20/10/2020
11 recensioniL'attacco aveva colto entrambi di sorpresa, le creature erano sbucate dal nulla silenziosamente circondandoli. Le creature erano simili a insetti, alte la metà di un essere umano e ricoperte da un esoscheletro. Obi-Wan aveva tentato di domarle con la Forza, ma non ci era riuscito, l'unica alternativa che gli era rimasta era metterle in fuga. Aveva attivato la spada laser e le creature sulle prime erano indietreggiate, ma quando avevano capito che a distanza l'arma era innocua si erano avvicinate nuovamente.
Il padawan si era piazzato davanti la giovane duchessa Kryze nel vano tentativo di proteggerla, ma sapeva che non sarebbe servito a nulla poiché i parassiti velenosi avevano formato un cerchio serrato intorno a loro.
"Pensi di tirarci fuori da questa situazione o aspetti che ti fornisca io una soluzione?" aveva chiesto pungente la ragazza, nel tempo che Obi-Wan aveva trascorso in sua compagnia aveva imparato che nonostante le nobili origini Satine Kryze non era la classica damigella in pericolo. Al contrario la duchessa era caparbia, irriverente e capace di prendere in mano la situazione.
"Non posso proteggervi e allo stesso tempo combattere contro questi parassiti"
"Sono perfettamente in grado di difendermi" aveva ribattuto la duchessa.
La situazione ovviamente aveva preso una brutta piega ed Obi-Wan si era ritrovato a trasportare in braccio Satine con una caviglia slogata dopo lo scontro con le creature velenose. Proprio quando il padawan aveva cominciato a rilassarsi ecco che si era presentato l'ennesimo imprevisto: non si era accorto della radice di un albero coperta da foglie cadute e terriccio e perciò vi era inciampato. Satine era caduta e aveva battuto la testa perdendo i sensi, Obi-Wan si era avvicinato e le aveva sorretto la testa, con orrore si era reso conto che doveva aver sbattuto contro una roccia perché le sue dita si erano macchiate del sangue proveniente da una ferita sulla nuca. Controllando meglio il padawan si era accorto che non era così grave come gli era parso in un primo momento.
La ragazza aveva riaperto gli occhi azzurri guardandosi intorno confusa e lentamente si era messa seduta.
"Per essere colui che dovrebbe proteggermi hai quasi rischiato di uccidermi" gli aveva detto.
"Se la mia protezione non è più di vostro gradimento potete rivolgervi al mio maestro" aveva risposto lui esasperato, Satine non aveva replicato ma aveva reagito nella maniera più inaspettata possibile: l'aveva baciato. Era stato un bacio timido ed impacciato, come soltanto due ragazzini avrebbero potuto scambiarsi, dopotutto Obi-Wan aveva 17 anni e Satine 18.
Il ricordo del loro primo ed ultimo bacio avvenuto tanti anni prima aveva investito Obi-Wan mentre guardava i soli gemelli di Tatooine tramontare. Tre giorni dopo quella disavventura su Draboon il suo incarico di proteggere Satine era giunto al termine ed era tornato a Coruscant. Obi-Wan all'epoca non sapeva che un giorno si sarebbero rivisti e che avrebbe tenuto il corpo senza vita di Satine tra le proprie braccia. Era morta da cinque anni ormai, ma il suo ricordo non l'avrebbe mai abbandonato.
Il padawan si era piazzato davanti la giovane duchessa Kryze nel vano tentativo di proteggerla, ma sapeva che non sarebbe servito a nulla poiché i parassiti velenosi avevano formato un cerchio serrato intorno a loro.
"Pensi di tirarci fuori da questa situazione o aspetti che ti fornisca io una soluzione?" aveva chiesto pungente la ragazza, nel tempo che Obi-Wan aveva trascorso in sua compagnia aveva imparato che nonostante le nobili origini Satine Kryze non era la classica damigella in pericolo. Al contrario la duchessa era caparbia, irriverente e capace di prendere in mano la situazione.
"Non posso proteggervi e allo stesso tempo combattere contro questi parassiti"
"Sono perfettamente in grado di difendermi" aveva ribattuto la duchessa.
La situazione ovviamente aveva preso una brutta piega ed Obi-Wan si era ritrovato a trasportare in braccio Satine con una caviglia slogata dopo lo scontro con le creature velenose. Proprio quando il padawan aveva cominciato a rilassarsi ecco che si era presentato l'ennesimo imprevisto: non si era accorto della radice di un albero coperta da foglie cadute e terriccio e perciò vi era inciampato. Satine era caduta e aveva battuto la testa perdendo i sensi, Obi-Wan si era avvicinato e le aveva sorretto la testa, con orrore si era reso conto che doveva aver sbattuto contro una roccia perché le sue dita si erano macchiate del sangue proveniente da una ferita sulla nuca. Controllando meglio il padawan si era accorto che non era così grave come gli era parso in un primo momento.
La ragazza aveva riaperto gli occhi azzurri guardandosi intorno confusa e lentamente si era messa seduta.
"Per essere colui che dovrebbe proteggermi hai quasi rischiato di uccidermi" gli aveva detto.
"Se la mia protezione non è più di vostro gradimento potete rivolgervi al mio maestro" aveva risposto lui esasperato, Satine non aveva replicato ma aveva reagito nella maniera più inaspettata possibile: l'aveva baciato. Era stato un bacio timido ed impacciato, come soltanto due ragazzini avrebbero potuto scambiarsi, dopotutto Obi-Wan aveva 17 anni e Satine 18.
Il ricordo del loro primo ed ultimo bacio avvenuto tanti anni prima aveva investito Obi-Wan mentre guardava i soli gemelli di Tatooine tramontare. Tre giorni dopo quella disavventura su Draboon il suo incarico di proteggere Satine era giunto al termine ed era tornato a Coruscant. Obi-Wan all'epoca non sapeva che un giorno si sarebbero rivisti e che avrebbe tenuto il corpo senza vita di Satine tra le proprie braccia. Era morta da cinque anni ormai, ma il suo ricordo non l'avrebbe mai abbandonato.