalia,una volta che la porta del laboratorio alle loro spalle fu chiusa.Bruce era arrivato nel salotto dove erano tutti intenti a discutere sul modus operandi,quando richiamò Dalia per discutere con lei dei risultati delle analisi.Quel giorno Fury non era presente,così Steve si offrì di accompagnarla,dichiarando che a quel punto c'era troppo testosterone nella stanza,dato i continui battibecchi di Tony con Loki.
“Tranquilla Dalia,sono solo delle analisi” Steve le strinse la mano,sorridendole dolcemente e accarezzandone il dorso con il pollice. Un gesto molto dolce,pensò Dalia.
Bruce tossì per richiamare l’attenzione dei due un po troppo assorti.“In effetti qualcosa che non va c’è”
“Allora parla” lo incitò Dalia,che fremeva dalla voglia di sapere.
Bruce aprì un fascicolo preso dal tavolo alle loro spalle ed iniziò a sfogliarlo. “Dalle analisi risulta che il tuo sangue produce una quantità di glucosio persino superiore a quella prodotta dal sangue di Steve”
I due ragazzi si guardarono. “Quindi?” Chiese lui,incrociando le braccia al petto.
“Questo spiega perché é sopravvissuta.Il fegato ha continuato ad immagazzinare il glucosio e si è creato un crioprotettore che ti ha permesso continuare a vivere”
“E allora cosa c’è che non va?” Domandò Dalia. “Parla!” Esclamò al tentennare di Bruce.Quando qualcuno tentennava non c'era quasi mai nulla di positivo
“Nel tuo sangue c’è del...veleno
Dalia sentì il formicolio divampare in tutto il suo corpo. Era rabbia quella.
"Un veleno?" domandò lei,basita dalla notizia appena ricevuta. Forse questo avrebbe potuto spiegare gli strani formicolii che sentiva ogni qualvolta le sue emozioni negative erano troppo forti,come,appunto, la rabbia.
Bruce con pochi gesti su un monitor fece apparire un ologramma di ragno dal corpo nero e gli occhi gialli fluorescenti al centro della stanza. “È la segestria florentina. Il suo veleno non è eccessivamente pericoloso per l’uomo,ma tu sei stata esposta anche al siero del supersoldato.Il tuo organismo ha reagito allo stimolo,ma non lo ha espulso,lo ha...assimilato.”
“Cosa vuol dire?” chiese Steve,che adesso si era allontanano dalla ragazza per guardare più da vicino l’ologramma. "Sono una donna ragno?"domandò lei,ironicamente. Aveva letto qualcosa del genere nei fascicoli,ma non aveva dato molto peso alla cosa,era troppo strano persino per lei.  “Hai inglobato alcune capacità tipiche di questo ragno,ma sono quasi dormienti.Dovresti provare a...risvegliarle.”
“E come dovrei fare?” chiese Dalia. "Metto la sveglia?" 
“Il modo migliore è farti raggiungere uno stadio in cui la tua sola forza,quella che deriva dal siero s'intende,non sia abbastanza." sentenziò Bruce. "L'unico modo per dimostrare cosa sei in grado di fare è combattere o per lo meno,allernarti molto intensamente." 
Steve,sentendo quelle parole,ebbe un'idea brillante. "Direi che Thor e Loki sono arrivati al momento giusto"
"Dovrei allenarmi con loro?" domandò Dalia. Steve annui,pensava che facendola allenare con degli dei,con poteri e forza sovraumana avrebbe potuto far risvegliare tutto il suo potenziale,cosa che non sarebbe accaduta se si fosse allenata con Natasha o con lui. "Potresti essere una buona aggiunta alla squadra" decretò Bruce.
"Gli Avengers potrebbero aver davvero bisogno di te." 






Spazio autrice:

Ok,ho aggiornato con due capitoli,ma ho così tante idee che devo mettere subito nero su bianco e pubblicare.
Chiedo ancora scusa su qualche imprecisione!
Tornerò presto,intanto fatemi sapere cosa ne pensate! Un bacio:)
 
   
 
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