“Questa raccolta partecipa al Contest “Torneo Tremaghi” indetto da Artnifa sul forum di EFP”

NEBBIA 

Severus Piton era seduto sulla sedia dietro la scrivania nell'aula di pozioni, nei sotterranei del castello. Teneva i gomiti appoggiati sopra un foglio di pergamena stropicciato, i polpastrelli appoggati gli uni contro gli altri, e la bocca sottile posata sulle mani fredde. Aveva un'aria pensierosa, lo sguardo perso nel vuoto. Un ricordo gli occupava la mente trasportandolo indientro nel tempo, dopo averlo costretto ad interrompere la lettera che stava scrivendo.

tum-tum   tum-tum   tum-tum

La folla era intorno a lui, a qualche metro di distanza. Lo circondava completamente causandogli un forte senso di claustrofobia. I piccoli occhi scuri saettarono veloci da ogni lato, per cercarla, per trovarla, per calmarsi sapendo che lei era lì. Severus girò su se stesso cercando di apparire sicuro, nascondendo il terrore che, freddo e silenzioso, scorreva in ogni vena del suo corpo paralizzandolo.
“Sei pronto?” Un uomo incurvato dall’aria severa teneva la mano sulla maniglia di un armadio alto e sinistro. Era di legno leccato di nero, sembrava uscito da Magie Sinister. 
Piton fece un fugace segno con la testa, annuì appena, ma bastò per far si che la prima prova del Torneo Tremaghi ebbe inizio anche per lui: l’inaspettato campione di Hogwarts.

Tutto divenne improvvisamente scuro, una nuvola di mistero avvolse la stanza isolando Severus dal resto delle persone presenti. Fu come essere trasportato da un’altra parte, si ritrovò al centro di un vortice di nebbia grigia e pesante. 
Piton sentì il corpo ricoprirsi di una leggera ma fastidiosa pelle d’oca e le dita lunghe e sottili si strinsero più forti attorno alla bacchetta che impugnava già saldamente, come per aggrapparsi all’unica cosa reale rimasta.
Voltò la testa più volte, era agitato, cercava impaziente ciò che avrebbe dovuto affrontare.
D’un tratto sentì una risata spettrale, del fantasma di una ragazza. 
Vide Lily, la solita Lily in tutto e per tutto: era incredibilmente aggraziata e bella. Camminava leggera e la sua figura sembrava quasi trasparente, gli sorrideva e fu come tornare indietro nel tempo, quando tutto andava bene. 
Il cuore di Piton iniziò a pulsare ancora più velocemente, mentre un misto di emozioni lottava dentro di lui senza lasciargli un momento per ragionare. 
Abbassò la guardia, incantato da quella visione tanto dolce.
Improvvisamente dalla nebbia nacque un’altra figura, più alta di Lily. James Potter prese forma accanto a lei, le circondò le spalle con un braccio, spavaldo. Avvicinò il volto a quello della ragazza, un sorriso beffardo nacque sul suo viso mente lanciava l’ultima occhiata soddisfatta a Severus, poco prima di sfiorare il mento di Lily con un dito, e baciarla.
Piton si sentì andare a fuoco, l’intestino si arrotolò su se stesso creando un nodo doloroso che sembrava stringersi sempre più forte, piegandolo in due dal dolore. La rabbia  montava sempre più violenta mentre la mente sembrava svuotarsi. Puntò la bacchetta verso le due figure fluttuanti, ma poco prima che potesse pronunciare la formula, si dissolsero.
Si guardò intorno confuso, era ancora solo.
Poi la vide, di nuovo.
Lily era sdraiata in una posizione innaturale, gli occhi spalancati e la bocca leggermente aperta. Era lì, a solo un passo da lui, incredibilmente reale.
Morta.
Le ginocchia di Severus tremarono, si lasciò cadere e una lacrima gli rigò il volto, anche se la consapevolezza che fosse solo finzione gli martellava nella testa in modo incontrollato. Fu proprio grazie a quell’insistenza che riuscì a riprendere coraggio. Deglutì rumorosamente e con le mani tremanti cercò di pensare a qualcosa di divertente, ma non era bravo in queste cose. Chiuse gli occhi per concentrarsi, era serio, immobile e silenzioso.
“Riddikulus” sussurrò. La figura di Lily si attorcigliò, si mescolò mente la nebbia si dissolse e la folla ricomparve. 
Tutti ridevano sguaiatamente, complici l’ansia e l’adrenalina svanite all’improvviso dagli spettatori. 
Ma Severus sapeva perfettamente che stavano ridendo di lui, delle sue sciocche e imbarazzanti paure.
Si maledì per aver messo il suo nome del Calice, era stato un terribile sbaglio. Ed ora, in piedi davanti all’intera scuola, mentre tutti in coro lo prendevano in giro, se ne rese pienamente conto. Non sarebbe mai stato l’eroe che aveva sempre sognato di diventare, non l’avrebbero mai accettato davvero, neanche se avesse vinto la Coppa Tremaghi. Lui alla gente non piaceva, e mai sarebbe piaciuto. 
Ma c’era una persona che non sorrideva, era in piedi, immobile nella folla. Si guardarono negli occhi, durò solo qualche secondo ma a Severus parvero anni. Poi distolse lo sguardo, sentì una mano afferrargli saldamente il polso e alzargli il braccio in alto.
“Bene, bene. Anche Severus Piton, il campione di Hogwarts, ce l’ha fatta!” 
Ma a lui, in quel momento, di quella maledettissima prova non gli importava niente. 

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Ciaaaao, e benvenuti in questa (forse)  raccolta :D dipende se passerò il turno AHAHHA. Severus Piton è il protagonista che ho scelto per questo fantastico concorso di Art!!! Mi sa che se lo aspettava...conosce la mia fissazione con questo personaggio.
Ho deciso di ambientare la vicenda al sesto anno, quando Severus e Lily hanno già rotto la loro amicizia.  Se non si fosse capito Piton ha dovuto affrontare un molliccio.
Ringrazio Artnifa perché mi fa sperimentare tematiche che normalmente non avrei mai affrontato, spero che sia uscito qualcosa di decente :') e che possa essere apprezzata dai partecipanti/giudici di questo contest :D