Mello.

La sua sagoma inconfondibile si stagliava nera contro il tramonto, la giacca di pelle con il cappuccio che copriva i suoi capelli, nelle mani una pistola e una tavoletta di cioccolato.

Lui si guardò intorno con circospezione, poi la vide. Si avvicinò.
Lei era appoggiata al muro con lo sguardo perso nel vuoto, ma alzò subito gli occhi quando sentì i suoi passi.

Mello.

Lui alzò una mano, e con un gesto lento si fece scivolare il cappuccio sulle spalle, scoprendo i capelli biondi, dove la luce arancione del tramonto disegnava ombre scure.
Si girò appena verso il disco rosso all’orizzonte, illuminando così il suo viso, il profilo di quel naso perfetto, la frangia bionda disordinata che teneva più lunga da una parte, e che copriva appena una lunga cicatrice da bruciatura, che dalla guancia scendeva sul collo. Nei suoi occhi verdi si poteva vedere il riflesso del cielo che diventava sempre più scuro.

Sospirò.

Voltò il viso verso di lei e la osservò a lungo. Poi con un movimento delle spalle si fece scivolare la pesante giacca di pelle lungo le braccia, e la lasciò cadere a terra. Sotto portava una canottiera di pelle nera, chiusa davanti da una cerniera, che lasciava scoperto l’ombelico e i suoi addominali scolpiti. Sulla spalla sinistra era ben visibile il segno lasciato dalla cicatrice, che scendeva fino a metà braccio.
Si portò una mano al rosario che teneva appeso al collo, e intanto diede un morso secco alla tavoletta di cioccolato, sempre senza staccare gli occhi da lei.

Si avvicinò di più e la prese per i fianchi, le accarezzò il viso. Le catturò le labbra in un lungo bacio.

Un bacio dolce come il cioccolato e amaro come la sconfitta, delicato come i capelli biondi che le sfioravano il viso e violento come le mani che la stringevano, deciso come la voglia di vincere e riluttante ad andar via.

Mello.

Si staccarono lentamente.
Non disse una parola, ma quello sguardo era come un addio. Riprese la giacca da terra e se la infilò, nascondendo i capelli sotto il cappuccio. Un ultimo sguardo, e via.

Lei lo guardò sparire nell’oscurità.

Era il 25 gennaio 2010. Non l’avrebbe mai più rivisto.



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Note: la ragazza non è nessuno in particolare, potete vederci chiunque... anche voi, se volete...
Allora... come vi è sembrata? I commenti sono sempre graditi ^^