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Autore: Arvistloe    21/10/2020    0 recensioni
Remiel era impazzita, rapendo le donne umane incinte o con figli degli angelici per ucciderli. Lacrime e ricordi.
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Amenadiel inviò un messaggio telepatico a tutti gli angelici tra gli umani

"Attenzione! L'angelo Remiel è impazzita. Senza il comando di Dio Padre, rapisce le vostre compagne se incinta o con vostri figli di pochi anni, portandoli non abbiamo ancora scoperto dove. Siate molto vigili, perché non ce modo di rintracciarla, usando una magia proibita sia in paradiso che inferno per nascondersi"

Amenadiel si sedette stremato nel divano dell'attico di Lucifer, si sentiva terribilmente impotente. Da quasi un ora stava inviando ovunque quel messaggio. Era l'unico modo che aveva trovato per non impazzire, dopo ore d'infruttuosa ricerca.

Tremava al pensiero di cosa volesse fare Remiel a Linda e il loro figlio. Quella mattina, l'aveva accolta con tanto gentilezza nell'abitazione di Linda. Ma sentiva qualcosa di diverso, mentre sua sorella gli diceva con uno strano sorriso
"Fratello, sono certa che io sia la salvezza dei veri angelici. Ti rendi conto che dopo la cacciata di Lucifer dal paradiso, nostro padre Dio creò angeli e arcangeli dalle anime benedette? La nostra vera natura divina, di noi veri figli dell'altissimo non deve perdersi. Sono certa che capirai. Le donne umane che hanno macchiato il nostro sangue devono morire"
Un attimo dopo, Linda e il figlio erano spariti con Remiel.

Un urlo svegliò Amenadiel dai suoi pensieri. Corse nella sala da pranzo, dove si era deciso di predisporre una specie di campo base, dove gli angelici si dividevano le zone da controllare. Amenadiel vide Michael piegato sul tavolo pieno di carte geografiche, computer portatili. Tutti gli altri angelici lo guardavano tristi. Fu Dan (da un anno era venuto a conoscenza di tutto quel mondo tra paradiso e inferno, accettandolo) dire ad Amenadiel sottovoce, mentre Lucifer tentava di tranquillizzare Michael
"Hanno trovato la borsa di Ella vicino al fiume, con sopra del sangue"

Amenadiel era dispiaciuto tantissimo per Michael. Soprattutto perché Michael aveva fatto tanto per amore di Ella.

Quando il loro padre Dio si era rivelato, nella centrale di polizia, Michael era stato condannato alla perdita delle ali, restando per sempre tra gli umani, finché il suo cuore da oscuro non sarebbe diventato limpido. Incredibilmente Michael trovò aiuto proprio in Ella Lopez. Neanche un anno dopo, un migliorato Michael e una radiosa Ella erano innamorati, sposandosi durante una convention di fans di Star Trek, avendo fatto diventare la Lopez un nerd anche l'arcangelo. Michael ritrovò le ali, ma con nessuna voglia di lasciare la sua amata. Molto più sorprendentemente, Ella scoprì che era incinta, nonostante anni prima aveva deciso di non avere figli vedendo il mondo troppo difficile per un innocente. Qualche settimana dopo, fu Chloe a scoprire di essere incinta. In poco tempo altre partner di angelici scoprirono di essere incinte.

Una rapida indagine, portò a scoprire che Dio aveva inserito una clausola nel divieto di angelici e umani di procreare. Il divieto era superato solo quando, tra i due innamorati, esisteva un vero amore, forte oltre ogni cosa.

Dan batte sulla spalla di Amenadiel, dicendogli
"Vado a prendere Trixie a scuola. Per oggi meglio che non stia qui"
Amenadiel annui di sì. Tutto quell'incubo era iniziato poche ore prima, ma per tutti era come passato un secolo.

Lucifer accompagnò Michael nel soggiorno, mentre l'arcangelo teneva stretta al petto la borsa multicolore di Ella. Seduto nel divano Michael, Lucifer si diresse al banco dei liquori, versando in due bicchieri il whisky più forte, porgendo uno al fratello, restando in piedi accanto a lui, che gli disse, asciugandosi lacrime sulle guance
"Luce come fai a non impazzire. Se non dovessi rivedere Ella, la nostra principessa che cresce in lei, sono certo non sopporterei di vivere oltre. Maledizione! Perché Remiel doveva rovinare tutto"

Lucifer era furente. Guardò una foto appesa alla parete, lui che abbracciava Chloe e Trixie sulla spiaggia. Per un attimo il re dell'inferno sorrise amaramente con gli occhi lucidi. Scosse la testa, dicendo al fratello
"Devo essere forte. Se non torna…"
Bevete il restante whisky nel bicchiere, sperando bloccasse le lacrime che sentiva pungere negli occhi
"...devo essere forte per Trixie. Mi resta solo lei di Chloe. Ti giuro, se Remiel farà del male a Chloe, non troverà luogo dove nascondersi. Non doveva neanche azzardarsi a toccare la mia Chloe. Grazie all'amore di Chloe sono cambiato, non sono più solo, non mi vedo come un mostro, una bestia infernale. Per il suo amore, quando nostro padre comparve nella centrale di polizia, arrivai a un accordo con lui, liberandomi quasi del tutto dell'inferno, facendo diventare Maze mia vice, rendendola un demone felice. Per il suo amore non sono vulnerabile e guarisco prima con lei vicino…"
Strinse forte il bicchiere in mano
"...Quella stupida di nostra sorella non può prendere i nostri miracoli, quelle vite che devono nascere o già sono nate. Quei miracoli che dimostrano quanto le nostre relazioni siano vere, stabili. Non può!"
Michael avvolse le sue mani intorno a quella di Lucifer, prendendo il bicchiere, prima che lo rompesse, dicendogli mentre guardava con il cuore tremante la borsa di Ella
"Remiel si pentirà di essere stata creata"

In una zona periferica di Los Angeles. Una fabbrica abbandonata di vernici.

Remiel stava trascinando una donna incinta, con un evidente pancione. La portò senza molto sforzo fino a quello che era stato un ufficio della fabbrica. Spinse dentro la donna, in quell' ambiente spoglio di tutto, senza porte e finestre. La donna tentò di uscire, ma una barriera invisibile la fermò. Subito Ella cercò di calmare la donna
"Non esiste modo di uscire. Calmati, farai più male alla vita dentro di te. Di certo i nostri angeli ci troveranno. Dobbiamo solo attendere con pazienza"

In quella zona del residuo industriale, c'erano sedute oppure sdraiate per terra, donne incinte. Altre con figli piccoli, allattavano o li vegliavano perché dormivano. Remiel lì guardò con disgusto, alzando gli occhi al cielo quando senti Chloe dirle
"Remiel abbiamo bisogno di acqua"
Chloe era in piedi a pochi passi da lei oltre la barriera invisibile. Remiel le disse con un ghigno
"Quante cose volete. Accontentatevi che avete un bagno con acqua corrente"
Chloe le sorrise forzatamente
"L'acqua nel bagno non si può bere"
Remiel rise
"Accontentati. Appena sarete sessanta, procedere al rito. Siete solo morti che camminano"
Ella si avvicinò a Chloe, dicendo con rabbia a Remiel
"Michael ti troverà, non dimenticare che resta il comandante dell'esercito celeste. Tutti gli angeli nostri compagni ti daranno la caccia per tutta la tua eternità. Sei indegna della tua natura angelica"
Remiel alzò le spalle, scomparendo. Poco dopo, Linda con il figlio addormentato sulla spalla, cercò di calmare Ella che era scossa da singhiozzi di pianto appoggiata a Chloe. La moglie del re dell'inferno guardò con rabbia dove prima era Remiel, ricacciando con forza ogni inizio di pianto, imponendosi di essere sicura che Lucifer l'avrebbe trovata. Con delicatezza, Chloe domando a Ella, dopo aver accarezzato i lunghi capelli neri della sua amica
"Come va il polso?"
Guardando con comprensione Linda che le sorrise. Ella le mostrò ferita sul lato del polso destro che non sanguinare più. Si era procurata quella ferita quando Remiel l'aveva rapita. Un rapimento, celato agli occhi umani, in un mercato rionale vicino dove abitava Ella e Michael, accanto un fiume. L'energia Ella aveva combattuto con Remiel, ferendosi al polso, perdendo la borsa.

Stanca, Ella si allontanò dalle sue amiche, sedendosi per terra con le spalle al muro, pensando mentre accarezzava il pancione di quasi otto mesi
"Pequeña princesa non devi avere nessun timore. Ci troveranno. Spero che tu abbia gli occhi di tuo padre Michael, la prima cosa che mi fece innamorare di lui, quando lo vidi accanto suo fratello Lucifer…"
Sorrise commossa
"...adorerai come me quella sua spalla storta con l'ala, sentendo nei suoi abbracci, nel riposare tra quelle morbide piume, quanto abbia combattuto, restando sempre un vero tenerone, che mi concilia il sonno quel suo lieve russare"
Si asciugo con il palmo della mano qualche lacrima, cercando rifugio nei ricordi piacevoli.

Poco più in là, Chloe, allo stesso modo, cercava di non pensare alla terribile sete, ricordando quando disse a Lucifer che era incinta. Il re dell'inferno era incredulo, ma fu felice Chloe che non avesse pensato a un suo tradimento. In seguito fu Amenadiel con un viaggio in paradiso a scoprire la concessione di Dio agli angelici. Ma piano, piano i pensieri di Chloe andavano verso la paura di morire, di lasciare Trixie, di Lucifer triste. Nel mare di angoscia, la risvegliò un calcetto della vita dentro di lei, ricordandole il suo intento di non cadere nella tristezza, pensando verso la scintilla vitale in lei
"Non avrò pensieri tristi, scusa. Ci troveranno. Così tua sorella Trixie farà dei simpatici disegni sul mio pancione, pubblicandoli con grande successo in internet. Ricordi quello di un diavoletto in una nave spaziale? Tuo padre sorrise, seppur in disaccordo, dicendo che tu non avrai corna e coda. Piccolo mio, comunque sarai ti amerò immensamente. Quanti dubbi avevo per la tua salute, anche tuo padre. La nostra forte Trixie ha fatto il vero miracolo, facendoci capire che in ogni modo nascerai, sarai sempre un membro onorario della nostra speciale famiglia"

Linda, accanto a Chloe, accarezzo i piccoli riccioli neri sulla testa del figlio, addormentato tra le sue braccia. Invidiava Ella, Chloe con tutte le altre mamme imprigionate con lei, per l'amore che provavano per i loro compagni. Lei oltre un forte senso di amicizia per Amenadiel non riusciva ad andare. Quell'unica volta nel quale aveva fatto sesso con l'angelo, nascendo nove mesi dopo il figlio, era stato per tutte due una sorta di tentativo di rilassamento, portare la mente altrove dai loro pensieri. Pregò mentalmente, che da adulto suo figlio non fosse così razionale sui sentimenti come lei.

Tutte furono scosse da un'altra donna incinta portata da Remiel, questa volta asiatica. Chloe pregò che li trovassero presto.

Mezz'ora dopo. Attico di Lucifer.

Dan entrò visibilmente preoccupato, con un foglio in mano, chiamando
"Lucifer! Lucifer!"
Il re dell'inferno si precipitò da Dan che gli diede un foglio
"Trixie non era a scuola. Una sua compagna mi ha dato questo. Che lingua sarebbe?"
Lucifer guardò il foglio sorridendo appena, dicendo, mentre il resto degli angelici si riunivano intorno a lui
"Lingua angelica…"
Lucifer sgrano gli occhi
"...Suo fratello non ancora nato comunica con lei. Sono dei riferimenti di dove si trova Chloe con le altre..."
Gli occhi di Lucifer divennero rossi per un attimo
"...uno stupido maestro non l'ha fatta telefonare qui a casa, ecco il motivo della fuga…"
Lucifer strinse la lettera nella mano,
"...finito tutto questo farò un discorso molto serio con quel maestro"
Dan annuì di si. In pochi secondi dopo l'attico si svuoto. Amenadiel si preoccupo di portare Dan con lui.

Vicino la fabbrica abbandonata.

Trixie scese dall'uber, dicendo all'autista che lì dentro la fabbrica lavorava suo padre. Andato via l'uber, Trixie si introdusse attraverso un buco della recinzione. Sentiva suo fratello dirle nella testa
"Sorella quella brutta vuole farci del male"
Trixie pensò intensamente
"Non ti preoccupare. Papà Dan, papà Lucifer, con tutti gli zii arriveranno presto"
Lo sentì ridere, dicendole
"Sorella sei simpatica, coraggiosa. Spero d'essere come te quando verrò in questo mondo. Solo mi dispiace che quando mi troverò nel mondo non parleremo così"
Trixie con tutta la forza dei suoi tredici anni tentò di non commuoversi, dicendo al fratello sempre con il pensiero
"Avremmo tempo per parlare. Ti voglio tanto bene. Cerca di inviare sensazioni positive alla mamma"

Trovò il modo di entrare nella fabbrica abbandonata. Con cautela, si nascose da Remiel che volò via. Appena sicura che era lontana, si avvicinò dove aveva visto armeggiare l'angelo donna. Suo fratello le disse nella mente
"La cattiva diceva di aver usato una magia strana. La mamma prova tanta sete"
Trixie trovò un grosso libro antico, su un vecchio tavolo di ferro arrugginito, con accanto una piccola spada. Conosceva qualche incantesimo nel libro, ma altri gli erano sconosciuti. Si spavento sentendo gridare fuori, tornando felice quando vide degli angelici planare. Pensò verso il fratello
"Sono tutti qui. Fratello presto sarai libero"
Afferrando il libro piuttosto pesante con la piccola spada, allontanandosi da quella zona.

Fuori, nel cortile, Remiel era a qualche metro dagli angelici. Rise, dicendogli con un ghigno cattivo
"Inutile che stiate qui. Le vostre sporche umane moriranno tra poche ore"
Amenadiel che era di fronte a tutti, sperava di concedere abbastanza tempo a Michael e Lucifer, per trovare le rapite.

Fu Michael a trovare le rapite. Lucifer lo vide appoggiato con le mani alla parete invisibile, dall'altra parte Ella. Stessa cosa fece il re dell'inferno con Chloe. I due angeli a fatica si allontanarono per tentare un modo per liberarle. Stavano per provare con la forza, quando Trixie li chiamò, avvicinandosi con il libro e la piccola spada. La bambina lasciò tutto ai due angeli, correndo alla barriera invisibile per trovare la madre, cui raccontò del legame speciale con il fratello ancora non nato. Commossa, Chloe si pose le mani sul ventre, dicendo
"Piccolo diavoletto, sono così contenta del legame con tua sorella"

Impegnata nella battaglia, Remiel si bloccò all'improvviso, percependo che il suo potere era stato contenuto. Raggiante, Michael gridò da una finestra agli angelici
"Venite, sono tutti salvi"

Remiel, nella confusione degli angelici che andavano nella fabbrica abbandonata, si trovò accanto suo padre Dio, dicendole con sguardo accigliato
"Figlia mia, che delusione. Un paio di millenni all'inferno ti gioveranno. Ringrazia che Lucifer a una vice, altrimenti per lui saresti da cancellare dall'esistenza"
Scomparendo con la figlia. Poco più in là, un soddisfatto Amenadiel e un sorpreso Dan furono testimoni della scena.

Qualche ora dopo.

Per il ritorno all'attico, Dan e Trixie preferirono un più comodo uber. Nell'auto, Trixie teneva stretta a sé lo zaino di scuola che suo padre notò molto pesante. Trixie sorrise al padre, dicendogli contenta
"Un piccolo souvenir. Nessuno vuole questo libro o lo spadino. Quindi posso tenerlo"
Dan era perplesso
"Lo sa Lucifer o Amenadiel?"
La figlia scosse la testa, dicendogli speranzosa
"Facciamo così. Se li chiedono, allora glieli consegno"
Dan approvò.

Nell'attico, Dan e Trixie, trovarono una folla. Gli angelici avevano portato lì, compagne e prole, che grazie alla capiente dispensa dell'attico erano rifocillati e dissetati.
Nella baraonda, Dan fu assorbito da Amenadiel che gli presentò alcuni angelici, vantandosi del suo amico umano, mentre Trixie stava cercando di defilarsi, per nascondere il libro con lo spadino nella sua camera. Era quasi giunta alla porta, quando suo fratello non ancora nato le disse nella sua testa
"Sorella, perché questa donna tratta male papà? Sorella aiutalo. Mamma cerca di stare tranquilla per me, ma soffre. Sorella!"

Trixie tornò indietro, trovando nel soggiorno tutti in silenzio che ascoltavano Azrael trattare molto male Lucifer. L'angelo della morte rinfacciava al fratello di non aver portato all'attico, dalla fabbrica abbandonata, il libro con lo spadino
"Li abbiamo cercati in ogni angolo. Purtroppo sono spariti. Luce, io non ti parlo come angelo della morte, ma come angelo bibliotecario del paradiso. Quel libro con lo spadino dovevano essere portati al sicuro. Un po' ti comprendo, la tua priorità era portare al sicuro Chloe. Purtroppo questo dimostra anche quanto sei poco affidabile"
La voce di Trixie fece trasalire tutti, gridando
"Lascia stare mio padre Lucifer..."
Ponendosi di fronte a lui, con lo zaino tra le braccia, dicendo ad Azrael con rabbia
"...zia Azrael non ti permetto di offendere mio padre Lucifer. Mio padre Lucifer puo vantarsi di essere il più affidabile dell'intera galassia, un re dell'inferno esemplare, un marito perfetto per la mia mamma, un papà eccezionale, anche per il mio fratellino ancora nella pancia di mia madre. Zia, ti voglio bene, ma non azzardarti mai piu. Soprattutto, perché il libro con lo spadino, si trovano qui nel mio zaino..."
Voltandosi a Lucifer molto sorpreso
"...Ecco papà Lucifer, stavo per portateli. Decidi tu cosa fare. Non ascoltare la zia, deve essere stanca"
Quel gesto impressiono molto tutti, riempiendo di orgoglio Lucifer per quella figlia acquisita che teneva così tanto a lui. Con sguardo serio, Lucifer diede il libro e lo spadino a sua sorella Azrael, dicendole
"Portarli in paradiso, ricordando a tutti che la mia famiglia ha gestito meglio di loro il problema Remiel impazzita "
Un applauso spontaneo accompagnò l'uscita di Azrael.

Un ora dopo.

Ogni angelico portò via volando la compagna incinta o con prole. Gli ultimi furono Amenadiel con Linda e figlio e Michael con Ella. Rimasti Lucifer, Chloe, Trixie e Dan, quest'ultimo saluto gli altri, dicendo stanco morto
"Ci vediamo al lavoro o se avete bisogno…"
Rivolto alla figlia
"...Sono orgoglioso di te scimmietta"
Abbracciando la figlia che era felice, un po' delusa di aver fatto via libro magico e spadino, ma in cuor preferendo che nessuno offenda o umili il suo padre acquisito Lucifer. Fu lei, quando Lucifer sposò sua madre, durante il rinfresco a proporre al re dell'inferno
"Lucifer, anticipo che papà Dan approva la mia idea, quindi vorrei sapere se ti piacerebbe…"
Trixie non si era mai sentita così emozionata
"...voglio dire, di solito i figli del primo matrimonio chiamano il secondo marito delle volte zio, può essere solo per nome. Ma se vuoi, io vorrei chiamarti…"
Ricordava che anche Lucifer sembrava un po' in ansia
"...Papà Lucifer. Naturalmente, se non vuoi lo capirò"
Ritrovandosi in un inusuale abbraccio di Lucifer che le disse mentre rideva felice
"Sarei onorato se lo fai. Trixie tu per me sei come una figlia"

Qualche settimana dopo, sempre con l'approvazione di Dan, legalmente Trixie divenne: Beatrice Espinoza Morningstar.

Un ora dopo. Camera da letto di Lucifer e Chloe.

Trixie era felice accanto alla madre, distesa nel grande lettone. Con delicatezza posò una mano sul pancione della madre, distesa di lato. Da qualche minuto era intenta in una conversazione mentale con il fratello. Lucifer arrivò qualche minuto dopo, baciando la fronte di Trixie, prima di stendersi supino dietro Chloe, con indosso un pantalone blu scuro di pigiama e una t-shirt bianca, chiedendo a Trixie un po sottovoce
"Trixie, vorrei dirti una cosa. Mi ascolti?"
"Si papà Lucifer, ti ascolto"
Lucifer sorrise, dicendole
"Sono veramente molto orgoglioso di te. Orgoglioso che sei mia figlia"
Trixie si commosse, dicendo a quel padre acquisito
"Grazie papà Lucifer"
Non notando tutte due un piccolo sorriso compiaciuto di Chloe che aveva ascoltato tutto.

FINE
   
 
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