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Autore: Amelia_    10/11/2020    0 recensioni
[Altri Dramma Bl]
Ecco una nuova storia sulla Offgun.
Questa volta è dalla parte di Off. Stavano girando voci sul fatto che molte donne tra cui la sua ex venivano e andavano via dal suo appartamento.
Non penso sia vero, in quanto stanno attaccando già da un po'di tempo gli attori della Gmmtv.
In caso se lo fosse chi siamo noi per insultarlo?
Comunque questa storia tratta di questo.
Relazione uomoxuomo
Genere: Erotico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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" non ci credo che sia così!"
 
"Non è possibile! Il nostro Papi!!"
 
"Si vedeva che era così.."
 
"È disgustoso."
 
"BASTA OFF!" 
All'improvviso qualcuno mi rubò il cellulare... Guardai Tay confuso, lui era arrabbiato...
"Perché cavolo continui a leggere queste cazzate vuoi farti del male? Sei masochista?" Chiese spegnendo il mio cellulare. 
L'azienda si stava già occupando del problema... Ma non era quello il motivo per cui ero così nervoso. Anche se certo, si parlava comunque della mia carriera. 
Però... Il vero motivo era un altro. Ovvero Gun. Ho paura di cosa potrebbe pensare leggendo... Sopratutto ora, stavamo insieme da pochissimo, realmente insieme. 
Non ci siamo detti nulla di ufficiale ma è ovvio no?
Ho provato a scrivergli ma non risponde. Ho davvero paura.
"Non ti preoccupare amico si risolverà tutto, anche per uno come te dev'essere brutto. Non ti ho mai visto così... Tranquillo, io ti credo." Mi consoló il mio amico e mi abbracciò, sospirai...
"E se... Se non mi credesse?" Chiesi a bassa voce. Lui sapeva di chi parlassi, mi guardò e mi sorrise incerto questa volta... Bene. Persino lui non lo sapeva. 
Ripresi il cellulare e notai come il mio "ragazzo" avesse visualizzato e non risposto. 
Imprecai mentalmente, proprio a me doveva capitare questo?
*****
Erano passate cinque ore, cinque fottute ore e Gun ancora non mi rispondeva. E non era a lavoro. No.
Il signorino era con la sua amichetta. E qualcun altro, a dire paroline dolci...
Io invece ero qui, in azienda come un cane bastonato aspettando risposte su questo mio caso inutile.
Cercai di ricontattare Gun, e questa volta fortunatamente mi rispose.
 
"Pronto"
 
"Gun! Perché non mi hai risposto?"
 
"Ero impegnato. Cosa c'è?"
Era freddo... Era arrabbiato, mi sentivo in colpa con lui... anche se non avevo fatto realmente nulla...
Lo sentì sospirare e lo bloccai prima che chiudesse la chiamata "non è vero niente!" Dissi quasi urlando. Ma doveva saperlo.
 
" P'Off non devi darmi nessuna spiegazione. Noi non stiamo insieme, puoi fare tutto quello che... Vuoi "
Era davvero arrabbiato, lo sapevo ma... Mi aveva deluso con quell'ultima frase...
"Se è solo questo che devi dirmi, attacco ci-"
 
" Non ho fatto nulla e ti devo una spiegazione! Perché ho bisogno che tu mi creda. Non mi importa degli altri. Non ti permetto di ridire quello che hai detto! E vedi che sei arrabbiato?"
Dissi velocemente, non avevo mai parlato così velocemente. 
Di solito era Gun quello che lo faceva. Ma ora ero io quello che doveva spiegarsi.
Lo sentì sospirare di nuovo... E annuì...
" Devo venire in azienda per rifare delle foto, quindi... ciao"
Sorrisi, sapevo dov'era. Mi aveva dato un opportunità, non dovevo sprecarla.
Passò più di un ora e finalmente ero libero di uscire, avevo detto tutta la verità su questo caso.
Corsi di fretta al piano dove facevano i servizi fotografici. Arrivato mi sistemai bene e presi un grande respiro. Non ero mai stato tanto nervoso in vita mia.
Quel grande respiro però si bloccò nell' esatto momento in cui vidi il mio bellissimo collega. Era troppo bello. Quel trucco e outfit gli stava d'incanto. Volevano uccidermi?
Era molto serio nel suo lavoro, ed era una delle cose che più amavo di lui. Perché si, ora potevo ammetterlo a me stesso, io lo amo. Amo questo piccolo collega tenero e dolce, che mi fa sciogliere il cuore con i suoi gesti e sorrisi. 
Aspettai alla pausa, lui mi vide e venne da me, ancora completamente truccato.
Mi sorrise leggermente, bene era un buon segno.
" P'Off di cosa vuoi parlarmi?" 
Annuì per darmi coraggio, era ancora arrabbiato. 
 
"Ma cavolo quanto è bello! No Off! Devi andarci piano. Un passo alla volta. Anche da arrabbiato. Quello sguardo sarà la mia morte lo so già."
 
" Andiamo nel camerino, non voglio che qualcuno ascolti. " Dissi guardandolo, ero serio, non volevo parlarne in mezzo a tutti. Fortunatamente lui fu d'accordo con me.
Una volta arrivati tenne una distanza abbastanza grande da me...
 
"Non sono vere quelle informazioni, non so da dove sono uscite quelle foto. Sono sicuro che quelle ragazze siano vere, ma non sono uscite dalla mia porta. Sicuramente stanno cercando di incastrarmi. "
Dissi serio, volevo mi credesse. 
" Ti credo, ma.. c'è una domanda" mi disse titubante abbassando lo sguardo.
Lo spronai a dirmelo e lui alzò lo sguardo nuovamente "e la tua ex?"
Merda. Merda. Merda.
Se glielo dicessi? Che era vero, lei era vera. Mi crederebbe se gli dicessi che comunque non avevo fatto nulla? Ma se mento... Sarebbe peggio... Rimasi zitto cercando di capire quale fosse la risposta più giusta...
 
"Sto cercando di fidarmi di te, sono qui. Però sinceramente questo a me fa male. Quindi se c'è qualcosa e meglio che tu lo dica ora. Non voglio sentirmi così... Per favore... " 
Lo guardai sorpreso.. certo.. che stupido... lui era qui, pronto ad ascoltarmi nonostante tutto. 
Annuì... Optai per la pura verità, sperando di riuscire a farmi capire...
 
" Lei era vera. È venuta a casa, ma non abbiamo fatto nulla. Sta creando il suo marchio, e mi sta facendo vedere delle idee. Puoi chiederlo pure a lei. Davvero Gun con lei non c'è nulla. E non è mai, mai venuta la notte. Non provo nulla per lei già da molto tempo ormai."
Dissi guardandolo, avevo paura. Avevo realmente paura di perderlo.
 
"Non ho mai creduto alla storia, mi sono arrabbiato perché non avevo nessun motivo per essere geloso"
Mi disse guardandomi con un leggero broncio. Sorrisi questa volta più sereno mentre lui si avvicinò a me. Mi credeva.
 
"Mi sono preoccupato quando non hai risposto, Tay mi ha urlato per colpa tua" dissi alzando un sopracciglio, lui mi sorrise e mi abbracciò baciandomi il collo. 
"Gun hai finito con il servizio?" Chiesi rimanendo completamente fermo.
Lui confuso si spostò ed annuì " si, perché?" 
 
"Bene, perché sarebbe irrispettoso fargli rifare il trucco" 
Dissi sorridendo prima di afferrarlo a me e baciarlo con passione.
Lui rimase un attimo sorpreso ma ricambiò subito attaccandosi a me quasi come una piovra.
Le nostre lingue incominciarono a giocare fra di loro mentre con il mio corpo lo spingevo verso la porta. 
Lo toccavo dapertutto, fermandomi felicemente sul suo fondoschiena.
Ogni volta che lo strizzavo lo sentivo gemere e strusciarsi con più rigore contro il mio bacino. 
Ci fermammo sentendo delle voci. 
Lo guardai famelico... aveva gli occhi appannati dal piacere, i capelli ingestibili, il viso rosso, ansimava, i vestiti stropicciati ed una visibile erezione. 
Non che la mia non lo fosse, gli sorrisi e senza pensarci su lo ribaciai anche se questa volta fu lui a fermarmi.
"Papi non possiamo farlo qui. " Mi disse sorridendo imbarazzato anche se la vedevo, quella punta di malizia nella sua voce.
"Andiamo da me. Tu sei l'unico che voglio far venire in casa per queste cose. Sono sempre fedele al mio ragazzo." 
Dissi sapendo di aver azzardato con l'ultima frase, ma né fui felice perché questa volta fui io a staccare il mio piccolo collega dallo saltarmi addosso.
 
   
 
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