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Autore: The Edge    02/11/2020    1 recensioni
"Marimo di merda" urlò Sanji, scagliandosi addosso a Zoro, riempiendolo di pugni sul torace.
Lo spadaccino non si mosse, inebetito da quella visione, ma dopo l'ennesimo pugno si riscosse"Torciglio! Cosa stai facendo? Sei impazzito?" e strinse le mani di Sanji tra le sue "Ti sei sempre vantato di queste mani immacolate - che cazzo fai?"
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Roronoa Zoro, Sanji | Coppie: Sanji/Zoro
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La ciurma di Cappello di Paglia si era finalmente ricongiunta, il puzzle era completo - di nuovo- ed erano pronti per affrontare nuove avventure, insieme. Ritornare alla normalità fu più complicato del previsto, semplicemente perché non erano più abituati a stare costantemente gli uni in compagnia degli altri.

Per Zoro in particolare fu difficile tornare alle vecchie abitudini, inizialmente mal sopportò il chiasso e la confusione della sua ciurma, visto che aveva passato due anni praticamente a fare conversazione - o meglio, ad emettere grugniti e monosillabi- con quella strana ragazza - fantasma.

"Marimo di merda" urlò Sanji, scagliandosi addosso a Zoro, riempiendolo di pugni sul torace.

Lo spadaccino non si mosse, inebetito da quella visione, ma dopo l'ennesimo pugno si riscosse "Torciglio! Cosa stai facendo? Sei impazzito?" e strinse le mani di Sanji tra le sue "Ti sei sempre vantato di queste mani immacolate - che cazzo fai?"
A quelle parole, Sanji scoppiò in lacrime e si rifugiò tra le braccia dello spadaccino, cercando quel conforto di cui aveva bisogno in quel momento. La mano callosa e forte di Zoro si posò sulla testa del cuoco e accarezzò i capelli biondi.

"Stupido cuoco... Che succede?" la voce roca di Zoro arrivò alle orecchie di Sanji e gli provocò un brivido lungo la schiena - era forse arrivato il momento di parlarne?

Sanji sbuffò leggermente, cercando di riacquistare il controllo e fece per allontanarsi, ma Zoro lo strinse forte a sé e posò la fronte sulla sua: "Sei stato fin troppo lontano da me" accarezzò il labbro inferiore del cuoco col pollice e sorrise nel vedere che il colorito tendenzialmente pallido del ragazzo aveva assunto la tonalità di un pomodoro maturo.

Sanji si riscosse e pestò il piede dello spadaccino, che ghignò sotto ai baffi, divertito.

"Mi hai fatto morire di paura." - la voce di Sanji era bassa, più bassa del solito, e con una punta di tristezza - "Vederti sparire davanti ai miei occhi è stato devastante. Sono due anni che mi sveglio durante la notte, perché continuo a rivedere quella scena e non riesco a fare niente." - il colorito di Sanji divenne ancora più acceso e il cuoco cominciò a dondolare sul posto, facendo spostare il peso da una gamba all'altra - "Non vedevo l'ora di vederti, prenderti a calci perché mi hai fatto spaventare e..." -Sanji venne zittito dalle labbra sottili di Roronoa, che si erano posate sulle sue.

Nei piani di Zoro, quello doveva essere un bacio gentile, per far capire a quell'idiota di un cuoco quanto fosse stato sciocco a preoccuparsi per lui, ma Roronoa Zoro non aveva calcolato il fattore astinenza e si ritrovò a divorare la bocca del cuoco, mordendogli le labbra fino a fargliele sanguinare.

"Stupido cuoco" - lo redarguí lo spadaccino tra bacio e bacio"- "Siete la mia famiglia, è mio dovere proteggervi."

Il cuore di Sanji fece una capriola nel sentire quella frase uscire dalla bocca di Zoro.

"Ma ciò non toglie che sei un pezzo di merda. Temevo di non vederti più, tu e la tua stupida testa d'alghe."
Un sorrisetto si distese sulle labbra di Zoro "Quindi alla fine ammetti che ti sei affezionato a me, eh torciglio?"
Sanji arrossí fino alla radice dei capelli "Ti detesto, altroché"

Una risata bassa e profonda risuonò nella stanza, Zoro gettò la testa all'indietro, lasciando scoperto il collo, il pomo d'adamo si muoveva velocemente su e giù.

"Sicuro, ti detesto anche io, cuocastro."

Quella notte fu indimenticabil, i due pirati si riscoprono, recuperando gli anni di lontananza.
Nudi ed accaldati, giacevano l'uno accanto all'altro - Sanji si accese l'immancabile sigaretta ed aspirò, si girò per osservare le manovre del compagno, ma lo vide placidamente addormentato.
Il placido russare di Zoro, il suo respiro profondo e regolare, alle orecchie di Sanji significavano solo una cosa: casa.

 
 
Angolo dell'autrice:
Vi ringrazio per essere arrivati a leggere fin qua, di cuore! 
Spero di non aver reso Sanji troppo ooc, fatemi sapere in caso. 
The Edge
  
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