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Autore: Agnes Fey    25/10/2020    0 recensioni
Cosa succederebbe se ai 1D venisse chiesto di registrare film a scopo benefico, ma il budget fosse praticamene inesistente? E se il tema fossero le fiabe più amate dai bambini riadattate in chiave moderna? E se Louis avesse una pessima memoria e l' "adorabile" problema di essere molesto?
Ma soprattutto: se qualcuno, anni dopo, trovasse le riprese dei suddetti film che i ragazzi -profondamente terrorizzati dal risultato- avevano tentato di occultare? E se quel "qualcuno" avesse un informatore segreto da cui ottiene tutti i dettagli sui retroscena?
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28 film demenziali, girati da 5 ragazzi (e ospiti vari, più o meno speciali) ancora più demenziali.
Genere: Demenziale, Parodia, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Shoujo-ai | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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ATTENZIONE!!! I personaggi non mi appartengono e nessun nano è stato maltrattato durante le riprese. 
 
Capitolo I

CindaLou

 
s-Cinda-Lou
 

“Tanto tempo fa, nella ridente cittadina di Holmes Chapel, viveva un bambino di nome Louis con la sua famiglia.
I Tomlinson erano felici e il bambino cresceva amato e protetto, ma un giorno una tragedia si abbatté sulla famiglia: Marcus, il padre del bambino, morì in un incidente lasciando da sola Johannah e il piccolo Louis.
La donna visse per molti anni da sola, prendendosi cura del figlio e delle proprietà che aveva ereditato dal marito.
Poi, un giorno, quando ormai Louis aveva 16 anni, la donna incontrò Simon Cowell e, nel giro di poco, convolarono a seconde nozze.
Tutto procedette per il meglio, fino a quando…”
 
[Il narratore si interrompe e si volta verso la figura dietro di sé piegata in due dalle risate.
 -Ahahahahahahahahahahahah…no, scusate, non ce la posso fare…mia madre con Simon…Gesù Cristo…ahahhaha-
Louis si asciuga una lacrima e si fa aria con il copione che tecnicamente non dovrebbe più avere in mano.
Da fuoriscena tutti lo guardano male.
Jay alza un braccio e tira un coppino a suo figlio.
-La smetti di fare lo stupido? È la quarta volta che dobbiamo fermare le riprese per colpa tua!-
Louis si accarezza la parte lesa, rilegge ancora una volta il copione, lo arrotola e lo lancia fuori scena colpendo in faccia il povero Liam.
-Ahia!-
-Scusa, Leeyum! Bene bene, ci sono…riprendiamo.-
Il narratore si schiarisce la voce, ma non fa in tempo a riprendere che Harry irrompe in scena. Dà un bacino sulla nuca arrossata del castano, esce correndo, ruzzola a terra e si rialza trafelato.
Tutti lo guardano esasperati.
-Sto…sto bene!-
Il narratore si schiarisce di nuovo la voce e questa volta riprende da dove era stato interrotto:]
 
“Tutto procedette per il meglio, fino a quando Johannah non si ammalò.
-Louis, bambino mio…coff coff…-
Alzò una mano e accarezzò il volto triste del ragazzo inginocchiato vicino al letto.
-Promettimi che sarai forte e che andrai avanti...coff coff…io…sarò sempre al tuo fianco…-
Il ragazzo prese la mano della donna nella sua, mentre una lacrima gli cadeva dagli occhi.
-Mamma…non puoi lasciarmi…-
Un sorriso tenero, gli occhi si chiusero e la mano sfuggì dalla presa del ragazzo.
Un pianto disperato proruppe dal suo petto mentre si gettava sul corpo ormai senza vita della madre.”
 
[-Eeeee STOP! Perfetta. Finalmente ci siamo riusciti!-
Tutti che applaudono e il set viene sgomberato.
-Adesso dobbiamo girare la scena dove Simon, Ben e Nicholas iniziano a trattare male Louis.-
Harry abbraccia da dietro il compagno e si raccomanda con Nicholas e Ben:
-Mi raccomando, ragazzi: non trattate troppo male il mio Boobear! Anche se non sembra, è molto sensibile…-
Louis ne approfitta e si lascia coccolare da Haz, mentre tutto il resto della troupe scuote la testa sconsolata.
-Bene: si ricomincia! Qualcuno tolga Harry dal set.-
Si avvicina Anne che prende il figlio per un braccio e lo trascina via.
-Andiamo, Harold: le smancerie le fate dopo.-
Harry e Louis si salutano e si mandano bacini a distanza.
-Ciak! Si gira!-]
 
“Non era passato nemmeno un mese dalla morte di sua madre quando comparvero Nicholas e Ben sulla porta della sua camera.
I figli di Simon non lo avevano mai trattato bene e adesso -ne era certo- le cose sarebbero anche peggiorate.
-Bene, da oggi questa sarà la nostra stanza dei divertimenti! Quindi...sloggia, pidocchio!-
Louis li fissò ancora mezzo assonnato e con un sopracciglio alzato.
-E io dove dovrei andare, scusate?-
I due ragazzi si guardarono, sorridendo malignamente.
-In cantina! Con i topi tuoi simili, ovviamente!-
Il castano rimase a fissarli un attimo, sconvolto, prima di ribattere:
-Col cazzo! Questa è casa mia e voi stronzi potete anche andare a cagar…-
 
[-STOOOOP! NO NO NO! LOUIS! TU SEI ANCORA TRISTE E ADDOLORATO PER LA MORTE DI TUA MADRE! E UNO TRISTE E ADDOLORATO NON IMPRECA!-
Il castano sbuffa spazientito.
-Ma mi stanno cacciando da camera mia! Come cazzo dovrei reagire?!-
Il regista alza gli occhi al cielo.
-Tu attieniti al copione, per cortesia.-
Per Louis è un colpo basso.
-IO MI STO ATTENENDO AL COPIONE!-
Compare in scena il copione di Louis e il cantante lo scorre velocemente prima di lanciarlo fuori set quando si rende conto che -effettivamente- non era quella la battuta che avrebbe dovuto dire.
-Ok ok, colpa mia. Più sconvolto e addolorato. Ho capito. Ci sono.-
Si riposiziona e compare l’assistente di scena con il ciak in mano.
-Scena 2, seconda ripresa! CIAK! AZIONE!-]
 
“Non era passato nemmeno un mese dalla morte di sua madre quando comparvero Nicholas e Ben sulla porta di camera sua.
I figli di Simon non lo avevano mai trattato bene e adesso -ne era certo- le cose sarebbero anche peggiorate.
-Bene, da oggi questa sarà la nostra stanza dei divertimenti! Quindi...sloggia, pidocchio!-
Louis li fissò ancora mezzo assonnato e con un sopracciglio alzato.
-E io dove dovrei andare, scusate?-
I due ragazzi si guardarono, sorridendo malignamente.
-In cantina! Con i topi tuoi simili, ovviamente!-
Il castano rimase a fissarli un attimo, sconvolto, prima di ribattere:
-State scherzando, vero? Non potete farmi questo…è casa mia…non potete cacciarmi…-
La voce gli uscì flebile e tremante.
-E invece possono!- esclamò Simon comparendo alle spalle dei figli -Tu sei ancora minorenne e io, essendo legalmente il marito della tua defunta madre, ho pieno diritto di disporre dei tuoi averi.-
Alle parole dell’uomo un velo di lacrime di frustrazione bagnò i bellissimi occhi azzurri del ragazzo.
-Hai sentito: prendi le tue cose e scendi in cantina. La tua nuova camera è pronta per te.-
Il ragazzo avrebbe tanto voluto ribattere o anche solo tirare un pugno in faccia all’uomo, ma purtroppo Simon aveva ragione: sarebbe rimasto il suo tutore legale fino ai 18 anni e, prima di quella data, non poteva fare niente.
O se ne andava e perdeva tutto, oppure portava pazienza per un anno.
Ce la poteva fare.
Avrebbe ingoiato e fatto buon viso a cattivo gioco, poi si sarebbe ripreso quello che era suo.
In un attimo, Louis raccattò le sue cose e, scortato dai suoi fratellastri e da Simon, scese.
-È un po’ da pulire, ma è accogliente, no? E a proposito di pulire…da oggi ti occuperai tu delle faccende di casa. E ti occuperai anche dei pasti.-
Cucinare? Lui non sapeva nemmeno da che parte cominciare!
L’uomo sembrò leggergli nel pensiero.
-Ti do tempo un mese per imparare da chi vuoi tu. Per questo tempo verrà qualcuno da fuori. Scaduto il termine non tollererò qualcosa di cucinato male e non tollero da subito qualcosa di pulito male. Prima fai le faccende e poi quello che vuoi.-
L’uomo si voltò e fece per andarsene.
-Ah, dimenticavo: inutile dirti che non dovrai dire niente a nessuno, vero? E che dovrai dare ottimi risultati a scuola: l’apparenza prima di tutto.-
Louis annuì con lo sguardo basso, le lacrime che premevano per uscire e il labbro morso a sangue.
-Tutto chiaro?!-
-Sì…-
-Bene, e già che ci sei…dimenticati del pianoforte e delle chitarre. Ti sarà vietato entrare nella sala della musica, se non per pulire.-
L’uomo se ne andò lasciandolo solo con i due ragazzi più grandi.
-Hai sentito papà? Mettiti al lavoro, schiavetto!- e sghignazzando se ne andarono pure loro.
Louis crollò a terra prendendosi la testa fra le mani, disperato.
E ora cosa gli rimaneva?
Doveva parlarne con Zayn: con lui al suo fianco poteva farcela. ”
 
[-STOP! BENE! PAUSA DI 20 MINUTI!-
-BELLA MERDA, COMUNQUE! NON POSSO PIÙ FARE UN CAZZO SE NON SOFFRIRE IN QUESTO FILM! BELLA MERDA!-
Louis batte le mani verso la regia, mentre Harry corre sul set e va a consolare le finte lacrime del suo fidanzato.
-Louuueee, mi dispiace! Sono stati tanto cattivi.-
-Su su, Raggio di Sole: era solo recitazione! Sono stato bravo, vero?-
Haz annuisce come un bambino e aiuta Louis a rialzarsi mentre Niall, Zayn e Liam li raggiungono.
-Ragazzi, abbiamo venti minuti: direi che è ora di uno spuntino.-
Niall e Harry si battono il cinque e, come dei bambini, corrono verso la caffetteria degli studios, seguiti dagli altri tre e da Anne e Jay che chiacchierano amabilmente.
 
Venti minuti più tardi ritornano tutti sul set.
-Adesso c’è la scena dove Louis va da James al Late Late pub e impara a cucinare. Harry, Liam e Niall, tutti pronti perché voi andrete a mangiare al pub.-
I tre ragazzi sbiancano alle spalle di Louis, mentre il castano si sfrega le mani compiaciuto e si tira su i pantaloni facendo un saltello.
Il regista se ne accorge e specifica rassicurandoli:
-Ovviamente non mangerete il cibo cucinato in scena, ma ci sarà qualcosa di cucinato dai cuochi della mensa.-
I tre tirano un sospiro di sollievo collettivo, mentre Louis si affloscia e si gira con gli occhioni da cucciolo bastonato verso Harry.
-Ma io volevo cucinare per te…-
Harry si lascia intenerire e gli promette che a casa lo lascerà cucinare.
Liam e Niall gli danno piccole pacchette sulla schiena quando Louis si gira tutto contento.
La scena viene allestita e i ragazzi si preparano a recitare.]
 
“Zayn tentò in tutti i modi di far ragionare Louis.
Perché non registrava le conversazioni e li denunciava?
Ma il castano fu irremovibile e tutto ciò che il moro poté fare, fu consigliargli di chiedere aiuto a James, giù al Late Late.
Ovviamente lui sarebbe stato al suo fianco, sempre.
Ecco spiegato come mai, in quel momento, si trovavano nella cucina del locale.
-Ok, adesso taglia le verdure in modo sottile. Cerca di prendere il ritmo. Sei un musicista: dovresti capire bene il concetto di ritmo. Taglia a sedicesimi.-
Il castano annuì e impugnò il coltello iniziando a tagliare.
-NO NO, LOUIS! SEDICESIMI NON OTTAVI! DANNAZIONE: IL RITMO!-
L’uomo prese a pestare i piedi a terra mentre sbraitava, rosso in viso.
Zayn, seduto al banco da lavoro, si mise a sghignazzare.
James era così: gridava e pestava i piedi, ma era di una bontà infinità e Louis riuscì finalmente a prendere il ritmo giusto e a tagliare le verdure in modo decente.
-Ora segui passo passo la ricetta! Non fare di testa tua: non sei ancora abbastanza abile per queste cose, capito?-
Il ragazzo annuì ancora e finalmente, un’ora dopo, finì di preparare la sua prima cena completa.
-ZAYN! - gridò l’uomo a pochi passi dal moro che subito scattò sull’attenti -Tu assaggi con me e ti scarifichi per il bene comune.-
Il moro sbuffò e assentì: questo ed altro per il suo migliore amico. Con una forchetta in mano adocchiò la pietanza con fare sospetto, poi sospirò e prese un boccone, preparandosi al peggio.”
 
[-E ANCHE QUESTA È ANDATA!-
Zayn e James si scambiano un cinque per l’ottima scena girata, mentre Louis continua a spostare lo sguardo dalla sua mano al coltello.
-REGIA! SI POSSONO CHIAMARE I SOCCORSI?! STO MORENDO!-
Louis si appoggia con fare melodrammatico al bancone della scena.
Harry corre da lui, preoccupato, mentre Louis riprende a gridare:
-REGIA! C’È IL MIO SANGUE OVUNQUE! STO MORENDO DISSANGUATO!-
Il riccio afferra al volo il castano che si accascia fra le sue braccia.
-Harold…ti amo tanto…promettimi che andrai avanti…-
Harry lo guarda con un sopracciglio alzato mentre dietro di loro i tecnici smontano il set.
Johannah passa e, senza degnare il figlio di uno sguardo, esclama:
-Melodrammatico! Anne, tuo figlio vizia troppo il mio. Dovrebbe dargli due sberle.-
Harry continua a guardare Louis e la sua mano dove è presente un piccolo taglietto sull’indice sinistro.
-Boobear…è solo un taglietto! Non morirai, anzi...-
Harry da un bacino al dito di Louis e lo succhia leggermente.
-Ecco fatto: adesso guarisce!
-Oh, Harold! Mio eroe!-
I due si baciano mentre i tecnici allestiscono il nuovo set.
Il regista chiama il riccio per le riprese e Jay porta via Louis prendendolo per un orecchio.
Harry si alza e lo saluta mandandogli bacini, prima di spazzolarsi i jeans e prepararsi a girare.
-HAZ! MANGIA TUTTO! COSÌ DIVENTI GRANDE!-
Louis si libera dalla stretta della madre e corre incontro ad Harry. Il riccio gli fa pat pat sulla testa e gli lascia un tenero bacino fra i capelli (tanto ci arriva).
-Certo, Boobear, e ora lasciami recitare. Su su: fila in cucina!-]
 
“Quella sera, James si aspettava di vedere entrare chiunque nel suo locale, ma certamente non il ragazzo riccio che era comparso sulla porta.
-Non ci posso credere! Harold Edward Styles! Che cosa ci fai qui, ragazzo mio?-
Il ragazzo si avvicinò imbarazzato, grattandosi la nuca.
-Ciao, zio James! Ti trovo bene.-
Louis sbucò in quel momento dalla finestra della cucina e passò le ordinazioni a Zayn. Il suo sguardo venne catturato da quella bomba sexy dai capelli ricci comparsa in sala.
Un angelo sceso in terra a lenire le sue sofferenze.
Vide il suo amico ancheggiare con il vassoio verso il suo fidanzato e dargli un leggero colpo di fianco prima di passare oltre.
Vide Liam guardare Zayn con sguardo pieno d’amore, mentre Niall, il migliore amico del castano, scherzava con il moro e tentava di rubargli del cibo.
Poi il riccio sorrise e ai lati della sua bocca si formarono due adorabili fossette. Il povero cuoricino del castano si mise a battere all’impazzata e lui dovette appoggiarsi al bordo del bancone per non cadere.
Se non lo avesse ucciso Simon, lo avrebbe sicuramente fatto quell’angelo riccio.
Ne era certo.
-Ehi, Zy! Chi è quello splendore divino?-“
 
[-Ma questa battuta non c’era nel copione.-
Il regista mette una mano sulla bocca del suo assistente e lo fa tacere.
-Lascialo fare. Finché non si discosta troppo dalla scena madre va tutto bene.-]
 
“Zayn si girò verso il trio che stava parlando con James e fissò il ragazzo in questione per un istante.
-Ricordo che veniva all’asilo con noi quando eravamo piccoli, ma poi si è trasferito. In ogni caso è il figlio di Desmond Styles. È un musicista superbo e spopola in Europa.- un’alzata di spalle -Per i dettagli dovrai chiedere a James o ai ragazzi: so che le sorelle di Liam sono rimaste in contatto con quella di Harry, Gemma. Detto questo, torniamo al lavoro che devo andare a prendere le loro ordinazioni.-
Louis venne ricacciato in malo modo all’interno della cucina, riuscendo giusto in tempo a vedere i ragazzi che si sedevano al tavolo lì vicino. Inutile dire che il castano ci mise tutta l'anima nel preparare le loro ordinazioni. In fondo gli piaceva cucinare quando stava fra le mura del Late Late: lo rendeva felice e libero.
Si dimenticava di tutti i suoi problemi a casa e poteva pure cantare.
Come in quel momento.
-“...Shot me out of the sky...You're my kryptonite...”-
 
Quel cibo era squisito! Harry non aveva mangiato niente di così buono nemmeno mentre stava in Europa.”
 
[Fuori dal set qualcuno scoppia a ridere al pensiero di qualcosa di buono cucinato da Louis e il regista intima il silenzio.]
 
“Harry stava assaporando la sua carne quando alle sue orecchie arrivò quel suono celestiale e stranamente familiare.
-“... You keep making me weak...Yeah, frozen and can't breathe...”-
Si guardò un attimo intorno, senza successo.
-Voi non lo sentite?-
Liam e Niall lo guardarono alzando le spalle e negando con la testa.
E al riccio non restò altro da fare se non riprendere a mangiare, non sapendo che la fonte della sua curiosità era appena oltre la porta alla sua destra.”
 
[-STOOOP! BRAVI, RAGAZZI! DIREI CHE PER OGGI ABBIAMO FINITO!-
Harry corre incontro a Louis e lo solleva in braccio per baciarlo.
Louis si attacca tipo koala.
-Haz, sei stato bravissimo, amore! Eri così figo e sexy e bellissimo e tutto.-
Il riccio diventa bordeaux fino alle punte delle orecchie e balbetta complimenti al compagno.
Tutti alzano gli occhi al cielo.
-Bene, riprendiamo domani. Meglio non sfidare la sorte con la memoria di Louis e la sua voglia di improvvisare.- annuncia il regista.
Tutti lasciano gli studios e ritornano nelle proprie case.
 
La mattina seguente, Louis arriva agli studios con i capelli tutti spettinati. Harry, dietro di lui, si frega gli occhi come un gatto e fa bella mostra di un paio di succhiotti sul collo. Il castano sorride a trentadue denti, orgoglioso di aver lasciato lui quei segni.
Non che serva ricordare alla gente che il riccio è suo.
Ci mancherebbe.
-Oggi giriamo la scena in cui Harry porta gli inviti a Ben e Nick per il party. Mi raccomando: ricordatevi che Harry è gay e sta cercando un fidanzato.-
Louis tende le orecchie e il suo sorriso si spegne.
-Dovrete cercare di conquistare il vostro ospite, ok?-
I due ragazzi annuiscono e Harry entra in scena sexy più che mai: indossa una camicia di lino nera con le rose rosse, sbottonata fin sotto i pettorali, e un paio di skinny neri che slanciano le sue gambe. Ai piedi ha degli stivaletti di camoscio beige.
Tutti lo guardano a bocca aperta.
Il castano inizia a ringhiare e si gira verso Ben e Nick mentre fa scudo con il suo corpo al fidanzato.
-Voi due…attenti a quello che fate. Io vi osservo. Mi segno tutto. E poi agisco.-
Liam lo trascina nella sua posizione di partenza per la scena, mentre lui ancora grida:
-SONO QUI DIETRO! NON VI LIBERERETE MAI DI ME! MAAAIII! HAZ È MIO!!-
L’assistente della regia entra con il ciak e fa partire la scena ricordando a Louis che, se si attiene al copione, le riprese finiranno prima.]
 
“Louis uscì dalla stanza della musica giusto in tempo per sentire il campanello suonare.
Ormai, oltre ai cellulari e le sveglie, era l’unica cosa che suonava in quella casa.
E ogni volta gli piangeva il cuore quando vedeva le sue chitarre e il suo pianoforte muti.
Poi dei passi si avvicinarono e lui fece appena in tempo a nascondersi in cucina.
I suoi fratellastri entrarono in salotto con il loro ospite e Louis spalancò la bocca: la bomba sexy appena tornata in città.
Se Zayn non avesse convinto Liam a presentarglielo avrebbe dato di matto.
-Ehi, tu! Portaci del tè!–
Il ragazzo strinse i denti e tese le orecchie.
Stava letteralmente bollendo dalla rabbia nel sentire quelle due carogne che flirtavano con la Sua preda.
Poi il bollitore fischiò e lui dovette stamparsi in faccia il suo sorriso più bello (e falso) e portare il tè con i biscotti appena sfornati. Da lui, ovviamente.
-Ecco qui!-
Appoggiò il vassoio sul tavolino e poi i suoi occhi incontrarono quelli del ragazzo seduto sulla Sua poltrona: era a dir poco magnifico ed era felice ci fosse seduto lui e non uno dei due vermi.
Rimasero a fissarsi per qualche secondo, dimentichi di tutto e di tutti.
Poi qualcuno alle sue spalle, Faccia di Cavallo di sicuro, tossicchiò e fece tornare Louis alla realtà. Il ragazzo, allora, tornò alla cucina tendendo di nuovo le orecchie.
-È lui Louis, il terzo fratello? Quello che sa suonare e cantare?-
Come faceva a saperlo?
Poi un flash.
Lui bambino, seduto a quel pianoforte, e un bimbo riccio con la voce da angelo che cantava sulle sue note.
Era una scena che a Louis sembrava lontana anni luce.
Nell’altra stanza, attimi di silenzio imbarazzato, poi Ben Faccia da Schiaffi rispose:
-No, lui è il domestico. Il nostro fratellino è a Londra dai parenti materni. Tranquillo, se dovesse tornare in tempo gli daremo noi l’invito.-
Invito che -come Louis ben sapeva- sarebbe finito nelle mani di Simon, senza possibilità di essere recuperato.
Ma lui non si sarebbe arreso: non avevano ancora scoperto di cosa fosse capace Louis William Tomlinson quando si metteva in testa una cosa.”
 
[-Bella scena! Bravi tutti, ma adesso, Raggio di Sole, copriti che prendi freddo.-
Louis si avvicina e chiude la camicia di Harry, mentre il riccio alza un sopracciglio ghignando:
-Sei geloso, Boobear?-
Il castano alza gli occhi al cielo esasperato, dissimulando bene.
-Chi io? Mai! Quelli il mio fascino, la mia bravura e la mia belva- si indica con entrambe le mani le parti basse -se li sognano! Nemmeno fra cent’anni!-
-Ah, sì? E questa belva…-
-Questa sera, Splendore! E adesso vediamo di andare avanti con questa cagata da istituto di igiene mentale e finire in fretta.]
 
“Contro tutte le sue aspettative, quella sera le carogne erano usciti lasciandolo solo a casa.
Oddio, non era proprio da solo: Zayn arrivò a prenderlo per andare al lavoro, entrando in casa proprio mentre lui scovava il suo invito nel cassetto delle mutande di Cowell. Fu orrendo frugarci dentro e il ragazzo avrebbe di sicuro avuto gli incubi per i prossimi cent’anni, ma ne sarebbe valsa la pena.
Riuscì a recuperare l’invito, lasciando la busta per non destare sospetti. Fortunatamente il riccio era un perfezionista di merda e aveva nominato anche il biglietto all’interno.
Meglio per lui.
Arrivati al Late Late lo mostrò sia all’amico, che di sicuro ci sarebbe andato con il suo fidanzato, sia a James.
L’uomo prese in mano l’invito e sorrise dolcemente: se anche il giovane Harry si fosse dimenticato di Louis, sicuramente se ne sarebbe ricordata Anne.
-Louis, vieni qui!-
Il ragazzo lo guardò con un sopracciglio alzato.
-Cosa c’è, zio James?-
Uno schiaffetto sulla faccia.
-Hai ottenuto l’invito, ma…come pensi di andare alla festa? Ci vuole il vestito elegante e devi avere un mezzo…OH! ANDIAMO, LOUIS! LE BASI! LE BASI!-
L’uomo pestò i piedi come suo solito.
Il castano guardò nella direzione del suo migliore amico mentre si massaggiava la guancia lesa e il sorriso si spense quando lo vide fare segno di sì con la testa.
James lo guardò con fare paterno, cambiando repentinamente espressione: dopotutto lo aveva promesso a Johannah che avrebbe vegliato sul suo unico figlio.
-Per fortuna ci ho pensato io! Ho già preso il vestito e ti presterò la mia auto sportiva.-
Il ragazzo si mise a saltellare per tutta la cucina andando a battere il cinque al moro.
-Ma ricordati...- i due ragazzi si bloccarono a mezz’aria mentre si scambiavano l’ennesimo cinque -...devi essere a casa per la chiusura del locale e soprattutto devi evitare di farti riconoscere dai tuoi fratelli. Per fortuna è una festa in maschera. E ora su! Al lavoro! I clienti non si servono da soli!-”
 
[-YEEEAAH! FINALMENTE POSSO METTERMI IL VESTITO FIGO!-
Louis si mette a saltellare per la scena, mentre Harry gli si avvicina piano.
-A me piaci anche così, Lou.-
-Aww, amore! Anche tu sei bello sempre, ma quel vestito mi fa un culo pazzesco.-
Tutti vengono mandati al trucco e parrucco per la scena più importante di tutto il film.
Trenta minuti James e Louis tornano sul set.
Harry sbircia il suo fidanzato con sguardo adorante (e sbavante). Tutti giurano di vedere fiorellini e cuoricini che fluttuano attorno al ragazzo.
Lo scenario è quello del Late Late.]
 
“-Come sto, zio James? Pensi che potrò fare colpo?-
L’uomo lo guardò serio facendo sudare Louis che subito mise un dito tra collo e colletto cercando di allentare la tensione del papillon.
Poi scosse la testa.
-No, non ci siamo proprio…fai schifo…-
Il castano afflosciò le spalle, abbattuto: non sarebbe mai riuscito a farsi notare da Harry. Aveva perso in partenza…già lui non era proprio una bellezza…
-OH ANDIAMO, RAGAZZO! SEI SPLENDIDO!- un coppino tirato a tradimento -SECONDO TE IO TI COMPRO COSE CHE NON TI STANNO BENE! MI HAI PRESO PER UN PIRLA?-
Louis si nascose con le braccia aspettandosi un’altra sberla da parte di James, ma tutto quello che l’uomo fece, finito di pestare i piedi e strillare, fu di lanciargli le chiavi e una maschera di pizzo nera con piume di pavone.
-E questa dove l’hai trovata?-
Il ragazzo si rigirò la maschera tra le mani con un sopracciglio alzato.
-MA FATTI GLI AFFARI TUOI! E ORA SPARISCI! NON TI VOGLIO RIVEDERE PRIMA DELLE DUE!-
L’uomo gli fece segno di andarsene con la mano e Louis obbedì ringraziando e salendo in macchina.”
 
[Louis rimane seduto in macchina mentre lo sfondo dietro di lui scorre.
-Bella! Questa scena ha solo la musichetta stupida, quindi posso dire quello che mi pare.- ghigna compiaciuto e poi inizia -MERDA ALLA REGIA! FILM DI MERDA! BUDGET DI MERDA! NICK E BEN NON HANNO LA BELVA CHE HO IO NELLE MUTANDE E HAZ È MIO!-
Fuori scena, tutti sono in silenzio mentre Harry diventa bordeaux dall’imbarazzo.
Liam si avvicina a Zayn.
-Dovremmo dirgli che si sente tutto?-
Zayn fa segno di no con la mano, mentre Niall scoppia a ridere con la faccia rossa e le lacrime agli occhi.
Finalmente l’assistente di scena annuncia lo stop e Louis smette di sparare minchiate scendendo dalla macchina tutto soddisfatto.]
 
“Fu impossibile non trovare villa Styles.
Tutti, a Holmes Chapel, conoscevano la villa bianca che accoglieva i visitatori all’ingresso della cittadina.
Louis parcheggiò la macchina nel primo buco disponibile e si infilò la maschera. Un respiro profondo e scese.
-MA PORCA DI QUELLA PUTTANA BASTARDA!-”
 
[La scena si interrompe mentre Louis sbraita.
-MI SONO QUASI UCCISO! DI MUSO STAVO CADENDO! DI MUSO! SE BECCO IL PIRLA CHE HA LASCIATO QUI…oops…ehm...è il mio copione questo…-
Louis raccoglie il copione e lo lancia in macchina.
-Scusate, colpa mia! Riprendiamo pure.-]
 
“La stradina era illuminata e conduceva ad un’immensa scalinata di marmo. Louis la percorse con il groppo in gola, rigirandosi l’invito fra le mani.
Il cartoncino blu, con i riflessi verdi e la scritta argento, brillava e mandava riflessi colorati alla luce delle lanterne. Lo mostrò all’ingresso, poi le porte si spalancarono e la musica invase le sue orecchie.
Tutti stavano ballando un lento molto sensuale, abbracciati al proprio o alla propria partner. Intravide Zayn accoccolato fra le braccia di Liam e Niall, rigido come un paletto, che ballava con una ragazza castana. Assomigliava terribilmente alla sua bomba sexy, quindi quella doveva essere Gemma Styles. Stava per raggiungerli, quando il suo sguardo venne catturato dalla figura angelica che stava al tavolo dei dolci.
Harry era stupendo: indossava dei pantaloni neri eleganti, che gli fasciavano le lunghe gambe snelle, una camicia bianca con i volant sui polsini e le rouge che ricadevano dal colletto alto sul petto. Ai suoi piedi, degli stivaletti lucidi con un po’ di tacco e, tra i suoi capelli, erano incastrati dei diamantini rossi e arancio che facevano brillare e risaltare i suoi occhi verdi.
Louis rimase a bocca aperta.
La visione sarebbe stata perfetta se non fosse stato per i mosconi che ronzavano intorno al riccio: Ben e Nick continuavano ad assillarlo e, se non fosse stato per lo sguardo scocciato e bisognoso di aiuto che stava mandando Harry, il castano non si sarebbe nemmeno avvicinato.
-Ma...quindi Louis non è tornato e non ha ricevuto il mio invito?-
Ben alzò gli occhi al cielo mentre prendeva la mano del ragazzo.
-Purtroppo no. Ma cosa importa? Hai me e Nicholas, siamo meglio di quel ragazzetto…-
Una venina cominciò a pulsare sulla tempia del sopracitato...ragazzetto.
Guardò il suo orologio da polso: era già arrivato tardi, o agiva adesso o mai più.
Mosse un passo verso i tre ragazzi, fortemente intenzionato a dare una lezione ai suoi fratelli. Le parole di Zio James che rimbombavano nella sua testa. Non avrebbe dovuto farsi notare da loro, ma se non rischiava non avrebbe mai conquistato il bel festeggiato. Doveva solo sperare che i due fossero così stupidi da non riconoscerlo tutto in ghingheri e con la maschera.
Appoggiò le mani sulle loro spalle e li scansò in malo modo.”
 
[-BRAVO! BEL MODO PER NON FARSI NOTARE! BRAVO! OH, ANDIAMO: BISOGNA ESSERE PROPRIO STUPIDI!-
James sbraita dal fuori scena, mentre qualcuno tenta di farlo stare zitto e trascinarlo via.
La regia ringrazia di poter togliere le grida nel post-produzione senza dover rifare tutto.
La scena va avanti.]
 
“-Ciao, Splendore! È tutta sera che ti cerco e tu sei qui. Non mi starai tradendo con questi due, spero?!-
Harry alzò lo sguardo e rimase incatenato al blu liquido degli occhi dell’altro: aveva già visto quelle polle d’acqua limpida e pura, ma dove?
Il ragazzo mascherato lo prese per mano.
-Vieni, tesoro mio, andiamo in un angolo più tranquillo.-
Il riccio si lasciò trascinare fuori, fino alla fontana, incantato da quegli occhi e da quel culo.
Dio, quel culo…da morirci!
Harry si perse a pensare a come sarebbe stato bello stringere quelle natiche sode mentre con violenza veniva penetrato dal ragazzo davanti a lui.
-Ho il piacere di essere in compagnia di ...?-
Louis ridacchiò a quello.
-È ancora presto per questa domanda, mio Bellissimo. Mi concedi questo ballo e quello dopo e quello dopo ancora?-
Il riccio ridacchiò e i suoi tremori fecero brillare ancora di più i diamantini nei suoi capelli. Poi gli si avvicinò appoggiando le mani sui suoi fianchi e iniziando ad ondeggiare. Il castano gli gettò le braccia al collo lasciandosi condurre mentre piano iniziava ad accompagnare la melodia con la sua voce.
Harry sussultò: quella era la voce che aveva sentito da zio James. Era la voce che gli era sembrata familiare.
Appoggiò il volto fra i capelli soffici e profumati del ragazzo più basso e si perse. Rimasero così, non seppero nemmeno loro per quanto tempo, poi finalmente Louis alzò il suo volto e fece combaciare le sue labbra rosse e sottili con quelle piene e morbide del ragazzo più alto.
Era tutto magico.
-Harry, io sono…-
Il suo cellulare iniziò a suonare all’impazzata.
Louis lo estrasse velocemente dalla tasca e spense la sveglia.
-Merda, è tardi…Io…devo andare…mi dispiace…davvero…-
-Aspetta! Dimmi almeno il tuo nome!- urlò, ma il ragazzo misterioso era già lontano.
Harry lo vide inciampare e ruzzolare giù dagli ultimi gradini della scalinata in marmo.
Tentò di raggiungerlo, ma quando arrivò ai piedi della scala tutto ciò che rimaneva del ragazzo era una vans blu con le stringe argento.”
 
[-Gesù Cristo…sono ruzzolato veramente…-
Harry si avvicina a Louis e gli dà un bacino sul ginocchio dove il castano sostiene di essersi fatto male.
Liam entra in scena e ricorda a Harry che devono continuare con le riprese.
I due piccioncini si salutano come se uno dei due stesse per andare in guerra.
Tutti alzano lo sguardo esasperati, ansiosi che queste riprese finiscano in fretta e ripetendosi che lo stanno facendo per beneficienza.]
 
“Liam, Zayn, Niall e Gemma trovarono Harry seduto sul bordo della fontana che si rigirava la scarpa fra le mani.
La ragazza si sedette vicino al fratellino.
-Ehi, cosa c’è?-
-Gems, l’ho trovato! Ho trovato il ragazzo dalla voce d’angelo che ho sentito al Late! Mi stava per dire il suo nome, poi è suonata la sveglia ed è fuggito via...mi è rimasta solo questa!-
Harry mostrò la scarpa a sua sorella e ai ragazzi notando come si guardassero preoccupati con sguardo complice.
-Voi sapete chi è?-
Si alzò di scatto avvicinandosi a loro, la scarpa tenuta in mano come un oggetto prezioso.
Niall e Liam abbassarono lo sguardo colpevoli, prima di spostarlo su Zayn.
-Amore…- sussurrò piano il castano.
Il moro lo fissò titubante, per un attimo, poi si rivolse a Harry.
-Va bene. È arrivato il momento che io faccia qualcosa di concreto per il mio migliore amico, ma tu promettimi che lo aiuterai.-
Il riccio annuì solenne.
-Bene. Quella scarpa è di Louis. Louis Tomlinson. Non è vero che è a Londra, è qui a Holmes Chapel e...non se la passa bene da quando è morta sua madre…-“
 
[-Ottimo, ragazzi! Mancano poche scene e abbiamo finito. Louis, sei pronto?-
Il castano compare sulla scena in mutande.
Anne deve prendere per la collottola suo figlio e impedire che si fiondi sul fidanzato per violentarlo in scena.
-Ciak! Si gira!]
 
“Dall’altra parte della città, Louis aveva appena fatto in tempo a riconsegnare la macchina a James e a correre a casa, quando i suoi fratellastri rientrarono e si fiondarono a bussare alla sua porta.
Louis si spettinò i capelli e si rotolò nel letto finché non bussarono di nuovo.Aprì la porta con sguardo assonnato, sbadigliando rumorosamente.
-Avete bisogno di qualcosa?-
I due lo guardarono a bocca spalancata, come se si aspettassero di vederlo in completo elegante. Osservarono la stanza alla ricerca di indizi, poi Nick esclamò:
-Te l’avevo detto che non era lui! Era troppo figo e il vestito troppo costoso! Poi papà ha bruciato l’invito e senza quello non sarebbe potuto entrare.-
Ben annuì in direzione del fratello, poi si rivolse a Louis:
-Domani ci porterai la colazione a letto: è stata una giornata stancante.-
La porta si richiuse e il castano poté tirare un sospiro di sollievo e andare finalmente a dormire. Si addormentò pensando al bacio che aveva dato al suo Haz e sognando di quando erano piccoli e le loro madri scherzavano su come sarebbero stati belli insieme. Fra le mani, un diamantino rosso a ricordargli che non era stato un sogno.
La mattina seguente, tutto quello che rimase a Louis della festa, oltre al prezioso, fu l’amaro in bocca e una scarpa in meno.
Da bravo coglione aveva perso una scarpa e non se ne era nemmeno accorto. Sperava solo non l’avessero trovata uno dei due idioti a cui stava portando la colazione. Fu per quel motivo che aspettò che tutti se ne fossero andati prima di passare al setaccio casa alla ricerca della sua vans mancante. Niente: non l’avevano trovata loro. Meglio così. Questo non impedì ai suoi fratellastri, quando prese la scusa di averla rotta sul lavoro serale, di schernirlo per tutto il pranzo e le ore seguenti.
Louis non ce la faceva più. Voleva arrivare al Late Late il prima possibile e smettere di sentirli. Si concentrò sul pavimento che doveva pulire finché non venne interrotto dal suono del campanello.
-Vado io…-
Quando aprì la porta, la sua bocca si spalancò sorpresa: Harry era lì, con Liam, Zayn e Niall, e aveva in mano la sua vans mancante.
Si fissarono negli occhi e poi entrambi abbassarono lo sguardo sulla gemella che Louis aveva indosso.
-Ti ho trovato, Lou, e mi è stato detto tutto…-
-Shhh, volete che sentano tutto? Zayn, lo sapevi che era pericoloso! Ti avevo chiesto di non dire nulla! Era un segreto tra me, te e James…-
Il castano cercò di sussurrare tutto il suo disappunto e il moro abbassò lo sguardo colpevole.
Liam cercò di difendere il fidanzato.
-Perché non ci hai detto nulla? Potevamo aiutarti!-
-No, non potevate e non potete. E ora devo tornare dentro prima che gli idioti si accorgano di qualcosa. Dimenticati di me. Dimenticati di tutto, Haz!-
Il riccio sussultò, ma prima che Louis potesse chiudere la porta, dal salotto sbucò Ben Faccia da Schiaffi.
-Chi è, Sfigatello? Oh, ciao, Harry. Che piacere! Vieni, entra. E tu! Fila in cucina e portaci del tè con i biscotti!-
Louis lanciò uno sguardo severo a quelli che erano i suoi amici, poi annuì e si precipitò in cucina.
Lo avrebbero messo nei guai. Avrebbe perso tutto. Il lavoro e la pazienza di quasi un anno...sprecati. Mancava poco…mancava davvero poco ai suoi diciotto anni… E adesso rischiava di andare tutto a rotoli.
Si mise a canticchiare cercando di stare calmo e non spaccare tutto.
Si mise a canticchiare per cercare di non sentire le voci che provenivano dall’altra stanza.
Fu tutto inutile.
Harry, nel salotto, sorrise al riconoscere la voce che negli ultimi giorni aveva popolato i suoi sogni.
-Andiamo subito al sodo.- disse fissando i circa proprietari di casa -Ieri al party sono rimasto folgorato da uno di voi…fratelli…-
Ben e Nick si misero sull’attenti, proprio mentre Simon decideva di fare il suo ingresso nel salone.
-Buon pomeriggio, Harry, sono contento tu sia rimasto folgorato dalla bellezza e dalla grazia di uno dei miei figli. Ne sono davvero lusingato.-
Il riccio si alzò e -più per educazione che per altro- strinse la mano dell’uomo.
-Il piacere è solo mio, signor Cowell.-
In cucina, Louis strinse il bordo del tavolo talmente forte da farsi venire un crampo alle dita.
In salotto, quel viscido del suo patrigno continuò a blaterare:
-E quale dei miei figli ha rubato il tuo cuore?-
Harry sorrise: un sorriso furbo e uno sguardo complice nella direzione dei suoi amici.
-Ah! Questo non glielo so dire…eravamo tutti mascherati e io penso di essere stato un po’ brillo...- un altro sorriso -...ma sono sicuro che quella persona abbia perso...questa scarpa…-
Harry mostrò la vans e i due ragazzi sbiancarono nel riconoscere la scarpa di Louis.
Simon fissò la calzatura e poi, voltandosi verso i suoi figli, chiese:
-Di chi è?-
Entrambi sollevarono la mano.
Il riccio alzò un sopracciglio, dubbioso.
-Bene, visto che entrambi mi state dicendo che è vostra, non ci resta che provarla…oppure preferite dire la verità?-
Lo sguardo di Simon si alterò e scattò in piedi pronto a fronteggiare il ragazzo:
-Stai forse insinuando che i miei figli siano dei bugiardi?-
Harry sostenne il suo sguardo e l’uomo fu costretto a chiedere ulteriori spiegazioni:
-Che cosa sta succedendo, ragazzi?-
Nicholas e Ben abbassarono lo sguardo colpevoli, non trovando nessuna scusa convincente da propinare.
-Glielo dico io, signor Cowell: so bene a chi appartiene questa scarpa. Louis, per cortesia, lasci perdere il tè e vieni qui un secondo?-
Merda.
Il castano spalancò gli occhi e si morse un labbro: era fottuto. Simon lo avrebbe ucciso.
Tuttavia decise che sarebbe andato incontro alla sua fine a testa alta.
Quando Louis entrò in salotto, non ci fu nemmeno il bisogno di provare la scarpa: la gemella se ne stava ancora sul piede sinistro del castano a fare bella mostra di sé.
-Sarete contenti, adesso: grazie tante per aver segnato la mia fine.-
Il tono severo e tagliente face sobbalzare il riccio, mentre Simon ghignava vittorioso.
-Bravo, Louis, alla fine ti sei rovinato da solo. E pensare che tra poco saresti stato maggiorenne…stupido come la tua povera madre…pensava davvero che avrei potuto amarla e amare un figlio non mio…ma per favore! Ho sempre e solo amato le vostre proprietà. Voi eravate degli ostacoli…-
L’applauso di scherno e quelle parole fecero montare la rabbia nel castano.
-Sei un bastardo…-
 Liam fece appena in tempo ad afferrare Louis e a trattenerlo, mentre Harry si frapponeva fra loro.
-Qui l’unico stupido sei tu, Simon…-
Una voce femminile giunse dalla porta d’ingresso da dove fece la sua entrata una donna mora ed alta. Una bellissima donna che assomigliava a Gemma e Harry in maniera impressionante. In quel momento, sfoggiava lo stesso sorriso sicuro che Louis aveva visto poco prima ad Haz.
Louis la fissò incredulo e sbigottito, poi un nome si fece largo nella sua mente:
-Anne…-
La donna lo guardò con dolcezza.
-Sono contenta che ricordi il mio nome. Ti sei fatto proprio un bel ragazzo e non mi stupisce che il mio Harry si sia innamorato ancora di te e della tua voce.- una carezza gentile dopo la morte di sua madre -Io e Jay parlavamo sempre di come sarebbe stato bello vedervi insieme, da grandi, …mi dispiace non essere arrivata prima…- un’altra carezza e una lacrima scappò dagli occhi di Louis.
Come aveva potuto dimenticarsi di Harry?
Come aveva potuto dimenticarsi della loro promessa?
Come aveva potuto dimenticarsi del suo primo amore? Del loro amore?
Fissò il riccio negli occhi e vi trovò le sue stesse domande, ma, insieme a quelle, vide anche riflesso lo stesso amore, ritrovato dopo anni. Si sentì scoppiare il cuore di gioia e quello bastò per farlo sentire al sicuro.
-Liam…per cortesia…lasciami…sono tranquillo.-
Il ragazzo lo lasciò e lui raggiunse Harry. Prese la scarpa dalle sue mani e subito la infilò al piede destro. Si sorrisero, innamorati più che mai.
Anne li guardò commossa e soddisfatta.
 -Bene, da avvocato, so cosa va fatto in questi casi: James ha accettato di essere il tutore di Louis per i pochi mesi che gli mancano alla maggiore età. Tu, Simon hai due possibilità: o rinunci di tua spontanea volontà alla patria potestà e te ne vai; oppure parte una denuncia per maltrattamento su minore e…-
L’uomo strinse i denti sentendosi minacciato, ma non poté fare altro se non firmare i fogli che Anne gli mise davanti. Louis scoppiò a piangere dalla gioia e si fiondò fra le braccia del suo Haz.
Questa volta, era davvero finita.”
 
[-E ANCHE QUESTA È FATTA! LOUIS! HARRY! CAMBIATEVI PER L’ULTIMA SCENA E POI ABBIAMO CONCLUSO LE RIPRESE.-
Il castano prende per mano il riccio e si dirigono verso gli spogliatoi.
-Meno male che abbiamo finito con questa merda! Bella cagata, davvero! Un genio chi l’ha scritta!-
Louis continua a borbottare mentre Harry cerca di calmarlo.
La porta si chiude e sul set scende il silenzio totale, perché, come al solito, i due hanno lasciato tutti basiti.
 
Dieci minuti dopo, Louis torna in scena che sta ancora brontolando, ma perlomeno Harry è riuscito a farlo vestire per l’ultima ripresa. Il riccio si sistema al suo posto, accanto al compagno e l’aiuto-regista dà il ciak per l’ultima scena.]
 
“La loro  festa di nozze era finita.
Erano passati quattro anni dal giorno in cui Louis era tornato ad essere libero.
Da allora, erano successe un sacco di cose: Louis aveva finito gli studi e si era dedicato alla musica; Desmond lo aveva assunto nella sua casa discografica e lui era divenuto, insieme al fidanzato, uno dei musicisti più amati e famosi al mondo.
Adesso erano davanti alla porta di casa sua. Quella che era stata dei suoi genitori e che aveva rischiato di perdere.
Harry, al suo fianco, gli stringeva la mano e lo guardava con occhi pieni d’amore.
Insieme varcarono la soglia.
-Finalmente soli.- disse soltanto, il castano, prima che suo marito si fiondasse sulle sue labbra ed iniziasse a baciarlo con passione.”
 
[-FINE! COMPLIMENTI A TUTTI.-
Tutto il cast e lo staff battono le mani mentre sulla scena Louis e Harry continuano a baciarsi con trasporto. Il set viene sgomberato in via definitiva e tutti se ne vanno.
I due piccioncini continuano a baciarsi senza accorgersi di nulla.
Le luci vengono spente e solo allora Harry si accorge che sono rimasti completamente soli.
-Lou…credo ci abbiano abbandonati qui…-
Louis afferra il riccio per il colletto della camicia e lo riattira a sé.
-Peggio per loro…-
I due riprendono a baciarsi e finiscono a fare cosacce sul pavimento degli studios.
 
La mattina seguente vengono recuperati e rimproverati da Anne e Jay. Finita la lavata di capo, raggiungono gli altri in aula magna per visionare il film completo. Al termine, tutti applaudono soddisfatti per la buona riuscita. Pochi istanti dopo, si sente solo Louis che continua ad applaudire con faccia schifata.
-BELLA MERDA, REGIA! IO SEMBRO UN CRETINO PIAGNONE! E DAI! NON MUORE MALE NESSUNO! NESSUNO SI TAGLIA LE DITA DEI PIEDI PER FAR ENTRARE LA SCARPETTA! E DOV’È LA ZUCCA CHE DIVENTA CARROZZA? E I TOPINI? BELLA MERDA DAVVERO! DOVEVA ESSERE CENERENTOLA INVECE QUESTA Ѐ MERDARENTOLA! BELLO SCHIFO, COMPLIMENTI!-
Harry, stufo di sentirlo brontolare, lo prende in braccio tipo principessa e, baciandolo (o zittendolo con la bocca, dipende dai punti di vista), lo porta fuori.
-Louis a parte, siete stati tutti fantastici! Grazie per la collaborazione! Ci vediamo per il prossimo film di beneficienza! Sperando che l’anno nuovo ci porti idee migliori e...protagonisti migliori!- annuncia il regista.
Da un luogo indefinito fuori dall’aula, arriva il grido di Louis:
-NON VI LIBERERETE MAI DI ME! REGIA! NON VI LIBERERETE DI ME!-
Le sue urla vengono sovrastate dall’ennesimo applauso, poi tutti se ne vanno e gli studios vengono definitivamente chiusi fino al prossimo film.] 





NOTE FINALI: 

Prossimo episodio: "Cap.2 - Harry white 

Appuntamento a...domenica





 
  
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