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Autore: Morkiryan89    09/11/2020    2 recensioni
La solitudine in molti casi è associata anche alla la pioggia. Il tempo e la sensazione di sentirsi abbandonati da tutti, ti fa pensare " che ci faccio io ancora qui "...
Ecco nascere questa OneShot, spero piaccia!
Genere: Generale, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Kaori Makimura, Ryo Saeba
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: City Hunter
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La solitudine.

  
 ❝  A volte è come se mi mancasse quella parte dell’anima che si incastra nel puzzle del mondo.
Apro migliaia di scatole, trovo pezzi bellissimi e colorati, ma è dentro di me che manca il pezzo con cui completare l’incastro. 

 
Nulla era cambiato tra loro. Sembrava che gli eventi accaduti e quello che lui le aveva detto non fossero mai successi, come se quelle parole lei se le fosse solo immaginate. Ma non era così, e lei di questo ne soffriva da quel giorno. Prima degli eventi della radura aveva sofferto la sua indifferenza, ma ora non ne soffriva maggiormente e si dava della stupida per essersi illusa e per aver creduto finalmente in un loro avvicinamento.

Quella  giornata di pioggia, sembrava quasi voler riflettere il suo umore, e in quel momento avrebbe preferito sprofondare in un abisso piuttosto che affrontare un'altra giornata d’indifferenza del suo partner, anche perché, ultimamente parlavano molto meno, anzi erano quasi come due sconosciuti che dovevano condividere lo stesso appartamento.  Questo la faceva soffrire, però non riusciva neanche a immaginarsi lontana da lui, perché ormai non riusciva più a vivere senza di lui, che era l’unico a cui tenesse più della sua stessa vita. Glielo ha sempre dimostrato, ma a lui questo sembrava neanche toccarlo, sapeva che era un uomo a cui era stato insegnato solo a combattere, a sopravvivere, non c’era posto per  i sentimenti,  “ Kaori i sentimenti sono per i deboli, ed io non potevo permettermi di esserlo sennò sarei morto “,  questo le aveva detto una volta che avevano affrontato l’argomento. Non riusciva più a trovare uno stimolo per andare avanti, il lavoro scarseggiava e se non c’era quello cosa le restava da fare della sua vita. Aspettare che Ryo si accorgesse di lei? Oppure rincorrere a vita Ryo? Non potevano andare avanti cosi, non poteva gettare la sua vita in questo modo, senza reagire. Ma il problema era che le mancava la giusta motivazione, almeno suo fratello sapeva sempre come aiutarla, come spronarla a reagire, ma ora la persona con cui divideva la sia vita non la aiutava in nessun modo.  Sembrava quasi non accorgersi del suo malessere. Se sparisse, immaginava che nessuno si sarebbe accorto della sua assenza, ma come si sbagliava. Ryo, si era accorto che qualcosa non andava, ma era troppo testardo e orgoglioso per andare da lei. E poi sapeva benissimo che quel suo malessere era solo per colpa sua dal suo fare un passo verso di lei ma subito dopo farne cento indietro per non affrontare i suoi sentimenti e per non metterla ancora di più in pericolo di quanto non lo sia già adesso. Quando si trattava di lei, non riusciva a ragionare lucidamente e perdeva il suo istinto che l’aveva  salvato in molte occasioni. Mai avrebbe immaginato di innamorarsi di lei, la sorellina del suo migliore amico, la persona che solo con la sua presenza lo rendeva uomo, una persona che non era solo una macchina per uccidere, un assassino. Il suo sorriso e la sua dolcezza riuscivano sempre a stravolgerlo, lui che non sapeva neanche cosa significasse amare. Ma forse Maki era riuscito a vedere qualcosa che a lui ancora adesso, a distanza di anni, non vedeva! Quasi come se fosse stato in grado di vedere quel filo che univa la sua anima a quella della sorella. Non riusciva a togliersi questi pensieri dalla testa e stava quasi per alzarsi, quando sentì la sua socia scendere le scale per andare a preparare la colazione, “ nonostante che non ci parliamo neanche quasi più, lei si prenderà sempre cura di me. “ E con un sorriso amaro sulle labbra si ributtò sotto le coperte, sperando di dormire un altro po’…

Fatto sta che decise comunque di alzarsi dal letto e vedere di combinare qualcosa in quella giornata uggiosa e triste, proprio come l’ho era lei.. “ Dai Kaori reagisci, ti sei sempre rialza dopo le cose brutte che ti sono capitate, non arrenderti proprio adesso. Non dargli modo di farti soffrire maggiormente … “  Queste erano le parole che si ripeteva da qualche mese, ma come sempre non riusciva a reagire, troppo spesso si era sacrificata per il bene degli altri senza mai chiedere nulla in cambio, ma questa volta era lei che aveva bisogno. Ma chi c’era per lei? Nessuno, ecco chi c’era! Era vero i suoi amici avevano la loro vita e tutto il resto ma in questo caso non chiedeva mica la luna, solo un semplice aiuto o le bastava anche solo una spalla su cui piangere.

Scese per preparare la colazione, mangiò qualcosa e poi si preparò per andare alla lavagna per vedere se c’era qualche incarico. Non perse tempo nemmeno a svegliare Ryo, ormai non lo faceva quasi più. Faceva tutto in automatico, preparare la colazione e mangiare qualcosa, poi uscire per andare a controllare la lavagna, e poi a portare dei fiori alla tomba del fratello. Sembrava quasi fosse diventata un robot. Non passava neanche quasi più al Cat’s eyes, tanto comunque nessuno avrebbe notato la sua assenza!  Pensava che nessuno si fosse accorto che qualcosa non andava in lei, “ si forse è meglio cosi. Che nessuno si sia accorto di nulla, almeno non sono costretta a dare spiegazione, tanto non importa a nessuno di me. “

Ma si sbagliava Miki aveva iniziato a sospettare che qualcosa non andasse nell’amica, anche perché la vedeva sempre meno e da Ryo non riusciva mai a sapere nulla se non “ sta bene; oppure è uscita per andare alla lavagna e pensavo di trovarla qui “ ; ma si vedeva anche dal suo sguardo quando ne parlava che anche lui aveva paura che ci fosse qualcosa sotto il quest’allontanamento da parte della loro amica. Sapeva però, o almeno immaginava, cosa potesse esserne la causa; i suoi sentimenti per Ryo e il suo non volergli dire chiaro e tondo che è innamorato perso di lei, ma stavolta senza fare passi indietro, perché era sicura che se fosse successo un’altra volta la cara Kaori non avrebbe retto ad una nuova delusione e sarebbe stata la sua fine, ma soprattutto di loro. Però era anche vero che non sapeva come aiutarli, perché da una parte  capiva cosa spingeva Ryo a comportarsi cosi, ma dall’altra parte lo avrebbe preso volentieri lei a martellate quando se ne usciva con “ se le rivelassi i miei sentimenti senza tornare indietro e lo venissero a sapere i miei amici lei sarebbe in pericolo, perché la userebbero come arma contro di me. E questo non posso permetterlo, perché ho fatto una promessa e voglio mantenerla, se questo servirà a farla stare in vita.”  Ryo si ostinava e ripetere e a ripetersi questa tiritera, ma il problema era che Kaori era sempre e comunque in pericolo, quante volte era successo in passato, che usassero lei per far fuori lui? Tante. Ma nonostante tutto lei voleva stare al suo fianco, avrebbe sacrificato la sua vita per lui. Perché nonostante il pericolo non potevano fare a meno l’uno dell’altro. E questo sarà cosi fino alla fine.

Pioveva e come quella pioggia si sentiva, se fosse uscita senza ombrello e avesse alzato lo sguardo al cielo nessuno, si sarebbe accorto che piangeva. Aveva comunque deciso di uscire, voleva andare al cimitero da suo fratello, ma non si era accorta che Ryo l’aveva seguita perché nonostante il brutto tempo era uscita senza ombrello. Arrivata davanti alla tomba del fratello, si mise a cambiare i fuori e a parlare con la lapide.

“ Caro fratellone,
come vedi, anche se il tempo è quello che è sono venuta lo stesso. Mi manchi tanto sai, e non c’è giorno in cui io non senta la tua mancanza, sola come non lo sono mai stata. Con Ryo le cose non vanno bene e questo mi fa sentire più sola, conosce da tempo i miei sentimenti per lui, farei qualsiasi cosa, ma a lui questo sembra non importare; so che è stato cresciuto senza un briciolo d’amore e senza la possibilità di avere dei sentimenti, ma io non posso continuare così, non posso aspettarlo a vita o sperare che capisca che anche solo essendo la sua partner sono comunque sempre sotto la mira dei suoi nemici. Detto, questo ho preso una decisione che mi spezza il cuore più di quanto non lo sia già adesso, ed è quello di andare via, per un po’ sarò da mia sorella, stare lontana da lui mi farà capire cosa davvero voglia dalla mia vita. Non preoccuparti per me, o per altro perché anche e non verrò qua tu, sarai sempre né mio cuore e ho lasciato detto al custode di lasciare dei fuori ogni settimana, finché non avrò deciso di tornare. “



Sentire le parole che la sua socia aveva appena rivolto al fratello, furono più dolorose di un proiettile sparato nel petto. Stava soffrendo ed era solo colpa sua se non riusciva a mantenere parola di quello che le aveva detto nella radura, forse si meritava che lei lo lasciasse, che magari una volta dalla sorella si fosse fatta una nuova vita senza di lui, accanto ad un uomo che non aveva le mani sporche di sangue. Nel suo cuore sapeva che se lei se ne fosse andata, per lui non c’era più quel porto sicuro quella luce che solo il suo angelo poteva farlo sentire uomo e non l’angelo della morte. Doveva fare qualcosa, per quanto volesse per lei, una vita lontana da quel mondo marcio non sarebbe sopravvissuto allungo, e cosi decisi che in quella giornata e con lo sguardo rivolto al cielo e al suo amico che avrebbe fatto di tutto per non separarsi da lei. Infatti, vedendola ancora lui a guardare la tomba del fratello si allontano da lì com’era arrivato, se ne era andato senza che lei se ne accorgesse! Una volta fuori dal cimitero aveva incontrato Selene che sicuramente si stava recando da Hide, anche lei come loro soffriva per quella mancanza, anche se come lui non lo dava a vedere. 

« Selene, ho bisogno che tu mi faccia un favore e che mi aiuti in una faccenda! Se mi aiuterai i tuoi debiti, saranno cancellati.  »
Sentendo tali parole e leggendo lo sguardo determinato ma con una strana scintilla negli occhi neri, la poliziotta si domandava il perché di tale richiesta e non tardo a domandarlo.
« Ryo. Spiegami perché questa richiesta?  »
« Vedi Selene, ho capito che Kaori nonostante io non voglia far sapere al mondo cosa lei è per me. Perché ho paura che la potrebbero uccidere solo per ferire me, notando che in ogni caso è comunque né guai anche solo essere la mia partner. Non riesco comunque né a essere sincero con lei e tanto meno a separarmi da lei.  »
Selene ascolto l’amico e capiva perfettamente cosa provasse, cosi decise di aiutarlo, perché voleva vedere almeno lui e Kaori felici.
« Ryo io posso anche aiutarti, ma devi fare te, deve venire dal cuore. Solo tu conosci nel profondo Kaori. Io posso solo darti qualche consiglio.  »
Detto questo, si separarono e ognuno prese la sua strada. 
Selene aveva ragione solo lui conosceva nel profondo la sua socia, e lei più che dargli qualche consiglio non poteva poi fare molto. Allora decise di preparare qualcosa di speciale, un bagno caldo e profumato e una cena speciale, perché qualcosa sapeva pur cucinare sennò come faceva a sopravvivere prima di conoscerla. Determinato ad arrivare fino in fondo parti come un razzo per casa. Voleva a tutti i costi che la serata avesse successo e sperava di fare in tempo a preparare tutto prima che lei arrivasse a casa!
Kaori se ne stava tornando a casa e pensava davvero che l’unica soluzione fosse quella di andare via, e che una volta giunta a casa ne avrebbe dovuto parlare con Ryo, ma non sapeva proprio come affrontare l’argomento. “ come poter affrontar la conversazione con lui. Che cosa dirgli? Come l’ha prenderà “, queste erano le domande che si poneva nella sua testa, e immersa com’era non si era accorta di essere già davanti al loro palazzo. Fece le scale e una volta davanti alla porta fece un profondo respiro ed entrò, ma poco dopo si bloccò sulla soglia sentendo odore di cibo provenire dalla cucina, ma quando vi entro, non si sarebbe mai immaginata di trovare proprio Ryo ai fornelli e con un’espressione dubbiosa inizio a parlargli. 
« Ryo ma cosa succede? Che ci fai te hai fornelli?  »
« So che è strano vedermi in queste vesti, ma volevo fare come dire qualcosa per te, per farmi perdonare di essere uno stronzo perché mi comporto sempre cosi male con te, perché per una volta volevo essere io quello a fare qualcosa per te. Te che sei la persona più importante per me e perché “ dai Ryo diglielo in modo definitivo “  p-perché sono innamorato di te sugar boy. E non voglio perderti, perché se tu decidessi di lasciarmi ne morirei, seduta stante.  » 
Era finalmente riuscito ad aprirle il suo cuore e a dirgli ciò che lei rappresentava per lui.  E Kaori era rimasta senza parole, aspettava da una vita di sentirgli dire tali parole, che non sapeva se stava sognando e così si diede un pizzicotto per poi tornare a guardare Ryo negli occhi, e ciò che ci lesse era tutto il sentimento d’amore che provava per lei, e senza rendersi conto le lacrime iniziarono a rigarle il viso. E si lancio letteralmente tra le sue braccia, poi alzando lo sguardo e guardandolo negli occhi gli disse 
« Ryo non sai che gioia sentire tali parole. Io che ti amo dal primo momento che ti ho visto. Io che per te farei di tutto! Ero anche arrivata alla decisione di lasciarti perché forse in questi anni ti avevo non solo privato della tua libertà, ma anche di conoscere la persona che avesse fatto battere questo cuore.  »
« Sugar, non dire così. Perché la persona che fa battere il cuore di questo killer, sei proprio tu. Finalmente ho capito che non potrei più vivere senza il mio angelo, non potrei vivere senza di te.  »
Dopo tali parole, la guardò negli occhi asciugandole una lacrima solitaria, avvicino il suo viso a quello di lei, le loro labbra si sfiorarono e poi finalmente successe, si stavano baciano, e da quel bacio si poteva e volevano trasmettere tutto l’amore reciproco. E finalmente l’indomani ci sarebbe stato un nuovo inizio.  




ANGOLO AUTRICE 

Salve a tutti..
Ovviamente i personaggi non mi appartendo, sono opera del grande Hojo Tsuksa. Spero che la storia possa piacere! 
   
 
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